Scacco matto.

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Chuck Bass adora tutto di Blair Waldorf.

Adora il modo in cui i suoi boccoli castani le si accoccolano sulle spalle e le incorniciano il viso in onde perfette: la vestono da angelo, mettendo al sicuro da occhi indiscreti quel mostro di deliziosa perfidia che sa essere.

Adora il modo in cui le sue morbide labbra di fragola si increspano in quegli odiosi sorrisetti che possono decretare la sua definitiva sconfitta con conseguente suicidio sociale, o soltanto metterlo in guardia in vista di un'imminente catastrofe di cui, lo sa benissimo, lei sarà l'unica e principale fautrice.

Adora il modo in cui i suoi occhi si illuminano di una luce eccitata ed impaziente allo stesso tempo, perché significa - Chuck lo sa - che sta pensando a qualcosa di stramaledettamente crudele e perfettamente congeniato: in un battito di ciglia appesantite da mascara da quaranta dollari, Blair riesce a calcolare ogni variabile, ad eliminare i rischi, a metterlo alle strette fin quando non si sarà deciso a supplicare per ottenere il suo perdono.

Adora il modo in cui cammina, riempiendo l'aria del rimbombare leggero dei suoi tacchi mentre calpesta impietosamente quel che resta della sua reputazione.

Adora il modo in cui reclina il capo di lato e lo guarda, prima di emettere la sua condanna: mentre lo fa, il suo viso è zucchero filato, le sue parole aspre come succo di limone.

Adora il modo in cui gli dice che è lui lo sconfitto - "Scacco matto" - facendogli realizzare improvvisamente di aver fatto esattamente ciò che lei si aspettava stesse per fare. E' il suo modo di dirgli: benvenuto nel Blair show!

Adora il modo in cui lo lascia da solo e senza parole, mentre il sipario si chiude in uno scroscio d'applausi che non gli spettano, con l'unica martellante ed allucinante convinzione che lo spinge a pensare che, Cristo, potrebbe essere il suo burattino ancora un altro miliardo di volte. Si ritrova a battere le mani assieme a tutti gli altri, senza neanche avere il tempo di rendersene conto.

Adora il modo in cui si punisce per una qualsiasi stupida debolezza, perché per lei il rigore è tutto: non può permettersi esitazioni di sorta, Blair Waldorf.

Adora il modo in cui lo convince che sotto quella maschera di trucchi e profumo costosi non c'è nient'altro, mentre con gli occhi lo supplica di andare oltre la superficie e allo stesso tempo lo avverte di non muovere un passo se non vuole scatenare la sua furia.

Adora il modo in cui i suoi lineamenti si tendono improvvisamente: significa che la regina ha trovato pane per i suoi denti nella più impensabile delle minacce.

Adora il modo in cui cancella il turbamento con un leggero sorriso, un'alzata di spalle e un movimento stizzoso del mento: gli fa credere che ha tutto sotto controllo, quando in realtà non ha la più pallida idea di quale sia la sua prossima mossa.

Adora il modo in cui gli dice di non toccarla, sfidandolo a farlo comunque, supplicando perché non ceda alle sue intimidazioni.

Adora il modo in cui pretende di comandare anche sulle lenzuola morbide, sfatte e profumate del suo letto.

Adora il modo in cui lo manda al diavolo, chiedendogli tacitamente di restare in paradiso con lei.

Adora il modo in cui lo costringe a rotolare sulla schiena, e lo immobilizza sotto di sé, giusto per fargli sapere che è lei a decidere tra i due, che lei può spezzare l'incantesimo quando e come preferisce, senza dover chiedere il permesso a nessuno.

Adora il modo in cui la sua pelle reagisce quando la sfiora.

Adora il modo in cui china leggermente il collo quando la bacia dietro l'orecchio, respirando avidamente il suo profumo, perché le fa il solletico.

Adora il modo in cui cerca il suo sguardo tutte le volte che i vestiti sono ormai scivolati giù dalle coperte di lana soffice, perché quel completo intimo l'ha comprato pensando alla faccia che avrebbe fatto non appena gliel'avrebbe visto addosso.

Adora il modo in cui si sporge verso di lui per l'ennesimo bacio prima che quella coltre di calore non li abbia ricoperti, spezzando il respiro ad entrambi.

Adora il modo in cui tenta disperatamente di tenere il palcoscenico anche quando tra loro non c'è neanche il più sottile ed irrisorio dei confini.

Adora il modo in cui fallisce miseramente e, per una volta, non le importa affatto.

Adora il modo in cui capisce di non poter distinguere cos'è Blair e cos'è Chuck: le guance le si imporporano sempre di più, e le sue labbra rosee tremano, improvvisamente spoglie di qualsiasi traccia di rossetto.

Adora il modo in cui gli chiede di più, fingendo di farlo solo per accondiscendenza.

Adora il modo in cui si ostina a non volergli lasciare il comando, chiamando il suo nome, obbligandolo a fare ciò che vuole lei e lei soltanto.

Adora il modo in cui si spinge contro il cuscino, stringendogli le braccia, singhiozzando sommessamente in una supplica che, lucidamente, non avrebbe mai voluto pronunciare.

Adora il modo in cui lo stringe tra le sue gambe, e lo schiaccia contro di sé, aspettando soltanto di sentirlo gemere sul suo viso ed invocare il suo nome ancora una volta, e poi un'altra ancora, in una nenia infinita che sa di Chanel N°5, dopobarba Hugo Boss, e di qualcos'altro che non saprebbe definire: sa solamente che appartiene esclusivamente a loro due.

Adora il modo in cui l'orgasmo le colora il volto di tinte forti, accendendole il rosso del viso e delle labbra umide, fondendo il cioccolato dei suoi occhi in pozze di dolcezza infinita.

Adora il modo in cui resta abbandonata sopra di lui, respirando il loro profumo, godendosi quell'attimo di tregua che, lo sanno entrambi, non potrà durare per sempre, semplicemente perché non fa parte del gioco.

Adora il modo in cui si concede di essere soltanto Blair quand'è tra le sue braccia.

Adora il modo in cui, in quell'istante, resta appoggiata contro il bordo della vasca, facendo scorrere le mani sulla propria pelle bagnata: è ricoperta da batuffoli di schiuma alla vaniglia e da una nuvola di vapore che appanna lo specchio.

Adora il modo in cui fa risalire le dita lungo il collo, e si annoda i capelli asciutti in una crocchia scomposta.

Adora il modo in cui finge di non averlo visto, fermo sulla soglia del bagno, nascosto dalla porta socchiusa, quando in realtà sta calcolando con estrema precisione la lentezza dei propri gesti.

Adora il modo in cui non riesce ad impedirsi di guardarla e pensare che gli appartiene, che lei lo voglia oppure no, che lei voglia farglielo sapere o meno.

Adora il modo in cui, per quanto Blair non riesca ad ammetterlo, riesce a tenerle testa.

Adora il modo in cui lo ringrazia di conoscere quell'accozzaglia di contraddizioni che porta il suo nome.

Adora il modo in cui ogni regina necessiti di un re alla sua altezza.

Adora il modo in cui gli dice che lo ama, senza neanche dover aprir bocca.

Perché, lo sa, Blair Waldorf adora tutto di Chuck Bass.