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Autore: carmen1409    24/05/2015    1 recensioni
Ok partiamo con le domande semplici che sicuramente ognuno di noi si è almeno posto nella vita. Perché le forchette si chiamano così invece dei cucchiai o viceversa? Oppure perche chiamare una sedia sedia e non finestra? Ma, la domanda più importante, cosa accade dopo la morte? Esiste il paradiso , inferno o purgatorio? E dove andremo a finire tutti quanti?
Beh ovvio che si, chi non ha mai pensato cosa succede dopo, ed ognuno con la sua religione ha cercato di dare un vero e proprio significato, ma veramente credo che solo io possa darvi la soluzione a questo nostro capriccio di conoscenza vivendolo in prima persona.
"Era tutto luminoso, poteva essere considerata come l'unica meraviglia al mondo. Non devi preoccuparti lì hai tutto quello che vuoi è fantastico, solo mi mancavi tu".
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wonder

 
Emh.. salveee a tutti sono carciofo e questa è la prima storia
che pubblico, da premettere che non sono una
grande scrittrice, ma spero che nel mio
piccolo questa storia vi piacci
a.
 
 
 
Ok partiamo con le domande semplici che sicuramente ognuno di noi si è almeno posto nella vita. Perché le forchette si chiamano così invece di cucchiai o viceversa? Oppure perche chiamare una sedia sedia  e non finestra? Ma, la domanda più importante, cosa accade dopo la morte? Esiste il paradiso , inferno o purgatorio? E dove andremo a finire tutti quanti?
Beh ovvio che si, chi non ha mai pensato cosa succede dopo, ed ognuno con la sua religione ha cercato di dare un vero e proprio significato, ma veramente credo che solo io possa darvi la soluzione a questo nostro capriccio di conoscenza vivendolo in prima persona.
No, se ve lo state chiedendo, non sapevo di riuscire a tutto questo e non l’ho nemmeno programmato mi ci sono ritrovata dentro così un po’ come quando si ci innamora, dalla calma alla tempesta senza che me ne sia accorta.
 
