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Autore: cucciola967    09/05/2015    2 recensioni
Lo scruto con attenzione e dopo averlo pulito grossolanamente con le mani dalla terra, l’oggetto prende forma: è un braccialetto. Uno di quei braccialetti di plastica rigida che si vedono nelle pubblicità ultimamente. Ha un colore argentato, ed è molto lucido.Mi diverto a pensare a chi possa aver perso un braccialetto del genere, e l’occhio mi cade su un piccolo particolare. Nella parte interna  ci sono  incise delle iniziali: V  x  L .
Sorrido senza accorgermene. Non so a chi possa appartenere, ma L e V sono lettere molto importanti per me.
Rivolgo la testa al cielo e con aria divertita lo rimprovero.
‘‘Caro destino, possibile che tu debba giocarmi scherzi del genere?’’
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lysandro, Violet
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vivo in un paesino di montagna.
 E’ così piccolo che spesso non c’è nessuno per strada, specialmente a quest’ora della mattina.  Esco di casa, e l’aria fresca e pulita che l’esterno mi offre è proprio quello di cui avevo bisogno. Prendo il cappotto; nonostante la primavera sia dietro l’angolo fa ancora piuttosto freddo. Infilo le mani nelle tasche e prendo un lungo respiro. Sento l’aria entrarmi nelle narici ed arrivarmi fino ai polmoni. Avverto come la sensazione che mi abbia purificata, alleviando la tristezza e lo sporco annidati dentro di me.
Finalmente inizio a camminare. Vedo in lontananza il sole che sorge, e il cielo da blu scuro si tinge di rosso.
Il cinguettio degli uccelli risuona tutto intorno a me. Il silenzio che sentivo fino a pochi minuti fa è passato, lasciando spazio al soave risveglio della natura.  Dopo cinque minuti di camminata ho ormai percorso l’intero sentiero che divide casa mia dalla strada.  Mi appresto ad attraversarla  per cercare un altro sentiero da percorrere, ma qualcosa attira la mia attenzione: in mezzo all’erba  poco distante qualcosa brilla. Curiosa mi avvicino all’oggetto, e non capendo bene cosa sia  lo prendo tra le mani.
Lo scruto con attenzione e dopo averlo pulito grossolanamente con le mani dalla terra, l’oggetto prende forma: è un braccialetto. Uno di quei braccialetti di plastica rigida che si vedono nelle pubblicità ultimamente. Ha un colore argentato, ed è molto lucido. Mi diverto a pensare a chi possa aver perso un gioiello del genere, quando l’occhio mi cade su un piccolo particolare. Nella parte interna  ci sono  incise delle iniziali: V  x  L .
Sorrido senza accorgermene. Non so a chi possa appartenere, ma V ed L sono delle lettere molto importanti per me.
Rivolgo la testa al cielo e con aria divertita lo rimprovero.
‘‘Caro destino, possibile che tu debba giocarmi scherzi del genere?’’
Sorrido dolcemente e torno a guardare il braccialetto. Tanti ricordi mi passano davanti come un film.
Ricordo tutte le figuracce, tutti  i bei momenti e quanto ci siamo divertiti insieme.
Lysandro. Sono sicura che se non fosse entrato a far parte della mia vita ora sarei ancora la timida, chiusa, triste Violet.
Le sue poesie e  canzoni e i miei testi e disegni. Era questo il nostro  mondo. Mi ha aperto gli occhi su molte cose, mi ha aiutata a liberarmi delle paure e mi ha amata.
Gli ho regalato un bacio importante. Il mio primo bacio.
Una lacrima scende dal mio viso e bagna il braccialetto.
Non sono pentita di essere rimasta qui invece di seguirlo, anche se devo dire è stata una scelta molto sofferta.
Ora sono allegra, socievole, felice.
Prendo in mano il cellulare e guardo la data: è venerdì.
Il cuore inizia ad accelerare.  Tornerà tra qualche giorno.
Quando  è partito l’anno scorso aveva promesso di darmi il suo nuovo numero di telefono, ma come al solito alla fine se lo è scordato.
Rido divertita. D'altronde come avrebbe potuto ricordarselo? Fortuna che ci sono la mail e le lettere!
Alzo lo sguardo dal braccialetto e fisso la casa al di là della strada  lontana una ventina di metri da dove sono ora. Lunedì tornerà. Da lunedì abiterà in quella casa, a pochi minuti dalla mia.
Me lo ha detto un mese fa, all’interno di una lettera insieme ad una poesia. Inviare lettere alla vecchia maniera è una cosa che si addice perfettamente a lui.
‘‘Ah, Lysandro.’’
Mi brillano gli occhi, non vedo l’ora di vederlo.
‘‘Mi ha chiamato signorina?’’
