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Autore: Namixart    12/05/2015    0 recensioni
Duetto: Abilità che permette a due persone di evocare un incantesimo insieme; più forte è il loro legame, più potente è la magia.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Geraldine, Rydia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Gola Lunare stava prosciugando Edge di ogni forza. Non solo i mostri in cui continuavano ad imbattersi erano incredibilmente potenti, ma la presenza di Zemus, in attesa al centro della Luna, proiettava terrore e sconforto nelle menti dei guerrieri della Terra.
Edge, ormai, avanzava solo grazie alla forza di volontà, più che energia. Anche gli altri erano allo stremo. Quando si fermarono in una caverna, dopo lunghe ore di marcia e battaglie, Rydia collassò a terra, e fu soltanto grazie ai riflessi di Edge se non si schiantò al suolo.
Dopo aver deposto delicatamente la ragazza su un giaciglio improvvisato, crollò a sedere accanto a lei. Osservò i suoi compagni, e ancora una volta si chiese perché non li aveva ancora piantati in asso. Avrebbe potuto scivolare via indisturbato e loro non si sarebbero mai accorti di nulla.
Sospirò. Un motivo c’era, e non era “salvare il mondo”, per quanto nobile fosse.
Dopo qualche minuto, Rosa andò a sedersi accanto a lui. Tirò fuori dalla bisaccia due piccole sfere, che brillavano di una tenue luce aranciata, e cominciò a rigirarsele tra le mani. Edge le guardò, incuriosito, e Rosa colse la domanda silenziosa.
- Sono sfere di magia congiunta, o Duetti, molto rari. Quando i gemelli si sono pietrificati, a Baron, li hanno dati a Cecil. Permettono di lanciare incantesimi molto più potenti del normale. - spiegò.
- Quindi bisogna essere in due per usarli, giusto? - chiese Edge, interessato.
Rosa annuì.
- Quanto più sono forti i sentimenti dell’uno verso l’altro, tanto più l’incantesimo è potente. -
Le abilità ninja di Edge lo tradirono per un secondo, un brevissimo guizzo degli occhi verso la ragazza addormentata vicino a lui.
Riportò l’attenzione su Rosa, un attimo dopo. Lei stava cercando di nascondere una risatina, ma si arrese presto. Si alzò, scosse la polvere dai suoi vestiti e lanciò i Duetti a Edge. Il ninja la guardò perplesso. Rosa sorrise pienamente, stavolta, e disse:
- Tienili. Potrebbero tornare utili. -
Poi si allontanò, ancora con quel sogghigno insinuante.
“Beh, dannazione.” pensò Edge, riponendo le sfere nella sua bisaccia con aria indifferente.
Per la milionesima volta nella sua vita, era grato per la maschera che copriva il colorito acceso del suo viso.
 
 
Quella notte, durante il suo turno di guardia, si ritrovò a giocherellare con i Duetti.
“Quanto più forti sono i sentimenti dell’uno verso l’altro?”
Scoccò un’altra occhiata a Rydia.
“Scordatelo, Rosa. Non ho intenzione di farlo.” pensò, riponendo le sfere.
 
 
Quando Rydia crollò a terra, vittima di una caviglia slogata e preda facile del mostro, Edge non esitò.
In un salto fu accanto a lei, la afferrò per un polso, ignorando le sue proteste, e sperò di avere ancora abbastanza energia magica.
Chiuse gli occhi, proprio mentre una meteora magica si abbatteva su di loro. Nel tempo di un battito di palpebre, erano fuori dalla portata di Zeromus.
- Edge! Perché l’hai fatto? Potevo cavarmela benissimo da sola! - esclamò Rydia, indignata.
- Sicuro. Potevi cavartela nell’arte di essere uccisa. - fece il ninja, sbirciando il nemico oltre un pilastro crollato.
- Io non… -
- Smettila! Saresti morta e lo sappiamo entrambi! - ribatté Edge, più veementemente di quanto avesse voluto.
Rydia rimase in silenzio per un attimo.
- Hai delle Pozioni rimaste? - le chiese lui, molto più gentile di poco prima.
L’invocatrice scosse la testa.
- Dannazione. Rosa è fuori gioco e Cecil sta cercando di proteggerla. - disse Edge, osservando la battaglia dal loro nascondiglio.
- Kain? -
- Non lo vedo. -
- Non puoi trasportarli al sicuro? - chiese Rydia.
Edge scosse la testa.
- Non ho più magia rimasta. - spiegò, iniziando a togliere la maschera dal viso e inginocchiandosi accanto all’invocatrice.
- E allora cosa facciamo? Restiamo qui a farci uccidere? - sbottò lei, agitandosi.
- Stai ferma. Devo fasciarti la caviglia. -
Rydia rimase in silenzio, mentre Edge le avvolgeva la sua maschera intorno al piede.
Intanto, si chiedeva se quello che stava per dire avrebbe provocato la sua morte.
- Ci sarebbero queste… - disse lentamente, estraendo le sfere magiche dalla bisaccia.
Rydia sbarrò gli occhi.
- Duetti? Ma… -
- Lo so. Non so cosa succederà, ma dobbiamo provarci. -
- Ma… quelli funzionano solo se il legame è veramente forte e… il nostro… - balbettò Rydia, gesticolando e arrossendo furiosamente.
- Non lo è? Dimmelo tu. Io sono piuttosto convinto di essere innamorato di te. - la interruppe Edge, serio come pochi l’avevano mai visto, guardandola dritta negli occhi.
Rydia tacque per un secondo. Poi afferrò decisa una delle due sfere e chiuse gli occhi. Edge la imitò.
Dopo qualche secondo, i Duetti cominciarono a brillare e a scaldarsi.
Quando aprirono gli occhi, una striscia di fuoco scaturì dai Duetti e si diresse verso Zeromus. Sotto lo sguardo stupefatto di uno stremato Cecil, la scintilla si trasformò in una colonna di fuoco che inghiottì completamente il mostro per qualche secondo, prima di esplodere in una cascata di cenere rovente.
Edge e Rydia si scambiarono uno sguardo incredulo, quando le ceneri cominciarono a cadere su di loro come fiocchi di neve. Edge fece una smorfia, preparandosi al dolore, ma con sua enorme sorpresa le sue ferite cominciarono a rimarginarsi. Presto, fu come se non fosse mai sceso sul campo di battaglia. In lontananza, Rosa si rialzò, barcollante e confusa, ma sana e salva. Anche Cecil si rianimò e riprese la sua posizione di battaglia. Inutilmente, perché Kain apparve dal nulla per infliggere il colpo definitivo a Zeromus. Il mostro tremò per qualche secondo, poi cadde.
 
