Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans
Segui la storia  |       
Autore: Raven626    28/05/2015    0 recensioni
A Jump City c'è una nuova squadra di criminali, ma non sono normali cattivi, sono Supercattivi e toccherà a Robin, Cyborg, BB e Stella fermarli. Non avete letto male se non avete visto Raven tra i nomi, qui lei avrà un altro ruolo...
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raven, Slade, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Era notte fonda, il cielo era privo di nuvole e il bagliore della luna colpiva BB proprio in faccia, impedendogli di dormire, il ragazzo si voltò dall'altra parte, ma girandosi c'era la luce rossa della sua sveglia che segnava l' 1.30 a impedirgli di prendere sonno, si alzò e chiuse le tende, poi si rimise a letto, ma questa volta a disturbarlo c'era il “tic...tic...tic...” dell'orologio. Lo spense e allora fu il turno del suo cellulare, in cui arrivavano di continuo stupide pubblicità. Alla fine il muta-forma capì che quella notte non sarebbe riuscito a chiudere occhio. Si alzò e uscì dalla camera con indosso il pigiama e le sue pantofole. Si diresse in cucina sperando che una camomilla lo avrebbe aiutato a prendere sonno, allora si rese conto che sul tavolo c'era già un'altra tazza, era fumante e dall'odore BB pensò che si trattasse di una tisana “a quanto pare non sono l'unico ad avere problemi d'insonnia” pensò. Si guardò intorno chiedendosi chi fosse ad averla preparata, forse era stato Robin. Allora scorse una figura, seduta a gambe incrociate davanti alla grande vetrata della sala. BB riconobbe subito la chioma lilla e il mantello viola e si fece avanti chiedendosi perché Raven non stesse dormendo con Stella.

 

- Raven – disse lui a bassa voce.

 

La ragazza si voltò e fece un debole sorriso.

 

- Cos'hai? - le chiese sedendosi accanto alla ragazza.

- Oggi dovrò sfidare Shadow... non so se ce la posso fare... quello che so fare lo devo solo a lui, non posso sperare di batterlo, di sicuro conosce molte più mosse e strategie di me... -

- Forse hai ragione, ma dimentichi che lui è solo, tu invece non lo sei, ricorda che noi ti aiuteremo sempre, io ti aiuterò sempre -

- Grazie – disse lei facendo un sorriso riconoscente – tu invece perché sei sveglio? -

- Non riuscivo a dormire. A volte capita che i miei sensi mi facciano dei brutti scherzi e allora è possibile che non riesca a chiudere occhio anche solo perché sento delle persone chiacchierare a un km da qui. A volte questi sensi super sviluppati sono una vera scocciatura. Come ti è sembrata Stella? - chiese poi, cambiando discorso – avete fatto amicizia? -

- Penso di sì – rispose Raven – anche se ha parlato solo lei per tutto il tempo e la sua camera era così rosa che mi ha fatto male agli occhi. È molto simpatica, ma questa notte non sono riuscita a chiudere occhio: si muove un sacco quando dorme. Non potevo neanche chiudere gli occhi che mi arrivava un calcio sullo stinco -

 

BB cercò di soffocare un risolino senza però riuscirci.

 

- Cosa accadrà se sconfiggerò Shadow? - chiese poi Raven, tornando con lo sguardo perso tra le onde – lo manderanno in carcere? Riuscirebbe ad evadere, ne sono certa. Non esiste nessun modo per tenerlo fermo, sembra una persona calma all'inizio, ma io l'ho visto quando è in azione, non riesci neanche a capire dov'è che ti ha già colpito e sei caduto a terra -

- Ora non ci pensare – disse BB iniziando ad accarezzarle la schiena lentamente – non tormentarti con ciò che accadrà in futuro o ti perderai le cose belle che accadono adesso -

- Ad esempio? - chiese lei sorridendo.

- Ad esempio questo – disse BB ricambiando il sorriso prima di poggiare le labbra su quelle della maga.

 

Alla fine quella notte nessuno dei due dormì, rimasero tutto il tempo davanti alla vetrata a baciarsi e incoraggiarsi a vicenda e quando arrivò l'alba, Raven non era più così preoccupata per ciò che sarebbe presto accaduto, sapeva che, qualsiasi cosa sarebbe successa, non l'avrebbe dovuta affrontare da sola.

