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Autore: Lisaralin    18/05/2015    5 recensioni
Raccolta dedicata ai Gold Saint di tutte le serie di Saint Seiya, spaziando tra i generi più disparati.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gold Saints, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Io e whitemushroom proprio non resistiamo all'idea delle raccolte. Ci siamo divise i Cavalieri d'Oro a metà, tramite sorteggio, e adesso il nostro arduo compito è scrivere una flashfic/oneshot per ciascuno di loro. Per il momento non saranno presenti i Gold Saint di Next Dimension, dato che Kurumada ancora non si è degnato di svelarceli tutti. Ma non è detto che non li recuperemo in futuro.
Che Athena ci assista nell'impresa!

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Asmita raccolta DEF photo asmita raccolta_zpshj7mzcbn.png


Personaggio: Virgo Asmita
Serie: Saint Seiya - The Lost Canvas; riferimenti alla serie classica e a Episode G
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic
Rating: verde
Avvertimenti: la canzone nel testo è Eyes of Time di Ayreon.



Eyes of time

I cannot see with these eyes
my world is dark
like a cold eternal night


Si contemplano migliaia di mondi possibili dalla mano del Buddha.
Nelle fessure tra le sue dita baluginano frammenti di universi. È la vertigine, l’abisso che guarda dentro di te. È l’illuminazione.
È anche l’unico mondo che i tuoi occhi sono in grado di vedere.

I could not tell you no lies
my words are lost
in a shroud of mystery


La meditazione è ricerca.
Spesso cerchi i colori, quelli che non hai mai potuto conoscere: il verde intenso delle foglie, l’azzurro accecante del cielo solcato dal bianco soffice delle nuvole. Preghi perché colino come sangue sulla tela della tua notte.
Altre volte cerchi risposte. Risposte ai piedi incrostati di fango e piagati di ferite. A quei cumuli di stracci sul ciglio della strada che una volta erano persone. Come può il Buddha ostentare quel sorriso sereno di fronte a tanta aberrante miseria?

Tell me what you see
I cannot tell you now
I see the world through the eyes of time


Le risposte che trovi non sono sempre quelle che stavi cercando. Le labbra che proferiranno le loro domande non sono ancora carne, ma solo sogni nelle menti degli dèi.
Arrivano a te attraverso gli occhi del tempo, immagini, frammenti, visioni. Sogni di un mondo giovane, figlio del tuo. Non sai dare loro un posto. Non sai trovarvi un ordine, né comporne un quadro armonioso.
Puoi solo danzare al ritmo vorticoso dei colori del futuro.

Tell me what you feel
I wouldn't know how
I cannot free my mind
from the eyes of time


Gli occhi del tempo ti hanno mostrato tante cose.
Hai visto le fiamme di una salamandra estinguersi tra le lacrime di una regina di pietra.
Hai visto una freccia d’oro, un fiore scarlatto sbocciato su un campo bianco.
Hai visto una maschera dagli occhi vuoti come i tuoi, abbandonata in un campo di rose.
Hai visto una fanciulla dai capelli colore del ghiaccio, colonne possenti come braccia di giganti innalzarsi dal fondo del mare, farfalle arcobaleno tra le schiere putride del regno dei morti.
I colori sanguinano sul manto del buio.

I do not know where I am
I'm lost in time
drifting in eternity
I cannot tell if it's real
or fantasy
or a view of things to come


Ora sei in un luogo diverso, una distesa d’erba. Soffice, odorosa. I petali nell’aria hanno il profumo della quiete, del sorriso enigmatico e sereno del Buddha. La comunione autentica dell’anima con il mondo, l’armonia che è al di là, appena oltre la punta delle tue dita. Forse, rifletti adesso, in fin dei conti non l’hai mai cercata davvero.
Non ti servono gli occhi per riconoscere gli alberi gemelli, l’ultimo santuario terreno del beato Shakyamuni. Ora un’altra anima è in procinto di trasmigrare sotto la loro ombra. Un’anima d’oro, un Cosmo di luce caldo e avvolgente come quello del Buddha. Eppure, non sai spiegartelo, è come se quell’anima respirasse all’unisono con la tua.
Prima di partire dove neanche tu potrai seguirla affida un ultimo messaggio ai petali e al vento.
Arayashiki.

I'm still trying to understand
why do I see the things I see
could it be a future world
that's warning us through me
I'm still trying to understand
why do I know the things I know
does it mean I'm a god
will nobody tell me so?


È la pietra fredda del pavimento nella Casa della Vergine ad accoglierti dopo la visione.
I colori sono solo un ricordo, inghiottiti dalla coltre nera e fredda che ti soffoca da sempre.
Ma una scintilla continua testarda a brillare, malgrado l’assalto delle spire del buio.
Le hai viste chiaramente, ne hai percorso i contorni attraverso gli occhi del tempo, e ora sono impresse a fuoco dentro di te, senza possibilità di errore.
Centootto sfere. Centootto perle per altrettante anime impure.
Per una volta, forse, hai trovato una risposta per cui vale la pena sorridere.

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Note: malgrado io ami la canzone e Ayreon in generale la melodia non mi convince, non ha nulla di Asmita. Ma il testo, nonché la storia del bardo cieco che riceve visioni dal futuro, mi ha fatto pensare a lui, anche per via della grande tristezza e solitudine che caratterizzano il personaggio.
  
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