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Autore: _Cissy_    06/05/2015    2 recensioni
Pensate ad una serie di eventi differenti: Regina non ha mai scagliato il Sortilegio Oscuro, ma continua a covare la sete di vendetta. Snow e James non hanno mai messo Emma nella teca, e cresce nella Enchanted Forest. Killian non si inimica Rumple e non avrà un uncino al posto della mano sinistra... almeno, non per il momento.
Ma cosa succede se, dopo 20 anni di 'esilio', la Evil Queen decidesse di riprovarci, dando sfogo alla sua vendetta, proprio sulla principessa?
Una CaptainSwan in chiave "Lago dei Cigni".
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Prima di iniziare questa mia malsana pensata, ci tengo a scrivere due cose, per precisare.
Probabilmente già qualcuno ci avrà pensato e scritto qualcosa su questa trama, ma da quando ho visto il film "Il Cigno Nero", ho intrapreso una fissazione con il celebre balletto russo di Cajkovskij.
Dunque... scriverò la storia tentando di seguire il più possibile la trama e gli atti del balletto. In altre parole saranno circa 4 capitoli/atti + il prologo, per un totale di 5 atti.
Il finale sarà a sorpresa: esistono molte varianti di questa storia.
Spero di avervi incuriosito.
Baci, Cissy.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ATTO 4

LA LOTTA FINALE

 

Il castello era in preda alla confusione e alla paura. Tra Regina che rideva, Milah che urlava disperata e la folla che si accalcava per uscire, il panico regnava sovrano.
Quando nella sala rimasero solo lei, la figlia e i due regnanti, ancora bloccati dal suo incantesimo, la Evil Queen decise di liberarli.
Non appena le fu concesso il movimento, Snow cadde a terra, in ginocchio, singhiozzante. Non si era accorta che la figlia era la ballo. Come aveva potuto essere tanto stupida?
“Oh, avanti. Non fare la lagna” si lamentò Regina, girando attorno alla donna. “Hai visto che tua figlia è viva. L’unica eccezione è per il cuore spezzato”.
Era quella la cosa che preoccupava tanto Snow: il cuore spezzato di Emma. Se aveva imparato una cosa, era che per amore si farebbe di tutto. Se, invece, si ha il cuore spezzato, si farebbero tutte le azioni più sconsiderate. E aveva paura, appunto, di tutte le sconsideratezze che la principessa poteva fare.
Regina ne aveva abbastanza di tutte quelle lacrime. "Milah, andiamo! Ne ho abbastanza di questo posto". Con un gesto, fece sparire sia lei che la figlia, grazie ad due turbini di fumo viola. "Sono... Sono la peggiore madre che si possa avere" bisbigliò Snow, asciugandosi le lacrime con la manica del vestito.
"No". James si avvicinò, inginocchiandosi al suo fianco e mettendo una mano sulla spalla della moglie. "Sono io il peggior padre. Ho detto a mia figlia che non lo era più. Che non l'avrei riconosciuta. E non l'ho nemmeno cercata. L'unica tua colpa, Snow, é di aver sposato un completo idiota, che non sa mantenere le promesse che si fa da solo. Ma ora basta. Alzati".
"Cosa vuoi fare?" domandò la regina, alzandosi, aiutata dal marito.
"Voglio fare quello che avrei dovuto fare otto mesi fa. Cercare mia figlia".
"Non possiamo farcela. Non sappiamo dove si trova!".
"E invece si. Prima di trovare nostra figlia, dobbiamo trovare un'altra persona... Killian Jones. "
 
“Come ho potuto essere così stupido?”. Killian malediva se stesso, per essere cascato nella trappola di Regina e di Milah. Aveva sempre riso, quando sentiva dire che 'l'amore rende stupidi'. Adesso lo capiva... lo capiva di nuovo.
Era la stessa cosa che era successa con Jacqueline, ma al contempo non lo era: era stato sedotto, stregato, per poi essere messo davanti alla cruda verità di non saper riconoscere il suo amore. In quel momento, rivide tutti i segnali che gli avrebbero fatto capire che la sua Swan non era veramente li: non si era mai attaccata così pressantemente al suo braccio, non gli avrebbe mai parlato con quella punta di malizia che la voce di Milah possedeva. Non lo avrebbe mai baciato senza dire qualcosa. Era stato ceco a non vederli subito. Ma, oramai, quello che era accaduto era accaduto, e lui aveva in testa l'obbiettivo di trovarla.
