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Autore: Princesspirateswan    11/05/2015    2 recensioni
Sandro e Claudio nella loro prima vacanza estiva.
Tra momenti bellissimi, drammi, gelosie e tanto altro.
La prima ff Clandro.
Dedicato a tutto il gruppo :: UPAS Clandro :: Claudio/Sandro di "Un Posto Al Sole" :: e chi adora questa fantastica coppia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un'estate indimenticabile


Capitolo 1 

Sandro guardava al computer le varie mete con un sorriso, la sua prima vacanza con Claudio. Gli sembrava ancora un sogno, sopratutto per il duro periodo di lontananza da Claudio per le sue paura, incertezze e le manipolazioni di suo padre. Non era stato facile quel periodo con i suoi alti e bassi ma alla fine l'amore vero tra loro aveva trionfato e ora vedeva le cose con chiarezza. Tutto questo gli era servito proprio per rendersi conto quanto Claudio era importante per lui e che non contava altro al mondo per lui. 
Se pensava a casa o un rifugio sicuro, subito la sua mente andava al suo bellissimo ragazzo Claudio. Tra le sue braccia si sentiva amato, capito e protetto come non gli è mai successo in tutta la sua vita. Lui era entrato nella sua vita come un uragano con quel contatto, non si era arreso mai con lui e grazie a lui aveva preso coscienza di ciò che è e che non voleva ammettere. Ha reso la sua vita colorata e mai uguale a prima. Certo i problemi non erano mancati per colpa di suo padre o delle sue paure e incertezze ma n'era valsa la pena per essere felici. 
Una felicità che non avrebbe mai pensato di possedere.
Adesso era possibile, con Claudio. 
Tra qualche minuto, avrebbe incontrato Claudio, Davide e Daniele al bar per decidere la meta tra Londra e Barcellona. Tutte e due molte belle e aperte. sia culturalmente sia per i luoghi e il divertimento.
Era troppo perso nei suoi pensieri che non si era reso conto dell'arrivo di suo padre.
-Londra? Barcellona? Che novità é mai questa, Sandro? Noi non andremo da nessuna parte. Ho i cantieri da portare avanti, forse te lo sei dimenticato-disse Roberto autoritario.-e tu devi metterti a studiare e recuperare, hai riportato dei voti non certo soddisfacenti. Immagino a chi dobbiamo ringraziare per questo-
Non lo sopportava proprio. Sempre a cercare di controllare la sua vita e a dare la colpa a Claudio per ogni singola cosa. Era diventato il suo nuovo hobby. Non voleva proprio capire quanto era finalmente felice grazie a Claudio.
-non mettere in mezzo Claudio, non centra nulla-disse Sandro con rabbia, alzandosi di scatto dal divano e muovendo la mano.
-centra eccome. Da quando é entrato nella tua vita, sei cambiato. Studi poco, esci di settimana, fai tardi la sera e a volte dormi fuori, a stento stai a casa. Questo non sei tu, Sandro-
Suo padre lo preferiva depresso e infelice così da manipolarlo con facilità. Una persona del genere non si poteva certo chiamare padre. Aveva avuto questa sfortuna, ma per fortuna aveva altre persone che lo sostenevano e gli volevano veramente bene, accettandolo per quello che era. Suo padre non l'avrebbe mai fatto. Ormai n'era consapevole e questo lo faceva pensare alla decisione di andarsene da un'altra parte. La proposta di Filippo era allettante ma non voleva creare altri disagi visto la situazione con Manuela, arrivo della bambina e il poco spazio. Ci sarebbe un'altra soluzione ma non voleva creare disturbo a Claudio, anche se lui lo avrebbe accolto a braccia aperte. Forse era troppo presto per questo passo, non voleva affrettare le cose e rovinarle. Per ora voleva godersi quella vacanza. 
-perché sono finalmente felice, vivo la vita come un qualsiasi ragazzo della mia età e questa cosa ti da fastidio. Non puoi più controllarmi, sono grande ormai per fare le mie scelte-disse Sandro deciso e con nessuna paura.-Solo perché ho preso un cinque e un sei con i soliti sette e otto, non vuol dire che studio poco o che Claudio mi distrae. Tu non hai idea della mia vita e mai capirai-
Dopo di che senza altro indugio prese la borsa e il cellulare, dopo aver chiuso il computer.
