Gisele si svegliò stropicciandosi gli occhi e la prima cosa che fece fu guardare nostalgicamente fuori dalla finestra, e a dir la verità, nemmeno lei sapeva la ragione della sua nostalgia.
Solitamente era sempre allegra, eppure quella mattina la neve sembrò rattristarla, era impossibile non ignorare il cielo grigio che copriva la città.
Leccò le labbra incerta scostando i capelli spettinati dal viso, e si alzò dal letto infilandosi la vestaglia a pallini rossi che le piaceva tanto.
Tom stava ancora dormendo profondamente, Gisele prese in mano il telefono guardando l’ora, erano solamente le nove, non le era mai capitato di svegliarsi così presto.
Evitò di andare dai bambini, prese a girovagare per la grande villa come se fosse la prima volta che la vedesse.
Scese le scale lasciando trotterellare le dita sul corrimano, guardò il soffitto pallido.
Si diresse verso la sua stanza al piano di sotto, aprì la porta trovando la maniglia piuttosto fredda.
Decise distrattamente di riprendere in mano i ricordi, i fogli, i documenti e le lettere di quando era più giovane.
Tutti i suoi anni passati erano racchiusi in un cassetto che si riconosceva dalla maniglia più lucida, che era tale per via del fatto che raramente lei decideva di aprirlo.
I ricordi le mettevano nostalgia il più delle volte, e lei preferiva essere felice, ma quella mattina trovò essenziale per lei tornare a ricordarsi certe cose.
Aprì il cassetto con un gesto lento, mise sulle ginocchia tutto il contenuto di esso per poi sedersi sul divano, iniziò dall’ultimo foglio.
Era una foto del suo quattordicesimo compleanno, i suoi capelli crespi, la faccia spensierata di una bambina e l’allegria della fotografia le fece comparire un piccolo sorriso sul volto.
Dopo esser ormai arrivata a metà della pila si soffermò più a lungo su una foto.
La data, 3 Ottobre 2000, era di una scrittura non sua, una scrittura maschile con un tratto deciso quanto divertito, che riconobbe all’istante e che le fece irrigidire per un attimo il corpo.
Riguardò la foto ora più turbata, lei aveva i capelli più lunghi del solito, il trucco di chi ha appena finito un servizio fotografico, e un sorriso spensierato sul volto, lui era come sempre impeccabile nella sua imperfezione, con i capelli che gli ricadevano dolcemente sul viso, il sorriso di chi ha in mano il mondo ma non ne è consapevole e la posizione di un ragazzino.
Lo sfondo era quello di un set fotografico, e intravide vicino a loro volti di altre ragazze che dapprima non aveva notato.
Si ricordava più che bene di quel giorno, era quando si erano conosciuti, non avrebbe mai potuto dimenticarlo.


 

ANGOLO AUTRICE
Ciao a tutti! Io sono Gisele
Per chi leggesse la prima volta
questa storia, spero vi piaccia,
mi farebbe piacere una recensione 
Per chi l'avesse già letta, mi dispiace
molto di averla cancellata ma volevo
riscriverla meglio, il prologo è diverso,
anche alcuni capitoli saranno diversi,
la trama è comunque la stessa, spero
vi piaccia e poi niente, al prossimo capitolo.

Gisele