Jim lo seguiva, senza dire nulla. Ma il capitano immaginava che, dentro di se, aveva tantissime domande. Tuttavia, non gli avrebbe risposto, se le avesse esternate. 
Tornò alla sua nave, ignorando le domanda che Smee, Josh e Will gli posero e scomparendo nella sua cabina. Pochi istanti dopo, la porta si richiuse.
"Cosa hai intenzione di fare?" domandò Jim, guardandolo dall porta.
"Trovare Swan prima dell'alba. Se no, potrei non vederla mai più" replicò, infilando nella borsa la mappa che aveva fatto per raggiungere la radura. "E non provare a fermarmi, Hawkins".
"E chi ti ferma? No, io vengo con te!".
Killian si voltò a guardarlo: voleva seguirlo, aiutarlo a coronare il suo sogno. Era il gesto che un fratello avrebbe fatto. Ma non gli avrebbe nemmeno fatto rischiare la vita. "No, Jim. Tu starai qua. Se dovesse succedermi qualcosa... prenderai il comando della Jolly Roger".
"Ma, Killian..." tentò di protestare, ma il capitano lo zitti con uno sguardo. Costretto, Jim abbassò gli occhi, in segno di resa. "Va bene. Lo farò".
Il giovane si mise la borsa a tracolla, girando attorno al tavolo, per, poi, abbracciare il timoniere. "Abbi cura di te".
"Lo dici come se fosse un addio".
"Spero che, però, non lo sia".  Killian sorrise leggermente all'amico, per poi uscire dalla cabina. Dopo aver messo un piede fuori, un ometto gli venne incontro. Jones perse la pazienza, tentando di spostarselo. "Smee, cosa vuoi?".
"Capitano, sul ponte.. ci sono.. ci sono..." balbettò il nostromo.
"Parla come si deve. Non ho tutta la notte. Anzi, avrei un impegno urgente".
"Capitano" in truppe Will, in aiuto dell'altro. "Ci sono i reali di questo regno sul ponte. Dicono che riguarda loro figlia".
Il giovane capitano spintonò Smee, che finí contro una parete, mentre lui correva sul ponte.
"Vorrei farvi avere un'accoglienza più calorosa, vostre maestà, ma... devo andare a trovare il mio vero amore" esordì il capitano, uscendo da sottocoperta.
Snow studiò il pirata alla luce della luna, cercando di capire cosa ci fosse in lui da aver attirato l'attenzione e i sentimenti della figlia. "Stia tranquillo, capitano Jones. Siamo venuti qua per appunto il suo vero amore" disse la donn, abbassandosi il cappuccio. "Credo che se uniamo le forze, possiamo trovarla".
"Mi perdoni, altezza, ma io lavoro da solo. Ora, se mi scusate....". Non poté fare un altro passo che la regina gli fu davanti.
"Forse non ci siamo capiti, pirata. La mia poteva risultare con un'offerta, ma alla fine è un obbligo.  Uniamo le forze per trovare mia figlia!".
Killian guardò prima Snowhite e poi il re. Sembravano determinati a cercare la figlia perduta, ma, al contempo, preoccupati che le potesse succedere qualcosa. "Immagino che continuare a dire di no sia inutile".
"Immagini bene" disse Charming. "Ora, dicci dove potrebbe essere mia figlia!".
 
Distesa sul manto erboso della radura, nel tentativo di placare quel sentimento che bruciava dentro di lei, Emma consumava tutte la lacrime che erano in suo possesso. L'essere stata tradita e sostituita da persona a cui voleva bene, le dava un senso di tristezza estrema. Le sue reazioni sembravano quelle di una bambina: piangeva, urlava, stringeva il tessuto del vestito in un pugno, all'altezza del cuore. Si, perche era il cuore che le faceva male.
"Guardati. Sei distrutta". Regina comparve al suo fianco, sorridendo malignamente. "Adesso ucciderti sarebbe talmente semplice da risultare noioso...".
La principessa si alzò sui gomiti, guardando la strega. Gli occhi, ancora intrisi di lacrime, la fissavano implorante. "Ti prego, Regina. Ti supplico... Strappami il cuore. Non ce la faccio a continuare così, con questo dolore".
