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Autore: DarkAkiko    31/05/2015    3 recensioni
''Quindici giorni,con LUI...avrà pane per i suoi denti...'' chiuse la valigia,sospirò...ne era così sicura?
''Un suicidio,quindici giorni,un totale massacro'' tirò un pugno al muro, sospirò e ritornò freddo come sempre,come solo lui ci riesce
ND: CAPITOLI MODIFICATI
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Aya Sugita/Alissa, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo settimo
                     
Quella stessa sera, mentre Sana era in camera a telefono con Rei, e mentre Akito era in giro a correre…
Nella stanza 205, tre ragazze erano sedute sul letto, rivolte verso altri tre ragazzi, seduti per terra, intenti a complottare qualcosa.
 
-Prima di tutto cosa avete organizzato voi tre?-
-Allora, sta sera noi andiamo a farci un giro sul lungomare, poi ci fermeremo in un qualche locale per bere qualcosa-
-Si ma noi cosa c’entriamo con questo vostro programma scusa eh-
-Quanto siete stupidi!-
-Dovete portare con voi Akito-
-E il problema sarebbe? E’ ovvio che sta con noi-
-Zitto un po’ Tsu… allora dicevamo, sicuro che qualche ragazzo ci proverà con Sana, e Akito deve notarlo, non importa come, diteglielo anche a chiare lettere, sarebbe preferibile che lo notasse lui, ma dettagli-
-E certo è che Akito parlerà, sperando si limiti a questo, con qualcuna…-
-Cioè aspetta voi tre, avete intenzione di far ingelosire quei due?-
-Non proprio, sono più subdole di così-
-Grazie…. Comunque….-
 
Nel frattempo, Sana era scesa a fare due passi, in giro per la città….
 
Devo smettere di pensare ad Akito, ho la testa che mi scoppia, non capisco più nulla.
 
Dopo aver parlato con Rei, era stata a telefono sia con Lucas che con Naozumi, il primo le aveva confermato che dei giornalisti gli avevano fatto delle domande su di lei, ma a quanto pare avevano creduto alla storia di “un’amicizia riaffiorata” (grazie al film che sono costretti a girare insieme), i giornalisti erano stati attenti a qualsiasi particolare per provare a montare una falsa (o forse vera) storia, ma si sa gli attori sanno mentire.
Il secondo, il suo migliore amico, l’aveva chiamata giusto per informarsi di come stesse andando il tutto o per meglio dire, come stesse andando con “il biondo”, Naozumi del resto non l’ha mai amato, ma nemmeno Akito si era mai sforzato affinché si stessero simpatici, dopo avergli raccontato gli eventi di quella settimana, e dopo aver sentito il parere dell’amico Sana sentì il bisogno di uscire, c’era qualcosa che non andava, qualcosa che forse le sue amiche avevano già capito, e che Naozumi le ha prontamente riconfermato.
 
-Sana, tu sei persa per lui, e non importa di come e di quando vi siete lasciati, tu sei persa per lui, sei follemente innamorata del biondo. E a stargli così vicino ti stai facendo solo del male-
-Ma non dire stronzate Nao, ti prego- inutile se non l’ammetteva a se stessa.
-E anche lui è perso per te, anzi sai che ti dico? Che quando avete parlato per quel poco, calmi e tranquilli ti è mancato. Come tu sei mancata a lui. Ora devo andare chiamami se succede altro-  
Ed in effetti, un senso di vuoto l’aveva provato
Odi et Amo.
   Quare id faciam, fortasse requiris.
      Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Così recita Catullo, possibile che amore e odio coesistano?
 
Akito invece, era intento a correre, non avrebbe mai arrestato la sua corsa, soprattutto ora che aveva nella mente una sola cosa… LEI...lei, quel risveglio, e quel maledetto sorriso, quante volte l’aveva vista sorridere tra le sue braccia? Infinite
Quante volte avevano riso insieme, il che per lui era qualcosa di assolutamente raro, non che fosse una persona cupa, ma LEI era l’unica che lo facesse sorridere, LEI era l’unica che lo faceva stare bene.
Lei sempre e solo lei.
Dannata Kurata.
 
