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Autore: Tormenta    25/05/2015    9 recensioni
Una piccola raccolta di esperimenti narrativi: sette storie autoconclusive di lunghezza variabile, caratterizzate da diversi stili, temi e contesti. Un unico filo conduttore: Harry e Draco. Insieme, come coppia o presunta tale, perché: "Hanno un nonsoché di complementare, ecco. Un qualcosa di stranamente astratto e concreto insieme. Si potrebbe dire che s’incastrano, come le tessere dei puzzle."
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Desclaimer:
I personaggi non appartengono a me, e questa raccolta non è scritta a scopo di lucro.
 



Novelle per una settimana


 








 
Genere: Commedia, Introspettivo
Contesto: Vago
Intro: Certe cose, viste da una particolare prospettiva, hanno molto più senso di quanto non ci si aspetterebbe. Potter e Malfoy insieme sono una di queste.


 
 
Il poeta si diverte, / pazzamente, / smisuratamente. / Non lo state a insolentire, /
lasciatelo divertire / poveretto, / queste piccole corbellerie / sono il suo diletto.
(Aldo Palazzeschi)
 


 
E lasciatemi divertire!
 
 
        
 

        Fuori piove. Potresti perdere tempo a ringraziare il cielo, ripetendo quanto si possa essere poco produttivi durante le belle giornate primaverili, ma non lo fai, perché, pioggia o non pioggia, non stai combinando nulla. La voglia di fare le cose è sfumata da un pezzo. Nella mente, solo la distrazione.

        Chissà, magari, pensando intensamente, riuscirai a convincere la penna a scrivere da sola l’inutile compito di Incantesimi che eviti di fare da ormai una settimana. Anche solo provarci, però, sembra troppo faticoso, perciò: al diavolo, pausa. Te la sei meritata.
        Una volta liberi, i pensieri tornano a galla come le bolle nelle bevande gassate. Uno in particolare – bolla più grande delle altre – sale in fretta, scoppia, e ti torna alla mente che hai capito. Oh, hai proprio dato prova di essere geniale.
        Harry Potter e Draco Malfoy. Perché?
        Quello era stato il punto di partenza: uno a caso; un argomento-passatempo come tanti altri, che però era riuscito a catturare la tua attenzione.
        A cosa era dovuto tanto odio reciproco? E i litigi? E tutto il resto? A lungo quel loro giochino era stato come un continuo pestarsi i piedi a vicenda per il solo gusto di farsi la linguaccia. E può ancora esserlo, solo che, ecco, l’idea che hai avuto ti pare più sensata, perché dà senso – o, almeno, sembra darlo – ad ogni dettaglio.
        Sotto sotto, si piacciono. Un pochino.
        Era stata una rivelazione. Certo, di primo acchito poteva essere sembrata un’idea malata e campata per aria, ma poi, a forza di pensarci nei momenti di vuoto mentale, era subentrata la profonda convinzione che proprio quella fossa la verità. Si piacciono, sì: guardandoli mentre si scambiano frecciatine e sguardi affilati, non puoi pensare ad altro.
        Hanno un nonsoché di complementare, ecco. Un qualcosa di stranamente astratto e concreto insieme. Si potrebbe dire che s’incastrano, come le tessere dei puzzle.
        Non riesci a capacitarti di quanto tempo hai impiegato per capirlo. A ripensarci guardando indietro, sembra talmente ovvio! Così tanto, che non ti spieghi nemmeno come fanno gli altri a non notarlo. Insomma, magari qualcuno l’ha notato, ma nessuno ha mai osato esporre apertamente la questione – e quello era abbastanza normale. In fondo, l’alchimia tra Harry Potter e Draco Malfoy sembra essere uno di quegli argomenti che si possono trattare al massimo per scherzo, perché, anche se non afferri il motivo, una volta che il concetto passa dalla mente alla parola diventa buffamente ridicolo.
        Ma il punto è che nella mente rimane serio: tra te e te, ci credi davvero. La convinzione è tale che ti ritrovi a provare la stravagante voglia di vedere cosa effettivamente quei due combinerebbero se messi sullo stesso piano, in relazione l’uno con l’altro in una maniera un po’ diversa da solito. E siccome non puoi sperimentare materialmente con loro come fossero pedine – idea macabra. Ma probabilmente potendo lo faresti –, tiri in ballo le uniche risorse che hai: i loro nomi.
        Dopo aver avuto l'accortezza di controllare che nessuno possa vederti, scribacchi velocemente Potter e Malfoy in un angolo di pergamena, ma ti accorgi in fretta che non va bene, perciò, in un altro angolo e uno accanto all’altro, scrivi Harry e Draco.
        Obiettivo raggiunto: quella sì che è una prospettiva straniante. In qualche contorto modo, ti piace, e in un attimo metti a fuoco la vera potenza della parola, della scrittura: rende reale ciò che, di per sé, non lo è, e ti permette di accantonare i compiti di Incantesimi perché purtroppo non hai più fogli puliti a portata di mano. Fissando quei nomi, comunque, non è ad Incantesimi che pensi.
        Dal torbido rimestarsi emerge quella che si prospetta l’ennesima follia: e se si mettessero insieme? Non prendi la domanda proprio sul serio, ma la metabolizzi, e alla fine, con un sorrisino noncurante malcelato, approdi alla conclusione che ci starebbe un sacco. Già li vedi che litigano prima di baciarsi, e ridi, perché i Potter e Malfoy che conosci non farebbero mai una cosa simile. Se lo facessero, comunque, sarebbero carini. O qualcosa del genere.
        All’improvviso, una domanda: come reagirebbero gli altri se sapessero cosa ti frulla per la testa? Chissà. Non t’importa di scoprirlo, perché anche se quelle idee ai loro occhi fossero mezze pazzie, per te rimarrebbero sempre una stuzzicante evasione dalla realtà, e rivendicheresti il diritto di continuare a pensarci, di tanto in tanto. In fondo, farlo è divertente!
        E mentre quel vago divertimento sfuma, ricompare un alone di senso del dovere che cerca di spingerti a concentrarti e a finire quella stupida robaccia di Incantesimi. Peccato che continui a non averne voglia.
        Altra pausa? Ecco, un’altra cosa che ci starebbe un sacco.








 
Angolo di Tormenta

Salve! Come ho scritto anche nell'intestazione, questa sarà una raccolta di sette storie, che differiranno per lunghezza, tema, contesto, stile, eccetera. L'obiettivo era quello di mettermi alla prova con tipologie di testo nuove. :) Harry e Draco saranno i protagonisti. 

Il focus di questo primo testo è la narrazione al presente. Ho sempre desiderato provare, ma non ne avevo mai avuto il coraggio. Spero davvero che sia piacevole da leggere. C:
Il personaggio di cui si parla ricalca il mio modo di vedere le cose, e ripropone la modalità con cui mi sono approcciata al fandom. (E' un personaggio interno ad Hogwarts... perchè sì. Insomma, mi sembrava più appropriato (?).) Ho cercato di mantenere il tutto abbastanza impersonale, "generico", sperando di riuscire a cogliere anche qualche aspetto "universale" del punto di vista di chi, come me, apprezza la coppia Draco/Harry. :) Fatemi sapere se ci sono riuscita! A presto,
T. ♪


 
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P.S.: Il titolo "Novelle per una settimana" riprende quello della raccolta di Pirandello "Novelle per un anno". Per il titolo del capitolo, invece, ho scelto di copiare (?) riproporre quello dell'omonima poesia di Aldo Palazzeschi, riportata in parte sopra.
   
 
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