Quale dolce richiesta fu per le orecchie della EVi Queen. La ricchiesta fatta da Emma era talmente disperata, che non poteva non acconsentire. Anche perche avrebbe avuto il cuore della principessa in mano, con annessa anche la possibilità di mettere fine alla sua vita. Si ingonocchiò di fianco alla ragazza, sorridendole. "Con molto piacere, principessa". Poi, infilò una mano nel petto di Emma, afferrando quel cuore puro che possedeva.
Lo tolse dal corpo della ragazza con estrema lentezza, assaporando quel momento, in cui la vittoria era così vicina da sentirne il profumo.  Era la sensazione più bella che avesse mai percepito. Quando ebbe estratto tutto il cuore, si concesse qualche minuto per esaminarlo. Non possedeva nulla che non fosse candore e purezza. Non una macchia di oscurità lo marchiava. Ma c'era qualcos'altro. Qualcosa che, negli altri cuori estratti, Regina non aveva mai visto. Una crepa. "Che cosa molto interessante" disse la donna, rigirandosi l'organo nella mano.
Emma era ancora in preda al fiatone per l'estrazione del cuore. "C-cosa? Cosa é interessante?".
"Quello che i tuoi genitori e quel pirata ti hanno fatto, deve essere stato talmente terribile, per te. Tanto da far crepare il tuo cuore. E... oh, ma guarda... La crepa diventa sempre più lunga.. e profonda". La Evil Queen allungò la mano, per farla vedere alla principessa. "Vedi cosa succede ad affidare il cuore alle persone sbagliate? Potrebbero... STRINGERLO!".
La donna strinse il cuore, facendo urlare Emma. La ragazza soffriva tanto, ma non poteva fare nulla. Anzi, dentro di se, si sentiva bene. Il dolore che provava fisicamente in quel momento, non era nulla a confronto di quello che aveva prima, mentre quella crepa si formava nel suo cuore.
"Regina, lascia subito il cuore di mia figlia!" urlò una voce.
La donna si volto verso la direzione da cui proveniva la voce, stringendo la mano libera in un pugno serrato. "Snowhite! Sei venuta a interrompere la festa? E vedo che non sei sola".
 
Tra le mille avventure da pirata che gli erano capitate, mai Killian avrebbe pensato di compiere un salvataggio in compagnia dei genitori-reali, tanto per cambiare- della donna che amava. Eppure era li, di fianco alla regina, pronto a sfidare la terribile Evil Queen e salvare la sua amata Swan. I suoi occhi incrociarono quelli sofferenti di lei, la quale continuava a respirare a fatica. Voleva correre da lei, abbracciarla, stringerla, chiederle perdono e dirle di amarla. Amarla come mai aveva fatto. Ma non poteva. Un passo falso, e la donna con in mano il cuore di Emma lo avrebbe incenerito.
"Non cambiare discorso, Regina. Ti ho detto di mollare il cuore di Emma".
"Con calma, Snowhite. Con calma. Prima mi voglio divertire ancora un po'...".
Strinse nuovamente il cuore della principessa, la quale  ricominciò ad urlare, disperata.
"No, Swan!". Killian fece un passo in avanti, ma fu scaraventato via dalla magia di Regina.
"Non un altro passo, o ridurrò il cuore della ragazza in cenere!" minacciò la donna.
Il capitano sputò per terra, alzandosi, aiutato da Charming, che era accorso. "Sto bene, amico. Non preoccuparti per me. Pensa a Swan!".
"Si chiama Emma" disse James, guardando la Evil Queen. "Hai qualche piano, pirata?"
"Uno. Ma é... difficile.. Non so se funzionerà".
"Dobbiamo provarci... cosa devo fare? ".
Killian guardò la scena, cercando di trovare un punto nascosto dove partire. "Voi distraetela. Io proverò a prendere il cuore di Sw.. Emma" disse.
Il re annui, avanzando verso la moglie, mentre il capitano iniziò a indietreggiare verso gli alberi, entrando nella boscaglia.
“Regina, perché vuoi distruggerci? Perché tutta questa vendetta, riversata su Emma?” domandò James, tenendo un occhio fisso sul pirata. “Lei non ti ha fatto nulla!”.