Cosa? Questa voce…
Mi giro di scatto, facendo cadere a terra il bracciale.
E’ davanti a me.  Si è alzato una decina di centimetri dall’ultima volta che ci siamo visti.
Sta sorridendo. Ci scrutiamo, immobili l’uno di fronte all’altra.
Le mie guance si colorano di rosso e il cuore batte ancora più velocemente.
Sento le farfalle nello stomaco, e per quanto abbia sempre odiato questa sensazione, ora sono felice di risentirla. Quando ripensavo a lui e sapevo che era dovuto andare in Inghilterra per il lavoro di suo padre sentivo una fitta alla pancia e al cuore , e sono felice di non dover mai più sentire quella sensazione.
Si avvicina a me. Altre lacrime mi rigano il volto, raffreddando  lievemente le guance bollenti.
Mi abbraccia. Sento il suo petto stretto al mio, le sue braccia possenti ma delicate allo stesso tempo stringermi a sé.
Il suo profumo. Dio quanto mi è mancato.
‘‘Non dovevi tornare lunedì?’’
Bisbiglio nel suo orecchio. Non mi dispiace il silenzio, ma voglio risentire la sua voce.
‘‘Si, ma morivo dalla voglia di vederti.’’
Solo a questo punto porto le mie braccia a stringergli il collo. Le nostre bocche si sfiorano, e i nostri occhi si guardano gli uni negli altri per la prima volta dopo tanto tempo.
‘‘Lysandro…’’
‘‘Violet…’’
‘‘Ti amo.’’
Diciamo all’unisono.
Mi solleva quel tanto che basta per arrivare alla sua altezza, e finalmente le nostre labbra si riuniscono, colmando il vuoto che per un anno intero hanno sopportato. Chiudo gli occhi. Tutto ciò che sto provando in questo momento è indescrivibile, e credo che lo stesso valga per lui. Sento il suo battito lievemente accelerato. Sento il desiderio irrefrenabile di averlo tutto per me. Sento il bisogno di fermare il tempo per non dovermi staccare da lui mai più. Tutto questo lo provo per un bacio. Un suo bacio. Il mio cuore sta per esplodere insieme alle mie guance.
 
Da quanto tempo era che desideravo risentire le sue labbra sulle mie?
E lui da quanto tempo era che desiderava risentire le mie labbra sulle sue?
Mi riappoggia per terra e sorride ancora.
Da quanto tempo era che non vedevo il suo sorriso?
Sono così felice di riaverlo accanto. E non se ne andrà più, non questa volta. Non lo lascerò andare un'altra volta. Essendo più bassa di lui è costretto a guardarmi abbassando la testa, e nel farlo nota il braccialetto ai miei piedi. Lo raccoglie incuriosito e subito si accorge delle iniziali incise sopra.
Ride, probabilmente sta pensando esattamente ciò che ho pensato io nel vedere quelle lettere.
‘‘Ah, ecco cos’era che fissavi imperterrita prima.’’
‘‘S-si.’’
‘‘E’ tuo?’’
‘‘No, l’ho trovato qua una ventina di minuti fa.’’
‘‘Allora è un segno del destino.’’
Ho pensato la stessa identica cosa vedendolo. E' curioso, l'ho trovato esattamente venti minuti prima di ritrovare lui.
Lo fissa per qualche secondo. Poi fissa me e fa l'espressione più dolce che io abbia mai visto dipinta sul suo volto.
‘‘Tieni, mettilo al polso. Con questo braccialetto, io giuro di amarti.’’
Mi prende la mano e dolcemente mi mette il braccialetto.
‘‘Ma cosa fai?’’
Sono confusa: non capisco il motivo di questo gesto.
‘‘Non possiamo cambiare il destino Violet. E noi due, siamo fatti per stare insieme. E siccome penso che questo bracciale sia un segno del destino, è con questo che prometto di amarti, e che non mi separerò mai più da te.’’
Che dolce. Come potrei vivere senza di lui? Non potrei.
Prima di conoscerlo ero timida, ma con lui non lo sono quasi mai. 
Adesso non è il momento di tirarsi in dietro Violet.
Afferro il colletto del suo cappotto e lo bacio di nuovo.
‘‘Perché ti sei alzato così tanto? Ora devo mettermi sulle punte dei piedi per baciarti!''
Gli dico facendo un'espressione imbronciata. Mi ha sempre detto che con questa faccia sono dolce e decisamente buffa. Inizia a ridere, e io anche. Era da tanto che volevo risentire quella sua limpida, stupenda risata. Lo amo alla follia, e sono sicura che abbia ragione: noi siamo fatti per stare insieme, e sono fermamente convinta che questo braccialetto sia davvero un segno del destino.&
   
 
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