È
sera tardi, siamo al finire dell’inverno, e la primavera è ormai
alle porte.
Osservo mia cugina Hinata che si allena, seduto accanto mio
zio Hiahsi.
È decisamente migliorata dal nostro ultimo allenamento, probabilmente un
giorno sarà degna di portare avanti la casata Hyuga.
- che ne pensi Neji? – mi domanda Hiashi senza
guardarmi.
Io continuo a fissare Hinata attento e nel frattempo rispondo – è
diventata molto più brava di alcuni anni fa –
Hiashi accenna un sorriso e poi mi guarda – per
caso Hinata ti piace? –
Mi volto verso mio zio e lo fisso strano. Il suo
sguardo è serissimo. “Piace” in che senso?
Se mi piace come amica? Abbastanza.
Se mi piace come parente? Certo.
Se mi piace come persona di cui innamorarsi? No; io non potrei innamorarmi di
una ragazza così timida.
Annuisco sperando che intendeva “piacere come
amica” e lui riprende a guardare la figlia.
- il consiglio ha pensato di farvi sposare, ma io ho insistito affinché
sia tu a decidere la risposta –
Sbarrò gli occhi stupito. Ma il mio viso non cambia espressione e
riprendo a vedere mia cugina.
- non devi decidere subito – mi dice abbassando lo sguardo.
Rimango ancora zitto e lui continua a parlarmi – in ogni caso, col tempo
hai imparato ad apprezzarla. Chissà… –
Detto ciò Hiashi si alza e mi lascia seduto da
solo. Ancora non ci credo.
Hinata si volta verso di me e saluta timidamente con un cenno di mano. Io
abbasso lo sguardo qualche secondo, facendole capire che ho notato il saluto,
ma non faccio altro. Mi alzo e vado in camera mia.
Mi siedo sul letto e comincio a pensare a cosa dire ad
Hiashi.
È vero che con il tempo ho imparato a volerle bene come ad una sorella,
perché è questo che siamo: cugini, o meglio, fratellastri.
Mi distendo sul materasso guardando prima il soffitto, poi il comodino accanto
al letto. C’è una foto della mia squadra incorniciata.
Prendo la foto e la guardo attentamente: siamo io, Rock Lee, Gai- Sensei e
Tenten.
Gai – Sensei e Lee sfoggiano il loro classico sorriso smagliante. Io
tengo il broncio con aria disinteressata e Tenten sorride normalmente.
Ora che ci penso, con il tempo ho imparato ad apprezzare anche quel pazzoide di
Lee, perché non dovrei riuscirci anche con Hinata?
Che accadrà però se rifiuto? Probabilmente alcuni della casata principale
proveranno ad uccidermi attivando il segno maledetto.
Chiudo gli occhi e mi addormento senza pensarci troppo.
---
Ho accettato la proposta di mio zio, ed ora, a neanche un mese di distanza
dalla proposta, sono già all’altare.
I miei compagni sembravano contenti.
Lee…lui era proprio euforico ed ha continuato ad urlare che era felice e
che il matrimonio è giovanile...poi si è messo a piangere con Gai
–Sensei dalla gioia.
È irrecuperabile. Anzi, lo sono lui e il maestro.
Tenten… lei prima mi era sembrata un po’ irrequieta e rattristata
all’idea, però alla fine mi ha sorriso e mi ha fatto le
congratulazioni.
---
Manca circa un quarto d’ora alla cerimonia, e vado a parlare con Hinata.
Indossa un bellissimo abito bianco da sposa e si nasconde dietro il paravento
imbarazzata.
- Neji! Porta sfortuna vedere la sposa prima della cerimonia! – dice lei
con tono imbarazzato ma squillante.
Faccio spallucce. Tralasciamo che già l’ho vista, ma se il destino
vuole il mio male, che sia il mio male –resta dietro il paravento allora
– dico sbuffando.
Hinata si affaccia da sopra il paravento, vedo i suoi occhi grandi e bianchi
che mi fissano da poco più sopra il grande telo – volevi dirmi
qualcosa Neji? –
Io mi volto evitando il suo sguardo e tiro un sospiro – sei sicura di
quello che stai facendo? Dopo oggi non si torna indietro –
- sei mio amico Neji – risponde lei rapida – e ti voglio bene come
a un fratello, sposarti è un onore per me e la casata principale -
Sono appunto quelle parole che mi fanno capire di aver sbagliato a scegliere.
Le voglio bene è vero, ma come un fratello ad una sorella! Nulla di
più.
- tutto bene Neji? – mi chiede lei.
- benissimo! – dico io rapido uscendo dalla stanza di Hinata.
Arrivo al tempio e incontro Lee e Tenten.