“Non mi importa se lei non mi ha recato danno. Lei è il punto debole di Snowhite!”. La strega strinse maggiormente il cuore, causando altro dolore alla principessa. La regina strinse la presa sull’arco, cercando di mantenere la calma: aveva visto il capitano girare attorno al perimetro, nel tentativo di prendere di sorpresa la Evil Queen.
“Ti prego, Regina. Non è Emma quella che vuoi. Sono io!”. Snow fece un passo in avanti, ignorando le richieste del marito di non consegnarsi alla strega. "Lascia in pace mia foglia, però". Dagli occhi della donna iniziarono a scendere lacrime silenziose, mentre l'altra la guardava, sprezzante.
"Tu non hai capito, Snowhite" sibilò. "Io voglio che tu soffra esattamente quanto ho sofferto io, quando mia madre ha sgretolato il cuore di Daniel!".
Poi, successe tutto molto in fretta: Killian uscì correndo dalla boscaglia, puntando verso la Evil Queen. Si tuffò, allungando il braccio e afferrando il cuore di Emma, ccadendo, poi, per terra. "Si" sussurrò, vittorioso. Ma cantò vittoria troppo presto. L'organo si dissolse in un fumo viola, tornando in mano alla strega. "Cosa? NO!".
"Credevate sul serio che cascassi in questo trucco? Stolti!". Poi bloccò il pirata a terra, con il braccio sinistro ancora teso. "Mi aspettavo di meglio da te, capitano. Un tentativo cosí... piatto. Mi hai deluso". Seguì un respiro profondo. "E adesso dovrò punirti..."
"Lascialo stare!". James scattò verso i due, ma venne immobilizzato da Regina. Stessa sorte toccò a Snow, nel tentativo di fermare la donna.
"Uff. Non imparate mai. Ma torniamo a noi, Jones. Ho trovato la punizione giusta". Passò la mano libera, facendo comparire una spada. "Sei mai stato ad Agrabah, capitano?".
Killian tentò di muoversi, invano. "Ho avuto questo onore".
"Oh, allora sai cosa si fa a coloro che rubano...". Non fece in tempo a finire la frase, che abbassò il dito, calando l'arma sulla mano sinistra del pirata.
"Killian!" urlò Emma.
Al contatto con la lama, lui chiuse gli occhi, urlando quando il freddo ferro gli tagliò l'osso di netto. Ma non poteva muoversi.
"Vedi pirata? Gira come gira, vinco sempre io!".
Regina lo liberò. Fece strisciare indietro la mano, gemendo quando vide la mano staccata dall'arto. Non poteva pensare a quella mancanza. Doveva pianificare un altro piano e alla svelta.
 
Emma fissava il corpo di Killian, inerme per terra. Era scosso da spasmi, probabilmente causati dal dolore. Doveva fare qualcosa. Arrancando strisciò verso il pirata, ma dovette fermarsi: Regina l'aveva vista e aveva provveduto a fermarla, stringendo il cuore.
"Dove credi di andare, Emma?" domandò, con sarcasmo. "Ti ho in pugno... e la crepa nel tuo cuore sta aumentando sempre di più".
"Ti prego. Ti supplico, Regina. Lasciali in pace".  La principessa provò a rialzarsi, ma la nuova nuova stretta che la Evil Queen le diede la fece gemere nuovamente.
"No. Io non li lascerò stare. Sono stata per vent'anni ad attendere questo momento e non ci rinuncerò facilmente, ora che sento il sapore della vittoria sulla lingua!".
"Ne sei sicura?".
La donma si voltò, guardandosi intorno. "Chi ha parlato?". Nella radura non c'era nessun'altro, tranne lei, la principessa, il pirata agonizzante e i due sovrani, bloccati. Allora, da dove proveniva quella voce?
La strega non fece in tempo a fare un'altra domanda, che si sentì presa e sbattuta a terra da qualcuno. Così facendo, perse il controllo della magia, liberando Snow e Charming, che ebbero qualche istante di tentennamento.
Tentò di alzarsi, ma la persona che l'aveva bloccata, la premeva contro l'erba. "Chi sei?"
"Puoi chiamarmi Jim" disse il ragazzo, prendendole il cuore dalla mano. "Vostra Maestà, tenga".
