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Autore: AmonAmarth    10/05/2015    4 recensioni
- Dare … amore che ne dici se ti faccio una bella camomilla? – Darren fulminò con lo sguardo il suo ragazzo. Lo aveva capito o no che era grasso?
- Sono zuccheri non presenti nella mia dieta! E poi oddio i peli! – Chris guardò il petto glabro di Darren. Non c’era nemmeno l’ombra di un pelo!
- Domani mentre sarò in boxer mi cresceranno improvvisamente i peli. Mi ritroverò all’improvviso più peloso di Chewbecca! –
Darren cominciò a piagnucolare, toccandosi peli del tutto immaginari sul petto.
- Oddio Chris, l’hai mai vista una Drag Queen con i peli più lunghi della parrucca? – Chris vide Darren dirigersi verso il bagno e qualunque intenzione avesse, non era sicuramente buona.
- Dare dove vai? –
- Dove vuoi che vada Chris? Mi vado a radere! –
- Darren vieni qui! Non hai nemmeno un pelo! La tua pelle è più liscia di un culo di un bambino, ti sei fatto la ceretta stamattina! –
- Ma ricresceranno Chris! Come ai gemelli Weasley nel “Il calice di fuoco”. –
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Salve gente ……
Al solito, cosa mai ci faccio qui.
Bhe ultimamente soffro molto d’insonnia e le mie notti insonni portano a cose di questo genere. Come sempre ho promesso a Truppy che se oggi la Ferrari avesse fatto podio avrei pubblicato, lei ha pregato, io ho bestemmiato e ………… Ferrari terza ;) (dettagli insignificanti i 44 secondi di distacco dal leader shh ahahhaahhaah)
Ok si non sto qui a dirvi cose che a voi non fregano una cippa …
Vi avverto subito che questa piccola Os (stranamente non rossa mi fa notare Truppy, che non si era manco accorta che avevo addirittura scritto 3 os verdi … udite udite la maniaca del fandom ogni tanto scrive anche cose non vietate ai minori hahahahahaha) è D-E-M-E-N-Z-I-A-L-E!!!!!!!
Spero che vi piaccia in tutta la sua demenzialità aahahahahahahahhaah
buona lettura gente ahahahahh
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Chris si accoccolò stretto al corpo mezzo nudo del suo ragazzo, cercando di trattenerne il calore. Non sopportava molto dormire in boxer o completamente nudo, quando capitava, per ovvie ragioni, si premuniva sempre di mettere una coperta in più sul letto, ma quella sera non c’era stato molto tempo per premeditare.
Darren aveva insistito tutto il tempo che dormisse anche lui in boxer, perché il calore e il profumo della tua pelle mi tranquillizzano!
E poteva mai Chris impedire al suo bellissimo ragazzo di dormire sonni sereni la notte prima del suo debutto a Broadway come Hedwig? Assolutamente no!
Così si era tolto il suo pesante pigiama, nonostante ormai fosse fine aprile, era rimasto in boxer accoccolato a Darren, che dopo non pochi baci e coccole, si era finalmente addormentato tra le sue braccia.
Chris si perse per un momento a guardarlo. Il cuore gli scoppiava di orgoglio. Il suo piccolo, saltellante e vivace Hobbit ce l’aveva fatta. E Chris non poteva che esserne fiero e si, poteva quindi soffrire il freddo per una notte.
Osservò a lungo quei morbidi ricci, quelle perfette e morbide molle che lui si divertiva sempre a tirare leggermente con le dita. Vi posò un dolce bacio sopra, sentendoli mentre gli solleticavano il naso e le guance e inspirò profondamente, invadendo le sue narici del forte odore di Argan che questi emanavano.
Era possibile sentirsi più orgoglioso che mai dei trionfi e dei successi dell’uomo che stringeva tra le braccia piuttosto che dei propri? Perché era esattamente così che Chris si sentiva. In quel momento tutti i premi vinti, tutti i suoi riconoscimenti, sembravano scivolare via, nulla aveva realmente importanza, erano bazzecole, inezie a confronto di Darren che si esibiva su un palco a Broadway. Darren era Hedwig. Poteva esserci qualcosa di più importante?
Fu con quel sorriso ebete, ma assolutamente adorabile, che il sonno alla fine reclamò anche lui.
