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Autore: A_Marauder    28/05/2015    3 recensioni
1° settembre ore 11:00; l'espresso per Hogwarts è partito e il 5° anno di Rose e Scorpius e dei loro amici sta per iniziare.
Ma ancora non sanno che questo anno riserva loro sorprese e colpi di scena inaspettati che cambieranno le loro vite per sempre.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nuova generazione
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Rose

Mi sono appena svegliata (si fa per dire, considerando che ho fissato il soffitto per tutta la notte) e mi aspetta un noioso e lunghissimo venerdì.
Già normalmente avrei voglia di restare sotto le coperte, al calduccio, ma in questa grigia mattina di gennaio Emily e le altre hanno un motivo in più per buttarmi giù dal letto.
Oggi devo obbligatoriamente parlare con Scorpius dell'anonimo delle lettere.
Mentre mangiucchio le mie uova strapazzate in Sala Grande penso a tutto quello che è successo con Scorpius: il nostro primo dialogo nel vagone, gli sguardi, l'abbraccio in biblioteca, l'uscita a Hogsmade, il Ballo del Ceppo...
Penso anche alle lettere dell'anonimo; con la loro bella grafia viola, le parole dolci e il profumo di violetta.
“Era meglio se mi facevo suora.”
“Rose non essere così drammatica!” mi sgrida Rose
“Non è una tragedia!” dice Dominique
“Non è che cosa?!” rispondo agitata
“Dai Rose, guarda il lato positivo”
“Lucy, di grazia, quale sarebbe il lato positivo?”
“Stasera sarà tutto finito!” risponde Ro
“Già e potrei aver perso definitivamente Scorp.”
“Okay, forse è più tragica di quel che pensassi”
Io alzo semplicemente le sopracciglia e poi ognuna rimane zitta; dopo poco ci separiamo per andare a lezione.
Erbologia e Incantesimi li passo ad ascoltare Emily, Cris e Kat parlare un po' di tutto e a sentire i loro consigli su come dirglielo
Scorpius

Ho aspettato con un po' d'ansia l'ora di Babbanologia.
Finalmente posso vederla!
Ultimamente mi sembra sempre con la testa tra le nuvole e forse un po' tesa.
Mentre il professore si gira per scrivere una cosa alla lavagna le lancio un bigliettino

Come stai?

Bene.

Sicura? Sembri nervosa...

Ne dobbiamo parlare


Dopo questo breve scambio di battute la guardo con una faccia confusa e in parte sorpresa.
“Malfoy possiamo esserti utili in qualcosa?”
“Si Prof, credo di essere rimasto indietro con la definizione di smartphone e di non averne capito bene l'uso”
Sospira, ma mi ripete la lezione ben disposto.
Finita la lezione Alan mi trascina di forza  in Sala Grande (non ha fatto colazione ed è tutta mattina che mi stressa su quanto abbia fame) così non ho né il tempo né il modo di parlare con Rose.
Nel primo pomeriggio incanto un fogliettino con l'ennesimo messaggio facendogli assumere la forma di un cigno e lo mando a Rose.

Possiamo parlare quando vuoi.
Sono sempre disponibile tutto il pomeriggio, specie per te.


Mi arriva subito la risposta

Fino alle quattro e mezza aiuto Lily con Rune (si, anche lei). Facciamo alle cinque nella Stanza delle Necessità?

Ci vediamo lì


Mentre aspetto provo a fare i compiti anche se il risultato credo sia molto contestabile
“Scorpius!”
“Ciao Alan”
“Mi ero addormentato in Sala Comune!”
“Si, me ne sono accorto” dico mettendo via il libro di Babbanologia
“Hai già finito i compiti?”
“Ti do un consiglio da amico: non copiarli.”
“Va bene... sai cosa?”
“Cosa cosa?” a volte si esprime come un bambino
“Oggi mi vedo con Nancy!”
“Davvero?”
“Si!” trattiene a stento l'euforia
“Che farete?”
“Andiamo in biblioteca a studiare. Se non altro è un buon inizio.” dice ammiccando con riferimenti non casuali a Rose
“Si; meglio di nulla.”
“Tu invece che farai?”
“Alle cinque mi vedo con Rose. Ha detto che mi vuole parlare”
“Se foste fidanzati direi che ti vuole lasciare.”
“Alan, tu si che sei confortante!”
“Scusa...”
“Tranquillo, ci ho fatto l'abitudine!”
“Ora capisco perché ti vuole parlare!” dice tirandomi un cuscino
Restiamo tranquillamente in camera a prenderci in giro un po' finché lui non va via per andare a studiare con Nancy.
Decido di farmi una doccia e poi esco anche io; sperando solo di tornare con il cuore tutto intero.
Rose

Sono già davanti alla Stanza delle Necessità, sono nervosissima e sto tremando.
Quando vedo arrivare Scorpius spero solo che non riesca a sentire anche lui il battito del mio cuore, paragonabile solo alla frenesia di un tamburo che suona la marcia.
“Ciao...”
“Hey, scusa il ritardo”
“No, tranquillo; sei in orario”
“Ho sentito parlare di questo posto ma non so come...”
Non gli lascio finire la frase che comincio a camminare avanti e indietro pensando intensamente a quello che mi serve.
Dopo la terza volta sul muro appare una porta.
“Come diavolo...?” questa volta è lui a non finire la frase
“Poi ti spiego” gli prometto entrando, lui mi segue
Ci troviamo in una stanza grande più o meno come il salotto di casa mia, parquet di legno scuro, una grande libreria che però è vuota, un caminetto spento, un divano e una poltrona (entrambi viola con dei cuscini lilla) e un piccolo tavolino davanti.
“È carino qui.”
“Quando sei lì davanti devi pensare intensamente a cosa ti serve mentre cammini avanti e indietro davanti al muro. Dopo la terza volta che passi ci sarà una porta che ti condurrà lì.”
“Tu a cosa hai pensato?”
“Che mi serviva un posto dove stare in pace insieme a te.”
“Rose... è tutto pomeriggio che mi tormento. Cos'è successo?”
“Una cosa abbastanza importante...” stavolta lascio io la frase a metà
Lui resta in silenzio, guardandomi con quei suoi occhi grigi, così caldi, in cui potrei perdermi in eterno.
Non mi mette fretta e, benché anche lui sia agitato, rispetta i miei tempi.
Respiro profondamente e faccio appello a tutto il mio coraggio da Grifondoro.
“Okay, la cosa molto importante che devo dirti è che dal giorno del Ballo del Ceppo io ho iniziato a ricevere delle lettere: sono molto belle, scritte con dell'inchiostro viola, contengono tantissime frasi dolci e particolari romantici, la carta profuma di violetta; ma non è questo il punto. Il mittente è l'uomo del mistero perché né io né le ragazze né le mie cugine riusciamo a capire chi è; non lascia il minimo indizio e mi fa impazzire: non solo perché non riesco a scoprire chi sia; ma anche perché, ecco, probabilmente, forse, mi sto innamorando di lui. Io ti ho detto tutto, e ora spiegami tu: perché ridi?!”
Abbassa lo sguardo e cerca di smettere, non riuscendoci; poi i suoi occhi incontrano di nuovo i miei e mi bacia.
  
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