Film > Gli aristogatti
Ricorda la storia  |      
Autore: cartoonkeeper8    07/05/2015    3 recensioni
In campagna, una normale chiacchierata tra amici.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lafayette, Napoleone
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Nel silenzio della notte la campagna dormiva un sonno irrequieto, disturbato da qualche macchina randagia, luci abbaglianti e suoni improvvisi. Grattando distrattamente lo sterrato con la zampa, Napoleone sbuffò infastidito. Era più burbero del solito.

-          - Lafayette! Ehi, Lafayette! Svegliati!

Il Basset Hound sdraiato a terra uggiolò, cercando di cambiare posizione.

-          - Ah, Napoleone, sono stanco, voglio dormire!

-          - Chiudi il becco, e guai a te se chiudi gli occhi! Ti degrado a soldato semplice!

Non soffiava un filo di vento. Calò il silenzio tra i due, rotto solo dal ticchettio dei denti del piccolo cane dalle lunghe orecchie.

-          - Ho freddo…

Il tono lamentoso del cane fece sbuffare il comandante. Eppure, dopo un breve conflitto interiore, il Bloodhound si stese accanto all’amico, che gli si accucciò. Napoleone arricciò il muso. Gli prudeva il naso, ma non gli importava. Ne aveva viste di tutti i colori, non si sarebbe lasciato intimorire da niente.

-          - Quanto mi manca la cesta di vimini… - mormorò Lafayette, con tono sognante.

-          - Eh, bei tempi quelli! Davvero bei tempi… si…

Ancora silenzio. Sembrava che in quel momento non ci fosse neanche un grillo con l’insonnia. Il Basset Hound stava cascando dal sonno, ma cercava di non addormentarsi. Aveva ricevuto un ordine dal suo superiore, e andava rispettato. Riprese di nuovo la parola, piano, come a non voler disturbare la pace della campagna.

-          - Napoleone…

-          - Che vuoi, Lafayette?

-          - ... Perché non si è fermato?

Il grosso cane scuro represse a stento un ringhio. Stava cercando di non pensarci.

-          - Non lo so. Quel figlio d’un uomo! – abbaiò arrabbiato – L’ho rincorso fino alla fine della strada. Poi l’ho perso, ma…

-          - Lo so. Quante gliene hai dette!

Lafayette sorrideva, ripensando a quando aveva sentito in lontananza le ingiurie di Napoleone contro il conducente. Ripensandoci, aveva detto anche qualcosa di poco carino sul conto della madre di quell’ubriacone. In quel momento non ci aveva fatto caso. Come avrebbe potuto?

-          - Gliele ho abbaiate di santa ragione! - rincarò l'altro - Appena trovo l’auto, gli distruggo i pneumatici. Era una…

-          - Una Detroit Electric 1910, motore elettrico, trazione posteriore, nuova di fabbrica… beh, almeno lo era prima.

Napoleone si spazientì un po’. L’udito dell’amico rimaneva un pelino più acuto del suo. Beh, c’era da dire che lui quell’auto l’aveva sentita da vicino…

-          - Napoleone?

Il Bloodhound si riscosse, prestando attenzione all’altro cane.

-          - Napoleone… forse io… stanotte…

-          - Risparmia il fiato, Lafayette. Il capo sono io, sono io che decido se un soldato deve ritirarsi o no. E tu ancora devi combattere, perciò non vai da nessuna parte.

E mentre l’altro sospirava dolente, Napoleone sperò ardentemente di avere ragione almeno per una volta.

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Gli aristogatti / Vai alla pagina dell'autore: cartoonkeeper8