 
Chris stava certamente sognando. Perché non si sarebbe spiegato altrimenti che cavolo ci facesse su una pista da scii, per di più indossando un pantaloncino corto e una canottiera!
Sentiva il freddo entrargli fin nelle ossa, quel gelo che fa quasi male, che ti fa battere i denti a più non posso, finché persino la mascella comincia a dolere. Si guardò intorno cercando un qualcosa con cui potesse coprirsi, ma tutto attorno a lui era di un glaciale candore, persino gli alberi, erano ricoperti da uno spesso strato di neve.
Continuò a sfregarsi le braccia per cercare di scaldarsi, quando vide che però nulla sembrava funzionare, cominciò a sciare, da qualche parte magari avrebbe trovato un rifugio, magari con un bel fuocherello accesso. E Chris sperava davvero tanto che, trattandosi di un sogno, sapesse sciare almeno a livello di subconscio, ma evidentemente il suo subconscio era più bastardo di quanto pensasse, perché cadde immediatamente nella neve gelida.
Quel freddo intenso ebbe come risultato quello di svegliarlo e di capire il motivo del suo strano sogno.
Nel sonno Darren doveva essersi agitato molto e adesso era tutto rannicchiato all’estremità del letto, completamente avvolto nella coperta nemmeno fosse un bozzolo.
Chris cercò di trovare un lembo della coperta per potersi coprire, ma capì ben presto che questa era sotto Darren e prenderla avrebbe significato svegliarlo e lui proprio non se la sentiva. Guardò le sue braccia e le sue gambe percorse dalla pelle d’oca e i peli dritti dritti. Non voleva svegliare Darren, ma non voleva nemmeno diventare un cubetto di ghiaccio umano. Si alzò dal letto, sentendo il moro lamentarsi, come se sapesse che lui si stava allontanando. Andò nel salone a prendere la coperta di pile che lasciava sempre sul divano. Mancò dal letto un’inezia come un paio di minuti, eppure quando ritornò in camera vide gli occhioni spalancati del suo ragazzo che lo guardavano. Chris davvero non riusciva a spiegarsi come Darren potesse assomigliare così tanto ad un cucciolo abbandonato, con i ricci tutti sparati in tutte le direzioni, gli occhioni grandi e leggermente umidi, la boccuccia storta in quell’adorabile broncio e a completare il tutto, quelle buffe sopracciglia triangolari, in quel momento piegate verso il basso, rattristando l’intera cornice.
- Te ne sei andato. – La voce del moro era bassa e roca e Chris lo trovò semplicemente adorabile. Il suo ragazzo era il più bel cucciolo esistente al mondo.
- Oh cucciolo, ero solo andato a prendere una coperta, perché qualcuno si è arrotolato peggio di un salame e io stavo gelando. –
Mentre parlava Chris si era steso sul letto, coprendosi con la coperta, mentre il moro si avvicinò a lui strisciando e al più piccolo venne da ridere perché in quel momento gli sembrava molto un lombrico!
- Io mi sono svegliato e tu non c’eri. Pensavo mi avessi lasciato, perché sai già che questa sera farò un disastro. Cadrò, dimenticherò le parole delle canzoni e tutti rideranno di me. Diventerò un senza tetto, un senza niente e tu non mi vorrai più! –
Per tutto lo sproloquio Chris non ce la fece proprio a fermare Darren, ma non perché stesse dicendo cose giuste o intelligenti, ma perché era così adorabile mentre straparlava che lui si trovò ad innamorarsi del suo ragazzo sempre un pochino di più.
Quando lo sentì tacere e lo vide accavallare il labbro inferiore su quello superiore, non poté trattenersi dallo scoppiare a ridere.
Darren fissò leggermente scioccato il suo ragazzo. Lui gli stava dicendo che aveva avuto paura che lui lo avesse lasciato e quello scoppiava bellamente a ridere? Poteva essere normale.
- Amore, sei davvero adorabile, ma anche molto stupidotto! Ti pare mai che dopo tutta la fatica che ho fatto a conquistarti ti lasci mai andare? Non ti lascerò mai e lo sai! Hai solo bisogno di coccole! – Chris si sporse e baciò dolcemente le labbra del moro, ma questi contrariamente alle sue aspettative non rispose al bacio, così il più piccolo si allontanò.
