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Autore: Nanek    12/05/2015    12 recensioni
E da sciocco credo sia anche una buona idea prendere un pezzo di carta, una penna e fingermi come la mamma, piccoli miei, fingermi scrittore e non compositore, fingermi autore di questa storia che chissà se mai vi verrà voglia di conoscere, di leggere.
Io la scrivo lo stesso, forse perché mi sento troppo ispirato, forse perché ora capisco cosa prova la mamma quando dice di dover sfogare su carta quello che le frulla in testa.
E pensare che tutti non ci avrebbero scommesso un dollaro su di noi.
E pensare che doveva finire nell’arco di qualche mese.
E pensare che era considerato tutto impossibile.
Perché, dai, chi crede che un cantante famoso possa innamorarsi perdutamente di una fan?

Una tra mille, milioni, una che non la distingui neanche dalla folla, una che è lì e ti sembra uguale a quella accanto.
Solo una fan in mezzo ad un mare di volti che cantano le tue canzoni, volti sempre diversi.
Dai, chi ci crede che questo possa funzionare davvero?
Beh, io e la vostra mamma lo abbiamo fatto.
~
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=kLzoGYhAfeE
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lune's Love'
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Prologo.
 
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Well let me tell you a story
About a girl and a boy.
 
 
 
E proprio ora che state dormendo vicino a lei, realizzo quanto la mia storia sia così unica, diversa, rara.
E proprio ora che state dormendo, studio ogni vostro dettaglio, studio questa scena, in questa notte di febbraio.
Tu, piccola mia, che dormi a pancia in su con il tuo orsetto che sta per cadere a terra, la coperta ormai che ti copre appena, le mani sempre sui capelli, anche nel sonno.
Quei capelli castani chiari, uguali a quelli della mamma al naturale, quei capelli mossi, boccolosi solo in alcuni punti, che giri con i tuoi indici in continuazione, soprattutto quando hai sonno.
Quegli occhietti chiusi, che mi nascondono lo stesso colore di occhi che ho io, quegli occhi furbi, vispi, che a volte riempi di lacrime perché la mamma non ti lascia giocare con le macchinine di tuo fratello, quegli occhi che mi rivolgi sempre nel tentativo di corrompermi, perché tu sei la mia principessa e io sono il tuo papà, il re della casa, colui che ti porta sempre un po’ troppo in palmo di mano, scatenando anche gelosie.
Ti guardo, piccolina, ti accarezzo le guance appena, per poi rimboccarti le coperte, mettendoti l’orsetto più vicino.
Un bacio sulla fronte, tu che ti muovi appena, come se mi avessi sentito.
E tu, piccolo mio, sempre rannicchiato come la persona al tuo fianco, sempre messi di lato, sempre con quella bocca socchiusa, quel respiro lieve, silenzioso, che non si ode mai.
Tu, piccolo mio, i capelli biondi, lisci, sempre ben preparati, sempre ben alzati in una cresta che mamma ti fa ogni mattina, mamma che ti considera il principino di casa.
Tu che hai i suoi stessi occhi, quel blu che mi ha fatto innamorare, gli stessi occhi, più uguali non potevano essere: la mamma ti ha aspettato con ansia, piccolo mio.
Anche io ti ho aspettato, il mio primogenito con una fossetta come la mia, il primo Hemmings, ma la mamma ti aspettava da tempo, ti voleva come non mai, sei speciale per la mamma, sei il suo bambino, ricordalo sempre.
E tu, amore mio, tu che resti sempre come allora.
Sei sempre rannicchiata sul fianco, sei sempre con la bocca socchiusa e i capelli sul viso.
Te li sposto piano, per paura di svegliarti.
Ti bacio la guancia e non ti muovi, al che sorrido, perché anche adesso il tuo sonno domina su tutto, pure su di me.
E vi guardo, illuminati appena dalla luce sul comodino, vi guardo e sorrido inconsciamente, sorrido e quasi sembro ridicolo, mentre Charlie, sempre il solito e fedele Charlie, è qui che miagola piano, come a chiedermi che mi è preso, perché sto imbambolato davanti a persone che dormono in pace.
Ma guardandovi vedo come ho portato avanti la mia vita, vedo la mia storia, la nostra storia, vedo come tutto non doveva nemmeno succedere, vedo come i pareri delle persone sono andati sfasciandosi giorno dopo giorno.
E mentalmente la sto già raccontando questa storia.
E da sciocco credo sia anche una buona idea prendere un pezzo di carta, una penna, e fingermi come la mamma, piccoli miei, fingermi scrittore e non compositore, fingermi autore di questa storia che chissà se mai vi verrà voglia di conoscere, di leggere.
Io la scrivo lo stesso, forse perché mi sento troppo ispirato, forse perché ora capisco cosa prova la mamma quando dice di dover sfogare su carta –a computer- quello che le frulla in testa.
E pensavo davvero di non riuscire a capirla, io, semplice cantante, semplice chitarrista.
Eppure sono qui, ora, con il foglio già sporcato di nero, con queste righe che riempiono già il tutto, righe che aumenteranno ad ogni secondo, righe che spero voi leggiate un giorno o l’altro.
E pensare che tutti non ci avrebbero scommesso un dollaro su di noi.
E pensare che doveva finire nell’arco di qualche mese.
E pensare che era considerato tutto impossibile.
Perché, dai, chi crede che un cantante famoso possa innamorarsi perdutamente di una fan?
Una tra mille, milioni, una che non la distingui neanche dalla folla, una che è lì e ti sembra uguale a quella accanto, una di quelle che piange, una di quelle che ti urla di ricordare i suoi occhi.
Solo una fan in mezzo ad un mare di volti che cantano le tue canzoni, volti sempre diversi, volti che magari non parlano neanche la tua lingua.
Dai, chi ci crede che questo possa funzionare davvero?
Beh, io e la vostra mamma lo abbiamo fatto.

