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Autore: marig28_libra    17/05/2015    6 recensioni
Con l’unico occhio rimastogli, ormai tremolante e opaco, André non riesce a distinguere limpidamente il ritratto di Oscar...Nonostante vibri di fatica, nessun’ombra atterra il suo animo che coglie rose bianche e allori nascosti ai di là del presente e del silenzio ( poesia che fa riferimento ad una scena dell'episodio 37 dell'anime)
Genere: Introspettivo, Poesia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questi personaggi non sono miei ma di Ryoko Ikeda. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

 

 

 Non teme la luce,
l’Araldo dai capelli bruciati di notti insonni.

 
Gli resta un solo occhio opaco, diradato…
una brezza di foresta che si disperde nell’attesa di sere antiche ed ignote …
Gli resta un palpito di autunnale estate tra le ciglia
che battono un ritmo d’ali di corvi assetati.

 Sorride…e le sue spalle
sono vette indistruttibili corazzate d’una camicia
sgualcita da venti di corse vulnerabili.

No…non teme la luce…
L’Araldo….
Non teme di cantare cose ridicole…

 È davanti il ritratto della sua Condottiera.
Cerca di afferrare le mani di quella strana creatura
che si finge figlia di Marte.
È felice mentre la guarda
e non gli importa quanto lei sia triste
nell’ elevarsi al cielo con un’armatura di gelida gloria. 

 
“ Il tuo sorriso è così luminoso come se accentrasse tutta la luce del mondo “

 
Assisa su un fragile sedile, ascolta la  fanciulla-soldato
reggendo un pallido calice svuotato…
Il moro Scudiero seguita l’elegia seviziando
 le palpebre dell’occhio malato,
poiché il suo sogno è troppo alato.

 
“ Anche la corona d’alloro che porti sui tuoi
meravigliosi capelli biondi s’accende di luce viva”

 “ Non tentare l’impossibile… so che non vedi più bene”

 
S’angoscia dentro sé la donna di luce morente
che non possiede alcun diadema d’alloro fiorente.
Ode  musica di fantasia e lacrima conscia che nulla è menzogna .

 
“ Ma vedo una rosa bianca, due rose bianche, un’infinità di rose bianche”

 
Compaiono boccioli candidi e lei si vede finalmente ridente,
col capo cinto di foglie e uno spensierato mantello di rosso ardente…

 
“ Non dimenticherò mai la bellezza che traspira  da  questo quadro,
come mai dimenticherò la tua vera bellezza”

 
Sono luce morente
che ti ama.

 Nessuno è in grado di dipingere come te, André.
Nessuno mi  trascina nelle valli della Normandia…
Nella nostra infanzia, azzurrità che sussurra tra noi oceanica.

 Manca poco al sorgere del blu.
Il sole cala lentamente nel suo pozzo
con una corda di scintillante malinconia…
S’inoltra nelle profondità delle stelle ancora sommerse
rammaricandosi di ciò che non è riuscito a scaldare
nei lampi dei silenzi speranzosi del domani…

 Cosa scorrerà via oltre il rosso sgretolato e le ombre accasciate che rinsecchiscono a terra?
Cosa si spegnerà?

 Forse il caldo dondolarsi dei frutti degli alberi…
il volo delle api che abbandonano i fiori…
Il rumore delle carrozze che non potranno remigare  
nelle fiamme pericolanti di una città a pezzi.

 Cosa si spegnerà in questa dimora?

 L’aroma della cena, le parole dei miei genitori,
i passi dei servi, i candelabri che sciolgono i loro cappelli gialli…

 Si spegnerà ogni  frastuono di nebbia…ogni freddo dubbio.

 Raccoglierai  i frammenti della mia mente
e dirai che la Morte è un cumulo d’ossa che si polverizza
sotterrato da immensi prati.

 Sarò la tua rosa bianca e mi strapperai i petali
uno a uno mettendoli in bocca,
sprofondandoli nel profumo della tua gola…

 Nell’abisso in cui mai smetterò di cadere.

 
Io, luce morente…
ombra del tuo cuore splendente.

 

 

 

 

 

 

 

 
Note personali: ciao a tutti e a tutte! ^^ Lux moritura significa in latino " luce destinata a morire" .

Avevo lasciato languire questa poesia per quasi otto mesi e alla l’ho modificata e portata a termine…ho desiderato riprendere una delle mie scene preferite dell'anime…una delle più dolci e significative: la parte dell’episodio trentasette in cui André,  non riuscendo a vedere più bene,  s’inventa un ritratto di Oscar tutto suo…un ritratto che sebbene sia fantasia è una realtà più vera dell’effettiva tela dipinta dal pittore di famiglia.
Ho adoperato all’inizio la terza persona come se la protagonista guardasse da fuori la situazione, cercando di estraniarsi dalla propria sofferenza…successivamente sono passata alla prima per entrare nel vivo del cuore di Oscar che si apre e arde.

Spero vi sia piaciuta ( anche se la poesia non è un genere che va molto XD )

 P.S ne approfitto per scusarmi con coloro che stanno seguendo “ I leoni della corona” >.< Questo terribile ritardo d’aggiornamento è dovuto a motivi di studio peso,  lavori di disegno ( questo è un’altra passione fondamentale della mia esistenza XD )  e piccoli problemi di salute…il capitolo secondo l’avevo già impastato da tempo e lo devo concludere…abbiate un po’ di pazienza…^^ “ mi auguro di riuscire a terminarlo verso la fine di giugno anche se non sono sicura al 100%...speriamo bene!

 

 

   
 
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