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Autore: the angel among demons    23/05/2015    1 recensioni
Iris ha due migliori amici, ha un ragazzo dolce e una famiglia ragionevole. Ha tutto quello che un'adolescente vorrebbe avere. Ma non è felice, non completamente. Ha un vuoto dentro, che solo un ragazzo riuscirà a colmare.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1

Non cela facevo più,mi mancava l'ossigeno,mi guardai le mani in fratto di secondo,troppo screpolate. Basta era la mia fine....finchè vidi...

*una settimana prima*

Ecco che finalmente in quel maledetto lunedì suonò la campanella,senza esitare corsi dalla mia amica del cuore Nicole che distava 3 banchi dietro di me. Non ebbi il momento di arrivare da lei che si alzò con un pacchetto di patatine dixi e con un sorriso enorme mi chiese -Buongiorno Iris!! come ti sono sembrate le prime due ore di matematica? hahaha- rise,e io le risposi rubandogli il suo pacchetto di patatine già aperto da lei.

- Direi che sono state due ore fantastiche!- mentii ma prima che lei disse qualcosa la presi per un braccio e letteralmente la trascinai fuori dalla classe.

Dopo circa due minuti ero già stanca di ridere con lei,quella sarebbe stata una giornata faticosa a scuola,ma l'importante era passarla con Nicole o meglio passarla con qualcuno che ti faceva tornare su il morale.

Abbassai la testa alla ricerca dell'ultima patatina nel sacchetto ma quando rialzai la testa non feci in tempo a mettermela in bocca che da dietro qualcuno me la prese e se la mangiò,la mia furia si stava impossessando di me...

-Scusa amore,sai che sono un golosone!- riconobbi subito quella voce,ma certo,era la voce del mio Danny.

La furia si "rilassò" e mi girai per dargli un affettuoso bacio e,nello stesso tempo assaporare anche il sapore delle mie patatine preferite,in cui erano rimaste un pò di briciole sulle sue labbra.

-Me la pagherai per questo,vero?- mi chiese facendomi la sua solita faccia da cucciolo indifeso.

-ovvio!- gli sorrisi.

Suonò la campanella,era ora di ritornare in classe,ma non avevo la forza mentale di ritornarci,volevo restare ancora appiccicata a Danny ma mi ricordai che aveva un'interrogazzione,quindi lo lasciai andare.

-Ci vediamo dopo! augurami buona fortuna!- disse agitato mentre se ne stava andando nella sua classe.

-In bocca al lu....- non feci in tempo a rispondere che stavolta fù Nicole a prendermi per un braccio e portarmi in classe,non c'era nessuno più ossessionata di lei alle regole della scuola.


Finalmente arrivò il mio momento tanto atteso,la fine della scuola. Quando uscii da quel edificio sentii la libertà nei miei polmoni,e tutto andò meglio quando vidi Danny aspettarmi con la sua lussuosa macchina.

Ovviamente,deficiente come ero, solo io potevo farmi confiscare la patente dopo il primo mese...così finchè nn mi ridavano la patente era lui ad accompagnarmi a casa.

Quando raggiunsi la macchina aprii la portiera, lanciai il mio zaino nei sedili posteriori e mi sedetti allacciando la cerniera molto svogliatamente.

-Wow! la mia canzone preferita!- disse entusiasto alzando il volume della radio.

-ora mi tocca ascoltare la tua band preferita!- dissi alzando gli occhi al cielo.

-Hai qualcosa da dire sui Coldplay?-mi lanciò un'occhiataccia.

-Nono s
ono bravi ma non mi fanno impazzire..-

-Li dovrai sopportare comunque- disse accarezzandomi la spalla come se mi dovesse sconsolare.

Dovetti sopportare lui che strillava dalla gioia per la sua band tutto il tempo,finchè n
on vidi la mia piccola casetta accogliente -casa dolce casa!!- aprii con uno scatto la portiera e uscii prendendomi lo zaino,diedi un bacio a Danny sulla guancia e chiusi la portiera andando verso casa.

