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Autore: lalluby    17/05/2015    7 recensioni
Margot Harris è una matricola dellla Columbia University con una visione innocente e una paura di cadere.
Calum Hood è il crudele, figlio di un miliardario e un senior della Columbia University con un passato oscuro e un gusto del rischio. Entrambi sono totalmente l'opposto, ma forse, sono solo ciò di cui l'altro ha bisogno.
- - -
- Tu e Calum Hood eravate amici?- Chiesi con cautela. Ma questo anticipava il fatto che io già sapessi la risposta, sorprendendo tutti, il volto di Ashton si dipinse con espressione di amarezza verso il pensiero della sua amicizia con Calum , mascherando il tutto con apatia e fastidio.
- Molto tempo fa. Sono contento che adesso non lo siamo più -
- Perchè? - Chiesi, sperando di ottenere delle risposte e di non essere troppo impulsiva.
- Lunga storia. Ma tutto sommato, lui non è il tipo di persona con la quale vorresti essere impegnata - ( … )
- Penso che ci sia del buono in tutti. Alcune cose... alcune persone, a lui importano - ( … )
Ashton mi guardò , prese un'altra boccata dalla sua sigaretta cercando il mio sguardo. (... ). Ashton portò la sigaretta nel posacenere, schiacciandola contro di esso e guardandola per un attimo.
- Ad Hood non importano le persone. Lui le brucia -
Genere: Dark, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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'' A burnt child loves fire ''
O. Wilde



Prologue




Fin da quando ero bambina, non avrei mai pensato di lasciare per sempre la mia città natale. Certo, molto probabilmente perché stavo iniziando il college, ma c'era una parte di me che sapeva perfettamente che non sarei più tornata.

Appoggiai la testa contro il freddo finestrino e guardai il paesaggio che si presentava sotto la mia vista e le luci sembravano più lucenti più di quanto lo fossero in realtà.

Chiusi gli occhi per poi aprirli nuovamente.

Inspirai.

Guardai il bagaglio a mano, accanto ai miei piedi. Le cartoline e lettere  erano adagiate sul mio grembo, mentre le mie dita giocavano nervosamente con i bordi di esse mentre il mio sguardo seguiva le scritture disordinate scritte sopra.

Espirai.

Mi appoggiai nuovamente contro la finestra e guardai le strade illuminate, sembravano essere più vive dalla mia partenza facendomi desiderare di restare ancora in quella città in cui ero cresciuta. Ma sapevo che non lo avrei fatto, non dovevo.

 

- Quante ne hai fumate oggi? - Chiesi, annusando l'odore di nicotina ancora persistente nella sua pelle e nei suoi polpastrelli, mentre lo vidi accendersene un'altra sigaretta .

- Due pacchi - Disse guardando il cortile della casa in cui ero cresciuta - E sai cosa significa questo? -

- No -

- Significa che morirò, un giorno -

Guardò dritto in lontananza, la sua mascella definita contro la sua lunga colonna del collo che scompariva nella sua camicia morbida a quadri, arrotolata ai gomiti.

- Allora vuol dire che morirò anch'io -

Lui sorrise e si voltò verso di me, appoggiò le dita sotto il mio mento  guardandomi, i miei occhi verdi si persero nei suoi come avevano sempre fatto e come avrebbero sempre fatto.

- Non lo farai -

E gli credetti.

 

 

Ma adesso sorvolando la città in cui ero cresciuta mi sentivo affondare. Avevo una triste sensazione nel petto.I miei respiri diventarono sempre più veloci e sentii le lacrime iniziare a cadere. Non mi ero mai sentita così triste o così sola, era come sentirsi morire. Piccole lacrime cadevano lungo le mie guance e caddero anche sulle cartoline e lettere d'addio, bagnarono l'inchiostro, sfocando alcune delle parole scritte sopra.

Andrà tutto bene.

E so che sarà così. Conoscerò nuova gente e mi farò nuovi amici al college. New York è il luogo perfetto per perdersi e ricominciare, per lasciar andare via i brutti ricordi e andare avanti con la mia vita. Mi asciugai con il pollice le lacrime e dopo alcuni secondi, le lacrime smisero di scendere e io riuscii a respirare nuovamente.

Andrà tutto bene.

  
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