***
Per essere miei amici le persone devono conoscere le informazioni basilari per starmi accanto, ad esempio non chiamarmi vita, amore, battito, non scrivere come se avessi chiesto il loro codice fiscale e soprattutto NON TOCCARMI.
Si è strana come cosa ne sono consapevole, ma proprio non mi piace quando la gente che ti conosce da poco si prende tutta questa confidenza con me a meno che non sia io a dare il permesso. Lo so sono una ragazza complicata io, figuratevi, non dico nemmeno “ti voglio bene”! Sarà anche per questo che non ho ancora trovato un ragazzo.
Credo che questa paura sia attribuita al fatto che da piccola mio papà mi picchiava. Questo per me è un argomento tabù e quindi non mi va ancora di raccontarvelo e forse nessuno lo saprà mai.
Era questo quello che pensavo mentre camminavo per le strade di Palermo in questa bellissima giornata di sole, sono diretta alla Feltrinelli a fare nuovi acquisti, si perché diciamocelo, chi non ama i libri? Ovviamente quasi la maggior parte delle persone quelle superficiali, figli di papà, e la gente che conosco.
Si perché le persone che mi circondano non fanno altro che deridermi  perché dicono che la lettura è da “sfigati” , beh non credo sia così perché infondo cosa c’è di più bello in una giornata di pioggia di un libro? Magari sotto le coperte con una cioccolata calda?
Nulla assolutamente nulla.
Arrivata all’ingresso iniziai a cercare con lo sguardo la mia amica Martina , ci eravamo date appuntamento qui aveva detto di volermi far conoscere una persona, spero soltanto che non sia qualcuno che vuole affibbiarmi dato che non ho trovato, a detta sua, “ chi mi completa” , ma per quanto possa sperare sono sicura che ci sarà la sua prossima “cavia”. Spero solo che non sia come quello dell’ultima volta con la fissa di conservare le unghia dei piedi… vi immaginate che schifo?!
Comunque decido di mettermi su una poltroncina ed iniziare la mia prossima vita.
“ Forse lo spinning non è poi così male. In pratica rotolo dentro, seguita da Charlotte che, con mia grande soddisfazione, zoppica vistosamente; Max sta guardando fuori dalla vetrata, le mani unite dietro la schiena. Indecifrabile l’espressione del suo viso quando, girandosi, si rende conto di chi…”
-Scusa? -.
Provo a ignorandolo crogiolandomi di nuovo nella mia amata lettura.
“…sta causando tutto quel casino. Il suo aspetto è quello che conosco e amo: un misto di glamour e sicurezza di sé. E’ diventato all’istante consapevole delle otto ore di viaggio in turistica spalmate sulla mia faccia e sui miei abiti. Non dice niente ma si…”
-Mi scusi, signorina. Lo sa che non è carino ignorare le persone?-
Gli faccio vedere io cosa è carino e cosa no. Ma come si permette, senza nemmeno conoscermi, a prendersi tutta questa libertà con me!
Alzo lo sguardo per vedere chi è il mio interlocutore e non riesco a credere chi ho davanti. Daniele. Non un semplice ragazzo, ma il ragazzo con il quale ci scambiamo sempre occhiate a scuola .
-E lei lo sa che non si disturba chi sta leggendo?-
-Touchè-
La prossima volta devo sceglierle meglio le persone col quale invaghirmi, ma si sa questo non è in nostro potere.
Dato che non mi approssimavo a rispondere il coso qui presente ha scelto di continuare a parlare.
-Tutta colpa della neve, bel libro ho appena finito di leggerlo, ma lo sai che…-
-No-
-Dicevo che alla…-
-Ho detto no-
-Ma succede una cosa bellissima!-
Questo ha superato i limiti. Me ne vado, al diavolo Martina e i suoi incontri di meeting  io questo non lo tollero me ne vado.
E così dicendo mi incammino verso l’uscita pronta a trovare un posto migliore dove nessuno verrà ad importunarmi.
Non avevo ancora fatto i conti con lui, niente si è messo pure ad inseguirmi ora!
-Comunque  Daniele, piacere-
Così facendo mi tende la mano in modo che io la possa afferrare e presentarmi.
Illuso. Se crede che io voglia essere cordiale si sbaglia di grosso, dopo quello che è successo posso ritenermi offesa anzi sicuramente devo.
-Non mi rispondi?- continua a dirmi guardandomi con una strana espressione. Non lo avevo mai sentito parlare a scuola è piuttosto taciturno e poi non abbiamo mai avuto modo di scambiarci qualche parola, ma dopo il nostro incontro sono contenta di non averlo fatto.
Continuo imperterrita per la mia strada, sono crudele lo so, e sto anche sprecando una grande occasione col ragazzo che mi piace, ma il mio carattere mi comporta ad essere così.
Continuando a camminare, ma qualcosa, o meglio qualcuno, mi circonda i fianchi e subito tocco qualcosa di duro con la mia schiena. Stavo entrando in panico, quando mi è apparsa la faccia di Daniele con quel suo sorriso sghembo  a qualche centimetro dalla mia, decisamente troppo vicino per i miei gusti. Tento di divincolarmi ma senza successo perché mi tiene con le spalle al muro e continua ad avvicinarsi.
-Sai, mi avevano detto che eri un tipo un po’ scontrosa Carmen, ma non pensavo fino a che punto-.
E ancora continuava con quel suo sorriso sghembo sulla faccia, in fin dei conti ha proprio un bel sorriso e delle labbra che promettono grandi cose, mi piacerebbe baciarlo e … oddio che pensieri vado facendo! Non lo conosco nemmeno potrebbe essere un maniaco e sa il mio nome, come lo conosce? Ma comunque decido di dargli corda, magari s’impicca.
-E chi, di grazia, ha voluto decantare queste lodi sul mio conto ?-.
Arrivato a sto punto.
-Una tua amica ,si credo che si chiamasse Marina o Martina -. Disse passandosi la lingua sulle labbra e una mano fra i capelli avvicinandosi ancora di più.
Martina , lo sapevo che c’era il suo zampino qui! Ah, devo solo trovarla e dirgliene quattro a quella lì , vedi amica che mi ritrovo.
Senza volere avevo iniziato a borbottare fra me e me distraendomi dal problema principale.
Così non mi accorsi che si stava avvicinando e con un solo rapido gesto si appropriò delle mie labbra.
Non avevo mai baciato nessuno mi provoca una strana emozione, sento tanti crampi allo stomaco, ma non sono fastidiosi, direi più una sensazione piacevole, però così facendo, non mi accorsi di aver messo automaticamente le mai sui suoi capelli, non mi accorsi delle sue mani sulla mia schiena e non mi accorsi della macchina che aveva sbandato e stava finendo su di noi, non mi accorsi che aveva smesso di baciarmi,non mi accorsi di nulla, qualcuno provava a chiamarmi ma la voce era molto lontana, sentivo una live pressione intorno al corpo e poi, tutto buio.


Angolo autrice.
Ok questo è il mio primo inizio, sono consapevole della merdata scritta qui però spero che siate clementi e che mi deste un vostro giudizio per capire se devo continuare la storia o ritirarmi a fare un corso d'italiano.
Sono sicura che la mia soria non sarà e non è in grado di suscitare emozioni come la maggior parte di storie lette qui , ma spero che almeno  mi date un possibilità.
Buona lettura,
Carciofo.
   
 
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