Anime & Manga > Pokemon
Segui la storia  |       
Autore: Taiyou_no_shita    12/05/2015    2 recensioni
Yui, Kenta e Senji, tre ragazzi di Giubilopoli, sono stati migliori amici ai tempi della Scuola per Allenatori. Adesso, ritrovatisi dopo anni in occasione del funerale della madre di Senji, le differenze tra di loro pesano più che mai. Ma l'incontro con i tre Guardiani dei Laghi Uxie, Azelf e Mesprit sconvolgerà le loro personalità e li riporterà insieme ancora una volta, in un'avventura attraverso la regione di Sinnoh.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sanshu no Jingi

I

Guardare Giubilo TV era l'attività preferita di Yui Uchino da circa un anno e mezzo, da quando aveva deciso di diventare una hikikomori. Quando si alzava dal letto la mattina, ancora prima di mettere il bollitore del tè sulla fiamma del gas, accendere la televisione era la prima cosa che faceva. Ancora un po' intontita dal sonno, con le palpebre semichiuse, premeva il pulsante del telecomando e iniziava a immagazzinare informazioni indesiderate. Ascoltava l'annuncio del numero fortunato giornaliero, anche se non aveva mai acquistato un biglietto della lotteria. Ascoltava quali comparse massicce di Pokémon selvatici si sarebbero verificate nella regione di Sinnoh, anche se non si sognava nemmeno di uscire a catturarne qualcuno. Ascoltava le notizie dei ritrovamenti più sensazionali nei Sotterranei, anche se non vi si sarebbe avventurata per niente al mondo.
Ascoltava, ascoltava e ascoltava, e attendeva trepidante l'intervallo pubblicitario. Perché sapeva che nelle pubblicità ci sarebbe stato lui.
Kenta Aoyama lavorava per Giubilo Tv da meno di un anno. Era di bell'aspetto, aveva già una certa esperienza come modello di abbigliamento e una parlantina inarrestabile, anche se il senso della metà delle cose che diceva era alquanto discutibile. All'inizio era stato assunto solo per le pubblicità del Pokémon Market, ma da lì aveva iniziato a fare una certa carriera. In quel periodo, compariva nella campagna pubblicitaria del Centro Globale di Giubilopoli; di recente costruzione, era un edificio innovativo i cui macchinari consentivano ai visitatori di collegarsi con tantissimi Allenatori provenienti da tutte le altre regioni e intraprendere scambi e lotte in link. A Yui non interessava il Centro Globale: non metteva piede fuori di casa da un paio di mesi, e quello non era nemmeno il suo record personale. A Yui interessava Kenta Aoyama.
Da quando Yui era diventata un'eremita e si era auto-rinchiusa in casa, era Kenta che andava a farle la spesa e a pagarle l'affitto alla posta. Quando non era impegnato con il lavoro in tv, la veniva a trovare: insieme sgranocchiavano del cibo-spazzatura guardando un dvd, chiacchieravano dei bei tempi andati, coccolavano i Pokémon del ragazzo, un Bibarel e un Azumarill molto affettuosi. Anche Kenta era affettuoso, anche se un po' superficiale e frivolo qualche volta. Nonostante ciò, era l'unica persona con cui Yui desiderasse davvero avere un contatto umano da quando Senji se n'era andato.
A Kenta non interessava che Yui fosse una ragazza insignificante, impacciata e asociale, con la voglia di vivere di un Magikarp morto; la accettava così com'era, da quel momento in cui l'aveva incontrata cinque anni prima, alla Scuola per Allenatori di Giubilopoli.
E per Yui, una ragazza di diciassette anni perennemente seduta sul divano del suo minuscolo appartamento nel centro di Giubilopoli, questo era sufficiente.
I capelli castani, lunghi, spettinati e pieni di nodi, le ricadevano sugli occhi grigi, che sarebbero stati incantevoli se non fossero stati contornati da profonde occhiaie scure. Il viso di Yui aveva lineamenti graziosi, ma l'espressione di tremenda noia che vi campeggiava per la maggior parte del tempo non gli rendeva giustizia. Il corpo magro, senza un filo di muscoli a causa della sedentarietà della ragazza, quasi scompariva dentro il pigiama cadente che indossava quella mattina: un completino formato da una t-shirt oversize celeste e dei pantaloncini a righe da cui spuntavano le gambette ossute.
Con uno sforzo in più, qualcuno avrebbe potuto considerare Yui molto carina: ma era uno sforzo che la ragazza non aveva la minima intenzione di compiere.
Il campanello suonò, e Yui si alzò con lenti, apatici movimenti dal divano. Strinse debolmente tra le dita la cornetta del citofono è gracchiò: «Chi è?».
«Yui-chan! Sono Kenta! Ti ho portato delle novità!» disse la voce concitata del suo migliore amico.
«Avrei preferito un gelato, ma ti apro» rispose lei con voce tranquilla, anche se, come sempre in questi casi, il battito del suo cuore aveva già cominciato ad accelerare.
Prima che Kenta salisse, spense la televisione, sul cui schermo un ragazzo dai capelli color caramello e gli occhi verdi sullo schermo, mostrando agli spettatori il pollice alzato, cantilenava: «E ricorda: se Sinnoh ti sta stretta, c'è il Centro Globale che ti aspetta!».
Non voleva che Kenta notasse che stava guardando le sue pubblicità, o meglio, che le aspettava fremente come un assetato aspetta la pioggia nel deserto. Il suo amico non spiccava certo per la sua intelligenza, né aveva mai dimostrato una gran perspicacia, questo era vero; ma Yui assolutamente non poteva permettersi che si accorgesse che era innamorata di lui dall'età di dodici anni.
 
