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Autore: X_Larreh    31/05/2015    3 recensioni
Ti amerò lontanamente, in silenzio.
Ti guarderò cercare la felicità e trovarla, ma non con me.
Ti guarderò andare avanti, mio dolce amore, ed io sarò sempre lì, dietro di te, a osservarti e proteggerti, con l'amaro nel cuore.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Caro Harry,
Forse iniziare una lettera d'addio in questo modo, può sembrare ripetitivo, ma non saprei come altro cominciare.
Ti sto scrivendo da un letto di ospedale, dove mi hanno ricoverato da tempo e, sentendo prossima la mia fine, ho deciso di darti mie notizie, perché il viaggio che sto per intraprendere sarà senza ritorno.
Ti sembrerà strano leggere questa lettera, dato che l'ultima volta che ho ammirato dettagliatamente i lineamenti del tuo volto fu undici mesi fa.
Non sono stato colpito da un male incurabile.
Questa morte me la sono cercata io e non c'è nulla di più vile che essere assassini di se stessi.
Sono malato Harry, ridotto in condizioni pietose, ma non voglio dilungarmi in particolari, descrivendoti che cosa è diventata ultimamente la mia vita.
Ricevo visite di continuo in questo ultimo periodo.
Zayn, Liam e Niall non mi lasciano un'attimo da solo e sottolineano sempre che "ogni secondo è buono per stare insieme". Forse anche loro hanno capito che la mia data è vicina.
Le mie sorelle mi vengono a trovare subito dopo scuola, e rimpiango, ora seduto su questo lettino sudicio, di non aver passato abbastanza tempo con loro, e di averle trattate male. Mi duole solo pensare che, tra qualche giorno, non le starò più accanto, vedendole crescere, e di certo da lassù, rimpiangerò questi momenti.
Sto prolungando la cosa, non è vero?
Ogni volta che sento la porta cigolare, alzo la testa. È diventato qualcosa di abituale fare quel movimento, forse perché pensavo che mi avresti fatto visita.
Quante volte ho sperato che da quella porta raggrinzita e cigolosa ai piedi del letto, entrasse una chioma riccioluta ad incorniciare il tuo viso candido con tanto di fossette.
Quante volte, ho pregato la sera di poter ammirare il tuo volto , che tanto ho amato, almeno un'ultima volta, prima di chiudere gli occhi definitivamente ed esalare l'ultimo respiro.
Ma non è mai successo, e ora, mi ritrovo in lacrime, deluso, senza speranze di rivederti.
Comunque...
Anche i medici fanno la loro comparsa, ogni benedetto giorno, e si sorprendono che io sia ancora in vita, dato le mie condizioni pietose.
L'unica cosa che ho di certo, è che l'unico motivo per cui io sono ancora qui, sofferente, è il tuo ricordo. Ma oramai sento la morte dietro le mie spalle, come se stesse aspettando solo che io mi girassi, per contemplare le sue viscere. Mi sento così debole..Senza forze.
Il mio cuore duole, e sbattere le ciglia è l'unica cosa che riesco ancora a fare.
Gli ultimi sforzi gli sto dedicando a te, a questa lettera, che, con tutte le forze che mi rimangono sto scrivendo.
Sono così codardo Harry. Come vorrei tornare indietro nel tempo per poter rimediare alle fratture che ti ho causato.
Sono così stupido, perché credo che questa lettera dovessi scriverla molto tempo fa, e non ora, in queste condizioni.
Chissà, forse se l'avessi scritta mesi prima, avrei ricevuto una tua visita e davvero, questo pensiero logora i miei meandri da molte notti insonni.
E i medici si lamentano, dicendomi che dovrei dormire la notte, esasperandosi maggiormente per le mie condizioni.
Se avessi le forze per dormire, lo farei, ma mi sento così vuoto.. Solo.
Quando la notte cala, resto con le iridi aperte, pensando che se mai avessi chiuso gli occhi, non gli avrei più riaperti e no, non voglio.
La notte è per me, come un mondo per fuggire dalla realtà, almeno per qualche istante.
E mentre la fleboclisi scende lentamente nelle mie vene, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dai nostri ricordi, di quando ancora, eravamo felici assieme.
Tu eri la vita, la gioia di vivere, l'isola verso cui approdare nei momenti di difficoltà.
Sapevi risolvere ogni mio piccolo problema, infondendomi speranza e sicurezza.
Ancora ricordo il nostro primo incontro, in quel misero bar scadente.