- Non hai detto niente sul fatto che farò la figura dell’idiota. Perché sai che farò la figura dell’idiota, ma non hai il coraggio di dirmelo! –
Darren sembrava davvero sull’orlo delle lacrime, oltre che di una crisi isterica!
- Amore ma che dici? Domani brillerai come nessuna stella ha mai fatto. Brillerai talmente tanto che tutti resteranno abbagliati dalla tua luce. – Chris cercò di srotolare Darren da quelle coperte, ma l’impresa era piuttosto ardua.
- Amore, vieni fuori. Dicevi che il contatto con la mia pelle ti calmava. Aiutami a liberarti da tutte ste coperte, scommetto che stai anche facendo una sauna! –
Chris cercava di tirare il lembo della coperta incastrato sotto Darren, ma questo non sembrava molto intenzionato a muoversi e a collaborare.
- Dare … dai spostati! –
- No! Meglio se faccio una sauna! –
- Non dire idiozie. Dai vieni fuori da lì! –
- No! –
Chris inarcò il sopracciglio, osservando il suo ragazzo. Non voleva perdere la calma, bastava già Darren con una crisi isterica, senza che ci si mettesse pure lui, ma il moro si stava comportando come un bambino.
Il più grande intanto cercava disperatamente di sabotare ogni tentativo dell’altro di togliergli le coperte di dosso e non si capacitava di come Chris potesse mai dire quelle cose quando lui vedeva così palesemente il suo futuro fallimento.
- Dai Dare, smettila di fare il bambino! Vieni fuori di lì! –
- No! – Chris ringhiò. Non era un tipo paziente, ma quando si trattava di Darren stranamente diventava l’uomo con più pazienza al mondo, ma non quando le sue palpebre calavano per la stanchezza.
- Dare vieni fuori! Ti prego! –
- No! –
Chris decise di cambiare tattica.
- Dare … dai amore vieni fuori da lì. Ti faccio un pompino, uno di quelli in cui ti lascio venire sulla mia faccia e tu poi lecchi via tutto il tuo seme con la tua talentuosissima lingua. – Chris parlò con la voce più sensuale possibile, bassa e roca, cercando di accarezzare quello che credeva fosse l’inguine di Darren nascosto tra tutte quelle coperte.
Gli occhi di Darren si scurirono per un attimo.
Darren Everett Criss non aveva mai rifiutato un pompino di Chris, specialmente quando questi gli permetteva di spingersi un po’ più oltre la consuetudine.
Il moro era veramente combattuto. Il suo corpo sembrava star già cominciando a reagire quando però la sua mente gli ricordò tutta la situazione e sconforto e tristezza tornarono ad appesantirgli il petto.
- No! –
Chris ritirò la mano come se scottasse. Doveva aver sentito male! Darren non poteva aver detto ciò che lui credeva di aver sentito!
- Prego? –
- Non voglio un pompino! Men che meno leccare il mio seme! – Darren si girò in posizione tale da dare le spalle al più piccolo, ma in questo modo l’altro poté afferrare il lembo di coperta e finalmente liberare il moro da quella gabbia infernale nella quale si era rinchiuso.
- No Chris lasciami stare! Ridammi la coperta! – Piagnucolò il moro.
- Dare no! Guarda qui, sei un bagno di sudore! – Chris osservò il corpo di Darren, leggermente lucido per via del sudore, stava davvero facendo la sauna lì sotto.
- Meglio! – Il moro cercava disperatamente di riacciuffare le coperte, ma l’altro le allontanò, bloccando poi le braccia di Darren con le proprie.
- Si può sapere che ti prende? Non vuoi mai coprirti perché non ti piace stare sudato se non è sudore di sesso. Ora sei un lago e vuoi coprirti? –
- Si perché almeno posso perdere ciccia! –
Chris sbarrò gli occhi e li puntò in quelli di Darren. Sulle prime pensava che il suo ragazzo stesse scherzando, ma poi vide quegli occhioni tristi, di un colore tendente vagamente ad un verde sottobosco.
- Amore ma che dici? Sei dimagrito un sacco. Ancora un po’ e sarai solo ossa! –
- Non è vero! Sono grasso. Ho il lardo che straborda da tutte le parti! Le persone normali hanno gli addominali, io invece ho i lardominali! –
Darren aveva cominciato ad urlare. Possibile che Chris non vedesse quelle enormi maniglie dell’amore che aveva sui fianchi? E quella pancia assurda che si ritrovava!
