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Autore: jaynakahara    25/05/2015    1 recensioni
Spoiler 5x06 ~ Theon!centric
Reek sentì il fiato spezzarsi nei suoi polmoni e lacrime bollenti scorrere lungo le guance.
La gola bruciava, e i suoi arti tremavano con tanta violenza che il ragazzo faticava a reggersi ancora in piedi. Quelle urla innocenti echeggiavano nella sua mente, sovrapponendosi e distorcendosi in una graffiante supplica che si innalzava da quel fragile corpo martoriato di una bambina cresciuta troppo in fretta.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Theon Greyjoy
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Tematiche delicate
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Unspoken - Avengers OS
A monster like me

Honey, I’m telling the truth
I did something terrible in my early youth
My mind went blank, I lost control
I was just a little boy, I did not know

Theon aveva sempre visto Sansa Stark come un fiore delicato. 
Così simile alla madre, i capelli vermigli che ricadevano morbidi sulle spalle e la schiena, snodandosi tra le scapole, ricca di quella bellezza innocente che prometteva di sbocciare sotto la luce dell'estate come una rosa scarlatta. Sansa era una Tully, e dei Tully aveva l'aggraziata pacatezza ed eleganza, che trasparivano dal volto bianco come porcellana cesellata e dagli occhi, specchio dei sogni di bambina che prendevano vita nella mente della fanciulla.
Quella stessa bambina ora urlava, stretta tra le mani luride di Rasmay Bolton, il viso stravolto dal dolore e dalla paura, e a mano a mano che Ramsay si faceva strada in lei i suoi veli di purezza svanivano, simili alla neve sotto il sole del Sud, come i petali di una rosa oramai appassita.

Se avesse potuto, Theon avrebbe urlato.
Mostro, mostro, mostro!

Reek sentì il fiato spezzarsi nei suoi polmoni e lacrime bollenti scorrere lungo le guance.
La gola bruciava, e i suoi arti tremavano con tanta violenza che il ragazzo faticava a reggersi ancora in piedi. Quelle urla innocenti echeggiavano nella sua mente, sovrapponendosi e distorcendosi in una graffiante supplica che si innalzava da quel fragile corpo martoriato di una bambina cresciuta troppo in fretta. Era orribile. Sentiva che presto avrebbe vomitato. 
Era come se la sofferenza di Sansa si riflettesse su di lui, e le sue viscere di infiammavano dolorosamente e l'aria non giungeva più ai polmoni, rendendogli impossibile respirare.

Se avesse potuto, Theon l'avrebbe salvata.
Mostro, mostro, mostro!

Sansa, oh Sansa. Dolce Sansa, piccola Sansa.
La gioia della madre, l'orgoglio del padre e l'invidia della sorella.
La purezza che un tempo splendeva negli occhi di Sansa Stark ora era sporcata dalle stille salate che copiose cadevano dalle lunghe ciglia, speculari a quelle che ora rigavano il viso sporco di Reek. Ramsay continuava a spingersi in lei con violenza, godendo del dolore che le provocava e esultando nel sentirla sussultare sotto di sé, asciugando nell'ennesimo gesto crudele le lacrime che inondavano il volto della novella sposa, raccogliendole sulle proprie labbra.

Se avesse potuto, Theon avrebbe ucciso Ramsay.
Mostro, mostro, mostro!

Davvero pensi di essere migliore di lui, Theon?
Quella voce sottile prese vita nella sua mente, ed era spaventosamente simile a quella di Ramsay. Scivolava suadente tra i suoi pensieri, ridando colore ai frammenti delle immagini sperdute nella nebbia e ricordandogli perché era in quella stanza, in quella che un tempo era stata casa sua, con un nome non suo, a guardare una persona che un tempo gli aveva voluto bene - forse non come ai suoi fratelli, ma oh, Theon lo sapeva, ora Sansa lo odiava quasi quanto odiava il bastardo Bolton - venire violata senza che lui potesse - volesse? - fare nulla per impedirlo.

Se avesse potuto, Theon l'avrebbe portata via, al sicuro.
Mostro, mostro, mostro!

Tremava, Reek, di vergogna, di dolore, di paura.
Un tempo era stato Theon Greyjoy delle Isole di Ferro, protetto di Lord Eddard Stark di Grande Inverno. Un tempo aveva riso e sorriso alla fanciulla che ora era costretta a subire le perversioni di Ramsay Bolton, un tempo era stato un ragazzo, un uomo, aveva brandito una spada, aveva cavalcato fianco a fianco con Robb e Jon e Bran e Rickon e Arya e Sansa, con loro aveva mangiato e cacciato e vissuto. Con loro spesso si era sentito davvero uno Stark, e non un Greyjoy. Aveva conosciuto la fame, il freddo, la fatica e il dolore. Aveva vissuto, Theon.
Ma Theon Greyjoy non esisteva più. Era stato annientato un pezzo alla volta dalla bestia che ora banchettava con l'innocenza di Sansa Stark, distrutto e ricostruito da capo, secondo i gusti del suo aguzzino, era stato devastato nel corpo e nello spirito e non c'era stata notte in cui non avesse desiderato poterla fare finita e conficcare una spada nel petto del bastardo di Roose. 
Eppure non poteva, Reek.
I cani non si rivoltano contro i propri padroni.

Se avesse potuto, Theon le avrebbe evitato tutto quello.
Ma lui non era Theon.
Era Reek.

Reek, Reek... it rhymes with freak. 


Just go
To find the prince you thought you found in me
I better set you free and give you up
Just wave and say goodbye and let you live
Without a monster like me



Note
Trovo che Theon sia un personaggio molto sottovalutato, soprattutto nella sua 'trasformazione' in Reek e nel suo servilismo nei confronti di Ramsay (e spero sinceramente che la D&D non decida di violentare anche la sua storyline più di quanto non abbia già fatto) ed ho deciso di provare a scrivere questa breve one-shot, sperando non sia uscito qualcosa di indecente. 
La canzone di sottofondo è 'A monster like me' di Mørland & Debrah Scarlett.
Spero che la ff vi sia piaciuta, alla prossima!
   
 
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