-comunque io vado in vacanza con il mio ragazzo e degli amici tra pochi giorni e tu non me lo puoi impedire- 
Non vedeva l'ora di incontrare Claudio.
Sandro, Claudio, Davide e Daniele guardavano e selezionavano le varie offerte trovate su internet e in agenzia verso Londra e Barcellona. Ce n'erano molte convenienti. Si doveva solo decidere la metà. 8
-sarebbe bello andare a Londra. Mi piacerebbe visitare i posti dove é nato e vissuto Oscar Wilde-disse Sandro molto legato a quello scrittore.
Poi si rese conto dell'errore appena fatto. Adesso il suo caro ragazzo l'avrebbe sfottuto al suo solito. Gliela aveva servita su un piatto d'argento.
-sei proprio una capra, Oscar Wilde é nato e cresciuto a Dublino-disse Claudio sfottendolo.-come devo fare con te? Non hai proprio imparato nulla in questi mesi con me-
-un errore può capitare, mio caro sapientello e poi posso recitarti parola per parola, qui e adesso, la lettera che mi hai dedicato-ribatté lui con un sorriso, alzandosi da sedia in mezzo alla piazza.-mio carissimo ragazzo, questo é per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te...-
Era così spensierato, mentre recitava quelle parole con tanta gente intorno a lui ma esistevano solo loro. Guardava solo lui, Claudio.
In quel istante tutti e due avevano portato la mente a quel giorno, al giorno del monologo di Claudio e alla svolta.

Flashback

Sandro era appena arrivato in accademia in trepidazione, l'unico momento che poteva vedere Claudio anche se lui non gli parlava. Aveva preso distanza per dargli modo di riflettere e prendere finalmente una decisione, ci soffrivano entrambi di questa separazione momentanea. Senza di lui, tutto era grigio e pieno di tristezza. La sua confusione e la sua paura verso il mondo dei pregiudizi li allontanava sempre di più. Leggeva tante notizie su internet su aggressioni omofobe e la dura vita da gay e quello lo spaventava tantissimo. Se non abbatteva quel muro, lo avrebbe perso per sempre. Tutto per lui sembrava difficile e suo padre non faceva altro che spingerlo giù, fino alla depressione approfittando della loro separazione. 
Stava permettendo a suo padre ancora una volta di controllare la sua vita ma questa volta lo stava allontanando dalla sua vera felicità. Non poteva permetterlo. 
Sul palco c'era il suo Claudio per il monologo. Aveva portato un frammento della famosa lettera di Oscar Wilde al compagno Alfred Douglas quando era nella prigione. 
- Mio carissimo ragazzo,
questo è per assicurarti del mio amore immortale, eterno per te....-
Claudio recitando quelle parole, lo guardava con gli occhi innamorati. Gliela stava dedicando. Gli donava infinite emozioni. Lui lo emozionava sempre con quei dolci gesti come il libro di Walt Whitman.
Sembrava volerlo rassicurare che l'avrebbe amato per sempre.
Essere amato da lui per sempre, sarebbe stato la realizzazione della sua totale felicita.
Non poteva immaginare un futuro senza di lui. Un altro ragazzo accanto a lui era impossibile. 
-...Domani sarà tutto finito. Se la prigione e il disonore saranno il mio destino, pensa che il mio amore per te e questa idea, questa convinzione ancora più divina, che tu a tua volta mi ami, mi sosterranno nella mia infelicità e mi renderanno capace, spero, di sopportare il mio dolore con ogni pazienza. Poiché la speranza, anzi, la certezza, di incontrarti di nuovo in un altro mondo è la meta e l' incoraggiamento della mia vita attuale, ah! debbo continuare a vivere in questo mondo, per questa ragione-
Un altro mondo... Un'altra vita... Con il destino che li avrebbe fatti incontrare perché come diceva una canzone di cui non si ricordava il nome, il loro amore era scritto nelle stelle.
Era così commosso da tutto ciò, quel momento fu importante, prezioso e molto indispensabile per una cosa. 
Infatti Spinto da una nuova forza, Sandro si era alzato dalla sedia e aveva attraversato il corridoio lungo le sedie per arrivare sul palco. In quel momento, tutto era scomparso, c'erano solo loro. Claudio era rimasto stupito di quest'azione, sopratutto quando le sue labbra avevano sfiorato le proprie in un dolce contatto. Sandro lo stava baciando in pubblico, era quello che aveva sempre sperato. Questo voleva dire che lui era pronto finalmente al loro amore alla luce del sole. Claudio aveva ricambiato molto appassionatamente il bacio mentre tutti assistevano a quella bella scena d'amore. 
