Re Enrico VII se ne stava seduto nel suo studio, un leggero fuoco a riscaldare la stanza, con le mani a coprirgli il viso.
Era passato un mese da quando aveva dato l'ordine di giustiziare tutti gli ultimi eredi York: quel bastardo, Johnny, e Teddy Plantageneto, cugino di sua moglie.
Aveva dovuto farlo, altrimenti suo figlio non avrebbe potuto sposare Caterina e addio alleanza con i Re di Spagna.


“Hai dovuto? Per un'alleanza? E' questo che ti dici la notte prima di addormentarti accanto a tua moglie, Tudor?”


Enrico alzò il capo verso quella voce, ma davanti ai suoi occhi non vide nessuno. Che se la fosse immaginata? Che fosse la voce della sua coscienza?
Enrico scosse la testa, abbandonando il corpo contro lo schienale della sedia.
Quella alleanza era fondamentale per loro. Da quando, tre anni prima, l'Imperatore Massimiliano era riuscito nel suo intento con un doppio matrimonio con i regnanti spagnoli garantendo agli Asburgo di allargare, in un modo o nell'altro, il loro Impero, l'Inghilterra era rimasta ai margini della sfera politica europea. Senza contare il fatto che la giovane aveva una dote molto facoltosa e le casse del suo Stato avevano davvero bisogno di quelle entrate. Aveva bisogno della Spagna per contrastare l'Imperatore e per arricchirsi e quei due bastardi York erano il prezzo da pagare per questa alleanza. Un prezzo che era stato più che ben disposto a pagare.
“Mi fai schifo, Tudor.”
Di nuovo Enrico sentì una voce femminile distrarlo dai suoi pensieri e di nuovo aprì gli occhi, senza vedere nessuno di fronte a sé. Ma ecco che, da un angolo buio del suo studio, apparve una donna vestita di bianco, i capelli neri raccolti in una treccia ordinata e gli occhi azzurri, freddi come il mare d'inverno, lo osservavano crudeli.
Più quella figura si avvicinava più Enrico si rendeva conto che il vestito della donna non era di un bianco candido e immacolato, ma sul corpetto e sulla gonna, all'altezza del ventre, era sporco di...sangue.
“Chi...chi siete?” le chiese spaventato.
“Tu! Tu sei un mostro! Hai ucciso il mio bambino a sangue freddo!!!! Mostro!”
“Cosa? Ma chi siete?”
La donna lo guardò sprezzante e a testa alta gli disse:”Sono Isabel Neville, figlia di Richard conte di Warwick, il Creatore di Re.”
“Non...non è possibile! Voi siete morta! Morta!”
Gli occhi azzurri di Isabel lo guardarono come se volessero ucciderlo:”Sì, è vero. Sono morta più di vent'anni fa. Il mio corpo è freddo come quello del mio bambino che tu hai ucciso senza il minimo rimorso!”
“Ho dovuto farlo! Ne andava del mio paese!”
“Il tuo Paese? Tu non sei un Re inglese e nessuno ti considererà mai come il legittimo Re d'Inghilterra. Tu sei solo un usurpatore arrivista che ha macchiato il trono che mio padre aveva conquistato per noi York col sangue di gente innocente! Con quale diritto hai dato ordine di uccidere il mio bambino?”
Le urla di Isabel rimbombarono nel cervello di Enrico, portandolo quasi alla follia.
“Era una minaccia per la stabilità del mio regno!”
“Una minaccia? Era rinchiuso in quella orribile Torre da più di dieci anni! Gli hai tolto l'adolescenza, rendendolo prigioniero come il più miserabile dei criminali! Il mio bambino è stato trattato come un criminale!”
Di nuovo quelle urla gli entrarono nella testa, facendolo impazzire.
“Potevano rivoltarsi contro di me in suo nome! Potevano destituirmi e mettere quel pazzo demente sul trono. Non avrei mai permesso che un nuovo Re Pazzo come Enrico VI regnasse l'Inghilterra!”
L'ira di Isabel si placò per un secondo, sentendo finalmente la verità. Fredda come la pietra, riacquistò la dignità e la fermezza che sempre l'avevano caratterizzata e gli disse:”Guarda le tue mani, Enrico”
Re Enrico VII abbassò lo sguardo sulle sua mani e le trovò sporche di sangue. Urlò dallo spavento, alzandosi di scatto dalla sedia:”Ma cosa...?”
“Quello è il sangue di tutti gli innocenti che hai ucciso cercando di placare false rivolte in nome di noi York.”
“Non erano false rivolte!” urlò Enrico, ma ormai la figura di Isabel stava sparendo davanti ai suoi occhi.


“Hai preso il mio primogenito, Tudor. Ed io mi prenderò il tuo.”








Arthur Tudor e Caterina d'Aragona si sposarono il 14 Novembre 1501, realizzando l'alleanza anglo-spagnola che Enrico VII aveva tanto desiderato.
Il loro matrimonio però fu breve.
Come promesso, Isabel, il bianco vestito ancora sporco di sangue, venne a prendere il primogenito di Enrico VII la notte del 2 aprile 1502.
Per ironia della sorte, un altro Enrico, Re Enrico VIII Tudor, nel giorno del Signore 27 maggio 1541 condannò a morte l'altra figlia di Isabel Neville, lady Margaret Pole contessa di Salisbury, per tradimento, per presunto complotto contro il sovrano. Con la morte di Margaret la dinastia degli York può definirsi estinta per sempre.
Ma Isabel, il vestito bianco sempre più sporco di sangue nella zona del ventre che aveva generato quelle due bellissime creature, fece visita ad Enrico VIII, così come aveva fatto per Enrico VII, le mani dell'uno sporche di sangue innocente tanto quanto l'altro, portandogli via il suo tanto agognato erede, Edoardo VI, la notte del 6 luglio 1553.
Come la dinastia degli York, anche quella dei Tudor può definirsi estinta dopo la morte di Elisabetta I, avvenuta il 24 marzo 1603.
Dopo la morte di Elisabetta, il vestito di Isabel tornò ad essere di un bianco candido e brillante.
La sua vendetta si era finalmente placata.




Note dell'Autrice:
Ciao a tutti!!!! Eccomi qui con una nuova ff!
Non so esattamente come mi sia venuta in mente, ma eccola qui e spero che vi piaccia! ^^
L'immagine di Isabel con il vestito bianco sporco di sangue l'ho ripresa da film "La Reine Margot" del 1994 con Isabelle Adjani e Vincent Perez. Nelle ultime scene si vede Margot con il vestito bianco sporco di sangue a causa della morte di sua fratello e del suo amante. Ho trovato Elinor in The Qhite Queen molto simile fisicamente alla Adjani e il parallelo mi è venuto subito!

Come al solito vi lascio il link della mia pagina fb, se qualcuno volesse contattarmi per qualsiasi cosa ^^
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A presto!^^

-Fé-