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Autore: Miss_G    25/05/2015    0 recensioni
Non era possibile. Perché Jonghyun spuntava sempre così, dal nulla?
‘Beh, sì, proprio come nei romanzi d’amore’. [JongKey]
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key, Minho, Onew, Taemin
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi torna in mente questa storia di tanto in tanto. Ora ho davvero DAVVERO deciso terminarla in tempo breve (o almeno credo) e ho anche deciso la struttura e la durata dei prossimi capitoli. E' davvero odioso vedere le fanfiction incomplete. La voglio finire in modo che, chi vorrà, potrà leggerla già completa.
Ad ogni modo, indicativamente verrà terminata in in altri circa 5 capitoli ^^




Chapter Six
 

Erano passate ormai più di due settimane da quella brusca discussione e non è certo una novità dire che nulla fosse cambiato.
Dal canto suo, Onew, si sentiva veramente un'idiota per aver "consigliato" a Key di affrontare il discorso con l'amico. Forse avrebbe potuto starsene zitto e lasciare che le cose si sistemmassero da sole.. e invece no, aveva dovuto fare il leader della situazione. 
"Che leader del cazzo" pensò tra sè e sè mentre, appoggiato al cofano del loro van, stava finendo la sigaretta accesa poco prima.
Gli altri, dentro la macchina, attendevano pazientemente di partire e ritornare, finalmente, a casa dopo una stancante giornata di prove. Sarebbero pure potuti partire se non fosse che Jonghyun mancasse all'appello. 
Aveva detto che doveva "salutare una persona" e che sarebbe sceso nel parcheggio in pochi minuti. Eppure quei pochi minuti si erano trasformati in quasi mezz'ora e, al contrario di Taemin che si era silenziosamente addormentato sui sedili posteriori, lui, Minho e Key stavano bollendo di rabbia per quel ritardo.
Ed erano propio di Key i sospiri scocciati che si sentivano provenire dalla macchina.

Il biondo, se possibile, stava cominciando ad odiare sempre di più Jonghyun, via via che il tempo passava. Odiava i silenzi che riservava solo a lui, odiava quando scherzava con gli altri, odiava sentirlo felice durante le interviste, odiava vederlo ingozzarsi di cibo durante l'ora di cena, odia sentire la sua risata.. e tutto questo perchè Key, dal canto suo, non riusciva più a fare nulla delle cose che faceva l'ormai ex amico. 
Lo odiava davvero. Lo odiava perchè ogni giorno che passava c'era una parte di lui che desiderava che il loro rapporto tornasse almeno come era prima. Voleva tornare a scherzare con lui e riuscire a farlo ridere ancora. Ma ora non era più possibile. O forse sarebbe stato possibile se ora Jonghyun non avesse comunicato che "mi scuso se da ora in poi a volte sarò fuori più del previsto ma volevo dirvi che mi sono fidanzato".

Esatto. FIDANZATO.
Non c'è neanche da ricordare quanto il biondo fosse arrabbiato dentro di sè. Stava attraversando un momento di crisi che mai si sarebbe aspettato. E tutto per cosa? Per una cotta verso il suo migliore amico? Per una brutta litigata? Per il fatto che ora non fossero più migliori e forse neanche amici?

"Scusate il ritardo ragazzi"
Il moro entrò in macchina, scusandosi, con voce stanca. Probabilemente aveva corso e tutti pensavano fosse giusto così visto il suo irragionevole ritardo.

La macchina partì e, mentre il cielo notturno accompagnava i ragazzi, Jonghyun si accorse solo allora di essere seduto vicino a Kibum, il quale stava fissando fuori dal finestrino con un'espressione alquanto accigliata.
Il moro lo osservò per poi tornare a fissare il paesaggio anche lui.
Sapeva quanto il biondo ce l'aveva con lui ma non ci poteva fare nulla, ormai. Aveva provato più volte a chiare la situazione ma Key continuava a giocare la carta della persona "arrabbiata e insofferente" così decise di lasciare perdere. Da un cero punto di vista questo gli era anche sembrato un bene. Sebbene ogni qual volta lo osservava il suo sguardo cadeva sempre a fissargli le labbra, era giunto però alla conclusione che il suo gesto, quella notte, era dovuto solo ad un istinto fisico e non per una questione sentimentale. Aveva anche capito che doveva lasciarsi la cosa alle spalle e aveva iniziato ad uscire con una ragazza; Se Kyung. Lei era davvero bella e simpatica. Inoltre non lo tormentava e avevano una relazione davvero tranquilla, senza pretese. Avrebbe davvero voluto che la sua amicizia con Kibum fosse stata così e invece no. Il biondo trovava sempre una scusa per litigare. 
Il ragazzo iniziò quindi ad evitarlo il più possibile sperando che, quando l'altro si sarebbe sentito pronto, avrebbero potuto chiarire.. ma non si prospettava essere un'attesa tanto breve.