Chris fissava il moro tra l’inorridito e il preoccupato! Non riusciva a capire se l’altro stesse scherzando e da un momento all’altro se lo risarebbe trovato tra le gambe (oppure dietro, dipendeva da come gli girava), oppure era veramente serio!
- Amore ma non sei grasso. Sei bellissimo. Ma ti vedi? –
Pessima scelta di parole!
- Certo che mi vedo! –
Darren saltò letteralmente in piedi, spaventando quasi il più piccolo che di certo non si aspettava quella reazione così violenta.
- Sono più obeso di Brian! E oggi sono ingrassato perché ieri sera ti ho fatto un pompino! E ho letto in internet, lo sapevi che nello sperma di un uomo c’è un’altissima percentuale di zuccheri? E io ne ho bevuti molti. Non ho mai contato gli zuccheri che ingerivo con il tuo sperma nella dieta! Erano tutte calorie in più. Non sono dimagrito nemmeno di un etto, sono ingrassato! –
Chris non sapeva se preoccuparsi o scoppiare a ridere. Darren era impazzito, non c’era altra spiegazione. Cercò di mettersi a sedere sul letto mentre osservava l’altro continuare a camminare avanti e indietro per la camera, non capendo come reagire, se assecondarlo oppure urlargli dietro.
Darren intanto continuava a camminare. Nella sua testa rimbombavano solo le parole del suo personal trainer: un fisico sano è un fisico sempre in movimento. Doveva smaltire tutto quello zucchero.
Chris rimase per diversi minuti imbambolato a guardare andirivieni di Darren. Poi scosse la testa, come se si svegliasse da un sogno e si alzò raggiungendo il ragazzo.
- Dare, amore. Calmati. Respira. E’ normale essere ansiosi la sera prima di una Prima, ma andrà tutto benissimo amore mio! Tu sei stupendo. Il pubblico ti adorerà, ti adoreranno tutti … -
- NO! Farò un casino Chris. E guardami! Strapperò le calze a rete con tutta questa ciccia. Si vedrà la cellulite! Guarda! Perché non mi hai mai detto che ho le gambe con così tanta cellulite? – Lo sguardo di Darren era disperato mentre si guardava le cosce.
Darren continuava a prendere tra le mani porzioni di coscia e stringerle con forza per mostrare all’altro i fastidiosi cuscinetti … inesistenti!
- Guarda tutti quei buchi! Le calze a rete non li copriranno mai! –
- Darren, credimi c’è un solo buco lì che merita veramente la mia attenzione! Tutti gli altri, sono solo ed esclusivamente nella tua testa! –
- Oddio! Lo ammetti! Ammetti che ho talmente tanta cellulite che tutti i buchi si fondono in un unico grosso buco! -
Chris si batté una mano sulla fronte. Ok, era veramente partito.
- Dare, gli uomini non hanno la cellulite! – Cercò di dirgli con tutta la gentilezza che ancora possedeva.
- Beh grazie tante! Sarò il primo uomo con la cellulite! E poi lo hai detto tu! Un solo buco! –
Darren piagnucolava disperato, continuando a premersi le cosce tanto che Chris dovette afferrarlo prima che si potesse lasciare lividi visibili. Dannazione erano settimane che lui non poteva marchiarlo per non lasciargli segni visibili e ora non poteva fare tutto da solo.
- Parlavo del buco del tuo fantastico culo, Dare! –
Darren sembrò non ascoltarlo nemmeno, troppo intento a piagnucolare.
- … e domani tutto il mondo saprà che gambe oscene che ho! –
- Amore le tue gambe sono bellissime. Sono perfette! Certo sono un po’ corte, ma sono … -
- Ecco vedi? Sono corte! Sono brutte! – Chris si morse la lingua. Doveva restare calmo. Almeno uno dei due doveva rimanere calmo.
Darren intanto continuava a muoversi come un ossesso, mentre vedeva il suo ragazzo massaggiarsi le tempie e se non fosse in una piena crisi di panico avrebbe riconosciuto tutti i segnali d’allarme.
 
Ok Chris respira! Se lo uccidi quelli della compagnia ti faranno causa!
 
- Dare … amore che ne dici se ti faccio una bella camomilla? – Darren fulminò con lo sguardo il suo ragazzo. Lo aveva capito o no che era grasso?