Correndo il rischio di romperlo, il timoniere lanciò l'organo a James, che lo ringraziò velocemente, accorrendo dalla figlia, che Show aveva raggiunto poco prima. "Emma. Emma, resisti" disse, accovacciandosi. Poi guardò la moglie, con fare timoroso. "Come...". Come facciamo a rimetterlo al suo posto, si chiedeva.
Snow lo fissò, preoccupata. "Non lo so. Ma quel ragazzo non può tenere Regina bloccata per sempre. Dobbiamo provarci". Poi, si voltò verso la principessa. "Emma..."
"Mi fido di voi" sussurrò, chiudendo gli occhi. E lo fece: Snow premette il cuore contro il petto, rimettendolo al suo posto, facendo gemere Emma di dolore. Quando l'organo scomparve dentro il corpo, la principessa riaprì gli occhi, sedendosi sul terreno. "Ce l'hai fatto". Poi abbracció la madre.
"Come hai fatto?" chiese Charming, sbalordito.
Snowhite lo guardò, accarezzando dolcemente la testa della figlia. "Una madre sa sempre cosa fare". Emma si staccò velocemente dalla madre, scattando in piedi. "Emma, tesoro, che c'é?"
"Killian" sussurrò.
 
Corse a perdifiato verso il capitano, il quale era rabnicchiato su se stesso.
"Killian. Killian, rispondimi. Parlami!". Lo stava supplicando.
"Ehi, Swan" disse, aprendo un occhio. "Stai bene?"
"Sopravvivrò per il momento. Ora pensiamo a te". La principessa strappò una parte della veste, usandola per fasciare il moncone del pirata. "Non dovevi farlo"
"E tu non dovevi mentirmi". Il capitano si alzò sui gomiti, quando la ragazza legò la stoffa. "Perché non mi hai detto di essere una principessa?"
"Killian, non mi sembra il momento adatto per.."
"Dimmelo!"
Emma sospirò. "Non volevo che mi vedessi per il potere dei miei genitori. Non volevo molte cose. Ma cosa importa ormai? Sei innamorato della figlia della Evil Queen". Mentre parlava, le lacrime avevano iniziato a scendere, ma furono fermate dal pirata.
"Swan, non dire cazzate. Quella li non é nulla per me. L'ho baciata solo perché, ai miei occhi, aveva le tue sembianze. Se si fosse mostrata per quella che é, non l'avrei mai fatto".
La ragazza sorrise, inchinandosi per baciarlo. Ma quell'attimo fu interrotto dalla strega.
Usando la magia aveva scaraventato via Jim e i due sovrani contro gli alberi, facendoli svenire. "Voi! Stavate per rovinare tutto. Ma ora il mio piano sta per concludersi e la mia vendetta avrà la sua fine!" urlò Regina, aprendo le mani.
Nella mente di Emma tutto la riportò alla notte in cui fu trasformata in cigno, ma stavolta sapeva che, se quelle scariche di magia, che parevano fulmini, l'avessero colpita, sarebbe stato un viaggio di sola andata per l'oltretomba. E sapeva, che se fosse rimasta li, anche Killian sarebbe stato colpito. Emma si alzò lentamente, avvicinandosi alla Evil Queen. "Regina, facciamo un accordo, ti va?".
"Swan cosa credi di fare?". La domanda del capitano traspariva tutta la paura di un possibile gesto avventato da parte della ragazza.
La donna la fissò, assottigliando lo sguardo. "Mia cara, ti sembro forse Rumpelstilskin? Perché dovrebbe interessarmi una proposta da te?".
"Perché ne avremo di guadagnato entrambe". Con quelle parole, la ragazza catturò la sua attenzione. La strega la invitò a continuare, mentre il pirata provava a convincerla a desistere. "Vuoi vendicarti della morte del tuo amato, usando la stessa moneta: uccidermi. Perché sono la cosa più importante per mia madre".
"Tutte cose che io già so, principessa. Arriva dritta al punto".
"Se io mi consegno.. lascerai liberi i miei genitori, Killian e suo fratello?".
"Swan, no!". Il capitano tentò di rialzarsi, ma il dolore al polso lo fece ricadere a terra. "Non farlo".
"Devo, Killian, se voglio che sopravviviate. Abbi cura di te". Tornò a fissare Regina, che incanalava ancora magia. "Allora? Abbiamo un accordo?".
