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Autore: Tensai86    06/01/2009    14 recensioni
Introduzione rimossa poichè non vi sono cenni relativi alla trama. Si prega di inserirne una valida.
Rinoa81, assistente amministratrice.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ecco una piccola one shot - cavoltata per festeggiare l'epifania ù.ù spero che non mi manderete al diavolo prima di averla letta tutta ò.ò

BuonaLettura! XD

Missione... Calza!!

Era da un pò che Naruto gironzolava nei confini del quartiere Uchiha, con quella cosa in mano. Erano poche le volte che malediceva qualcuno, specie se quel qualcuno era rappresentato da una ragazza dai capelli rosa, ma in quell'occasione lo faceva senza difficoltà. Del resto, era colpa di Sakura se ora lui si trovava lì fuori, con quella roba in mano, al freddo, come un idiota.

Neanche sapeva perché si era fatto convincere, dannazione!

FLASHBACK

"Suvvia, Naruto, sarà felice se gliene porterai una!" insisteva Sakura, mentre era alle prese con delle caramelle.
"Ma sei pazza, Sakura-chan?! Figurati se gliene frega qualcosa a lui di ricevere... questa!" ribatté con enfasi Naruto, sventolando sotto il naso di Sakura una calza.
"E' tornato da poco, Naruto. Nessuno al villaggio lo ha accolto, come del resto mi sembra giusto, facendogli le feste. E' stato segregato nel suo vecchio quartiere, in balia dei ricordi... tu come ti sentiresti?" continuò la ragazza, poggiandosi una mano sul cuore e guardando negli occhi Naruto.
"Dici che... non mi ammazzerà?" chiese titubante.
"Certo che no! Ecco tieni! Gliene avevo preparata già una!" e, tutta sorridente, Sakura consegnò nelle mani del compagno l'oggetto della "MISSIONE CALZA".

FINE FLASHBACK

"Missione Calza, eh? Tzè" borbottò, mentre decideva di entrare.
"Come minimo ci rimetto i gioielli di famiglia... dannazione!" imprecò, camminando attraverso quelle vie fredde e desolate.

"Mi torna in mente quella frase di Sakura..."

... E' stato segregato nel suo vecchio quartiere, in balia dei ricordi... tu come ti sentiresti?

"Già... come mi sentirei? Probabilmente odierei questo posto." Sussurrò a sé stesso, continuando ad avanzare.

Quando finalmente arrivò davanti casa Uchiha, ebbe un piccolo ripensamento.
"Sono proprio pazzo! Frustrato com'è, quello mi ammazza se mi presento davanti ai suoi occhi... mi sa che è meglio fare dietro front" girò sui tacchi e fece per andarsene, quando la voce gelida del compagno lo bloccò sul posto.

"Oi, dobe" cavolo! Naruto sussultò, girandosi poi verso Sasuke che, dall'alto del primo piano della sua villa, l'osservava senza espressione.
"Ehm... oi, teme" salutò, cercando di sembrare quello di sempre, mentre la calza veniva nascosta saggiamente dietro la schiena.
"Cosa ti porta qui, usuratonkachi?" a quelle parole Naruto s'infervorò.
"OI, TEME! COME TI PERMETTI DI INSULTARMI?! ED IO CHE ERO VENUTO FIN QUI PER PORTARTI QUESTA DANNATA CALZA! TSK!" gli occhi di Sasuke sgranarono leggermente.

Intanto Naruto,
che aveva compreso solo dopo le sue parole, arrossì di botto osservando ovunque, tranne che in direzione del compagno.
"Una calza?" chiese questi, riprendendosi e saltando giù per avvicinarsi a Naruto che, nel frattempo, balbettava.
"Beh, si... ecco... Sakura-chan sostiene che tu possa sentirti un pò meno solo con questa e così io... si insomma... ecco..." continuava a balbettare, non si era nemmeno accorto che Sasuke gli si era avvicinato e gli aveva preso la calza.