- Neji! – mi urla il mio compagno saltandomi letteralmente addosso, ma
non esaurisce mai l’energia? – ancora cinque minuti e ti sposi! -
Non ricordarmelo per favore.
- non ricordarmelo per favore – gli dico con tono disinteressato.
Lee si allontana di due passi da me poi urla – vado a chiamare Gai
–Sensei! – la sua voce squillante echeggia per tutto il tempio e il
mio amico in verde esce.
Resto solo con Tenten che però neanche mi guarda – sii felice con
lei – si limita a dirmi prima di sedersi al suo posto.
Mi sembra di ricevere una pugnalata al petto nel sentirle dire queste parole,
non ne capisco neanche il motivo.
Arrivano pochi attimi dopo gli altri invitati, ovvero metà Konoha,
infine arriva Hinata.
Non c’è che dire, tutti gli uomini presenti apprezzano il suo
aspetto. Alcuni come Kiba e Naruto le lanciano occhiate adoranti. Io
però non provo nulla.
Mi hanno sempre detto di essere un pezzo di ghiaccio, però quando vedo
una bella ragazza so provare qualcosa anche io, e Hinata è una
bellissima ragazza oggi.
Ma niente…
Stranamente le mie attenzioni sono rivolte alla mia compagna di squadra, che
segue la cerimonia a testa bassa.
Arriva il momento del fatidico sì.
Non me la sento di dire di no. Farei una figuraccia e
la farei fare anche al mio clan.
Tocco le labbra di Hinata con le mie, dopo aver pronunciato entrambi il nostro
“sì” .
Non posso definirlo bacio. Non c’è quel “non so che”
di cui alcuni miei compagni mi hanno parlato.
Stringo i pugni istintivamente, mi da fastidio baciare Hinata. Tanto fastidio.
---
E’ passata qualche settimana dal giorno del matrimonio, la vita è
tornata quella di sempre per tutti. Non per me e lei però. Io e Hinata
siamo stati sempre tipi introversi, ma ora parliamo ancora di meno di prima, e
già prima non parlavamo molto. Di cosa dovremmo parlare dopo tutto? Di quelle sciocchezze di cui parlano le coppie
novelle? Non fa per me.
A cena siamo sempre in silenzio, se non qualche volta che ci sforziamo di
chiederci “come stai”
E infine, a differenza di come pensano tutti, non abbiamo ancora avuto alcun
rapporto.
Il motivo? Lei sicuramente non se la sente perché troppo timida. Io
invece non me la sento con lei.
Probabilmente se mi trovassi in una certa situazione con un’altra si
potrebbe anche fare, ma con Hinata proprio non ci riuscirei mai. Probabilmente
mi fa ribrezzo il fatto che sia mia cugina, e che sono sposato ad una donna che
ho capito di non amare.
“Dare il tempo al tempo” diceva Hiashi
poco prima del matrimonio.
Questo motto non fa per me.
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Dopo un po’ l’Hokage assegna a me e alla mia squadra una missione
di livello A molto pericolosa.
Dobbiamo recuperare informazioni da una pericolosissima società di
banditi.
Ci viene detto che possiamo morire, ma il team Gai non
si tira mai indietro, così accettiamo.
Partiamo subito per il villaggio della pioggia, ovvero l’ultimo luogo
dove è stata avvistata questo gruppo di banditi. Se non ci fosse Rock
Lee a scassare sulla giovinezza e tutto il resto, si può dire che
è come se stessi in missione da solo.
Tenten solitamente fa a gara con me a chi va più veloce, oppure
scambiamo quattro chiacchere anche con Lee per
ingannare il tempo.
Stavolta è diverso.
Il discorso l’ha iniziato Lee, quindi è poco interessante per me e
per lei.
Lei non prova a cambiare argomento come fa solitamente negli altri casi.
E soprattutto…non sorride più.
Lei è sempre stata così sorridente, ottimista, solare,
allegra… durante questa missione mi sembra molto triste e cupa.
- fermiamoci, è tardi – dico fermandomi al centro di una radura.
È quasi sera ormai, e Lee è evidentemente stanco
anche se cerca di sembrare ancora in piene energie.
Come al solito cerchiamo legna per il fuoco e mangiamo
un pesce abbrustolito sulle fiamme, approfittando di un fiume vicino.
Rock Lee cade addormentato come un bambino neanche dopo cinque minuti e Tenten
gli mette la sua coperta sulle spalle per non fargli prendere freddo.
È incredibile come lei riesca sempre a pensare prima agli altri, poi a
se stessa.
Faceva ancora un po’ freddo così gli metto sulle spalle la mia
coperta, ma lei se la scosta di dosso – grazie, ma non ho freddo- mi dice
seria.
