La luce delle stelle brilla nel velario blu sospeso del firmamento e palpita di riflessi argentei sulle foglie degli alberi, che ondeggiano leggeri, sfiorati dal vento.
Goyjo fissa prima i compagni, addormentati, e poi le costellazioni. Ricorda molto bene l'ultimo villaggio nel quale sono giunti...
Ancora una volta, il colore vermiglio dei suoi capelli e dei suoi occhi è stata la causa di guai e imbarazzo per i suoi compagni...
Quel rosso è stato associato nuovamente alla sventura e, per evitare problemi, ha dovuto separarsi temporaneamente dal resto del gruppo.
- Soffri di insonnia, pervertito di un kappa?- domanda ad un tratto la voce argentina di Goku.
Il mezzodemone, sorpreso, si gira e guarda il compagno, poi gira la testa e, serio, guarda dinanzi a sé.
Il demone eretico lo fissa, sorpreso. Non sembra lo stesso Goyjo con cui spesso litiga...
Solitamente gli avrebbe risposto, avrebbero cominciato a litigare, Sanzo si sarebbe risvegliato furioso e li avrebbe messi a tacere sbraitando e sparando...
I suoi occhi sono stanchi e privi della solita ironia...
- Occhi? - pensa il giovane demone eretico. Forse ha capito la ragione dell'inconsueto atteggiamento del compagno...
Nell'ultimo villaggio nel quale sono giunti, il loro compagno è stato guardato come un mostro...
E tutti si sono accorti di quanto questo gli abbia fatto male, riaprendo ferite mai completamente rimarginate.
Si avvicina a Goyjo e le sue mani, delicate, sfiorano i suoi capelli.
- Si può sapere che ti prende, scimmia? - chiede l'altro perplesso.
- E' per questo che sei triste? - domanda Goku di rimando e le sue dita cominciano a pettinarne i capelli.
L'altro sussulta. Quella domanda così seria gli procura un forte turbamento...
Gli rimembra un'infanzia negata a causa di un'origine di cui non ha colpa...
- A me piace il colore dei tuoi capelli. - dice ad un tratto Goku e Goyjo si irrigidisce. Sa che le intenzioni del compagno sono buone, eppure odia ricordare le sue origini...
Gli rammenta il dolore di una madre che, un giorno, ha tentato di ucciderlo..
- Una volta ti dissi che i tuoi capelli erano così rossi che sembrano infuocati... E il fuoco rappresenta molte cose belle. - mormora Goku e continua a pettinare le ciocche scarlatte del compagno. Gli risulta strano che la gente non capisca una così semplice verità...
Il rosso è un colore vivo...
E' il colore delle mele mature e del sole prossimo al tramonto...
E ai suoi occhi queste sono meraviglie della natura.
Cosa hanno di pericoloso queste cose bellissime?
Eppure, molti hanno considerato il suo compagno un mostro a causa di quel colore assai vivo dei suoi capelli e dei suoi occhi...
- Tu non sei un mostro, Goyjo. - dice ancora Goku.
Il mezzodemone sussulta ancora, sorpreso. E' strano sentire queste parole per lui...
Certo, sa che, agli occhi dei suoi strani compagni, la sua natura di mezzodemone passa in secondo piano, ma, nonostante tutto, permane il senso di straniamento...
- Quando ho perso il dispositivo di controllo, tu hai cercato di fermarmi, nonostante la differenza di forza,e sei rimasto ferito... Non hai avuto paura e questo non fa di te un mostro. Anzi, sei migliore di quelli che ti insultano a causa del colore dei tuoi capelli e dei tuoi occhi. Loro, dinanzi alla mia forma di demone, sarebbero scappati, ne sono sicuro. - dice sereno Goku e le sue dita indugiano, pigre, tra i capelli di Goyjo, godendo della morbidezza.
Il mezzodemone ride dolcemente, dinanzi alle parole del compagno. Vorrebbe dirgli qualcosa, ma le parole gli muoiono in gola e gli occhi bruciano, carichi di lacrime di commozione...
E non vuole mostrarsi così debole..
Nessuno deve vedere oltre quella maschera di seduttore ironico e spericolato giocatore...
Tuttavia, non può negare a se stesso il piacere che quelle parole gli procurano...
Pur nelle persone più improbabili del mondo, è riuscito a trovare qualcuno che non disprezza il colore cinabro del suo volto...
- Grazie, Goku. -