____________________________________________________________________



"Non ce la faccio più con quei due"
"Nemmeno io.."
"Dobbiamo fare qualcosa!"
"Sì ma cosa? Io ho già fatto la mia parte e ho fallito miseramente"
Onew, Taemin e Minho confabulavano tra di loro seduti sul divano del soggiorno mentre, un appisolato Jong riposava nella poltrona poco lontana.
I tre lo fissarono un pochino, quanto bastava per non sembrare degli stalker.
"Ho un'idea" eslamò Taemin alzando l'indice al cielo come a rappresentare una lampadina che si illuminava sulla sua testa.
"Chiudiamoli in camera insieme e lasciamoli lì qualche ora e vidiamo cosa succede"
"Ottima idea piccolo genio. Ottima idea.. Ma come?" commento il leader accarezzandosi il mento, cercando di somigliare il più possibile ad un detective.
"Beh Key è in camera sua ora.. Credo stia sistemando il suo armadio.. possiamo mandare Jonghyun lì"
"Già ma ti ricordo che ora non dormono più nella stessa camera quindi non avrebbe nessun motivo per entrare lì dentro.."
"Mmm vediamo.." Minho tirò un cuscino in faccia a Jonghyun, facendolo svegliare di soprassalto. 
"Oh sei pazzo rana? Che vuoi?" eslamò scorbutico il ragazzo, mettendosi a sedere sulla poltroncina.
"Mi è venuto in mente che mi devi ridare la PSP che ti avevo prestato mesì fa. la rivoglio ora perchè ho un gioco che voglio iniziare.. e dato che mi sembra proprio il pomeriggio adatto.. beh"
"La PSP?... credo sia rimasta tra le cose che ho lasciato nella camera di Key. Ti prego non farmi andare lì.. o vuoi vedermi morto?"
"Guarda, se ti sbrighi credo si sia addormentato. Dai vai dinosauro, con tutti i favori che mi devi."

Jonghyun si alzò velocemente, non volendo correre il rischio di un'ulteriore discussione con Kibum, che avrebbe inevitabilmente portato ad un maggiore distacco tra di loro.
Camminò di soppiatto e si istrofulò dentro la camera da letto e, senza avere neanche il tempo di realizzare, sentì il rumore della porta chiudersi a chiave dall'esterno dietro di lui.
"Okay. Ho capito. Stupidi. Ecco cosa volevano."

"Woah, bel lavoro Minho. Ti ci vedo come agente segreto, sai?" commentò compiaciuto Taemin, alzandosi, seguito da Onew.
"Oh, ora possiamo rilassarci! Che dite.. Pizza?" Eslamò il leader pronto ad ordnarla con il telefono in mano.

Intanto, nella stanza accanto, i due giovani si ritrovarono a sbuffare per l'accaduto.
Il biondo continuò, comunque, a sistemare i vestiti, seduto difronte ad suo armadio senza rivolgere lo sguardo all'altro. Jonghyun invece, prese atto che, forse, per una volta gli amici avevano fatto qualcosa di intelligente e comprese che quella poteva essere davvero l'occasione buona per chiarire la situazione.
Il moro si avvicinò all'altro sedendosi per terra di fianco a lui. 
"Umh.. Vuoi una mano" disse, con un tono alquanto pacato, timoroso di ricevere qualche strozzato urlo come risposta.
"No"
"Senti.. mi dici cos'hai? Mi fa davvero male vederti così. Io boh.. stavolta te lo chiedo io: Cosa ti ho fatto?"

Sapeva che era un'azzardo iniziare la conversazione così ma ci provò comunque. Il biondo si voltò di scatto verso di lui e in una frazione di secondo il suo sguardo andò subito a fissargli le labbra. Ancora.
Non lo guardava da così vicino da tantissimo, ormai, e ancora quelle labbra non passavano inosservate nella sua mente, nonostante sapesse bene di dover lasciare perdere certi impulsi.
"Cos'hai fatto? Ti sei comportato in modo orribile. Ti comporti come se non fossi tuo amico o peggio, come se non lo fossi mai stato. Pensi che a me stia bene? Pensi che io.. sia felice così?"
"E tu pensi che io lo sia?"
Il tono di Jonghyun ora sembrava abbastanza calmo, cosa che scosse un po' Kibum.
Nonostante tutto l'unica cosa che passava per la testa del biondo, ora, era che gli era davvero mancata la sua voce. Parlare con lui.
Attimi di silenzione vennero a seguire, e una moltitudine di pensieri gli confondevano la mente. Più lo guardava più voleva abbracciarlo. Ma poi pensava al fatto che ora aveva una ragazza, quindi lui sì che era felice al contario suo, e la cosa lo rendeva geloso in una maniera inconcepibile. Era combattuto dai sentimenti e, di fronte a lui, Jonghyun lo osservava modersi il labbro, tenendo lo sguardo basso, con i capelli biondi che gli coprivano gli occhi.

Un sospiro.
"Mi sei mancato così tanto" Jonghyun poggiò una mano dietro la nuca dell'altro, spingendolo contro di sè, abbracciandolo.
In pochi secondi il più giovane inizò a singhiozzare, stringendo le dita contro la maglietta di Jong, vergognoso di incrociare il suo sguardo e non azzardandosi, quindi, a sollevare la testa che ora era poggiata contro la spalla del moro.

"Hey... non piangere"
"Scusami, davvero. Era solo che...che...ero così arrabbiato e io... lo sai no... non voglio perderti e...mi dispiace tanto"
"Non è stata solo colpa tua, anzi. Mi scuso anche io. Promettiamoci solo di non far accadere mai più situazioni del genere"

Kibum annuì silenziosamente, sorridendo e inalando l'odore dell'amico ritrovato.
Gli era mancato il suo profumo, e si iniziò a domandare come aveva potuto tenerlo lontano per così tanto tempo.
  
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