 

Si sentirono dei passi e BB tolse il braccio dalla spalla di Raven, poggiando però la sua mano sul quella della ragazza.

 

- Vedo che non sono il solo ad essere mattiniero – disse Robin mentre si avvicinava ai fornelli – vi preparo qualcosa? Andiamo appena si svegliano Cyborg e Stella -

- No, non ho fame – disse BB parlando anche a nome di Raven.

 

In quel momento nella stanza irruppero anche gli unici Titans rimasti, Stella si precipitò ai fornelli per aiutare Robin, mentre Cyborg si sedette a tavola facendo un sorrisetto nel vedere la mano del suo amico su quella della maga.

 

- Quando partiamo? - chiese Stella.

 

Robin si guardò intorno qualche istante, come per accertarsi che nessuno avesse ancora qualcosa da fare.

 

- Se siete pronti direi che possiamo partire anche adesso -

 

Pochi minuti dopo erano tutti nella macchina di Cyborg, anche Robin aveva rinunciato alla sua moto per sentire il racconto di Raven, che stava spiegando brevemente alcune caratteristiche di Shadow.

 

- Allora – iniziò la maga – è alto più o meno quanto Cyborg, indossa sempre una sorta di armatura che lo protegge, è impossibile da scalfire, non si riuscirebbe neanche con delle armi. L'unica possibilità è immobilizzarlo per qualche istante e spaccargli la maschera, il viso è il suo punto debole. Sa usare ogni tipo di arma, ma non ama quelle da fuoco, preferisce bastoni o pugnali, è velocissimo e quasi impossibile da prendere, l'unica soluzione sarebbe distrarlo, ma anche questo è un problema visto che durante i combattimenti è sempre concentrato al massimo -

- Ok ragazzi – disse Robin – questa probabilmente sarà una delle nostre imprese più difficili. Stella, tu e Cyborg vi occuperete di Element, è ferito, quindi non sarà un problema, quando lo avete preso portatelo in carcere, lì sapranno cosa fare. Raven andrà da Shadow e lo attirerà fuori con una scusa, una volta fuori, io e BB lo attaccheremo e se te la senti, ci dovrai aiutare anche tu, Raven -

 

La ragazza annuì sicura, Robin era bravo ad organizzare le missioni. Si voltò verso il finestrino e quando vide la fabbrica abbandonata strinse con forza la mano di BB.

 

- Scendete, sapete quello che dovete fare – disse Robin – io e BB aspetteremo qui fuori, ok? -

 

Raven annuì di nuovo, poi si diresse vero l'ingresso,entrando grazie ad un portale nero. Cyborg e Stella usarono la porta principale, era chiusa a chiave, ma per Cyborg non fu un problema forzare la serratura. La porta si aprì con un cigolio, la camera era buia, rischiarata solo da una piccola lampadina, accanto ad essa c'era una poltrona, con lo schienale rivolto verso i due Titans, il tappeto su cui poggiava la poltrona era macchiato di sangue e Stella per poco non vomitò. Cyborg si avvicinò, la poltrona era girata e il mezzo robot non poteva vedere chi ci fosse seduto, ma vedeva sporgere dallo schienale alcuni capelli, quindi c'era seduto di sicuro Element, con estrema cautela e con il cannone acceso e pronto a sparare, Cyborg si affacciò alla poltrona, sicuro di trovarci seduto sopra il ragazzo. Era sul punto di colpire quando si accorse che in quella poltrona non c'era seduto nessuno! C'erano solo tre cuscini, posti uno sopra l'altro e in cima ad essi c'era una parrucca, i capelli che Cyborg aveva scambiato per quelli di Element!

