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Autore: giraffetta    07/05/2015    3 recensioni
|Fannie/Odesta // Missing Moment Mockingjay|
“Quando tornerai?” chiese Annie, ricordandosi della sua imminente partenza, all’improvviso. Il giovane la fissò intensamente, come a voler imprimere quel volto tante volte osservato nella memoria.
“Presto, Annie. Non te ne accorgerai nemmeno.” disse, scendendo a sfiorarle le labbra con un bacio.
...
“Vorrei che rimanessi qui, con me.” soffiò Annie sul collo di Finnick, riscuotendolo dai pensieri. Cauto, afferrò una mano di sua moglie e la trascinò sul letto, facendola sedere sulle sue ginocchia.
“Annie.” sussurrò, la voce bassa come una preghiera. “Anch’io vorrei restare qui con te. Vorrei restare con te per sempre e lo farò. Ti prometto che questa sarà l’ultima volta che ci separeremo, amore mio, l’ultima. Abbiamo un’intera vita da trascorrere insieme, lo sai.” le bisbigliò delicatamente.
“Non ti libererai facilmente di me, tesoro.” buttò lì, sorridendo malandrino.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Questa storia è stata scritta per l’iniziativa “Ready, Set, Prompt!” indetta dal gruppo Facebook The Capitol”. I prompt sono "L'ultimo abbraccio" e "Ti regalo una margherita".