La Evil Queen sorrise, malignamente. "Sei coraggiosa, Emma. Più di tuo padre.. accetto la tua condizione!"
"Emma, no!". L'urlo di Snow, appena ritornata in se, squarciò il debole silenzio della radura.
Il cielo iniziò a oscurarsi, di nubi viola scuro, mentre la principessa attendeva la sua fine. "Stai pronta, Emma. É il momento del tuo ultimo pensiero".
Chiuse gli occhi, rivivendo i momenti felici della sua vita, soprattutto gli ultimo. Momenti passati con Killian. A lui dedicò il suo ultimo pensiero, pensiero che non aveva nemmeno avuto il tempo di esternarlo. 'Ti amo, Killian'. Sentì l'urlo di Regina mentre lanciava l'incantesimo che l'avrebbe uccisa. Era pronta a morire. Ma non sentì il colpo. Aprì gli occhi: era viva. Stava per gioire, credendo che la strega, alla fine,avesse avuto compassione, quando l'occhio gli cadde sulla figura ai suoi piedi, stesa. La fissò con gli occhi sbarrati. "Killian!" urlò, ingonocchiandosi.
 
Era successo tutto mentre Emma aveva avuto gli occhi chiusi: il capitano si era alzato, correndo verso la ragazza e portandosi davanti a lei, prima che l'incantesimo potesse toccarla. Non ci aveva nemmeno pensato. E ora stava li, distesa a terra tra le braccia della principessa, mentre era in fin di vita.
"Killian, perché? Perché lo hai fatto?" domandò Emma, mentre piangeva.
"Ho dovuto, Swan" rispose debolmente lui, sorridendo.
"NO!". Emma alzò lo sguardo, incrociandolo con quello di Regina. "No! Tu, lurido pira..."
"Zitta, Regina. E voltati" ordinò la regina, puntandole una freccia contro.
La Evil Queen si voltò, furente in volto. "Tua figlia non ha rispettato il patto. Merita la morte. E poi, pensi di farmi fuori con una freccia?". Cercò di muovere la mano, per scagliare via la donna. Ma non ci riuscì. Non riusciva proprio a muoversi. "Cosa...?"
"É un bene che abbiamo tenuto un po' di inchiostro, quando abbiamo imprigionato Rumpelstilskin" disse James.  Con un piano dell'ultimo, avevano distratto la strega, facendo in modo che uno andasse dietro di lei e la 'marchiasse' con l'inchiostro. Il re sorrise, prendendo Regina per un braccio e portandola via. "E ora occuperai la cella che da anni porta il tuo nome". Tirò via la donna, ma si fermò quando  vide che la moglie non lo seguiva. "Snow?". Lei fissava la figlia, china sul corpo del capitano. "Lasciali soli"
"Ma.." provò a ribattere.
"Fidati di me". Tenendo Regina, iniziò ad avviarsi nella boscaglia. Prima, però, si fermò davanti a Jim. "Quando sarà pronta, riportarla a casa" 
"Si, signore".
I due sovrani se ne andarono, con una Evil Queen furente, che, finalmente, non poteva fare del male a nessuno.
Il timoniere si voltò, tornando a guardare i due, mentre il cielo si preparava al nuovo giorno.
 
"É l'alba" sussurrò Killian, guardando il cielo. "Tra poco ti trasformerai in cigno. Non ho mantenuto la promessa che ti ho fatto".
"Killian, io..". Emma tentava di ricacciare le lacrime dentro, ma era più forte di lei.
"Toglimi delle curiosità, Swan... volevo dire, Emma. Come... come si rompe il sortilegio?"
La principessa pianse ancora di più. "Con un sacrificio da parte di qualcuno che mi ama, ma che amare non sapeva più" disse, fra i singhiozzi.
"Sarei stato il candidato perfetto...". Il pirata gemette, chiudendo appena gli occhi. "Le forze mi... mi stanno lasciando..."
"No, non dirlo nemmeno per scherzo. Tu non mi lascerai". Emma accarezzò il volto del giovane. Le sue lacrime bagnarono le guance di lui. "Ti amo, Killian".
Il pirata sorrise. "Ti amo anche io".