Guardo Tenten strano – non è un problema per me-
- non voglio che tu prenda freddo –
- non ho freddo infatti –
Cala improvvisamente uno strano silenzio, mai avvenuto in tanti anni che vengo
in missione con lei.
- com’è? – mi domanda improvvisamente.
Non capisco cosa intende.
- intendo dire…Hinata – si spiega poco dopo.
- Normale…- dico io con aria disinteressata.
Lei si lascia sfuggire una lieve risata – sei
sposato e ora è tutto “normale”? –
- esattamente –
Per niente. Mi sento uno schifo da quando sono
sposato.
- sicuro? – insiste curiosa. Forse
Io annuisco e la guardo – tu invece? –
Tenten alza le spalle e volge lo sguardo altrove, poi ritorna
sull’argomento “Hinata” – lei come…? –
Sicuramente si riferisce ad Hinata, ma non capisco
dove vuole arrivare.
- lei come lo fa? –
Ho capito la domanda(ma no =3D_=3D NdMe). Ora è
strana.
- com’è questa domanda?-
- rispondi e basta – mi dice decisa.
Io tiro un sospiro – ancora niente –
Lei si volta di scatto verso di me stupita – cosa? Ma sono già
alcune settimane che…-
- è strano, ma io… non me la sento con lei –
- perché no? – mi domanda con il suo solito tono curioso che piace
a me – siete sposati! Vi amate. Qualcosa ci dovrai pur trovare in lei
–
- è troppo timida –
- è carina –
- non è al mio livello di forza –
- è intelligente –
- è troppo introversa per me –
Non capisco ancora perché Tenten difendeva lei e mi faceva notare i suoi
pregi.
- mi stai dicendo che non ami tua moglie? –
All’inizio non so se dirle la verità, però lei si è
sempre confidata con me, e mi ha sopportato anche quando odiavo Lee, e un
po’ anche lei.
- esattamente –
Lei sbarra gli occhi quasi scioccata –
perché l’hai sposata? –
- non lo so – dico io – non volevo…-
Non so neanche io cosa volevo a dire il vero. Perché cazzo
ho accettato?
Tenten smette di guardarmi e mi dice con tono arrabbiato – perché
non me l’hai detto? Credevo che avessi imparato a fidarti di me! –
Se c’è una cosa che ho imparato stando in questa squadra, è
che ciascuno di noi può fidarsi ciecamente degli altri, specie di Tenten
– te l’ho detto, non lo so –
La vedo stringere i pugni.
- la verità è che non so più cosa pensare – continuo
io – non mi è mai sembrato di averla sposata a dire il vero -
Tenten si alza e si dirige chissà dove, le vado dietro con passo rapido
– ehy aspettami! –
La raggiungo e la prendo per una mano, lei prova a liberarsi
ma non ci riesce – lasciami!-
- si può sapere cosa ti ho fatto? –
- le hai detto di sì quando non l’amavi! –
mi dice guardandomi arrabbiata.
- e a te cosa importa? –
- mi importa! – urla lei – com’è possibile che tu non
abbia mai capito nulla? Tu che vedi tutto quanto, come hai potuto essere
così cieco da non vedere cosa provavo per te? –
Sbarro gli occhi e allento la presa sul polso di lei che si libera. Scuoto la
testa sperando di aver sentito male.
- io… io ti amavo Neji – mi urla ancora – e finché tu
non hai detto quel dannatissimo sì, ho continuato a sperare che
tu…-
- Tenten…-
- Ma ho continuato a pensare però che lei era
migliore di me! Che c’era qualcosa in lei che io non avevo! –
Ancora non credo che Tenten era innamorata di me. Non
voglio crederci.
- ed ora tu mi vieni a dire…che in lei non ci trovi nulla? – mi
urla facendo echeggiare la sua voce nel bosco.
Stringo i pugni, mi sento un verme, come quando sono stato sconfitto da Naruto
anni fa.
Rifletto sulle sue parole intanto. Cosa aveva Hinata in più di Tenten?
Penso ad Hinata e a ciò che ha.
Penso al suo fisico, ma non mi viene in mente nulla di particolare.
Penso ai suoi gusti personali, che non conosco neanche bene, e non trovo
niente.
Penso al suo carattere e non vedo altro che difetti mascherati da piccoli
pregi.
Poi penso a Tenten.
Tenten aveva qualcosa di particolare nel viso, che la rendeva bella e allo
stesso tempo si faceva voler bene da tutti.
Tenten amava il cibo cinese e i tarocchi, ma a parte questo niente di
particolare, era una di gusti semplici.
E infine Tenten era l’opposto di Hinata.
Tenten era estroversa, Hinata troppo timida.
Tenten era allegra e ottimista, Hinata la vedevo sorridere raramente di gusto
ed era spesso malinconica sul fatto di non piacere a Naruto.