 
 
Il primo giorno di scuola si stava rivelando sempre più un trauma per la dodicenne Yui Uchino. Si era ritrovata per compagno di banco qualcuno che parlava meno di lei, e questo era davvero un problema. Questo qualcuno, a giudicare dal nome scritto sulla cartella, si chiamava Senji Hyuga e aveva i capelli più strani che Yui avesse mai visto sfoggiare da un ragazzino della sua età: neri, sparati in tutte le direzioni e con la frangia e due ciocche laterali colorate di blu. Forse sua madre faceva di mestiere la parrucchiera e si divertiva a provare su di lui le tinte per capelli; o forse, più semplicemente, era un tipo stravagante con dei genitori molto permissivi.
Yui non poteva fare a meno di lanciargli delle occhiate di tanto in tanto.
A ricreazione, invece, le si avvicinò il ragazzino del primo banco, che non aveva fatto altro che intervenire durante tutta la lezione, dando tutte le risposte sbagliate alle domande dell'insegnante pur non essendo stato interpellato.
«Ciao! Io sono Aoyama Kenta e voi siete gli unici due della classe a cui non mi sono ancora presentato! Sono qui perché voglio diventare un Pokémon Master».
«Uhm... Io sono Uchino Yui, piacere» mormorò lei.
«E io adesso sono l'unico della classe che non ti ha ancora detto come si chiama» aveva risposto il compagno di banco di Yui, alzando un sopracciglio.
Yui trasalì, ma Kenta non si scompose. «Daiii, non fare così, voglio solo essere amichevole!».
«Sparisci» tagliò corto l'altro, fissandolo dritto negli occhi. Il suo viso era impassibile, gli occhi ridotti a due fessure e le labbra strette in una linea sottile e perfettamente dritta. Yui non poté fare a meno di osservare che sembrava una statua con quell'espressione fredda come il marmo.
«Ok, ok, ho capito. Allora parlerò solo con Yui-chan. Come mai ti sei iscritta alla Scuola per Allenatori, Yui-chan? Qual è il tipo di Pokémon che ti piace di più? Ma wow, hai degli occhi bellissimi!».
Yui si nascose dietro la pila di libri sul proprio banco, abbassando la testa in modo da scomparire dietro la cascata di capelli castani. Senji se ne accorse e apostrofò duramente Kenta: «La stai mettendo in imbarazzo, stupido idiota». Nonostante l'intento fosse chiaramente quello di insultare, il tono con cui Senji proferì quelle parole era secco, privo di emozioni.
«N-no, è tutto a posto Hyuga-kun, grazie...» balbettò Yui.
«Ha! Hyuga-kun! Ti ho fregato, Hyuga-kun!» saltò su Kenta.
Resasi conto dell'errore, Yui arrossì fino alla radice dei capelli e si girò verso Senji aspettandosi un rimprovero, che tuttavia non arrivò. Senji Hyuga la fissò con quel suo sguardo trasparente per qualche secondo, poi alzò le spalle.
«Senji Hyuga è il mio nome completo. Ma se provi a chiamarmi Senji, sei morto» minacciò rivolto a Kenta, con una tranquillità spiazzante da parte di un bambino di dodici anni. Dopo di che, si voltò verso Yui e le rivolse un'ombra di sorriso.
A distanza di anni, Yui se lo sarebbe ricordato così: il momento in cui era nata quella che sarebbe stata la loro splendida amicizia. Non avrebbe mai immaginato che cinque anni dopo, ad opera del Pokémon leggendario Uxie, Kenta se lo sarebbe dimenticato completamente.


 
«Allora? È una notizia buona o una notizia cattiva?» lo incitò Yui, tornata a stravaccarsi sul divano.
«Un po' tutte e due...» iniziò Kenta, assottigliando le labbra. «Ti ricordi la signora Hyuga? La madre di Senji?».
«La parrucchiera? Ehm. Non la vedo da tre anni, però sì... Più o meno...».
«È venuta a mancare due giorni fa. Siamo stati invitati al funerale da suo marito» la informò dispiaciuto.
Il volto di Yui s'incupì. Aveva passato qualche pomeriggio a casa della signora Hyuga: lei e suo marito avevano avuto Senji in età avanzata, quindi non era giovanissima, ma la notizia della sua morte coglieva Yui completamente impreparata. «Questa è la parte cattiva. E l'altra?» domandò con voce incrinata.
«Non la immagini?».
Yui scosse debolmente la testa.
«Senji sta tornando in città».


°°°

È la mia prima storia. Siate clementi... 
Per ideare la trama, mi sono basata sulla leggenda vera a cui sono ispirati Uxie, Mesprit e Azelf. Potete tranquillamente cercare Insegne Imperiali del Giappone su zia Wikipedia, ma sarò buona e vi farò un riassunto. Le Insegne sono tre tesori del Giappone considerati sacri e che simboleggiano le tre virtù di saggezza, benevolenza e valore. Rispettivamente:
- Uxie, l'Essere della Conoscenza, è basato sullo specchio Yata no Kagami (saggezza);
- Mesprit, l'Essere delle Emozioni, è basato sulla gemma Yasakani no Matagama (benevolenza);
- Azelf, l'Essere della Volontà, è basato sulla spada Kusanagi (valore).
Ho immaginato che questi tre Pokémon decidessero di andare in aiuto di questo gruppo di tre amici, ognuno dei quali è carente in uno dei tre valori da loro incarnati... ed ecco una storia sconclusionata che non so ancora dove andrà a parare.
Beh, se volete comunque seguirla, fatemi sapere cosa ve ne pare finora!
Alla prossima, 

Taioyu_no_shita


 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Pokemon / Vai alla pagina dell'autore: Taiyou_no_shita