- Sono zuccheri non presenti nella mia dieta! E poi oddio i peli! – Chris guardò il petto glabro di Darren. Non c’era nemmeno l’ombra di un pelo!
- Domani mentre sarò in boxer mi cresceranno improvvisamente i peli. Mi ritroverò all’improvviso più peloso di Chewbecca! –
Darren cominciò a piagnucolare, toccandosi peli del tutto immaginari sul petto.
- Oddio Chris, l’hai mai vista una Drag Queen con i peli più lunghi della parrucca? – Chris vide Darren dirigersi verso il bagno e qualunque intenzione avesse, non era sicuramente buona.
- Dare dove vai? –
- Dove vuoi che vada Chris? Mi vado a radere! –
- Darren vieni qui! Non hai nemmeno un pelo! La tua pelle è più liscia di un culo di un bambino, ti sei fatto la ceretta stamattina! –
- Ma ricresceranno Chris! Come ai gemelli Weasley nel “Il calice di fuoco”. –
Chris riuscì ad afferrare Darren prima che aprisse l’armadietto del bagno e prendesse la lametta e il dopobarba o qualunque roba volesse prendere.
- Amore quello era un incantesimo! e soprattutto era finzione. I tuoi morbidissimi peli ci metteranno almeno un paio di settimane a spuntare fuori. Sta tranquillo. – Mentre parlava rispingeva lentamente Darren verso il letto.
- E se poi mi trasformo in Chewbecca? –
- Amore non succederà. –
- E se i truccatori non riescono a coprirmi le sopracciglia. Chris hai visto le stecche di liquerizia che ho sopra gli occhi? Sembro uscito fuori da un fumetto giapponese! –
Chris dovette mordersi a sangue le labbra per evitare di scoppiare a ridere in faccia al suo ragazzo, perché di tutte le cose deliranti e assolutamente senza senso che aveva detto quella notte, quella era l’unica vera. Le sue sopracciglia erano davvero enormi … e ridicole! Ma lui le amava lo stesso, le amava proprio tanto.
- Amore quelle persone hanno fatto dei veri e propri miracoli. Certo ci mettono il tempo che ci mettono e poi ci vogliono le ore per toglierti via tutta quella roba, ma hai visto anche tu il risultato. –
- E come Chris? Non posso certo guardarmi in faccia! –
Darren lanciò un’occhiata quasi velenosa al suo ragazzo.
Chris inspirò profondamente.
 
Non uccidere Dare … non puoi ucciderlo … è l’amore della tua vita … il tuo cucciolotto … il tuo termosifone umano … il tuo partener sessuale … il tuo cuoco … non puoi ucciderlo!
 
- Amore sei su tutti i tabelloni di New York in formato gigante. Dai perché non ti stendi sul letto e chiudi gli occhietti? –
Chris cercò di spingere Darren verso il letto, ma il moro sembrava aver piantato le radici nel pavimento.
- E se perdo la parrucca durante l’esibizione? – Darren guardò Chris con occhi sbarrati, terrorizzati addirittura.
- Amore te l’hanno fatta su misura. Non l’hai mai persa durante le prove e ti sei divertito ad agitarla parecchio. –
Darren continuò a fissare Chris spaventato, le labbra che addirittura tremolavano.
- Ma tu mi dici sempre che regredisco all’età di cinque anni e a cinque anni i bambini hanno la testa più piccola delle persone adulte. Avrò la testa più piccola e perderò la parrucca. E cosa faccio se finisce tra il pubblico. Oddio Chris e se finisce addosso ad uno dei critici? –
Darren stava cominciando a piangere. Chris era nel panico. Non sapeva più come far ragionare il moro, era partito e altro che regredire all’età di cinque anni. Darren aveva direttamente venduto al diavolo il suo cervello!
- Amore stenditi sul letto. Dai dormi ancora qualche ora. – Il più alto insistette cercando di spingerlo verso il letto, ma non c’era verso di schiodarlo.
- No! Quando sta sveglio il corpo funziona di più, quindi brucia più calorie! -
- Fanculo le calorie Dare. Ti vado a fare una camomilla! –
- NO CHRIS! –
Ma Darren non poté fare nulla contro il tornado Chris, che lo investì dirigendosi in cucina.