-Non sono così male a cantare!- mi urlò quasi offeso.

Io risi fortemente e risposi con simpatia.

-A cantare n
on sei male! ma a strillare forse meno!- lo sentii ridere mentre entrava casa.

Finalmente ero nella mia dimora,lanciai per la seconda volta lo zaino per terra,andai in cucina a prendere qualcosa da sgranocchiare e accasciarmi sul divano a guardare un pò di TV,credevo che avrei fatto solo quello in quella giornata.

Sentii dei passi e una voce trillante mi stonò le orecchie.


-Amore! sono a casa!- ecco che arrivò mia madre dal lavoro.

-Ciao mamma,fatto presto da lavoro!- dissi portandomi una brioche alla bocca ancora appollaiata sul divano.

-Si... non c'era molto da fare...- così dicendo salì al piano di sopra portandosi un giornalino. Continuai a guardare la TV.

Peccato che appena mi stessi per addormentare sento un fastidioso drrinn dal mio telefono.

Era Nicole,lo avevo capito dalla sua foto,ebbi una mezza idea di non rispondere ma continuava a chiamare senza sosta.Così risposi....

-Ehi Iris! che fai? usciamo?- chiese con il suo solito modo di parlare felice. Cercai di rimettermi apposto la testa e risposi.

-Stavo dormendo!! e francamente non ho voglia di uscire!-

-Peccato...perchè sono già davanti a casa tua- a quelle parole mi alzai e aprii la porta. 

Come immaginavo, c'era lei.

Staccammo le chiamate,la guardai male,ma prima di insultarla entrò in casa e chiuse la porta.

-ora tu vai a sistemarti,prendi qualche soldo,e usciamo!-

-NO!-dissi quasi isterica,ma continuai -ora tu mi chiedi scusa per avermi svegliata e torni a casa tua!-

Lei scosse la testa e poi rise -non se ne parla proprio,dai mentre vai in camera a sistemarti ti aspetto qui-.


In certi momenti vorrei ucciderla e quello era un buon momento per farlo. Ma senza esitare annuii,sapevo che più cercavo di andarmene da lei più mi avvicinavo,così salii le scale,ci misi poco,e scesi.

Prima di andarmene urlai -Mammaaa! io esco!!-

Dopo aver sentito un "si tesoro" me ne andai ancora assonnata.

-Voglio prendere una crepe! a te andrebbe?- mi chiese contandosi i suoi soldi.

-Veramente ora non mi va...- risposi stiracchiandomi un pò.

-Come vuoi signorina- disse spingendomi un pò.

Arrivammo praticamente subito alla crepperia,infondo era un vantaggio abitare in pieno centro di una città,così puoi essere vicino a quasi tutti i negozi.

Non avevo voglia di entrare,così rimasi fuori ad aspettare. Ebbi la testa nel vuoto per qualche minuto,finchè da dietro non mi arriva un forte abbraccio e dolci parole sussurrate all'orecchio.

-Ti sono mancato?-

-Lucas?- chiesi agitandomi.

-Bingoo-

Mi girai e vidi i suoi occhi azzurri che brillavano,quegli occhi non sono cambiati!

-Lucas!! che bello vederti dopo 4 mesi!!- dissi aggrappandomi alle sue spalle.

-Ripeto,ti sono mancato?- disse in un modo sarcastico.

-ovvio!!- dissi alzando la voce attirando anche i passanti,ma in quel momento non mi interessava.

-Sono felice di rivederti Iris! non hai ricevuto i miei messaggi?-

-Si...ma non ho avuto soldi e tempo per risponderti,scusa...- mi volevo picchiare da sola,ero stata un'amica orrenda,neanche rispondere al proprio migliore amico che si era trasferit dai nonni al mare per un pò,con la morte di sua sorella voleva staccare un pò da tutti e tutto,perfino dalla scuola.

In quel momento uscii Nicol con la sua crepe fumante già addentata.

-Lucas! ciao!- balbettò Nicol,sapevo che ha sempre avuto una cotta per lui,ma non voleva farlo capire,ultimamente non aveva mai avuto molta fortuna con i ragazzi.