Tu che scrivevi nel tuo inseparabile diario, e io che ti ammiravo meravigliato, con quel tuo cipiglio che mi toglieva il fiato.
Ogni giovedì, quando ne avevo l'occasione, ti trovavo seduto nell'angolo più remoto della stanza, gli occhi puntati concentrati su un diario, mentre sorseggiavi il tuo solito caffè latte.
E più andavo avanti a scrutarti, ogni giovedì mattino, più il mio cuore palpitava.
L'amore bussò alla porta del mio cuore troppo in fretta, donandomi dolci e strane sensazioni, mai provate prima.
Non sapevo che da quei incontri, avrei trovato l'amore della mia vita, e forse sembrerà insulso dirtelo su carta, ora che sono alla fine dei miei giorni.
Dovevo farlo molto tempo fa, prima che mi scappassi dalle mani, in questo modo.
E rimpiango, di aver sbagliato in modo così disumano.
Tu c'eri sempre per me, e lo capii dopo due anni di fidanzamento, quando decidemmo di convivere assieme.
Ricordo che mi amavi per due, e che con il tuo misero lavoro non mi facevi mancare lo stretto necessario.
Non riuscivamo ad arrivare a fine mese, e anche se tutto andava a rotoli, non abbiamo mai creato grandi discussioni, e anche se rischiavamo lo sfratto, continuammo ad amarci, senza complicazioni.
Il nostro conforto più grande era proprio questo; ogni difficoltà che ci veniva incontro, la superavamo, con l'amore che ci scambiavamo e sopratutto assieme.
E davvero pensai che potessi vivere così; con la mia depressione e bipolarismo di cui avevi accettato l'abitudine, e tu, che tornavi ogni sera a casa, sfinito dal lavoro in fabbrica, pur sempre con un sorriso sul volto, ammirando il tuo amato, provare a cucinare qualche piatto prelibato per deliziarti, con scarsi risultati.
Dopo cena ricordo così bene le nottate passate a guardare film strappalacrime o serie tv occasionali che s'incontravano in televisione a notte fonda. Ricordo che infine, finivamo sempre per far l'amore, lasciando la televisione accesa che faceva da contrasto con i nostri mugugni di piacere.
L'idea di vivere così mi allettava sempre di più, e l'avere dei marmocchi con i tuoi boccoli, le tue labbra rosse e i miei occhi si espandeva ogni giorno sempre più infondo nei miei pensieri.
Ti avevo fatto una promessa, ricordi? Avevo detto che ti avrei sposato un giorno. E Tu, sentendo questa scarsa proposta di matrimonio, sei scoppiato in lacrime, dicendomi che si, mi avresti sposato.
Volevo una famiglia con te Harry, e se non fosse per le mie condizioni l'avrei desiderata tutt'ora.
Volevo vivere con te per sempre Harry; creare una famiglia, vedere crescere i nostri figli un giorno, mentre noi diventavamo nonni, e poco mi importava se fossimo poveri, se al mio fianco c'era qualcuno come te.
Poi però, incominciai a sentirmi umiliato dalla nostra povertà, che non poteva permetterci di realizzare i nostro desideri.
Invidiavo le ricchezze altrui e tu, con le lacrime agli occhi mi confortavi, sempre e ovunque.
La nostra storia d'amore sembrava scritta su un libro, ma non tutti i libri hanno un lieto fine.
È lì che tutto iniziò ad andare a rotoli.
Forse volevo aiutarti, ed è per questo che non appena trovai un annuncio lavorativo, colsi l'occasione per riuscirci a mantenerci meglio.
Trovai lavoro come prostituta al Kloy, e quando tornavo a casa a notte fonda, ti trovavo sveglio, preoccupato su dove fosse stato, e l'unica tua priorità era sapere se stessi bene.
Dio Harry, come vorrei cambiare il modo con cui ti rispondevo.
Divenni così freddo.. Urlavo, e piangevo, ma tu eri sempre lì, e pure se mi scontravo spesso con te, tu mi perdonavi e mi regalavi quei sorrisi che io iniziai ad odiare.
Odiare perché pensavi che tutto questo fosse dovuto al mio bipolarismo, odiavo quel sorriso perché me lo dedicavi anche se sbagliavo, e lo odiavo perché non sapevi la verità.
E allora ne fui certo, non meritavo il tuo amore.
Con la prostituzione arrivò pure la droga.
Passai di delusione in delusione, conobbi l'amarezza, il disgusto di me stesso e affogai in quella droga maledetta.
