Jon
Sangue
e Rose
"Quante decine di migliaia di persone morirono perché
Rhaegar scelse tua zia?"
"Sì, la scelse. Poi la rapì e la violentò."
Game
of Thrones
Serie
5, episodio 4
Aveva cavalcato fino
allo stremo per arrivare da lei, rinchiusa nella torre che, al massimo della
beffa, Rhaegar Targaryen aveva denominato la
Torre della Gioia; aveva cavalcato implorando gli Antichi Dei e i Sette
affinché Lyanna stesse bene, per poterla riportare a casa sana e salva, ma gli
fu subito chiaro, non appena entrò nella stanza in cui era rinchiusa, che solo
un ultimo alito di vita era rimasto nella sua amata sorella.
La stanza odorava di
sangue e rose, quelle rose blu che sua sorella amava così tanto, le rose del
nord e il sangue... il sangue impregnava il pavimento e le lenzuola.
Era tutto suo, quel
sangue?
Le corse incontro, le
strinse la mano, imponendosi di non piangere, imponendosi di restare forte come
lo sarebbe stata lei.
-Lyanna... Cosa ti ha
fatto?
La risposta che
arrivò lo colpì dritto al cuore, facendolo vacillare, capovolgendo tutto il suo
mondo e il senso stesso di quella guerra che lo aveva privato del padre e del
fratello e in ultimo anche di lei. Sedici anni erano troppo pochi per morire.
-Mi ha amata.
Era la febbre che le scuoteva
il corpo a parlare? Eppure lo sguardo di Lyanna, anche se spaventato, era
lucido, cosciente.
-Amata?
-Ho amato Rhaegar,
Ned, per quanto difficile forse possa essere da credere. Di quegli amori folli
che bruciano tanto violenti quanto rapidi. Rimpiango che si sia arrivati a
questo, ma non rimpiangerò mai l’averlo amato.- respirò, cercando aria a
sufficienza per quelle ultime parole. -Diranno di lui che mi rapì, che mi
violentò... Lascia che il mondo lo creda. Non per me, perché la mia memoria
resti pura.
-Lyanna...- la voce di Ned era spezzata dal
dolore. Sua sorella, la sua preziosa Lyanna stava morendo e non c’era nulla che
lui potesse fare, se non tenerle la mano mentre la vita l’abbandonava.
-Lascia che il mondo
lo creda, Ned, per il mio bambino.
E improvvisamente una
consapevolezza gli attraversò la mente: in quel momento di guerra e
devastazione, sua sorella stava morendo di parto?
Una morte troppo
banale per una donna nelle cui vene scorreva il sangue di lupo, eppure... se il
principe l’aveva davvero amata, non l’avrebbe mai fatta uccidere.
Sangue e rose.
-Arriverà l’inverno,
Ned, arriverà il momento in cui conoscerà la verità, ma ora è troppo piccolo,
così indifeso, per portare il peso del cognome del padre.
-E cosa dovrei dire?
La ragazza lo osservò
in silenzio, respirando appena. Cosa avrebbe dovuto dire? Una menzogna, che lo
avrebbe accompagnato per molti anni ancora, ma chi avrebbe davvero creduto che
Eddard Stark aveva tradito la donna che aveva appena sposato e che attendeva
suo figlio? Nessuno che lo avesse conosciuto abbastanza, ma Catelyn,
fortunatamente, conosceva meglio il marito che non aveva mai avuto piuttosto
che l’uomo che aveva sposato.
-Che è tuo figlio. So
che ti sto chiedendo tanto, Ned, ma ti prego, proteggi mio figlio. Dagli un
nome banale e Snow come cognome, ma crescilo come se fosse tuo... E quando
l’inverno arriverà, rivelagli la verità. Deciderà lui cosa fare.
-L’inverno potrebbe
non arrivare per molto tempo.
Lyanna alzò la mano
fino a sfiorare il volto del fratello, così simile al proprio e a quello del
povero Brandon, ma privo di quel sangue
di lupo che veniva invece a loro rinfacciato... Avevano pagato cari i
propri impulsi, i propri desideri.
Ma era sincera,
affermando di non esserne pentita: Rhaegar Targaryen le aveva fatto conoscere l’amore e la
passione, si era persa e ritrovata in lui, in quei lineamenti cesellati, in
quei colori così diversi dai propri, così complementari... Nelle risate.
Avevano sognato una
vita che non avrebbero mai vissuto, avevano sognato un mondo in cui sarebbero
potuti vivere insieme felici, insieme a loro figlio, e quei sogni li avrebbe
portati con sé nella tomba. E ovunque la morte l’avesse condotta.
-Prometti, Ned.-
replicò, eludendo la domanda. In cuor suo, qualcosa le diceva che l’inverno
sarebbe arrivato presto.
-Te lo prometto,
certo che te lo prometto. Crescerà come mio figlio, insieme a quelli che gli
Antichi Dei vorranno dare a me e Cat. E saprà la verità, quando sarà grande
abbastanza da poterla accettare.
Fu tutto ciò che
aveva bisogno di sentire. Lo sguardo di Lyanna finalmente si rischiarò e il suo
ultimo pensiero fu per suo figlio, affidato alle cure di una donna del popolo e
che presto suo fratello avrebbe reclamato.
Un bambino così
terribilmente Stark da non avere nulla, nell’aspetto, che ne potesse rivelare
la paternità. Un nome banale e Snow come
cognome.
Jon fu l’ultimo sussurrò che la vita le
concesse, prima di abbandonarla.
“Tu sei uno Stark. Puoi non avere il mio nome, ma hai il
mio sangue.”
“Mia madre è viva? Sa di me? Dove sono, dove sto andando?
Le importa?”
“La prossima volta che ci vedremo, parleremo di tua madre.”
Game of Thrones
Serie 1, episodio 2
Mai, mai chiedermi di Jon... Jon è sangue del mio sangue.
Questa è la sola
cosa che ti sarà dato conoscere.
... se questa teoria corrisponda al vero, lo
sapremo solo alla fine del telefilm o dei libri. Per quel che mi riguarda,
però, Jon sarà sempre il figlio di Lyanna e Rhaegar, anche se qualcuno dovesse
affermare il contrario.