-Ciao Nicol,ti fai sempre più bella!- disse stupito.

Non c'era da meravigliarsi,Nicole è sempre stata una bella ragazza,alta con i capelli corti neri fino alle spalle,gli occhi chiari a mandorla,la pelle olivastra,labbra sottili sempre coperte da un rossetto che si abbinava coi vestiti ecc.... diciamo il contrario di me.

Nicole arrossì quando lui si avvicinò a lei per abbracciarla.

-Mi sei mancata tanto...- le disse abbracciandola e accarrezzandogli i capelli delicatamente.

-Anche tu..- gli disse abbracciandolo a sua volta.

Quando si staccarono Lucas le rubò un pezzo di crepe -Non cambi mai eh?- dissi dandogli una pacca sulla spalla. Tutti e 3 ci mettemmo a ridere,la nostra era una grande amicizia...

Io,Nicole e Lucas passammo il resto della giornata a spintonarci,a ridere,insultarci,fare battute e a ridere ancora. 
Quando si fecero le 6:00 andammo verso il ponte,dove si stava facendo un tramonto spettacolare:il sole che calava molto lentamente,gli uccelli che volavano verso l'orizzonte,pescatori che tentavano ancora di pescare qualche povero pesce,gli alberi che si affacciavano alla riva del fiume,accompagnato tutto da un adorabile colore arancio che si estendeva su tutto il cielo.

Scendemmo sotto,vicino al fiume a lanciare pietroline e cercando di farle fare i salti nell'acqua.

Lucas si sedette per terra -quelli li chiamate lanci?- disse lui con un'aria di so tutto io.

-Hai qualche problema?-gli risposi,e Nicol continuò -se sei tanto bravo vieni tu!-

-No grazie....sono stanco,non ci ho voglia- disse sdraiandosi in alcune rocce.

-Sai che siamo più brave di te,per questo dici così! ma se vuoi non rispondere,sai sei troppo stanco per perdere fiato- repplicò la mora.

-Si,anzi già che ci siete fatemi un massaggio!-

-Uhm....un massaggio eh? sei sicuro di non volere un bagno caldo?- a quelle parole mi avvicinai a lui facendo segno a Nicol di seguirmi.

-ok...ora mi fate paura...- disse aggrottando la fronte.

-Fai bene!- disse Nicole,che senza pensaci neanche un secondo prese Lucas da un braccio,io dall'altro braccio.

-Ehi ehi che fate? non fate le stronze!- disse cercando di liberarsi come se avesse addosso una camicia di forza e cercando di tenere i piedi fermi al suolo.

-Non ci pensiamo neanche! buon bagno nostra maestà!- così dicendo lo buttammo in acqua spingendolo contro le sue prove di liberarsi.

Scoppiammo a ridere,era troppo divertente vedere Lucas nuotare come un disperato -se vi becco!!- gridò come se ci volesse spaventare.

-oh ci scusi! vuole anche l'asciugamano?- disse Nicole dandomi il 5.

-Lo avete voluto voi!- disse uscendo dall'acqua -è arrivata la vostra fine!- continuò togliendosi la giacca che si mise nella spalla subito dopo.

-Uhm..... solo se ci prendi capo!- dissi correndo via per tornare sopra il ponte,intanto feci il cenno a Nicol di venire via con me a salvarsi dal trasgressivo Lucas.

-Mi sa che l'abbiamo combinata grossa Iris- mi disse preoccupata mentre stavamo già per arrivare al ponte,prima di risponderle mi girai per vedere dove era finito Lucas:ci stava raggiungendo.

-Ma va! è stato troppo divertente,ma è meglio che ci sbrighiamo a raggiungere casa perchè Lucas ci sta raggiungendo!- l'avvisai velocizzando il passo e lei fece lo stesso rispondendomi con un semplice "ok".

Facemmo una pausa alla prima panchina che trovammo,di Lucas non c'era traccia.