Essa mi permetteva di evadere dalla realtà donandomi gioie effimere.
Così mi sono trovato sull'orlo del precipizio che tanto temevo, precipitando sempre più in basso.
Il mondo mi crollò addosso e il mio cuore colmo di dolore, si sentì così piccolo e indifeso quando ogni volta che ritornavo a casa, vedevo le lacrime rigare il tuo viso, mentre cercavi spiegazioni, che io non volevo darti.
Insistevi, ma ti trattavo male, alzavo le mani, e tu più volte hai ricevuto schiaffi, da parte mia.
Non avrei mai pensato di fare una cosa del genere a te, e alla mia famiglia, alla quale dedicavo le stesse maniere.
E finivo a piangere con te, sul divano, abbracciati come se fosse l'unica cosa che riuscissimo a fare, mentre sussurravo migliaia di "mi dispiace" nel tuo orecchio, che si alleviavano come polvere nell'aria.
La nostra storia d'amore era malata Harry, e per quanto ti amassi, ciò che non ho smesso di fare, ti provocavo solo dolore.
Ricordo vagamente il tuo sguardo quando conobbi la verità. Eri deluso e amareggiato.
Non dicesti nulla, presi le tue cose e te ne andai in lacrime.
Nonostante la mia volontà, nonostante i miei sforzi, sprofondai maggiormente, non sapendo salire la china.
Pensavo di dirti poche parole Harry, invece dalla fonte del mio cuore, è scaturita una carrellata di ricordi, felici e tristi.
Mi sento in pace con me stesso ora, dopo averti umilmente confessato le mie colpe.
Sappi solo che ti ho amato Harry.
Ti ho amato fin dal mio primo battito di ciglia in quel bar, e lo farò fino all'ultimo.
Ti ho amato come un astronauta ama la galassia; infinitamente, e non ho smesso neanche per un secondo di farlo.
Ma mi pento, di non avertelo dimostrato abbastanza.
E rimpiango i ricordi, i più belli a cui abbia assistito, e se solo avessi le forze e la volontà necessaria, gli ripeterei ancora una volta, assieme a te.
Rimpiango le belle serate, passate assieme a Niall, Zayn e Liam, che tanto sentono la tua mancanza.
Rimpiango i momenti che mi dedicavi, quando mi abbracciavi di sprovvista, baciandomi amorevolmente.
Rimpiango i ricordi delle cene di Natale, quando la mia famiglia, era unita appassionatamente con la tua, in un unico grande tavolo, mentre risate e brusii di chiacchiericci infondevano l'aria, rendendola calda e accogliente, pur se fuori il clima era freddo e rigido.
Ed infine rimpiango di essere in ospedale, malato di Aids, sapendo che non potrò mai più osservare il viso di quel ragazzo, di cui mi sono innamorato.
Piango, pensando che non rivedrò nuovamente i tuoi occhi smeraldo, così li chiamavo, perché erano preziosi, come gli smeraldi.
Ricordo vagamente quanto ti facesse arrossire quell'amorevole metafora.
Mi mancherà indossare i tuoi larghi maglioni in inverno, mentre guardavamo assieme la tua serie tv tanto amata. Mi mancherà la tua risata, di cui ho goduto e lasciato perdere così frettolosamente. Mi mancherà abbracciarti e dirti ti amo dopo che avemmo fatto l'amore.
Mi mancherà svegliarmi nei weekend con i tuoi baci, e la tua voce roca mattutina che mi avvertiva che la colazione era pronta.
Mi mancheranno le tue attenzioni, che mi regalavi amorevolmente ogni giorno.
Mi mancheranno così tante cose Harry..
Ti desidero, e forse mi prenderai per insensibile, dopo il dolore che ti ho provocato, ma non so cosa darei se, aprendo gli occhi, ti vedessi nel vano della porta, venire verso di me a braccia tese, per stringermi sul cuore e perdonarmi.
Come desidero stringere la tua mano tra le mie, provare per l'ultima volta la gioia di una carezza a lungo desiderate e andare così, serenamente, incontro alla morte.
Ma non ci sei, e io sono solo da ormai troppo tempo.
Perdona il mio sfogo e non piangere, so che sei sensibile, ma io non merito le tue lacrime.
Promettimi solo una cosa: perdonami, scusami per tutti i dolori che ti ho provocato. Ora che sono pulito, mi pento di ogni cosa fatta, e ti amo Harry.
