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Autore: FrenzIsInfected    13/05/2015    7 recensioni
[Horror]
Una leggenda metropolitana narra di un gioco online nel DeepWeb, "Horror's Well", che farebbe scontrare due team formati da personaggi horror di videogiochi e film, scelti casualmente, in cui in ballo è la vita del capo del team. Nick Prescott, un giovane nerd di Riverville, in Oklahoma, sta cercando un modo di far pagare i torti subiti da un bullo, James Nicholson. Cosa mai potrà fare per trovare ed ottenere la sua vendetta?
Genere: Horror, Sovrannaturale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Cosplay o reale? Finalmente, dopo un giovedì abbastanza pesante, la campanella suonò. Nick Prescott uscì in compagnia di Simon McMillin, il suo migliore amico.
- Allora? Come ti è andato il compito? - chiese Simon, vedendo Nick sovrappensiero.
- Spero il meglio possibile. - rispose lui, varcando la soglia della scuola. - Non voglio tornare a scuola, a luglio. - aggiunse.
- Ed io non voglio farti compagnia. - disse Simon.
Nick lo guardò.
- Senza offesa. - si corresse il ragazzo.
Mossero qualche passo, poi un urlo attirò la loro attenzione.
- Eccolì là, i due indagatori del mistero! I detective dell'occulto, dello spiritismo! - .
James Nicholson ed i suoi amici li stavano sbeffeggiando. James era il bullo della scuola, e più di una volta aveva preso di mira i due ragazzi per il loro aspetto fisico e la passione per il sovrannaturale. Infatti, i due erano i classici nerd(occhiali, aspetto trascurato, esperti di pc, giocatori accaniti di videogames), e la cosa non giovava a loro favore, sia in campo di relazioni fra compagni e relazioni con le donne.
- Oggi cosa avete visto? Qualche bambina che si aggirava per i corridoi della scuola? - riprese sghignazzando Nicholson.
- Trattienimi o lo uccido. - fece Nick.
- Penso che moriresti nel tentativo. - disse saggiamente Simon.
Infatti, Nicholson era il capitano della squadra di rugby. Il classico pompato belloccio per cui tutte le donne stravedevano. Peccato che la sua testa fosse stata creata solo per dividergli le orecchie, e non per ospitare materia grigia.
- No, ma in compenso ho visto tua madre ieri sera lungo l'Interstatale. - rispose Nick.
Non l'avesse mai detto. Nicholson si mise in piedi e cominciò ad avanzare a grandi passi verso Nick, facendosi spazio tra la folla.
- Forse ho detto qualcosa di sbagliato. - disse il ragazzo cominciando a correre insieme a Simon, seguito dal palestrato.
- Ora fuggi, bastardo? - urlò James.
- Non è stata una buona idea rispondere. - notò Simon.
- Mi ha rotto i coglioni! Non posso tenermi sempre la rabbia dentro! - rispose Nick.
Svoltarono per qualche via secondaria, riuscendo a nascondersi dal bullo.
- Te la farò pagare! Spera solo di non incontrarmi per strada! - avvertì James.
- Ma vaffanculo. - esclamò Simon, senza farsi sentire.
I due ripresero fiato.
- Dio mio, neanche ci avesse corso dietro Jack Torrance! - rise Nick, rimembrando le famose scene di "Shining".
Simon accennò un sorriso, poi si alzò.
- Comincio ad avere una certa fame. - disse.
- Anch'io. Ci vediamo domani. - salutò Nick, imboccando la via principale di Riverville, il paesino dell' Oklahoma dove risiedevano i due.
Perfetto, ora ho una grana in più. Pensò Nick mentre camminava.
Riverville stava vivendo uno degli orari più intensi della giornata, ovvero l'ora di pranzo. Gli abitanti correvano verso casa o affollavano i ristoranti cittadini.
Mentre camminava, a Nick cadde l'occhio su una figura dall'altra parte della strada.
Una bambina dai capelli corvini, vestita di rosso, stava camminando da sola lungo il marciapiede.
Il ragazzo continuò a guardarla, mentre lei avanzava con la testa china ed i capelli che le ricoprivano i lati del volto.
Perchè mi sembra così familiare? si chiese Nick.
Poi, lei lo guardò.
Il ragazzo ebbe un tuffo al cuore.
Si fermò, ed i due si guardarono per diversi minuti.
Un patito di giochi del genere survival horror non poteva non riconoscerla. Era una delle figure più famose nel mondo videoludico per la somiglianza con Samara Morgan.
Alma Wade fissò con i suoi occhi neri la figura del ragazzo, non accennando al minimo sentimento.
Guardava impassibile il ragazzo.
So chi sei.
Nick avvertì, insieme a queste parole, un forte mal di testa.
Alma distolse lo sguardo dal giovane, e continuò a camminare per la via di Riverville.
Il ragazzo rimase a fissare il punto dove era avvenuto lo scambio di sguardi.
Che diamine ci faceva Alma Wade a Riverville? Non era un personaggio inventato?
Per un attimo pensò ad un cosplay, e che quello che avesse sentito fosse solo immaginazione.
Ma il mal di testa non se lo spiegava. Era avvenuto esattamente quando la bambina gli aveva detto quella frase.
- Ragazzo, ti senti bene? - .
Un uomo si era avvicinato al ragazzo, vedendolo fissare qualcosa di invisibile.
- Sì, sì...sto bene. Grazie. - rispose Nick, allontanandosi.
Che diamine stava succedendo? si domandò.
  
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