Autore: Mai Kusakabe
Traduzione: Lilian Potter
Disclaimer: Tutti i diritti a
Eiichiro Oda;
nessuno scopo di lucro.
ANNUAL
FOUR EMPERORS’ MEETING
Il
Grand’Ammiraglio Sengoku stava bevendo una tazza di tè, godendosi uno
dei suoi
rari momenti di pace. Essere il leader della principale forza di
giustizia del
mondo era un lavoro stancante, anche se gratificante in quanto tale,
dover
avere a che fare con Monkey D. Garp quotidianamente era pura tortura,
ma da un
paio di mesi lui avrebbe scelto Garp ogni volta: quel bastardo di suo
nipote,
quel moccioso conosciuto come Portgas
D. Ace, aveva iniziato una sorta di scherzosa guerra con la sua la sua
ciurma e
aveva trascinato il resto del mondo in essa.
Nessun
allenamento poteva preparare il Corpo Marines alle macchinazioni di
quel
demone.
Naturalmente,
il suo pacifico pomeriggio non poteva rimanere tale.
Sentì
le urla un intero minuto prima che l’ufficiale si schiantasse contro la
porta e
riuscisse a fermare la sua scivolata giusto prima di sbattere contro la
sua
scrivania.
-Grand’Ammiraglio
Sengoku! Signore! È terribile!-
-Cosa
c’è adesso?-
E
lì se ne andava la sua pacifica tazza di tè.
Nell’ultima
settimana, i Pirati di Barbabianca stavano diventando sempre più
nervosi e
paranoici. Alcuni di loro si erano abituati a portarsi in giro borse di
caffè o
tè e bottiglie di alcool, minacciando chiunque cercasse di prenderle.
Non
c’era stato neppure un singolo scherzo per l’intera settimana. L’ultima
volta
che era successo, le conseguenze erano state disastrose.
Il
fatto che il loro Comandante della Seconda Divisione fosse stato
avvistato ridacchiante già svariate volte non
aiutava i nervi di nessuno. Sarebbero già diventati matti se non fosse
stato
per le navi della marina che avevano iniziato ad attaccarli da più di
cinque
giorni fa. Pestare i marines era sempre un anti stress, ma le sue
proprietà
terapeutiche avevano un limite quando la fonte di stress era una
zazzera di
capelli neri, una lentigginosa palla di energia conosciuta come Portgas
D. Ace.
E
quindi, il Babbo aveva deciso di non affondare i loro ultimi attaccanti
e aveva
invece mandato Marco sulla loro nave principale per indagare. Non ci
era voluto
molto: dentro un cassetto nella stanza dell’ufficiale in comando c’era
un singolo,
e dall’aria innocente, foglio.
Il
suo contenuto aveva fatto ridere la ciurma per un’intera settimana.
Akagami,
la
Riunione
Annuale dei Quattro Imperatori avrà luogo nella solita isola il 1°
Settembre.
Porta
dell’alcool.
E
nella parte inferiore della pagina c’era il simbolo dei Pirati di
Barbabianca.
In
momenti come quello, Sengoku doveva ricordare a sé stesso di non
distruggere il
quartier generale in preda all’ira. Sapeva che era una possibilità,
sapeva che
quella feccia non era al di sopra di
una cosa simile, sapeva che era il finale meno disastroso per tutto
ciò. In
ogni caso, visto che non poteva ammazzare il moccioso, puntò sulla sua
migliore
seconda opzione.
-GARP!
CHE CAZZO HAI INSEGNATO A QUEL
MOSTRO?!-
Quando
che se ne andò per massacrare di botte lo squilibrato Vice-Ammiraglio,
la
lettera che aveva causato la sua furia restò dimenticata, fatta a
pezzetti,
sulla sua scrivania.
Scusate,
era uno
scherzo.
-Portgas
D. Ace
FINE
Perché Ace ne sa sempre
e comunque una più del diavolo.
Non
invidio per niente Sengoku, ma da esterna mi sono fatta una bella
risata di
fronte a questa situazione. X°D
Lily
N° 533: ‘Non
c’è una Riunione Annuale dei Quattro Imperatori. I marines sono
paranoici abbastanza senza che io li aiuti.’
QUI l’originale. ©Elvenarchress
CHIARIMENTI: Mai per scrivere
questa storia si
è basata, col debito permesso, alla proibizione n°533 di Second
Division Prohibitions, storia che contiene una lista di
azioni che Ace non potrà più fare firmata da Barbabianca e tutti gli
altri
comandanti e in cui il moro sfida l’impossibile continuando a farla
crescere in
lunghezza, dell’autrice Elvenarchress.
Trovate la prima parte tradotta su EFP da me QUI.