 



 
 
Note di Nanek
MA DA QUANTO TEMPO!
Neanche una settimana dalla fine di an angel in disguise (credo) e sono nuovamente qui a rompere!
Ringraziate la Jade e la Mary perché hanno insistito molto u.u
Allora allora.
Che cosa posso dirvi di questa storia?
La mia nuova piccolina.
Beh, vi avviso: è BANALE. La trama più banale che potessi scegliere, lo so, non serve che me lo ripetiate voi, è banale e ne sono consapevole ma…
Allora, partendo dal principio: mi mancava scrivere in prima persona, mi mancava scrivere dal punto di vista di Luke e… ho deciso di sperimentare una storia narrata più al passato che al presente, questo esperimento quindi mi ha portato a chiedere aiuto ad una beta ahah quindi speriamo che di errori temporali (per i prossimi capitoli) non ce ne siano, sennò amen insomma, qualche errorino scappa sempre lol
Poi poi poi
Questo prologo è un po’ piccolino, sono solo 750 parole credo, e pensare che doveva essere solo una OS! Invece è una long di 15 capitoli!
Se non si fosse capito, il papà è Luke ahah ma lo avreste comunque scoperto dal prossimo capitolo.
Io… beh, posso solo dire che questa ff, nella sua banalità, ha praticamente davvero tantissime cose che mi riguardano, è nato tutto perché ero in attesa del concerto (LUKE WAS MINE FOR A NIGHT AAAAAAAAAAHUWHDUEHFBUERN), mi sono immaginata qualcosa e pufff! Guardate che scrivo.
Tutto sto casino per dire che: ci tengo molto a questa storia, fine.
Spero di essere puntuale con gli aggiornamenti, in caso perdonatemi le assenze, ma gli esami sono sempre più vicini D:
poi poi poi
Ringraziamo la Marmelade <3 guardate che bello sto banner *-* io mi sciolgo!!
Poi, per eventuali domande, curiosità:
Twitter: @Vanek5SOS
Ask: Nanek 
Facebook (condiviso con Andysmile): Andysmile Nanek Efp DliffordBemmings
Il trailer di questa storia è qui: https://www.youtube.com/watch?v=kLzoGYhAfeE
E… basta, insomma!
Grazie a chi vorrà leggere, a chi vorrà recensire e…. beh, ci vediamo al prossimo aggiornamento!
A presto!
Nanek
  
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