Un applauso riecheggiava in tutta la sala, soprattutto da parte dei loro amici che avevano capito tutto del legame speciale che li univa. Era così evidente per loro per molti loro gesti o sguardi.
Quando Sandro aveva aperto gli occhi, si era reso conto di ciò che aveva fatto e nello sguardo di Claudio traspariva la paura di un altro rifiuto. 
Ma fu così, lui sorrideva felice.
-scusami, se ti ho fatto soffrire o attendere troppo. Non succederà mai più. Perché finalmente ho preso quel coraggio e non voglio nascondermi da niente e nessuno. Il mio presente e futuro sei tu. Lotterò per il nostro amore senza alcun timore. Ti amo, Claudio e sarà sempre così-dichiarò Sandro con molta emozione nella voce.
Claudio era emozionato e commosso da ciò. 
-tu non sai quanto ho aspettato questo momento. Avevo paura che non sarebbe mai arrivato e che ti avrei perso per sempre. Non c'é parole per descrivere questo momento. Ti amo anch'io, Sandro-disse Claudio con la stessa emozione.
-forse ora meglio scendere, non vogliamo certo monopolizzare il palco-disse Sandro guardando i suoi compagni.
Claudio e Sandro erano scesi dal palco, mano nella mano felici. 
- bravi, finalmente ci siete riusciti-dissero il loro gruppo di amici.
Era così bello, stare in mezzo agli altri in quel modo. 
Sandro era felice di avere appoggio dei suoi nuovi amici. Erano diventati parte della sua vita e molto importanti. 
La sua vita era completa. Una vita che escludeva suo padre. Da quel momento si sarebbe circondato solo delle persone positive e non avrebbe permesso alle apparenze o altro di interferire nella sua vera felicità.


Lo squillo del cellulare di Sandro aveva interrotto quel momento e riportato alla realtà i due.
-scusate un attimo-disse Sandro uscendo il cellulare dalla tasca. 
Sul display c'era un numero sconosciuto.
Chi poteva essere? Si domandava con espressione perplessa. 
Claudio gli lanciò uno sguardo come dire "chi é?".
Sandro rispose alla chiamata con molta perplessità. 
-pronto chi é?... Tom?... Certo, Tom... come ho potuto scordarmi di te, il mio salvatore...
Claudio osservava stranito e un po geloso mentre rideva al cellulare.
Il suo salvatore? Chi cazzo era sto Tom adesso? 
Sandro non gliene aveva mai parlato e loro non avevano segreti.
-... Ti ringrazio ancora per tutto... Mi dispiace non essere più passato, non ho avuto tempo... Si tutto alla grande... Tu come stai?....-
Tante domanda affollavano la mente di Claudio.
Ringraziare per cosa? Come si erano conosciuto? Che cosa voleva da Sandro? Perché quest'ultimo non gli aveva raccontato niente?
-... Dopo?... Si sono libero... Si certo posso passare tranquillamente... Tranquillo, non c'é alcun problema... A dopo. Ciao-
Un incontro con quel Tom. Cosa gli aveva chiesto? 
Sandro sembrava molto contento di ciò.
Era contento che lui si stava aprendo e faceva amicizia con gli altri ma era geloso di quel misterioso Tom. Non ci poteva far nulla. 
Lui sembrava tanto forte ma aveva anche lui le sue insicurezze. 
La più grande era proprio di perdere Sandro. 
-eccomi di nuovo qua-disse Sandro riponendo il cellulare nella tasca e risiedendo sulla sedia-
Davide e Daniele vedevano benissimo l'espressione di Claudio. Si vedeva un miglio che era geloso. Sapevano benissimo quanto lui amasse Sandro. Gli faceva una testa tanta ogni volta. Speravano che questo Tom non interferisse tra loro, erano una coppia perfetta e si erano affezionati a Sandro, era come un fratellino per loro. 
-mi devo preoccupare?-chiese Claudio all'improvviso.
-preoccupare? Non capisco-disse Sandro molto confuso.
Si era perso qualcosa? A cosa si riferiva?
Claudio era strano in quel momento.
-mi riferisco a questo Tom di cui non so niente-rispose lui con un tono geloso.
