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Autore: Malec Lovers_    07/05/2015    6 recensioni
Ian è un ragazzo piuttosto solitario. Odia il liceo, lo frequenta solo perché offre un addestramento militare e il suo sogno è di diventare un soldato. Ma un giorno la sua solita routine verrà sconvolta da Mickey Milkovich, capitano di rugby della sua scuola, e la sua fama di bullo lo precede.
Come andrà a finire? Riusciranno a cambiare l'uno il mondo dell'altro o addirittura a crearne uno nuovo tutto loro?
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando la campanella finalmente suonò, una moltitudine di studenti si riversò nei corridoi della piccola – e malandata – scuola del South Side di Chicago.
C’era chi parlava con un amico, chi ci provava con una ragazza, o chi, in solitudine, semplicemente riponeva in fretta i libri nel proprio armadietto, così da lasciare il prima possibile quella giungla, comunemente chiamata scuola.
Era questo il caso di Ian Gallagher, un ragazzino alto, con i capelli rossi, grandi occhi verdi e il viso cosparso di lentiggini, e soprattutto, sempre senza un vero amico intorno – se si escludeva suo fratello maggiore Lip, ovviamente.
Non amava particolarmente la scuola, e l’unico motivo per cui la frequentava era l’addestramento militare gratuito che il liceo offriva.
Diventare un soldato era il suo sogno, difendere la patria con la propria vita. In più, era un buon modo per andarsene da quello schifo di posto, e per smettere di essere un Gallagher qualunque, una persona qualunque. Per trovare il suo posto nel mondo.
Normalmente, un cadetto avrebbe dovuto ricevere rispetto dai propri compagni, ma purtroppo per Ian non era così. Dagli altri riceveva solo spinte e commenti decisamente poco piacevoli. Allora prendeva la sua roba, sbatteva forte l’anta dell’armadietto e si dirigeva rapidamente verso l’uscita, maledicendo quel luogo, gli studenti e se stesso per non essere abbastanza forte. Aveva intenzione di usare questa leadership nell’esercito?

Solitamente, dopo la scuola, andava al Kash&Grab, un minimarket nel suo quartiere, dove lavorava part-time come commesso. Stava seduto lì, dietro la cassa, aspettando che qualcuno entrasse, e poi salutava i clienti con sorrisi di cortesia prima che se ne andassero.
Quel giorno era particolarmente calmo, così Ian ne approfittò per cominciare a studiare algebra. Si stava facendo dare una mano da Lip: non era mai stato un genio come lui, ma era essenziale che mantenesse una buona media per poter anche solo sperare di entrare nell’esercito.
Si diede un pizzico sulla pancia e iniziò a leggere. Ad un certo punto tra le pagine comparirono strane lettere, forse greche. Ian sbuffò. La matematica era più semplice quando erano solo numeri.
Per fortuna, pochi minuti dopo qualcuno entrò nel negozio, liberandolo così da quella tortura.
Lo riconobbe subito. Era Mickey Milkovich, capitano della squadra di rugby della sua scuola. Un ragazzo non troppo alto, ma dalla grande forza fisica, con un paio di occhi blu come il mare in tempesta, e folti capelli neri. Non parlava molto, era piuttosto silenzioso, ma la sua fama, per così dire, lo precedeva. Si diceva che avesse pestato a sangue un ragazzo solo perché omosessuale. Certo, era un tipo pericoloso all’apparenza, ma anche tanto interessante agli occhi di Ian.
Mickey si voltò verso di lui e lo salutò con un cenno del capo, poi si mise alla ricerca di ciò che gli occorreva. Pochi minuti dopo raggiunse la cassa, posò sul bancone una cassa di birre e diversi alcolici.
Ian digitò i vari prezzi, poi si fece coraggio e gli parlò.
«Organizzi una festa?» chiese, prendendolo alla sprovvista. Mickey inizialmente si limitò a grugnire un sì, poi spiccicò qualche parola.
Mickey inizialmente si limitò a grugnire un , poi guardò Ian e disse: «Una specie. Perché, ti va di venire per caso?»                         
Aveva parlato solo con l’intenzione di prenderlo per il culo.
Ian si strinse nelle spalle e stette al gioco. «Perché no? Mi piacciono le feste» rispose con noncuranza.
Avrebbe giurato che sul viso del Milkovich fosse spuntato un accenno di sorriso, che poi si tramutò in qualcosa di molto più losco.
«Va bene, bello.» fece infine Mickey. «Ma ad una condizione: dovrai portare con te una ragazza.»
Ian rimase allibito da quanto ascoltato. «Ma io non ho una ragazza» rispose tristemente.
«Beh, trovala. Rimorchia qualcuno e se non ci riuscirai… vorrà dire che è vero quello che si dice in giro» alluse con cattiveria Mickey.
«E cioè? Cosa si dice di me in giro?» chiese Ian mantenendo un certo tono.
Mickey prese la spesa e gli lasciò sul bancone 20 dollari. «Che sei un frocio, Gallagher» sibilò Mickey uscendo, come se avesse appena sputato veleno.
La voce di Ian lo richiamò. «Cos’hai contro i gay?» gli chiese, quasi infastidito.
Mickey si voltò e gli dedicò un’occhiata strana. «Niente» rispose in modo freddo, per poi voltarsi nuovamente per andarsene.
«Oh, ed è per questo che li picchi a sangue?» chiese rapidamente Ian, con tono sarcastico.
Dato che non gli piaceva essere provocato, Mickey prese una lattina di birra dal frigorifero al fianco della porta e la scaraventò con forza sul pavimento, tanto che si aprì e tutta la bevanda finì sul pavimento.
Ian sembrò sconvolto. «Ehi!» gli gridò rabbioso «Cosa cazzo pensi di fare? Quella me la devi pagare ora!»
L’altro si limitò a mostrargli il dito medio. «Fottiti Gallagher!» urlò Mickey una volta fuori dal negozio, quasi come fosse un saluto.
 
 
 

Nota delle autrici:
: We’re back! Stavolta ci presentiamo sempre con una long a quattro mani, ma sulla Gallavich. Abbiamo deciso di sperimentare con questa storia che ha preso immediatamente entrambe, e io spero che sia lo stesso per voi! Se vi andasse di lasciare un parere, sapete che sono sempre graditi. Un abbraccio a tutti e #GallavichIsNotOver.
Ilenia: Seriously, we’re back! Ho iniziato a seguire Shameless grazie a Lù e ho subito amato la Gallavich, per entrambe non è la nostra prima fan fiction su questo tema, poiché ne abbiamo scritte diverse nei nostri profili privati, ma è la prima che sperimentiamo insieme. L’idea è nata così all’improvviso e subito ho contatto la mia socia per una collaborazione. E’ la nostra seconda long, e dato i risultati della prima, sono molto fiduciosa nella buon riuscita di questa. Spero che questo primo stralcio vi sia piaciuto e che iniziate a seguire la storia, e perché no, anche noi!! Se vi va lasciateci un vostro parere, ci fa sempre comodo e ci aiuta, quindi non siate timidi.
Un bacio,
Malec Lovers_

 
   
 
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