 

- Stella, fai attenzione, potrebbe essere in agguato e colpirci da un momento all'altro – disse lui guardandosi intorno, poi si voltò verso il punto in cui prima c'era Stella e rimase sorpreso quando non la vide – Stella? Stella, dove sei? -

 

Raven camminava incerta per quell'intricato sistema di porte e corridoi, quando raggiunse la camera dove stava Shadow, prima di entrare esitò. Stava davvero per farlo? Tradire l'unica persona che le avesse mai dato una mano? Per un istante la ragazza rimase incerta con il pomello della porta tra le mani. Allora si ricordò di ciò che le aveva detto BB, Shadow non le aveva mai voluto bene, la voleva solo per arricchirsi, non era mai stato un padre per lei e la ragazza pensò con dispiacere che lei un vero padre non l'avrebbe mai avuto. La rabbia pian piano riaffiorò e la mano della ragazza divenne improvvisamente nera “non ora” si disse. Se fosse entrata con le mani già pronte a colpire di sicuro sarebbe passato l'effetto sorpresa, doveva fingere di stare ancora dalla sua parte, giusto il tempo di portarlo fuori, dove ad attenderlo ci sarebbero stati BB e Robin. Aprì la porta, ma dentro non c'era nessuno, la richiuse e sentì dei rumori venire da dietro la porta che conduceva alla palestra dove lei si allenava con Shadow, sembravano dei mugolii, come qualcuno che cercava di parlare senza riuscire ad aprire la bocca, erano quattro, quattro mugolii. La ragazza si avvicinò alla porta esitante, lentamente abbassò la maniglia, si sarebbe aspettata di trovare di tutto, tutto a parte ciò che vide: Shadow, in piedi al centro della stanza con che la guardava con aria di sfida e, dietro di lui, delle celle, quattro celle, con Stella, Robin, Cyborg e BB...

 

- Raven – disse Shadow facendo un passo avanti – da te non me lo sarei mai aspettato – disse con un tono di voce deluso – mi hai profondamente deluso -

 

Un tempo Raven avrebbe rinunciato al piano e sarebbe tornata al fianco di Shadow chiedendogli perdono, ma quelli imprigionati in quelle celle, dietro le sbarre, erano i suoi amici, veri amici che l'avevano aiutata senza esitazione (chi più e chi meno) a risolvere una cosa che la ragazza pensava di dover fare da sola. Certo, adesso che loro erano imprigionati lei avrebbe dovuto comunque fare tutto da sola, ma il solo fatto che loro erano lì la faceva sentire meglio, la faceva sentire amata come non si sentiva ormai da molto tempo. Raven fece anche lei un passo avanti mentre le sue mani venivano circondate da un'aura nera.

 

- Raven, non c'è bisogno di passare alle maniere forti – disse lui avvicinandosi ancora di qualche passo – se adesso ti calmi e torni da me faremo finta che tutto questo non sia mai successo, che sia stato un semplice litigio familiare, nulla che non si possa risolvere con uno “scusa” e un “perdonami. Allora? -

- Tu non sei la mia famiglia! - disse Raven – non lo sei mai stato! -

- Serve forse che ti rinfreschi la memoria? Certo che sono la tua famiglia, ti o salvato, ti ho preso con me e ti ho dato una casa quando tutta Jump City ti ha chiuso la porta in faccia! -

- Lo hai fatto solo per usarmi! Per usare i miei poteri per i tuoi infidi piani! -

- Forse l'ho fatto e forse no, resta però il fatto che ti ho accolta, ti ho dato tutto: una casa, del cibo, un letto... -

- Tutte quelle cose le potevo benissimo trovare in un orfanotrofio! - disse lei – io mi fidavo di te! Pensavo che tu mi considerassi tua figlia! Ma i padri, quelli veri e che si considerano tali, vogliono bene alle loro figlie! Tu non me ne hai mai voluto! - concluse scagliandogli un dardo nero che colpì Shadow di striscio facendogli fumare leggermente una parte della divisa.

- Ok – disse lui con un aria fin troppo calma – d'accordo, ti ho dato la possibilità di scegliere, di rimediare al tuo errore, ma a quanto pare le maniere leggere con te non funzionano. Sarei tentato di usare questo – disse girandosi un pugnale tra le mani – contro di te, per darti una lezione, ma so che ci sono ancora possibilità di riaverti dalla mia parte, quindi dovrò cambiare strategia – disse sorridendo, un sorriso amaro che fece rivoltare il sangue nelle vene a Raven.