E infine Tenten riusciva a trasmettere allegria anche nei momenti peggiori,
Hinata non mi trasmetteva nulla, se non compassione...
Ho sempre voluto bene a Tenten: non come una sorella, ma come la migliore amica
che non ho mai avuto, come la donna che avrei potuto amare per tutta la vita.
Senza “Dar tempo al tempo” avevo capito troppo tardi ciò che
provavo per lei.
Sono proprio un idiota.
Lei mi spinge allontanandosi e si volta e andando via da me, io la seguo di
corsa. La chiamo urlandole di fermarsi, ma lei non si
blocca.
Ho un brutto presentimento, attivo il Byakugan e mi
guardo intorno mentre seguo ancora Tenten. Finalmente
la raggiungo e la blocco dietro un albero.
- lasciami! –
Non riesco a dire nulla, però riesco a farle cenno di stare zitta.
Io cerco di pensare ad altro. Cerco di non pensare alla mia stupidaggine.
Tenten si guarda intorno ed io vedo cinque ninja intorno a noi. Hanno un chakra molto potente, molto più potente del mio e di
quello di Tenten messi assieme.
Abbiamo bisogno di Lee per uscirne vivi da uno scontro simile, ed è
ancora notte, lui dorme beato.
Mi duole ammetterlo, ma siamo costretti a fuggire.
Ci mettiamo a correre come forsennati ma dopo qualche minuto Tenten cade a
terra. Mi fermo e vedo un Kunai conficcato sulla sua
schiena. Mi chino per soccorrerla, le tolgo il kunai
dal corpo e la prendo tra le mie braccia.
Così facendo ho segnato la mia condanna a morte. Restare fermo per un
mio compagno spacciato, invece di fuggire e salvarmi.
Tenten tossisce e mi guarda con occhi socchiusi e lucidi, poi una lacrima le
cade sulla guancia.
- perdonami – riesco a dire fissandola negli occhi – sono stato uno
stupido –
Con le poche forze rimaste, lei mi accarezza una guancia con la mano, e accenna
un lieve sorriso - ti perdono, Neji –
Lei chiude gli occhi stanca, ma ancora respira, voglio
provarci…
Avvicinò il mio viso a quello di Tenten rapido, chiudo gli occhi e spero…
sento come un pugnale conficcarsi nel mio petto…
---
Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo seduto sul mio letto, nella mia stanza,
nel cuore della notte.
Il mio respiro e il battito del mio cuore sono irregolari, lo sento
chiaramente. Mi guardo intorno e mi ritrovo in mano la foto della mia squadra,
la guardo e mi soffermo sulla figura di lei.
- era un sogno…-
Continuo a guardare la foto della mia squadra, finché non riesco di
nuovo a prendere sonno.
Sono sicuro di cosa fare domani.
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All’alba mi sveglio e corro da mio zio, per dare la mia risposta riguardo
il matrimonio.
Non so quale sarà il mio destino adesso…
Tempo fa ho imparato che il destino non è scritto, che ce lo costruiamo noi mano a mano che viviamo.
Stanotte ho imparato molte cose, tra cui anche che non bastano gli occhi per
vedere alcune cose.
Arrivo da mio zio, che si alza e mi domanda – hai deciso Neji? –
So già cosa risponderò.
So già che alla mia risposta negativa, Hiashi
si mostrerà comprensivo, come lo è sempre stato da quando sono sotto la sua tutela.
So già che Hinata ne sarà abbastanza felice, poiché
avrà ancora speranze con Naruto.
So già che andrò ad allenarmi dopo qualche minuto, e
incontrerò i miei compagni.
So già che Lee non mi chiederà di fargli da testimone,
poiché non mi sposerò(e so anche che non mi assillerà per
tutta la vita dicendo che ho buttato la mia giovinezza sposandomi).
So già che Tenten sorriderà come sempre, poiché non
è accaduto nulla con Hinata, e non accadrà mai.
So già che sarò il solito Neji, chiuso, silenzioso, arrogante e
che non parlerò del sogno.
So già che loro non ci faranno caso, e che il maestro Gai e Lee
canteranno, provando a distruggermi i timpani.
So che Tenten mi ama, e continuerà a farlo sotto i sorrisi e i silenzi
che mantiene da sempre.
E so che anche io l’amerò in silenzio, poiché ora ho capito
cosa provo veramente, e aspetterò il giorno in cui uno di noi due
metterà da parte l’orgoglio.
So cosa accadrà oggi forse.
Non so cosa accadrà domani, o il giorno dopo ancora.
Ma di una cosa sola sono certo….
Il mio futuro…la mia vita…sarà con Tenten accanto, non con
Hinata.
PLZ recensite.
Kiss
TK