 
Durante il viaggio di ritorno sul Traghetto Lunare Edge fu incredibilmente silenzioso. Forse non riusciva ancora a credere di essere vivo.
Affacciato alla finestra, osservava il Pianeta Azzurro in lontananza. La sala di comando era vuota, perciò quando udì dei passi leggerissimi seppe che qualcuno lo cercava.
Rydia era lì, e si rigirava qualcosa tra le mani con aria imbarazzata. Normalmente, Edge avrebbe sorriso davanti all’evidente difficoltà della ragazza, ma si ricordò di avere il viso esposto e si trattenne appena in tempo.
Dopo qualche minuto, Rydia riuscì ad alzare gli occhi su di lui. Il suo viso era di una delicata sfumatura di rosso quando avanzò verso il ninja per porgergli quello che aveva in mano. La maschera, appunto.
- Volevo ringraziarti. - disse, a voce bassa.
Edge alzò un sopracciglio. Era così agitata solo per un “grazie”?
- Di niente. - rispose, prendendo la striscia di stoffa dalle mani di lei.
Rydia annuì, poi aprì la bocca e la richiuse, come se stesse cercando di decidere se parlare o meno. Edge rimase in silenzio, per non forzarla.
Finalmente, l’invocatrice decise di sputare il rospo.
- Quello che hai detto prima… durante la battaglia… - iniziò, tentennante.
- Sul fatto di non avere più magia? - chiese Edge.
Oh, no. Non aveva intenzione di affrontare quell’argomento. Con un po’ di fortuna, Rydia avrebbe perso fiducia prima di arrivare al punto.
- Smettila di nasconderti. Sai cosa intendo. - ribatté lei, più decisa di quanto non si aspettasse.
Edge sospirò, giocherellando con la maschera tra le sue mani.
- Cosa vuoi sapere? - si sforzò di mantenere la voce stabile.
Toccò a Rydia sospirare, per raccogliere il coraggio.
- Era la verità? - chiese tutto d’un fiato, arrossendo violentemente.
Edge la studiò a lungo, valutando tutte le possibili risposte. Rydia non cedette sotto il suo sguardo, determinata a ottenere la sua risposta. Sarebbe stato inutile cercare di negargliela.
Trasse un profondo respiro.
- È la verità, Rydia. - sussurrò, senza interrompere il contatto con i suoi occhi.
Lei trasalì e, se possibile, il suo rossore peggiorò.
Edge esitò, prima di parlare.
- Un incantesimo del genere non funziona, se il legame reciproco non è abbastanza forte. - disse, la voce appena udibile.
Lei scosse la testa senza guardarlo, in un gesto che il ninja non riuscì a interpretare. Si avvicinò a lei, insicuro, e le prese una mano.
- Rydia… Sono stato onesto con te e, credimi, i miei nervi rischiano di non farcela. - fece, suscitando una risatina nella ragazza, che tornò a guardarlo.
- Ora ho veramente bisogno di sapere la verità da te. -
Aspettò qualche minuto, in cui la ragazza sembrò immensamente indecisa. Poi, con sorpresa di Edge, cominciò a sorridere, un sorriso più largo e sincero di qualunque altro lui le avesse mai visto fare.
E non riuscì più a trattenersi dal baciarla.
Dopo la sorpresa iniziale, Rydia rispose, portando le mani al collo di Edge.
Tuttavia, adesso era il turno di Edge di sorridere, tanto che il loro contatto non poté fare a meno di rompersi.
I due rimasero con le fronti appoggiate per qualche altro secondo.
- È un sì? - chiese Edge in un sussurro.
- Non hai mai fatto la domanda. - replicò Rydia, con un sorriso malizioso.
- È un sì. - decretò il ninja, sollevandola senza sforzo e riprendendo a baciarla.
I Duetti che fino a poco prima i due ragazzi stavano torturando in un tentativo di scaricare lo stress, giacevano abbandonati ai loro piedi.



[Note dell'Autrice]
Ladies N' Gentlemen, sono arrivata anche qui!
Cosa significa "Su EFP non ci sono fanfiction Edge/Rydia"? No, seriamente, perché non ci sono fanfiction Edge/Rydia?
Beh, ho rimediato, almeno credo.
Chi mi conosce sa che i commenti e le critiche sono ben accetti, com'è anche ben accetto chi legge in silenzio.
Alla prossima!
Namixart :3

Psst, la storia verrà pubblicata in inglese su FanFiction.net entro qualche giorno
  
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