Percy se ne stava nella sua casa al campo mezzosangue, steso sul suo letto, abbracciato ad Annabeth. Le accarezzava i capelli biondi, mentre lei si accoccolava sul suo petto.
Non c'erano mostri, non c'erano divinità, non c'erano nemici. Era solo loro, due ragazzi innamorati che erano stati divisi per poi ricongiungersi, che aveva attraversato insieme il Tartaro, che avevano i loro sogni e le loro speranze.
Due ragazzi giovani, che avevano davanti a loro un'intera vita per stare insieme.
“Ti immagini come saranno i nostri figli?” chiese all'improvviso Percy, con occhi sognanti.
“Spero che abbiano i tuoi occhi” rispose Annabeth, sorridendo.
“Io spero abbiano la tua intelligenza, altrimenti sono fregati”
La figlia di Atena rise, per poi guardare negli occhi il suo fidanzato. E si guardarono per minuti interi, con una passione che solo loro potevano capire. E il bacio fu anche meglio.
“Ti amo, Testa D'Alghe”
“Ti amo, Sapientona”
ANGOLO AUTRICE
DALLA MIA TASTIERA NON USCIRà PIU' LA PAROLA PERCABETH. Si, avete capito bene, io ho scritto una percabeth.... tuta colpa di KaterinaHxH e dei suoi obblighi, bleah
Sciao sciao
-Animalia