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Autore: MorriganNik    09/05/2015    0 recensioni
La mia prima One-shot su 'La città incantata', spero vi possa piacere!
[Dal testo: anche dopo 6 anni ho continuato ad aspettare, aspettavo la tua ricomparsa, aspettavo questo bacio pieno di ricordi e nostalgia, aspettavo te]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chihiro, Haku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Noticine dell'autrice: salve a tutti! Intanto grazie mille a chi è qui a leggere la mia storia demenziale su  'La città incantata'! No, scherzo, avevo questa storia in mente da un po' di tempo e mi frullavano per la testa da un po' e mi sono detta Smettila di fantasticare e scrivi! e quindi eccomi qua! Una piccola intro per farvi capire a cosa andrete in contro: la storia si basa a distanza di 6 anni da quando Chihiro è andata nella città e ha re-incontrato Haku e si sono lasciati con quella promessa che si sarebbero incontrati.... Beh, mi dileguo e vi lascio alla storia! Mi rivedrete alla fine! Buona lettura!
_UNA PROMESSA CHE VIVE NEL TEMPO_
 
Un'altra giornata stressante si è appena consumata e, come sempre, mi ritrovo nella mia stanza a guardare il soffitto. A cosa devo pensare? Al fatto che ormai sono 6 anni che non lo vedo? Che ogni speranza di incontrarlo di nuovo si è spenta? 
No, non mi arrendo così facilmente, la speranza è l'ultima a morire mi dicono. Ed è vero.
Non ho ancora perso la speranza, ci siamo lasciati con una promessa, che ci saremmo incontrati ancora, anche se non sapevamo quando.
Dovrei pensare alla scuola, agli amici, alla famiglia, ma nessuna di queste cose mi interessa. L'unica persona che voglio è lui, quell'apprendista, quello Spirito del Fiume, ed il suo nome è Haku.

È mattina e mi sveglio di buon ora per andare a scuola. Appena mi alzo, mi infilo la divisa scolastica, prendo la cartella con i libri e vado in cucina dove la mamma sta già preparando la colazione.
-Buongiorno tesoro, dormito bene?- mi chiede appena si accorge di me.
-Buongiorno, mamma. Sì, grazie- le rispondo. Noto che non c'è papà seduto al tavolo con il suo solito giornale e la domanda mi sorge spontanea.
-Dov'è papà?- chiedo a mia madre mentre sta scaldando il latte.
-Ecco.... lui... è andato...- inizia a parlare, ma non riesce a spiegarmi.
-Lascia stare mamma. Ho capito- le dico. Non voglio vederla soffrire per colpa di un padre che si diverte a bere e sprecare i soldi per il gioco d'azzardo.
-Okay. Ascolta, oggi non ci sono quando tornerai a casa. Devo andare a fare un colloquio di lavoro... spero solo che sia la volta buona- mi dice cambiando argomento. È quasi un anno che la mamma sta cercando lavoro, ma a tutti i colloqui che ha fatto non l'hanno presa per la poca esperienza nel settore. E così si ricominciava con le ricerche.
Faccio colazione e saluto la mamma prima di uscire, mi incammino verso la scuola e, canticchiando, penso a cosa stia facendo Haku.

-Ehi Chihiro-chan, cosa fai oggi?- mi chiede Yuki all'intervallo. Yuki, la mia migliore amica, mi è stata subito vicino dalle medie. Aveva notato subito che ero spaventata e non sapevo cosa fare per farmi degli amici, così si è avvicinata lei e in poco tempo siamo diventate amiche.
-Penso che studierò per la verifica di dopodomani, e tu?- le chiedo con il mio sorriso migliore.
-Anche io... ti va di studiare da me?- mi chiede con tono speranzoso.
-Mi spiace, ma voglio aiutare mia mamma. Oggi è a fare un colloquio e la casa è tutta sottosopra- le dico, sperando che non si offenda, ma a vedere dal sorriso radioso che si apre sul suo viso, sono riuscita nell'intento.
-Okay, allora. Non ti preoccupare, sarà per un'altra volta- e il suo sorriso si allarga. Non posso fare altro che sorriderle.