Chris sapeva che era normale essere nervosi la sera prima di uno spettacolo così importante, ma Darren era esagerato anche in quello! Durante la sua prima volta a Broadway, non stavano ancora insieme, quindi lui non aveva vissuto così in prima persona gli scleri del moro e gli si strinse il cuore al pensiero che probabilmente quella volta il suo piccolo e adorabile Hobbit era tutto solo in quelle condizioni pietose.
Dopo pochi minuti corse in camera da letto con una tazza fumante di camomilla super concentrata, aveva messo due filtri, così per essere sicuro che funzionasse, anche se trattandosi di Darren Everett Criss sarebbe stato molto più indicato un sedativo per elefanti!
Già in corridoio sentì la voce del suo ragazzo cantare e pregò con tutto se stesso che si fosse steso a letto e stesse cantando solo per rilassarsi. Non era preparato a ciò che vide quando entrò.
Darren, steso sul pavimento continuava a fare flessioni mentre cercava di tenere il ritmo con la voce. Ma lo sforzo fisico gli portava via ossigeno e non riusciva a prendere bene le note. E più lui sbagliava le note, più entrava nel panico, accelerando sempre di più il ritmo delle flessioni.
Chris si imbambolò un paio di secondi alla vista del sedere rotondo del suo ragazzo, strizzato in quei boxer bianchi. Insomma Darren aveva il sedere più bello del creato e lui era pur sempre un uomo!
- Dare, vieni su! Bevi la camomilla e te ne vai a letto! –
Ma ovviamente Darren non lo ascoltò. Anzi aumentò il tono della sua voce, steccando in pieno una nota.
- Amore la camera da letto non è insonorizzata! -
Il più grande sentì la gola bruciare e la testa girare per lo sforzo, ma quando steccò quella nota gli venne da piangere. Come mai poteva cantare quella sera? Non era in grado nemmeno di cantare la canzone più facile! Si accasciò sul pavimento, battendo piedi e pugni a terra, come un bambino capriccioso. Avrebbe fatto la figura dell’idiota, si sarebbe messo in ridicolo davanti al mondo intero.
Chris sospirò. Doveva rimanere calmo. Posò la tazza di camomilla sul comodino e raggiunse il suo ragazzo. Era in quei momenti che si rendeva conto di quanto l’amore può fare miracoli, perché solo l’amore immenso che provava nei confronti del riccio poteva spiegare tutta la calma e la pazienza che stava dimostrando.
- Amore dai alzati, bevi la camomilla e vieni a letto con me! Ti faccio le coccole! –
- No! Ho steccato! –
- Amore sei solo nervoso. Ma andrà bene! Andrà benissimo! –
- No che non andrà bene! –
Chris si sedette rassegnato davanti al moro, che continuava imperterrito nella sua assurda lotta contro un’immaginaria pancetta!
- Amore, ti ricordi la sera prima della nostra prima per il Tour Live? Ricordi quanto ero nervoso? Era la mia prima volta sul palco di un teatro così grande. Se sbagliavo non ci sarebbe stato Ryan ad urlare stop e ci avrebbe rifatto girare la scena, finché non sarebbe stata perfetta. Ero letteralmente terrorizzato quella notte. Te lo ricordi Dare? –
Mentre ascoltava il suo ragazzo parlare, lentamente Darren si fermò, fino a sedersi anche lui a gambe incrociate difronte a Chris. Annuì leggermente con il capo, non riuscendo ad afferrare ancora dove l’altro volesse arrivare.
Il più piccolo fu sollevato di vedere che almeno un poco era riuscito a tranquillizzare il suo uomo. Si inginocchiò davanti a lui e strinse le mani a coppa sulle sue guance, disegnando intricati arabeschi con i pollici.
- Ti ricordi cosa mi dicesti per tranquillizzarmi? – Chris vide chiaramente gli occhi di Darren spalancarsi e le sue labbra schiudersi.
- Non importa se commetti un minimo errore. Il grande artista lo si distingue non quando recita alla perfezione le sue battute, ma quando riesce a cadere in piedi nonostante gli errori. Commetterai dei piccoli errori Dare, ma sono sicuro che saprai rendere quei minimi errori un capolavoro di grazia e di stile. Tu sei fatto per stare su un palco Dare, sei nato per brillare a Broadway e sono sicuro che mi renderai così fiero di te che persino gli uomini eterosessuali mi invidieranno di essere il tuo ragazzo. – Con quella frase Chris riuscì a strappare un lieve sorriso al moro.