La principessa si abbassò , appoggiando le labbra su quelle di Killian. Fu un bacio dolce, sincero, che traspariva amore e tristezza. Un bacio carico di addii che non riuscivano a dire a voce. Ma al contempo era forte. Forte, perche aveva scosso qualcosa nel cuore e nelle membra del capitano. Come se il dolore che lo stava portando all'Inferno, lo avesse lasciato. Il sole sorse, ma Emma non si trasformò.
Quando si staccarono, il pirata la fissò, confuso. "Ma.. il sole é sorto. Come mai..."
Emma sorrise, tristemente. "Perché hai mantenuto la promessa, Killian. Mi hai salvato". Prima che potesse replicare, gli posò un dito sulla bocca. "Quando ti sei fatto colpire dall'incantesimo, ti sei sacrificato per me. E... lo hai spezzato "
Il capitano sorrise. "E tu hai spezzato due cose. La prima é la promessa di non amare nessuno. L'altra..beh, non so come... Ma sto bene".
La ragazza strabuzzó gli occhi. "Tu... cosa?"
"Si, sto bene. Credo che non... non passerò a miglior vita per il momento".
"Tu! Stupido pirata idiota!". Si buttò su di lui, ridendo assieme a Killian. Erano entrambi salvi. Poco importava del sangue sull'erba, la mano mancante del giovane o di tutto il resto. Bastavano solo loro due.
Il pirata accarezzò con la mano la guancia della principessa. "Ti amo, Emma".
Lei sorrise, abbassandosi verso le sue labbra. "Sai" disse, a pochi millimetri dal suo viso. " Preferisco quando mi chiami Swan".
"Anche a me piace".
Stavano per baciarsi, ma qualcuno tossicchiò, catturando la loro attenzione. I due voltarono la testa, guardando Jim. "Ehm... appena la principessa lo desidera, la riaccompagno a casa" disse, dondolandosi da un piede all'altro.
"Hai detto... casa?". Emma fissò prima il timoniere, poi il pirata sotto di lei. "Allora portami alla nave"
"Cosa?" urlarono i due pirati, sorpresi.
"Ha detto casa. Non castello. E credo... che la mia casa é dove sei tu, Jones". La principessa sbuffo, fintamente annoiata. "Credo che dovrai sopportarmi per un po'."
Killian sorrise. "Non potevo chiedere pena migliore" rispose, prima di baciarla.
 
ANGOLO AUTRICE: Atto finale pubblicato. Non so perché, ma mi sono divertita a scriverlo. Ho avuto modo di sperimentare cosa si prova a scrivere una fan fiction su un balletto e a migliorare nel modo di scrivere.
Ok, è stata dura scegliere il finale. Inizialmente avevo scelto il finale scelto da Čajkovskij (entrambi muoiono, nella radura torna la pace e si alzano in volo dei cigni), ma mi sono resa conto che qualcuno mi avrebbe lanciato oggetti pesanti (ogni possibile riferimento ad _Arya_ è puramente casuale, ehehe). Quindi ero passata a qualcosa di più fiabesco, con Killian che combatte e vince su Regina, ma l’ho trovato troppo semplice. Quindi, ho scelto il 3 finale alternativo che wikipedia ha in elenco. Il sacrificio di Killian, ma poi torna in vita. E qui l’ho modificato: cosa, meglio del bacio del vero amore, può ridare vita ad un pirata con un piede e mezzo nella fossa?Spero di non avervi deluso.
Forse, in un futuro non troppo lontano, potrei scrivere una one-shot su quello che accade qualche mese più avanti (sappiamo, alla fine, che Emma non torna al castello) oppure potrei parlare delle avventure che capitan Jones le ha promesso. Ho tante idee. Magari faccio anche un sequel.. o forse no.
Comunque, ringrazio tutti quelli che hanno letto la storia, l’hanno commentata e messa tra le storie preferite/ricordate e seguite. Ringrazio la mia compagna di banco, anche se non l’ha letta qui sul sito, per avermi detto “Guardati Cigno Nero. C’è Vincent Cassel!”, se no, non avrei dato vita a questa cosa. Ringrazio coloro che l’hanno letta in silenzio, senza inserirla da nessuna parte. Ringrazio il computer per non essersi spento mentre scrivevo (ultimamente lo fa. Quindi un ringraziamento se lo merita). E, vabbè. Credo che basti con i ringraziamenti.
Alla prossima storia sezionata “Once Upon A Time”.
Baci, Cissy.
  
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