"Dobe" sussurrò, osservandola. Sopra vi erano ricamati un gattino nero ed una piccola volpetta arancione, entrambi portavano il cappello da befana. All'interno era colmo di cioccolato, caramelle e altri tipi di dolciumi. La sua attenzione fu attirata da qualcosa...

"Carbone?" sorpreso, Naruto osservò quel pezzo di carbone zuccherato che sasuke teneva tra le mani e sgnignazzò.
"Ovvio, teme! Sei stato cattivo, no?" concluse, fiero delle sue parole.
"Già..." sussurrò Sasuke.
"Ehy, guarda che scherzavo!" Sasuke scosse la testa.

"Perché tu? Perché l'ha chiesto a te?" chiese Sasuke.
"Suppongo per il semplice fatto che, in questo giorno, io sono solo come te, sasuke. Nessuno che mi porta una calza, nessuno che mi offre cioccolato, nessuno che mi tiene compagnia" parole amare, dette con un sorriso triste e rassegnato.

"Vieni dentro, dobe" disse Sasuke, avviandosi verso casa. Naruto lo seguì, incuriosito; una volta dentro, sasuke lo fece accomodare sul divano e prese dalla calza del cioccolato, porgendoglielo poi.
"Tieni" gli occhi di Naruto si allargarono per la sorpresa.
"Cosa...?" chiese, incredulo del gesto.
"L'hai detto tu, no, che nessuno ti offre cioccolato in questo giorno, che nessuno ti tiene compagnia. Beh, lo faccio io" concluse il moro, arrossendo impercettibilmente.

Naruto era più che sorpreso da quel gesto, ma accettò con felicità la cioccolata che sasuke ancora gli porgeva, mangiandola con gusto. Ne mangiò tanta, insieme al moretto, parlando del più e del meno. Nemmeno si era accorto che Sasuke gli si era avvicinato tanto, sedendoglisi praticamente accanto, e che ora lo fissava insistentemente.
"Oi, teme, che hai?" chiese, guardandolo perplesso.
"Hai del cioccolato..." leccò con la sua lingua calda l'angolo sinistro della bocca di Naruto "...proprio qui" concluse, poi, leccandosi le labbra.

Naruto spalancò gli occhi, mentre cercava - invano - di calmare il suo battito cardiaco. Era tutto rosso, e sentiva uno strano sentimento battergli nel petto.
"Sasuke..." sussurrò, prima di sporgersi in avanti ed afferrare il retro del collo del moro, spingendolo in avanti e baciandolo a fior di labbra.
"Naruto..." il moro portò le sue mani, gelide, sulle guance di Naruto, mentre entrambi approfondivano quel contatto. Un bacio profondo, carico di significato che, entrambi, desideravano da molti.

Si baciarono per un tempo indefinito, temendo di esaurire il coraggio trovato e di scappare da quei sentimenti così forti. Sasuke aveva desiderato tanto quella bocca, quelle mani, quel calore che - adesso che l'aveva provato - sentiva di non poterne già più fare a meno. Naruto, dal canto suo, era felicissimo. Non solo Sasuke era tornato ma, finalmente, era suo...

"Sasuke io..." ma sasuke non gli diede tempo di continuare, che completò per lui quella frase.
"Ti amo" Naruto sorrise, stringendosi al petto di sasuke più forte che poteva, mentre continuava a sussurrargli "ti amo" sulle labbra, baciandolo di volta in volta.
La calza completamente dimenticata sul pavimento freddo, su di essa un gattino nero ed una piccola volpetta arancione sorrisero: missione calza, completata!

*******

Ok, ok, la cioccolata mi fa un brutto effetto, lo so ò.ò insomma, nemmeno io so da dove mi sia venuta in mente sta roba, però non nascondo che è da ieri che ci pensavo XD sarà pure patetica, ma si sa, all'ispirazione non si comanda ù.ù vedete voi se commentare o no XD a me fa piacere ricevere commenti *O* BUONA EPIFANIA!

  
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