E sembrerà così sciocco dirtelo dopo quasi un'anno dalla nostra rottura, ma devo liberarmi di queste due parole che si alleviano dentro il mio petto da molto tempo.
E forse ti sarai già fatto una nuova vita, avendo voltato definitivamente le vecchie pagine della nostra storia, ma ti amo, e questo non cambierà.
Ricordami Harry.
Ricordami come quel ragazzo fifone, basso di statura che si stringeva a te di notte perché aveva paura dei tuoni.
Ricordami come quel ragazzo 22enne più grande di te ma basso che un tempo ti donava carezze amorevoli e baci d'amore.
Quello era il tuo Louis ricordi?
Ancora ora è te che desidero, i miei sentimenti non sono mutati nei tuoi riguardi.
Voglio dimenticare il periodo che ho passato e anche tu dovresti, e magari, dopo che mi avrai perdonato, potrò finalmente andarmene serenamente.
Ti ricordi le serate Al Hyde park? Ci sedevamo di notte, contemplando quei piccoli puntini luminosi alti nel cielo.
Avevamo pure dato un nome ad una costellazione a noi estranea e stramba.
È per questo che voglio farti una promessa: non ti lascerò mai più solo come ora.
Da lassù ti starò sempre vicino, vegliando su di te.
Quindi se mai sentirai la mia mancanza, guarda a testa alta il cielo, sarò lì, ad ammirarti, come non ho mai smesso di fare nei miei sogni.
E pensa a me, scrutando il cielo, la nostra costellazione; a Nord-est.
Il puntino più luminoso sarò io, che pur essendo un'anima, non ha mai smesso di vegliare su di te o amarti.
E ti amerò in silenzio.
Ti guarderò cercare la felicità e trovarla, ma non con me.
Ti guarderò andare avanti, mio dolce amore, ed io sarò sempre lì, dietro di te, a osservarti e proteggerti, con l'amaro nel cuore.
E ti aspetterò Harry.
Ti aspetterò lassù, nel cielo limpido, vedendoti crescere negli anni.
Ti aspetterò ammirando il tuo matrimonio, felice che tu abbia trovato la tua anima gemella.
Ti aspetterò sorridente, appena vedrai gli occhi di tuo figlio appena nato, mentre stringi la mano del tuo amato.
Ti aspetterò, fino alla fine dei tuoi giorni, pur se passassero sessant'anni sarò lì, impaziente di un tuo sorriso, di una tua carezza o di un tuo bacio.
Ti aspetterò e non temere di non avermi perdonato tempo prima.
Ti conosco e so, che dopo aver letto questa lettera inizierai a rimuginare sui tuoi stessi passi, e no, non dovresti.
Sarà Niall a comunicarti la mia partenza in cielo e dirti dove sono sepolto.
E forse ti arrabbierai per non aver partecipato al mio funerale quando ti arriverà la lettera, ma sappi, che è meglio così.
Non avresti retto tanto dolore, nel vedere quello che era il tuo amato, gettato cautamente in una fossa profonda da cui non sarebbe più uscito.
Devi essere forte nel dolore, come lo sei sempre stato.
Se un giorno mi perdonerai e verrai a trovarmi, portami dei fiori semplici di prati, sai che a me piacevano tanto e la natura ne è ricca in questa stagione.
Ti lascio con un abbraccio, chiedendoti ancora una volta di perdonarmi, per non averti dimostrato il mio amore.
Sappi solo che, nonostante ora sia afflitto dal dolore, gli anni che ho passato con te, sono stati i migliori della mia vita.
Sei stato la luce nei miei luoghi più tetri, l'acqua nei climi più aridi e ti ho amato come un pesce ama il mare.
E si, non sono mai stato bravo con le poesie, ma il messaggio è chiaro.
E credo me ne andrò così. Chiuderò gli occhi, sorridente, ricordando come ultima cosa i momenti che abbiamo passato assieme.
Ricorderò il tuo viso, i tuoi baci, la tua risata, e le tue prese in giro sulla mia statura.
E questo sarà l'ultimo dei miei pensieri, prima di chiudere gli occhi definitivamente, esalando l'ultimo respiro.
Se c'è un modo per non soffrire, morendo, è proprio pensando a te. Tu non mi provochi dolore, e credo me ne andrei sereno, rimuginando sul nostro intenso e malato amore e ai bei momenti passati assieme.
Sarai sempre nel mio cuore Harry.
Il tuo amato e sincero Louis.
   
 
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