- Non aver paura di brillare amore mio. Lassù c’è già una stella che porta il tuo nome, permettile di brillare anche quaggiù. –
Darren alzò i suoi occhioni ambrati puntandoli in quelli di Chris.
- Ok Chris, questa era decisamente troppo sdolcinata per te! – Il moro scoppiò a ridere, ma vide con la coda dell’occhio il suo ragazzo alzarsi e andare ad aprire il cassetto del comodino e prendere una piccola cartellina.
- Avevo intenzione di dartela domani, ma visto il tuo stato delirante, penso che sia meglio anticipare a stasera. –
Chris porse la busta al ragazzo che la afferrò curioso. Osservò ogni minima reazione, dalla fronte corrugata e lentamente la sua bocca spalancarsi in un’espressione di stupore.
A Darren tremavano le mani, perché sul serio il suo ragazzo era il più dolce e il più romantico del mondo quando si impegnava.
- Tu … Tu … Tu … -
- Risponde la segreteria telefonica del cervello di Darren Everett Criss, al momento in crociera … su una stella! – Chris rise per la sua stessa battuta e Darren doveva essere davvero rimasto senza parole per non riuscire a dire assolutamente nulla.
- Mi hai regalato una stella? Lassù in cielo c’è una fottuta stella che porta il mio nome? –
Darren sentiva le lacrime pizzicare i suoi occhi, la gola stringersi come se stesse deglutendo un pompelmo intero.
Chris si sporse e baciò la punta del naso di Darren, vedendo la commozione in quei bellissimi occhi dorati.
Ci fu un momento, lungo un’eternità, in cui i loro occhi rimasero incatenati, fondendo i loro colori, che si contrapponevano, eppure si armonizzavano alla perfezione.
- Tu sei la mia stella Darren. Hai illuminato la mia vita sin dal primo giorno in cui ti ho incontrato. Mi hai insegnato a diventare uomo, mi hai insegnato cosa vuol dire essere amato e soprattutto mi hai insegnato ad inseguire sempre i propri sogni. E io passerò ogni giorno della mia vita a ricordarti quanto straordinario e talentuoso tu sia. –
- Oh Chris ti amo così tanto! – Darren si gettò letteralmente sulle braccia del più piccolo, il quale perse l’equilibrio e cadde all’indietro, portandosi con sé il moro.
- Ti amo … ti amo … ti amo … ti amo … -
Darren continuò a posare umidi baci su tutto il volto del più piccolo, rilassandosi al suono melodioso della sua limpida risata.
Tutto diventava più semplice tra le braccia di Chris, tutto acquistava un senso.
- Che ne dici di tornare a dormire un paio d’orette? –
Darren alzò i suoi occhioni verso quelli di Chris, sbattendo ripetutamente le palpebre nella sua tipica espressione da cucciolo.
- Dormi stretto stretto a me in boxer? – Chris rise. Darren aveva parlato con una voce flebile flebile da bambino.
- Amore mi pare che in boxer ci sia già. Se vuoi posso togliermi anche quelli. – Chris aveva abbassato la voce, guardando il suo ragazzo con l’espressione più sensuale di cui disponesse il suo repertorio. Capì di essere riuscito nell’intento quando vide il suo ragazzo arrossire.
Ma sorprendentemente Darren non si lasciò comandare dal suo corpo. Si alzò e si buttò a peso morto sul letto, lasciando un basito Chris spalmato sul pavimento.
- Dare? –
Chris si sollevò, puntellandosi sulle braccia. Darren Criss non aveva mai rifiutato del sano e rilassante sesso.
- Porta male fare sesso la notte prima della Prima Chris, quindi sei pregato di non svegliare “My Little Pony”! – Borbottò l’altro stendendosi a pancia in sotto.
Chris sorrise teneramente. Darren e le sue manie assurde.
- Io sapevo che invece fa bene. Sai scarica la tensione e rilascia endorfine anche detti gli ormoni della felicità! – Disse Chris facendo il gesto delle virgolette. Quando sentì che come unica risposta ricevette un grugnito, si alzò e si diresse anche lui verso il letto.
- Dicono che il sesso sia il migliore antidepressivo di sempre. – Chris sentì un altro grugnito e sorrise mettendosi di fianco e facendo scorrere leggermente le dita lungo la schiena del moro.