Ecco. Claudio era geloso ma non ne aveva il motivo. Aveva occhi solo per lui.
-Tom é solo un amico. Non devi essere geloso-gli spiegò Sandro attentamente.-era il periodo della nostra separazione e io vagavo come al solito per Napoli senza metà. Avevo avuto l'ennesimo scontro con mio padre e non sapevo dove andare o cosa fare. Avrei voluto venire da te ma tu eri stato molto chiaro a tal proposito così mi sono sforzato di rispettare la tua decisione. Pioveva a dirotto, io sembravo un pulcino e come riparo c'era una libreria. Era ora di chiusura e Tom che lavora lì, mi ha visto e mi ha fatto entrare. É stato gentile e carino, mi ha dato un posto in cui dormire e del cibo. Mi ha tenuto compagnia tutta la notte, poiché non riuscivo a prendere sonno per via della situazione...-
A quelle parole l'espressione di Claudio traspariva ancora più gelosia.
Un altro ragazzo aveva consolato il suo Sandro tutta la notte. 
Se era successo qualcosa tra loro? Un bacio o altro. Tutti cedevano a piccole tentazioni. Sperava di no. Qualcuno che toccava con le mani o con la bocca, il corpo o la bocca di Sandro.. Che rabbia. Che gelosia.
Sandro si era accorto della reazione del suo ragazzo. Non voleva certo che fra intendeva. Non era tipo da una botta e via o di cedere a chissà quali tentazioni.
-... Non é successo niente. Figurati se mi bacio con il primo che incontro o altro, sopratutto se ho qualcuno nel mio cuore-lo rassicurò subito.-sai che amo solo te. La libreria nel periodo della nostra separazione é diventato come un rifugio, almeno non vagavo più per le strade di Napoli come un'anima in pena e gli davo una mano con i libri. É lui che mi ha aiutato a trovare il monologo che ti ho dedicato-
Alla fine non avevano deciso nulla, erano ancora molto indecisi.
Claudio aveva deciso di accompagnare Sandro alla libreria per l'incontro di Tom però mancava ancora un po di tempo così avevano passeggiato e si erano ritrovati davanti il teatro San Ferdinando, luogo del loro primo bacio. Durante quel tempo, non aveva fatto altro che nominarlo in continuazione. Per fortuna non aveva motivo di essere geloso.
-... Secondo me andrete d'accordo, avete molto di simile e mi capisce molto bene proprio come te. Poi é anche un artista... Dovresti vedere i suoi disegni, sono spettacolari e suona anche il pianoforte e la chitarra, la sua musica ti tocca le corte dell'anima...-
Parlava in modo emozionato proprio come... quando stava con lui.
Non riusciva a sentire oltre.
-tu ti rendi conto che in tutto questo tempo insieme hai parlato soltanto di Tom- disse Claudio geloso.-non é molto carino da parte tua-
Forse si era lasciato trasportare troppo, ma Tom dopo naturalmente Claudio era la persona con cui si sentiva al suo agio e in sintonia. Non é che con i suoi amici o Davide e Daniele, non si sentiva al suo agio al contrario ma Tom aveva qualcosa in più. 
Naturalmente era un rapporto molto diverso da quello con il suo Claudio. 
Con Tom, non avrebbe mai fatto o pensato a determinate cose. Era solo un amico, un po speciale ma nulla di più. 
Amava Claudio e basta.
-hai ragione, non ti sto prestando molta attenzione ma volevo solo renderti partecipe un po visto che non te ne avevo parlato-spiegò Sandro-non ti credevo un gelosone-
-é naturale quando hai paura di perdere qualcuno-disse Claudio ovviamente.
-non ne hai bisogno-gli sussurrò all'orecchio Sandro con voce calda-sono solo tuo-
Non gli aveva dato neanche il tempo di replicare.
-andiamo-disse sempre lui con aveva un sorriso, prendendo la sua mano e portandolo dentro. 
Claudio si lasciò porta da lui, proprio nel luogo in cui gli aveva dichiarato i suoi sentimenti e si erano scambiati il loro primo bacio tanto aspettato. 
-che ricordi qua-disse Claudio con grande emozione, appoggiandosi alla ringhiera del balcone con la vista sulla sala completamente vuota. 
Uno dei loro ricordi più preziosi.
Sandro si avvicinò piano a lui e lo strinse da dietro.
-ho sempre sognato o desiderato da quel momento di fare l'amore qui-gli sussurrò Sandro intraprendente.