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Faceva insolitamente freddo quella sera.
Finnick rabbrividì nella tuta grigia del Distretto 13 e si sfregò le braccia con le mani, attraversando di corsa gli stretti corridoi sotterranei.
Una volta arrivato fuori la porta della sua unità, rimase per un attimo incerto.  Si aggiustò il colletto della tuta e si passò una mano tra i capelli, nascondendo dietro la schiena la sorpresa. Poi, spalancò la porta ed entrò sorridendo.
“Annie?” chiamò piano, guardandosi intorno. Sua moglie apparve subito, gli occhi luminosi e un piccolo sorriso sulle labbra.
“Finnick!” urlò, correndogli incontro e gettandogli le braccia al collo. Il giovane per poco non cadde, ma riuscì a sorreggere Annie e a mantenere una mano nascosta dietro la schiena contemporaneamente.
Non appena Annie si staccò, Finnick indietreggiò di un passo e sorrise ancora, guardandola. Non si stancava mai di guardare Annie, né di sorridere. Era una cosa che gli veniva naturale, come respirare.
“Ho una sorpresa per te.” le disse, sfoggiando un’espressione enigmatica. Annie battè le mani, eccitata, e inclinò la testa da una parte.
“Una sorpresa?” chiese, come se non avesse ben capito. Finnick annuì, divertito.
“Esatto. Chiudi gli occhi, Annie.” le consigliò, il cuore accelerato di un battito. La ragazza obbedì, abbassando le palpebre e rimanendo in attesa. Finnick tirò fuori la mano da dietro la schiena e pose il regalo dinanzi al volto di sua moglie, rimirandola.
“Adesso puoi aprirli.” le disse. Annie rimase con gli occhi chiusi ancora per pochi istanti, gustandosi l’eccitazione dell’attesa, e poi li aprì repentina, fissando la mano di Finnick.
“Ecco… questa è per te, tesoro.” bisbigliò Finnick, guardando il sorriso di sua moglie ingrandirsi a poco a poco.
“È una margherita.” aggiunse, facendo girare il fiore tra le dita. La donna prese delicatamente la margherita e la annusò beata. Poi, se l’appuntò tra i capelli, sfiorando i petali con delicatezza.
“È bellissima, Finnick, grazie.” bisbigliò, voltandosi verso lo specchio per guardarsi.
“Ma… come hai…” lasciò in sospeso la domanda, inclinando il capo, curiosa. Finnick le fece un occhiolino, attirandola tra le sue braccia.
“Un piccolo favore richiesto alla Ghiandaia. Viene dai boschi del 13, proprio quassù.” le spiegò, ridendo. Annie sorrise contro il suo petto e si lasciò dondolare nell'abbraccio di Finnick.
D’un tratto, si irrigidì e si scostò dal corpo di suo marito, guardandolo negli occhi con un accenno di tristezza.
“Quando tornerai?” chiese, ricordandosi della sua imminente partenza all’improvviso. Il giovane la fissò intensamente, come a voler imprimere quel volto tante volte osservato nella memoria.
“Presto, Annie. Non te ne accorgerai nemmeno.” disse, scendendo a sfiorarle le labbra con un bacio.
L’indomani sarebbe partito con Katniss e gli altri verso Capitol City. Doveva andare, doveva pareggiare i conti con Snow una volta per tutte.
Annie si strinse ancora nelle sue braccia, il capo appoggiato su una sua spalla. Sembrava una bambina da proteggere, così piccola e fragile. Finnick avrebbe fatto tutto per lei, solo per vederla sorridere spensierata, solo per osservare i suoi occhi placidi.
Era il suo porto sicuro in mezzo alle tempeste della vita.
Lo era sempre stato.
“Vorrei che rimanessi qui, con me.” soffiò Annie sul collo di Finnick, riscuotendolo dai pensieri. Il ragazzo deglutì, a disagio. Sapeva di dover rispondere delicatamente, perché anche la più piccola parola sbagliata avrebbe fatto precipitare Annie nel suo baratro di paura. Doveva stare attento.
Cauto, afferrò una mano di sua moglie e la trascinò sul letto, facendola sedere sulle sue ginocchia.
“Annie.” sussurrò, la voce bassa come una preghiera. “Anch'io vorrei restare qui con te. Vorrei restare con te per sempre e lo farò. Ti prometto che questa sarà l’ultima volta che ci separeremo, amore mio, l’ultima. Abbiamo un’intera vita da trascorrere insieme, lo sai.” le bisbigliò delicatamente scrutando il suo volto, in ansia. Gli sembrò che Annie rimanesse tranquilla e tentò di fare una battuta.
“Non ti libererai facilmente di me, tesoro.” buttò lì, sorridendo malandrino. Annie sembrò rabbuiarsi e tese una mano verso la testa, come a volerla coprire. Ma, Finnick fu più rapido e si sporse a baciarla, sciogliendo la tensione ed evitando che sua moglie si ripiegasse su se stessa, sul dolore e la paura.
“Prometti che tornerai presto, Finn?” chiese Annie appena i due si sciolsero da quel bacio. Finnick le baciò la punta del naso e sorrise.
“Te lo prometto, Annie.” bisbigliò, portandosi una mano sul cuore come a suggellare un patto. Annie si abbandonò di nuovo contro di lui e, poco dopo, si assopì tranquilla. Finnick la cullò tra le sue braccia come una bambola di porcellana, stringendola con delicatezza e amore.
L’avrebbe lasciata solo per qualche giorno, ne era sicuro. Tutto sarebbe andato secondo i piani a Capitol City e, una volta liberi da Snow, avrebbe finalmente potuto cancellare il passato e concentrarsi sulla sua nuova vita.
La sua nuova vita con Annie.
Delicatamente, depose sua moglie sul letto e si sdraiò accanto a lei, cingendole la vita con dolcezza, attento a non svegliarla. Il sonno lo colse così, stretto in quell’ultimo abbraccio alla sua amata Annie, al suo porto sicuro.
Nessuno dei due lo sapeva ancora, ma quello sarebbe stato il loro ultimo abbraccio.
Il prossimo, Annie lo avrebbe dato a una bara color del mare, tra lacrime di abbandono e dolore.

 
 
 
 



Senza titolo 1





NOTE:
*Schiva i pomodori*
Sì, sono di nuovo io >.<
Stavolta ho voluto provare a scrivere una Fannie, la mia prima in assoluto! Confesso che ho una fifa matta e temo di aver scritto una cosa orrenda, ma ho deciso di essere coraggiosa e pubblicare! I due prompt che ho scelto mi ispiravano proprio una Fannie, quindi mi sono buttata con un Missing Moment di Mockingjay. La storia infatti è ambientata temporalmente la sera prima della partenza di Finnick con Katniss e l'intera squadra per la missione a Capitol City, missione da cui Finnick non ritornerà e.e
Siccome è la prima volta che scrivo di questa coppia, spero davvero che sia Finnick che Annie risultino Ic, ho cercato di rappresentarli nella maniera migliore, ma mi scuso da ora se dovessero risultare due orrori >.<
Grazie mille a chiunque abbia letto <3

Bacioni,Giraffetta

 
  
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