Darren rabbrividì al semplice tocco delle dita di Chris, era così leggero che gli sembrava che Chris stesse facendo scorrere una piuma lungo la sua schiena.
- Dicono che le endorfine rilasciate siano le stesse di quando si fa ginnastica … di quando si bruciano calorie. – Chris fece scorrere quelle dita sulla rotondità del sedere di Darren, sentendo i suoi muscoli contrarsi.
Darren afferrò velocemente la mano del ragazzo quando la sentì scorrere lungo la linea che separava le sue natiche.
- Amore perché non la pianti di fare la pornostar e mi abbracci per quelle due ore che mi sono rimaste per riposarmi. Non posso presentarmi alla mia Prima con le occhiaie! –
Chris inarcò il sopracciglio, ma fu felice di sentire il tono del suo ragazzo più rilassato rispetto a prima.
- Domani sera faremo il miglior sesso della vittoria che si sia mai visto cucciolo mio. – Sussurrò il castano all’orecchio del moro.
Chris vide Darren girare la testa verso di lui, gli occhi chiusi e un sorriso che stendeva le sue carnose labbra.
- Grazie per esserci piccolo mio. –
 
* * *
 
Diciannove ore dopo.
 
Chris guardava con orgoglio Darren muoversi con sicurezza su quel palco. Era nato per brillare su un palco di Broadway.
I truccatori avevano fatto un lavoro eccellente, se Chris non avesse saputo che effettivamente sotto tutto quel cerone e quella parrucca bionda ci fosse Darren, non lo avrebbe nemmeno riconosciuto.
Vide il suo ragazzo muoversi su quei trampoli con naturalezza e per lui restava un vero mistero come ci riuscisse.
Lo vide staccare il microfono dall’asta e avvicinarsi.
Poi non capì più cosa accadde.
Darren gli faceva gesto con l’indice di avvicinarsi. Chris girò la testa indietro, forse si riferiva a qualcun altro del pubblico. Ma Darren scosse la testa e indicò lui.
Chris non osava immaginare di che colore gli fosse diventata la faccia, dal calore che sentiva sicuramente più rossa del rossetto del riccio.
Si avvicinò titubante al palco mentre Darren si inginocchiava continuando a cantare e guardandolo con occhi famelici.
Chris si sentiva come se si stesse dirigendo al patibolo, perché sapeva che qualsiasi cosa il suo ragazzo avesse in mente, i loro fans quella notte avrebbero avuto finalmente la prova che aspettavano da anni.
Infatti non fece nemmeno in tempo a raggiungere il palco rialzato che sentì la mano di Darren sul suo collo e avvicinarlo prepotentemente alle sue labbra.
A Chris parve di ritornare a quel lontano 2011, a Dublino. Anche quella sera Darren fece un’improvvisata del genere, anche quella sera lo baciò fuori dal copione, l’unica differenza era che stavolta lui non era Kurt e Darren non era Blaine. Erano Darren e Chris, come del resto erano sempre stati.
Dopo un bacio appassionato e focoso Darren si staccò dal suo ragazzo facendogli l’occhiolino e Chris si leccò le labbra, sentendo il sapore amaro del rossetto. Mimò con la bocca stanotte e vide gli occhi di Darren scurirsi.
Ritornò al suo posto con un sorriso beato, conscio degli sguardi di tutti addosso.
Lo aveva detto, il suo ragazzo era una stella e Darren in quel momento era esploso come la più brillante delle supernovae.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quattro chiacchiere al “Drago Verde” ……
si ok non è proprio verde verde ma ……non ho saputo resistere va bene? ahahahahha
Come non sono riuscita a resistere a sostituire Chris con il tipo che Darren si è limonato sul palco, ma c’è davvero ancora qualcuno che crede nell’eterosessualità di quell’uomo???????????
E il fatto che Darren chiami il suo … ehm si avete capito ahahahah “My Little Pony” è per omaggiare il fatto che come Truppy mi ha fatto notare, il nostro eterosessualissimo Darren ha un MY LITTLE PONY ROSA in camerino!!!!!!!!!!!!!!
Darren bello mio sei la bisessualità fatta persona ahahahahahaah
Spero che demenzialità a parte vi sia piaciuta ;)
Un bacio a martedì per l’ultimo capitolo di Contact :’( sob sob!!!!!
 
 
 
 
 
 

 
   
 
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