Per poi scendere a baciargli il collo, un brivido attraverso il corpo di Claudio e aveva la sua stessa voglia e desiderio. Era un posto isolato e coperto agli occhi di tutti. Anche se potevano essere scoperti da un momento all'altro da chiunque ma la voglia era troppa e incontrollabile.
Gli piaceva questo suo lato intraprendente e seduttivo.
- continua pure, mi stai quasi convincendo-disse Claudio estasiato da quei baci e morsetti lungo il collo.
-come quasi? Guarda che se dici così, ti lascio qui -ribatté Sandro allontanandosi un po da lui con tono scherzoso.
-non puoi certo farmi girare la testa così e andartene-disse Claudio girandosi verso di lui e puntandogli il dito contro il petto-non ci si comporta così, caro il mio Sandro-
-infatti si fa di peggio-replicò Sandro sempre scherzando 
Erano scoppiati a ridere, felici. Sandro aveva portato la mano alla nuca, l'aveva attirato a sé e l'aveva baciato con tanto di lingua. Claudio aveva risposto attivamente a quel bacio, andando a stuzzicare quella di Sandro e indietreggiando verso il muro.
I baci con Claudio erano sconvolgenti ogni volta. Ti eccitavano in una maniera. 
Voleva sentire Claudio dentro di sé. I loro mani andavano a togliere prima i giacche e poi lentamente anche la maglietta e la camicia raggiunsero il pavimento tra un bacio e altro. 
Le loro bocche sfioravano e assaporavano le loro pelle a vicenda, in modo sincronizzato e le mani andavano ai loro jeans per poi scendere lentamente e sdraiarsi sui loro vestiti. 
-non posso credere che lo stiamo facendo-disse Sandro emozionato sdraiato sotto di Claudio con la mano sul suo collo.-ci potrebbero beccare ma sai non mi importa-
-neanche a me, contiamo solo io e te....-aggiunse Claudio intrecciando le dite con le sue per portarsele alle labbra.-...e questo momento-
Era sempre così dolce, attento e... semplicemente Claudio. Non c'era altro da aggiungere.
Le emozioni e il piacere che gli faceva provare erano.... Uniche. Mai sentito una cosa del genere.
Claudio scendeva sul suo corpo con accuratezza, accarezzando con le mani e baciando ogni centimetro di pelle fino ai boxer. Ogni bacio e ogni carezza lo faceva fremere, sopratutto quando aveva abbassato i boxer. Era molto eccitato, il corpo vibrava dal piacere e si porto le mani sulla bocca per soffocare i suoi gemiti. A differenza del fuori che era molto timido, in intimità era molto rumoroso e si lasciava andare come non mai. Si trasformava. 
Mentre gli dava piacere, non si perdeva una sola espressione. Amava la sua espressione in estasi dal piacere, uno piacere che gli donava solo lui e nessun altro.
Quella bocca e quella lingua...Era un qualcosa di stupefacente. Come succhiava e leccava. Venne nella bocca di Claudio, eccitato all'inverosimile e dal sconvolgente piacere.
Claudio aveva iniziato a pulire minuziosamente.
-No, Claudio non fare così o mi ecciti di nuovo-disse Sandro fermando la sua testa con le mani.
Claudio era risalito e gli aveva dato un bacio.
-Ti amo, Sandro-
-anch'io, non sai quanto-
-ne ho un idea-
Avevano ripreso a baciarci, rotolando mentre ridevano felici. 
-ora tocca a me-disse Sandro mettendosi a cavalcioni su Claudio, tenendo i polsi sulla testa.
-ecco che il gattino tira fuori gli artigli-disse Claudio sfottendolo.
-sfotti pure, ma alla fine potrebbe anche ritorcere contro-disse Sandro con un sorrisetto.-lo sai vero, mio caro
-
-e che vorresti farmi, sentiamo?-
-ah non lo so. Ci sono un po cose che fanno impazzire un uomo senza toccarlo-rispose Sandro con uno sguardo.
Claudio si era passato la lingua sulle labbra, pregustando chissà quale idea nella sua mente.
Ma un rumore da fuori aveva attirato la loro attenzione, era una donna a poca distanza dal loro balcone coperto dalla tenda per fortuna. Stava parlando di mettere le sedie nei balconi, di uno spettacolo e che tra qualche minuto la sala e i balconi sarebbero stati pieni di pubblico e sul palco gli attori.
