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Autore: Feles 85    20/05/2015    4 recensioni
Poesia che fa parte di una raccolta che ho chiamato "Mitopoiesi", giocando sull'etimologia greca della parola 'poesia' e della parola 'mito'. Assieme formano quasi un'ossimoro.
In questa poesia, che è ben lontana dall'essere semplicemente un esercizio di stile, io mi sentivo trasfigurata in Daphne, nel senso profondo che appartiene a questa famosa figura mitologica. Ella è sacerdotessa, è Dea e Ninfa. Ella è Anima, la mia anima, come tutte le Ninfe sono le anime degli uomini secondo Porfirio (ma non solo...).
Genere: Introspettivo, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ad Apollo Luciferino
(Agosto 2009)

Chi non brama le tue dita di fuoco
o Apollo immortale

Scaldami con la tua Ombra
donami la mia Essenza

Che le tue chiome corvine
scendano sul mio petto
non più acerbo

Che la tua Lama
sfiori le mie mani

Che la tua dolce Estasi
prenda il mio ventre

Che il tuo sguardo lontano
penetri la mia mente persa
nei meandri del tuo Volto Perfetto

Il cuore che brilla 
nel mio petto,
ora rifulge nel tuo torace
potente

o Apollo Immortale
avvolgimi tra le Spire Perigliose
dei tuoi Sacri Riti.
   
 
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