 

L'uomo si avvicinò alla prima cella, quella con Cyborg. Tirò in dietro il braccio e scagliò il pugnale che andò a colpire il mezzo robot su un braccio rovinandogli i circuiti. Raven si sentì terribilmente in colpa, se non fosse stato per lei a Cyborg non sarebbe successo niente, ma dopotutto era in parte robot, si sarebbe aggiustato in fretta.

 

- Vuoi che continuo? - chiese Shadow passando alla seconda cella.

 

Raven non rispose, l'aura che le circondava le mani si era fatta ancora più forte, ma la ragazza aveva paura di colpire anche Robin se avesse tentato di ferire Shadow. Robin era proprio nella seconda cella e quando l'uomo gli scagliò il pugnale contro, il ragazzo lo schivò abilmente, ma l'arma riuscì comunque a infilzare il mantello de ragazzo andandosi poi a conficcare in una sbarra, poi passò alla terza cella.

 

- Posso continuare così in eterno – disse senza voltarsi – arrenditi e io non lancerò questo pugnale -

 

Dall'interno della terza cella, Stella si agitava tentando di dire qualcosa a Raven, ma non riusciva a proferire parola a causa del bavaglio che Shadow aveva legato ad ognuno di loro. Raven non rimase sorpresa dal fatto che Stella non tentasse di toglierselo, conosceva quei bavagli, erano elettrificati, bastava toccarli per dare il via ad una scossa. Stella continuava a dimenarsi, Raven capì che le stava dicendo di non cedere e non accettare ciò che le diceva Shadow. L'uomo intanto scagliò un altro pugnale che colpì di striscio la coscia di Stella aprendo un taglio superficiale, ma estremamente doloroso. La ragazza cadde a terra e se non fosse stato per quel bavaglio avrebbe sicuramente urlato. Raven sentì una fitta al cuore nel vedere quella scena, Stella aveva ragione, non poteva arrendersi a Shadow, ma che scelta aveva? Se avesse accettato, Shadow avrebbe smesso con quella tortura e li avrebbe liberati, ma poi l'avrebbe di sicuro costretta ad ucciderli e Raven non poteva farlo, ma se non accettava, Shadow li avrebbe uccisi lentamente, provocandogli dolori su dolori. L'unica speranza era reagire, ma la maga aveva paura di sbagliare mira. L'aura intorno alle sue mani si stava diffondendo pian piano anche su gran parte delle sue braccia, sentiva la rabbia crescere, ma con lei anche la paura, paura per ciò che Shadow stava per fare. BB si sarebbe potuto trasformare in una mosca e volare via, ma quel bavaglio, oltre ad essere elettrificato, annullava anche i poteri. La ragazza sapeva che doveva reagire, fare qualcosa prima che fosse troppo tardi, ma la maga aveva sempre più paura di sbagliare e colpire BB invece di Shadow, quest'ultimo non l'aveva mai allenata con la mira, i bersagli che gli dava erano sempre enormi e facili da colpire, adesso Shadow era un puntino dall'altra parte della stanza e l'aura nera stava lentamente coprendo tutto il corpo della ragazza. L'uomo scagliò il pugnale che andò a conficcarsi proprio nel braccio di BB, si infilò tutto, fino all'elsa e il vedere BB stringere i denti mentre una marea di sangue gli bagnava la divisa... quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Shadow si voltò con un altro sorriso amaro stampato sul volto, ma quando vide la maga, il suo sguardo sicuro vacillò, quella era la prima volta che Raven lo vedeva incerto e quella consapevolezza non fece che far aumentare la sua sicurezza. L'intero corpo della ragazza era circondato da un'aura nera che si levava alta fino quasi a toccare il soffitto, gli occhi non erano più viola come le ametiste, ma rossi come il sangue che stava lentamente riempendo il pavimento della cella di Stella e di BB, Raven si fece avanti di qualche passo e il terreno su cui camminava si faceva anche questo nero come la pece. La ragazza continuò ad avvicinarsi, Shadow frugò nelle tasche in cerca di un pugnale che però non c'era, li aveva finiti e l'espressione spaventata dell'uomo fece sorridere Raven, un sorriso spettrale, spaventoso, demoniaco... Raven si alzò in volo di due metri e si avvicinò ancora di più, fino ad avere Shadow proprio davanti a sé, o meglio: proprio sotto di sé. La ragazza alzò le mani e da queste vennero una miriade di dardi neri che colpirono prima le celle, poi i bavagli e poi Shadow. Uno di questi colpì la maschera dell'uomo che si ruppe cadendo a terra, nessuno però riuscì a vedere che volto avesse perché la ragazza lo stava lentamente attirando a sé, con quel sorriso demoniaco sul volto che fece per un attimo credere ai Titans che fosse anche lei una minaccia. Dei tentacoli neri stavano trascinando Shadow verso di lei finché l'uomo non sparì sotto il suo mantello mentre continuava ad urlare, le grida più forti e strazianti che i Titans avessero mai sentito.