Nel tornare a casa canticchio le note di You are not alone di Michael Jackson e proprio sulle parole ask me to come, I hold you in my arms, quando ero vicino a casa mia, qualcuno mi abbraccia da dietro.
-Te lo avevo detto che ci saremmo rivisti- dice con voce calda.
-Ci sono voluti 6 anni però... Quanto ancora mi volevi far aspettare?- gli domando io. Gli occhi mi si inumidiscono e le lacrime cominciano a scivolare sul mio viso.
-Ho avuto... delle faccende da sbrigare... lo sai com'è no? Lavoro nella terme per gli spiriti, c'è sempre qualcosa da fare...- mi dice nel frattempo che mi fa voltare per guardarlo. È cambiato dal nostro ultimo incontro. È diventato più alto e il suo fisico non è più quello di un ragazzino di 11 anni, ma è un corpo di un uomo in fase di completamento. Mi asciuga le lacrime che mi rigano il volto e i nostri visi si avvicinano sempre di più.
Le nostre labbra si incontrano per la prima volta dopo anni di attesa e il mio cuore, ne sono sicura, fece almeno 10 capriole.
Ho aspettato 6 anni da quella promessa, ho aspettato questo bacio pieno di attesa e nostalgia, ho aspettato te.

Anche dopo 6 anni ho continuato ad aspettare, aspettavo la tua ricomparsa, aspettavo questo bacio pieno di ricordi e nostalgia, aspettavo te.
-Adesso non mi dire che ti metti a piangere- gli dissi quando le lacrime cominciarono a scendere sul volto di entrambi.
-Se non sbaglio stai piangendo anche tu, e spero non per disperazione- mi dice sorridendo.
-Come potrei essere disperata quando ho appena ritrovato il mio vero amore?- e le nostre labbra si incontrarono per una seconda volta. Questa volta è un bacio pieno di passione ed entrambi ci mettiamo tutto il sentimento che abbiamo.
-Chihiro, sono tornato perché ora sono libero da contratto di Yubaba e... e per chiederti...- distoglie lo sguardo e lo fissa a terra.
Oh, oh... cosa vuole chiedermi? 
-E per chiederti di sposarmi- mi dice guardandomi negli occhi. Io sono sbalordita. Ho sentito bene? Sposarlo? N-non è possibile... n-non p-può es-essere vero...
-Chihiro... vuoi sposarmi?- lo bacio.

7 anni dopo...

-Haruka non tirare i capelli di Kyouya!- dico a quella piccola peste di 4 anni con i capelli castani e occhi verdi. Quando ho scoperto di essere incinta, è stato il giorno più felice della nostra vita e quando abbiamo saputo che era una femminuccia, Haku ha insistito perché fosse lui a decidere il nome della bambina. E così ci siamo ritrovati con un fagottino quando io avevo 20 anni e lui 21. Eravamo così felici che non abbiamo aspettato a far arrivare un fratellino alla piccola, e così, dopo soli 18 mesi di distanza è arrivato Kyouya, un piccolo fagottino con capelli neri con dei riflessi verdi e occhi castani. 
Haruka si è subito incuriosita quando è venuta a trovarmi in ospedale con Haku, ma al contrario di quel che immaginavo, voleva subito prendersi cura del fratellino.
-Ma mamma! Kyouya-kun mi ha rubato il giocattolo...- si lamenta Haruka.
-Ma non si tirano...- sento la porta aprirsi e un grido di gioia da parte di tutti e due i bambini.
-PAPÀ!- e li vedo correre verso quello che è ormai mio marito.
-Ciao amori miei!- dice Haku prendendoli in braccio e lasciando un bacio sulla guancia ad entrambi. Poi mi guarda e aggiunge -E naturalmente anche alla mia mogliettina preferita-.
-E anche l'unica, spero per te!- gli dico sorridendogli e lo bacio. Un bacio a fior di labbra, come un "bentornato a casa!"
-Avete fatto arrabbiare la mamma?- chiede ai bambini.
-Nooooo- dicono all'unisono e io li guardo con uno sguardo fulminante.
-Forse un pochino- dice Haruka abbassando lo sguardo. Io guardo Haku ed insieme sorridiamo.
-Bene. Allora per punizione andate a letto-
-NO! NON VOGLIAMO!- dicono disperandosi tra le braccia di Haku. Ma rimane impassibile davanti ai capricci dei bambini e li porta a letto. Appena ritorna mi fissa con uno sguardo torvo.
-Cosa c'è?- gli chiedo.
-Sei stanca? Andiamo a letto anche noi?- mi chiede a sua volta.
-Ma non voglio andare a dormire!- dico io imitando i nostri figli.
-E chi ha detto di dormire?-


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Note dell'autrice: allora, ri-eccomi qua, alla fine del mio squilibrio mentale! Spero vi sia piaciuto! 
Se ci sono errori di ortografia vi chiedo di perdonarmi e di avere un po' di comprensione perché è sabato sera e mi sono alzata alle 6:00 per andare a scuola, quindi.... se notate qualcosa ditemelo che correggo subito! E grazie per aver letto!
   
 
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