-Lo abbiamo seminato- la assicurai cercando di rallentare il mio battito cardiaco.

-Sembra anche a me....-disse guardandosi intorno.

Mi sedetti nella panchina finchè non sentii delle gocce cadere sulla testa,a quel punto alzai lo sguardo,feci un urlo,c'era Lucas con una faccia non molto contenta;a quell'urlo ci alzammo immediatamente,volevo correre,ma il mio corpo non melo permetteva così mi arresi....ma si vedeva che Nicol aveva ancora energia per continuare a correre a questo "gioco".

-E' troppo facile prendere te- disse riferendosi a me. Si mise a correre contro Nicol,per lui è stato facile prenderla. Mentre stavo ancora cercando di riprendermi potevo vedere la faccia di Nicol emozionata al fatto che Lucas la stesse abbracciando (nel tentativo di catturarla)alla vita.

Passarono pochi minuti quando il mio respiro tornò regolare. Andai verso quei due giocherelloni dei miei amici. Feci in tempo a vedere mentre si staccavano delicatamente dal loro abbraccio e mi guardarono con imbarazzo e notai subito i loro volti arrossati,a quel punto Lucas ci salutò guardando l'ora dal telefono,disse che non poteva fare tardi a casa e corse via cercando ancora di asciugarsi.

Si fecero quasi le 7:00 mentre camminavamo verso casa,ormai era buio,così chiesi a Nicol di cenare da me,lei accettò volentieri.

Quando arrivammo a casa dimmi avvisai subito mia madre che Nicol si sarebbe fermata da noi,ma non feci in tempo a sapere cosa avrebbe risposto (tanto sapevo già che avrebbe detto si),che stavo salendo le scale prendendo Nicol per una mano.

Quando raggiungemmo la mia camera,e Nicol aveva smesso di lamentarsi che le facevo male alla mano,chiusi la porta a chiave.


-Sono curiosa,non farmi stare sulle spine! racconta tutto! so che ti piace Lucas,come ti stavi sentendo a quell'abbraccio? raccontami tutto!- chiesi cercando di mantenere la calma alla voglia di sapere tutto,fece un grosso sospiro e iniziò a parlare: -oh Iris....sono sopraffatta dall'emozione,non so da dove cominciare...- io le presi le mani -non preoccuparti,fai con calma- l'assicurai mentre la mia curiosità aumentava.

-Allora...stavo scappando e Lucas mi prese dalla vita e mi tirò verso di se,oh Iris non hai idea! ho sentito il suo corpo contro il mio,mi sembrava di toccare il cielo con un dito! e proprio quando pensavo che non ci fosse niente di più bello al mondo lui ha affondato il viso tra i miei capelli e ho sentito le sue labbra sfiorarmi il collo e il suo respiro affannato nell'orecchio,non mi sono mai sentita così bene- disse alzandosi e si mise le mani alla testa ripetendosi che fosse tutto vero,ma io volevo sapere di più -e poi?-chiesi tenendomi ancora di più sulle spine.

Fece un'altro respiro profondo,si calmò e rispose risedendosi nel letto vicino a me.


-Poi niente...sei arrivata tu e dall'imbarazzo non riuscivamo neanche più a guardarci negli occhi....per me è stato bellissimo,ma penso che per lui non sia lo stesso...-

Non feci in tempo a risponderle che sentimmo dal piano di sotto -è prontoo!! scendete e venite a tavola!- gridò mia madre.

Guardai Nicol e ci alzammo,avremmo continuato dopo la conversazione.

Finimmo la cena,si erano fatte le 9:00,Nicole doveva andare a casa,anche perchè l'indomani era martedì e bisognava andare a scuola.

Ovviamente l'accompagnai,e dopo averla salutata tornai indietro. Mentre tornavo a casa vidi Lucas da lontano,mi sembrò strano. Lo salutai,evidentemente non mi sentiva,così sono corsa da lui.

Finalmente mi notò e si girò per farmi un semplice "ciao" con aria come se volesse dire " non ho voglia di vederti"

-Come mai sei qui?- gli chiesi senza neanche chiedergli come stava,volevo arrivare al dunque...