 

- Raven! Ferma! - urlò Stella.

- Basta! - dissero anche Robin e Cyborg.

- Raven, per favore! Torna in te! - gridò BB.

 

Allora la ragazza chiuse gli occhi e quando li riaprì sembrò quasi che si fosse appena risvegliata da un incubo, gli occhi erano tornati al loro colorito naturale e la maga cadde a terra come se avesse perso i sensi. BB corse e riuscì ad afferrarla prima che si abbattesse contro il suolo, la maga aveva gli occhi chiusi , era svenuta. Al centro della stanza, Shadow, l'uomo sicuro di se, con un ghigno sempre stampato sul volto, l'uomo spietato e agile che fino a pochi minuti prima stava facendo del male ai Titans per convincere Raven a tornare al suo fianco, adesso giaceva immobile, come se fosse paralizzato, al centro della stanza, indossava ancora l'armatura e metà della maschera era in frantumi, la carnagione era bianca come quella di un cadavere, ma il suo cuore batteva ancora. Robin corse verso di lui e quando si fu accertato che fosse ancora vivo, chiamò la polizia e lo fece portare via. Raven era ancora priva di sensi e riaprì gli occhi solo un'ora dopo. Si ritrovò in una camera che non aveva mai visto prima, sembrava una specie di camera per gli ospiti. Era sdraiata su un letto e accanto ad esso c'era una sedia su cui era seduto BB. Il ragazzo sorrise quando vide che Raven aveva ripreso i sensi e lei ricambiò il sorriso.

 

- Cos'è successo? - chiese la ragazza.

- L'hai sconfitto – disse BB sedendosi sul letto accanto a lei – ora è in prigione -

- Riuscirà ad evadere -

- Non penso proprio, dovevi vederlo, se non fosse per il fatto che il suo cuore batteva ancora si sarebbe potuto scambiare benissimo con un cadavere. Si può sapere cosa gli hai fatto? -

- Io... io non lo so... mi ricordo che ti aveva colpito, che il tuo sangue si stava spargendo ovunque e un aura nera mi ha circondato, poi non ricordo più niente, sentivo delle urla, del metallo che andava a pezzi, ma non ricordo bene cosa sia accaduto, quando ho ripreso i sensi l'unica cosa che ho sentito è stata la tua voce che mi diceva di tornare in me, poi sono svenuta -

- Bé, sarai felice di sapere che adesso Shadow non sarà più un problema, Element era addormentato in una camera, non sa niente di Shadow, ma ha detto e ridetto che non voleva più saperne niente della vita da criminale, ora è in libertà vigilata, forse lo libereranno completamente, a me è sembrato molto pentito. E ora c'è la notizia migliore di tutte – disse sorridendo - i Titans hanno accetto definitivamente! Ora sei una dei nostri! -

 

Raven sorrise quando sentì quella notizia, prese uno slancio verso BB e lo abbracciò con forza, come se temesse che potesse svanire da un momento all'altro, poi lo baciò e sentì che sarebbe potuta rimanere così in eterno. Forse le cose sarebbero finalmente andate bene per Raven, forse aveva finalmente trovato ciò che nessuno fino ad allora era mai riuscito a darle e questo non era una casa, dei soldi o ricchezze, ma l'amore, quell'amore eterno che sai che non finirà mai, quell'amore che sa scaldare il cuore della persona più fredda e riempire quello della persona più sola.

 

Fine

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Teen Titans / Vai alla pagina dell'autore: Raven626