Poesia che fa parte di una raccolta che ho chiamato "Mitopoiesi", giocando sull'etimologia greca della parola 'poesia' e della parola 'mito'. Assieme formano quasi un'ossimoro.
In questa poesia, che è ben lontana dall'essere semplicemente un esercizio di stile, io mi sentivo trasfigurata in Daphne, nel senso profondo che appartiene a questa famosa figura mitologica. Ella è sacerdotessa, è Dea e Ninfa. Ella è Anima, la mia anima, come tutte le Ninfe sono le anime degli uomini secondo Porfirio (ma non solo...).