-Perchè? sembri mia madre!- era scorbutico,chissà cos'aveva....non era mai stato così con me. 

-Per sapere...è abbastanza tardi e mi sembra strano vederti qui...- dissi abbassando lo sguardo,stranamente non ero a mio agio con lui,non era mai successo.

Per un pò di tempo restò in silenzio ma poi parlò -volevo fare un giro...e tu perchè sei qui?-  la sua risposta mi sembrò strana,ma per essere educata risposi -Nicol si è fermata a mangiare da me e lo accompagnata a casa,stavo tornando a casa e ti ho visto-

Quando dissi il nome di Nicol,lui si irrigidii,come se non gli piacesse l'argomento.

Non potevo perdere tempo,l'indomani dovevo svegliarmi presto.

-Bè io vado,domani ho scuola,ciao- lo salutai,ma mentre stavo andando verso casa mi fermò.

-No aspetta...scusa se sono così,ma credo di avere la febbre per colpa di qualcuno...- disse riferendosi a me.

Non potevo non fare una risatina a quella battutta,lo presi per il braccio e mi portò fino a casa. Ci salutammo ed entrai a casa.

Era stata una strana conversazione...ma pensai che fosse solo un momento no per lui,quindi lasciai stare.

Quando salii in camera mi misi il pigiama e mi buttai nel letto e giocai un pò con il telefono. Mi accorsi che mi mancava Danny,quel giorno lo avevo visto poco. Guardai l'ora,erano già le 10:00,non sapevo se chiamarlo,ma alla fine lo chiamai,volevo sentiro..

Sentivo il "tu-tu-tu" del telefono di quando chiami una persona,finalmente sentii una vocina.

-Ehi! come mai chiami a quest'ora?-chiese sorpreso.

-Volevo sentirti...mi sei mancato oggi,ci siamo visti poco- risposi.

-Uhm... ho un'idea,domani ti va di stare tutto il giorno con me?- a quella domanda sorrisi,volevo proprio stare con lui.

-Mi va benissimo! non vedo l'ora di vederti....- dissi con un pò di noia,la noia di quando non vedi l'ora che ci sia un momento atteso da te.

-Perfetto,allora a domani,by- disse e non ebbi il tempo di digli ciao che staccò la chiamata...ci rimasi un pò male. 

Dopo Danny chiamai Nicol,che alla prima chiamata non rispose....ma alla seconda si.

-Ehi...che c'è?-disse scorbutica pure lei..

-Volevo parlare un po...che hai?stasera tutti che parlano come se non mi volessero parlarmi!- dissi offesa.

-No scusa,sono stanca dopo la giornata di oggi...e non faccio pensare ad altro che a Lucas- disse scusandosi.

-Non ti devi preoccupare per lui... e poi l'importante è restare amici,se lo siete,quello è il primo passo- le dissi cercando di tirarle su il morale.

-Hai ragione- ci fù un momento di silenzio,ma poi continuò.

-Vado a dormire...ciao- sbadigliò -notte- sbadigliai anche io,poi staccai la chiamata.


Martedì non era una giornata stancante...più che altro passò in fretta. Passai la giornata praticamente stando sempre nei miei pensieri pensando al giorno prima,e quando c'era l'intervallo rubavo solo la merenda a Nicol,ma non avevo voglia di parlare.

Quando uscii da scuola vidi Danny,ma non vedevo la macchina,mi avvicinai a lui,mi guardai attorno,avevo un'aria confusa.

-Scusa....non sono venuto in macchina oggi a scuola,serviva la macchina a mio padre,quindi sono venuto in pullman- mi disse scusandosi.

-Fa niente...andiamo a prendere il pullman- dissi andando verso la fermata,seguita da Danny.

Mentre aspettavamo il pullman e parlavo con Danny delle lezioni e sui buffi professori,mi squillò il cellulare,era Lucas.

-Pronto Lucas?- risposi.

-Ho una bella notizia...-

   
 
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