I due si erano guardati e velocemente si erano rivestiti per scavalcare i vari balconi per la via di fuga.
...
Per strada...
-ci stavano quasi scoprendo ma rifarei tutto di nuovo-disse Sandro con un sorriso, tenendo la mano di Claudio.
-anch'io. Peccato che ci hanno interrotti però possiamo andare a casa mia e continuare-gli propose Claudio.
-mi piacerebbe ma sai bene che non posso, ho un impegno con Tom-gli ricordò lui.
Già, come non scordarsi di Tom. Non l'aveva neanche conosciuto e già non lo sopportava. 
-é meglio che mi affretto. Ma tu tranquillo Claudio, non c'é bisogni che mi accompagni. Hai il tuo turno di lavoro e non voglio certo che fai tardi per causa mia-
- non ti preoccupare, tanto vado nella stessa direzione-disse Claudio tranquillamente.-poi sono curioso della libreria. Sai che adoro i libri-
Si sapeva della sua passione per i libri ma non era quello il motivo del suo geloso ragazzo.
-si i libri sono proprio quello a cui stai pensando adesso e no al suo proprietario-lo prese in giro Sandro.-mio caro gelosone-
Aveva tutto il diritto di conoscere Tom. Sandro era il suo ragazzo e doveva capire se Tom rappresentava una minaccia o meno.
-vorrei vedere te al mio posto-disse Claudio serio, lasciando la sua mano.- non sfotteresti sai-
In effetti al sol pensiero che qualche ragazzo ci provava con Claudio, gli faceva salire una gelosia. Era affascinante e con i suoi modi incantava, come se lanciasse un incantesimo e chiunque si innamorava di lui.
-hai ragione, questa volta sono io l'idiota-disse Sandro dandogli un bacetto sulla guancia.-mi perdoni?-
-ci devo pensare-rispose Claudio con un tono finto serio, mettendo le mani nelle tasche. 
Adesso toccava a lui essere sfottuto.
...
Davanti alla libreria...
Sandro guardava confuso il cartello sulla porta, c'era scritto "chiuso" e lo trovava strano poiché Tom era un tipo preciso.
-forse ha avuto un impegno-disse Claudio con un sorriso.
-mi avrebbe avvisato-disse lui con preoccupazione.-é successo qualcosa-
Come al solito il suo ragazzo andava in panico e guardare la sua preoccupazione per un altro, non era piacevole.
-vedrai che no...-
Non aveva finito la frase che Sandro aveva visto Tom dentro che gli faceva segno e subito era entrato contento seguito da lui.
Tom, un uomo affascinate sulla trentina, con i capelli neri mossi, occhi penetranti blu e la barba, (matt borem ho scelto alla fine) l'aveva abbracciato di slancio.
-sono contento di vederti-disse Tom con molto contentezza.-mi sei mancato in questo periodo-
Sandro aveva ricambiato con molto l'affetto. 
Claudio era infastidito da quel l'abbraccio che sapeva tanto di possessività e poi aveva qualcosa di familiare.
-eh eh-disse lui tossendo per richiamare l'attenzione.
Sandro si era staccato da Tom per presentargli Claudio.
-Tom, questo é il m...-
Dell'espressione di Tom e Claudio traspariva stupore quando avevano incrociati gli sguardi.
-Thomas!
-Claudio!-
No. Tra tutte le persone proprio lui. Pensava Claudio.
Non gli avrebbe permesso di interferire come le altre volte.
-vi conoscete già?-chiese Sandro confuso, guardando entrambi. 
-per mia sfortuna si-rispose Claudio con tono infastidito e lo sguardo freddo verso Tom.
-la cosa é reciproca-replicò Tom ostile.
Ahi. Le cose si mettevano male.
Che cosa era successo tra quei due? Che tipo di relazione c'era?
Erano vecchi nemici o peggio ex? 
Era molto perplesso.
-scusatemi se mi permetto, ma cosa vi lega?-
Doveva vederci chiaro.
-siamo fratelli!-esclamaronò i due.
-fratelli!?-esclamò Sandro sconvolto.
Non poteva crederci. 
Claudio e Tom erano fratelli.
Claudio non gli aveva mai detto che aveva un fratello.
Perché tenergli nascosto una cosa del genere?
Non capiva.
I due si fulminavano con lo sguardo. C'era aria di tempesta e lui si trovava in mezzo.
 
  
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