Lo scruto con attenzione e dopo averlo pulito grossolanamente con le mani dalla terra, l’oggetto prende forma: è un braccialetto. Uno di quei braccialetti di plastica rigida che si vedono nelle pubblicità ultimamente. Ha un colore argentato, ed è molto lucido.Mi diverto a pensare a chi possa aver perso un braccialetto del genere, e l’occhio mi cade su un piccolo particolare. Nella parte interna ci sono incise delle iniziali: V x L .
Sorrido senza accorgermene. Non so a chi possa appartenere, ma L e V sono lettere molto importanti per me.
Rivolgo la testa al cielo e con aria divertita lo rimprovero.
‘‘Caro destino, possibile che tu debba giocarmi scherzi del genere?’’