Ma quasi fatto apposta, quasi come se gli dei dell’Olimpo ce l’avessero con lui, ecco se la trova difronte, “”l’unico”” problema è che non è sola, e di certo non in gradita compagnia
Cosa cazzo vuole quello!?
Era indeciso su che fare, infondo non aveva la certezza che quello la stesse importunando o almeno non fin quando non ha sentito e visto Sana lamentarsi e cercare di allontanare quell’uomo da lei, sembrava quasi fosse ubriaco
 
-Allontanati adesso- due parole, una voce chiara, ferma, autoritaria, e tutto si ferma, quell’uomo si scosta da Sana
Rettifico, non ubriaco, fatto.
E Sana, che si volta istintivamente verso di lui, e in quell’attimo di respiro corre verso di lui, istintivamente senza pensarci, ed Akito la prende per mano e l’avvicina a se, in modo che l’uomo non potesse farle nulla, o almeno non fin quando ci fosse stato Akito con lei, togliere di mezzo un quinto Dan di Karate, non è che sia una passeggiata, il fatto che quell’uomo osasse sfidarlo era qualcosa di assolutamente inconcepibile ma bastò che lo guardò negli occhi che scappò via
-Grazie Akito-  Akito… da quanto non lo chiamava per nome?
-Tranquilla, piuttosto come stai? Ti ha fatto nulla?-
-Sto bene, no nulla per fortuna-
-Menomale, torniamo in albergo-
 
Qualcosa non quadrava, Akito e Sana che tornavano in albergo insieme, in silenzio e con la testa fra le nuvole, ma Aya, per quanto strano non ci aveva dato molto conto era troppo occupata a far andare bene il loro piano
-Sana, forza vieni!-
-Aya hai visto quell’idiota del tuo ragazzo?-
-Si, e non è un’idiota, ora te lo chiamo- Tsuyoshi uscì dalla camera come anche Rei e Yuri, ed Akito gli fece segno di seguirlo, decisamente qualcosa non andava
 
-Sana ma che succede? Hai l’aria strana-
-No, nulla, piuttosto che dobbiamo fare sta sera?-
-Andiamo in giro no? –
-Ah già, e per che ora vogliamo uscire?-
-Ehm, conta che sono le nove, un’oretta?-
-Okay allora vado in camera a prepararmi….- Ho BISOGNO di un bel bagno….
-O-okay a dopo allora-  e così Sana uscì dalla stanza delle ragazze per dirigersi verso la sua, dove in quel momento si trovavano i ragazzi
 
-Secondo me qua è successo qualcosa…-
-Sana era particolarmente strana-
 
-Ragazzi scusate…- Sana aprì la porta e si ritrovò i quattro intenti a parlare –Prendo le mie cose e mi vado a preparare-
-No, tranquilla, andiamo via, tanto dobbiamo prepararci pure noi-
-Akito, vieni con noi? Tra una mezz’oretta usciamo-
-D’accordo allora-  i tre uscirono dalla camera e rimasero solo Akito e Sana, la seconda intenta a prendere le sue cose per dirigersi nel bagno, il primo intento a non guardarla
-Io vado allora-
-Sana, aspetta un’ attimo- Sana si voltò verso di lui, che la prese per il braccio attirandola  a sé e baciandola, inutile dire quanto sia rimasta senza parole Sana, ma nemmeno trenta secondi dopo, Akito si staccò da lei entrando in bagno
-Mi dispiace ci metti troppo, vado prima io- Sana non sapeva se essere indignata, incazzata o felice
-Fanculo Hayama-  ma nonostante sembrava essere incazzata a morte, non poté non sorridere nel momento stesso in cui Akito chiuse la porta dietro di se, toccandosi le labbra, proprio dove un minuto fa si erano posate quelle di Akito.
Si accasciò sul letto, incredula, con un costante senso di vuoto dentro di lei, e malinconia, nemmeno cinque minuti dopo uscì dal bagno l’artefice di quei sentimenti, e Sana scappò in bagno
-Per colpa tua farò tardi!-  Mai come adesso ho bisogno di farmi un bel bagno, anche più di prima , non lo capisco giuro io non capisco lui, non capisco me, e non capisco questo dannato senso di vuoto dentro di me.
 
Dopo una mezz’oretta uscì dal bagno, e non trovò nessuno, fece un lungo respiro e cominciò a scegliere che mettersi, alla fine optò per un paio di pantaloncini a vita alta, una maglietta a mezze maniche nera che arrivava sotto al seno, un paio di sandali con tacco neri, uscì dalla camera e andò in camera della sua confidente numero uno: Aya
 
-Aya?-
-Sana, vieni! Oh, stai benissimo-
- Grazie, i ragazzi sono già andati via suppongo-
-Si, si, Sana, che hai sei strana-
-Nulla, Aya… è solo che, non lo so nemmeno io, sono successe un paio di cose che mi hanno lasciata senza parole, e non so proprio che pensare-
-Avanti racconta-
-Preparati a roba forte-
-D’accordo allora…. Si?- proprio in quel momento, entrarono in camera Fuka e Sakura
-Allora andiamo? Tutte pronte?-
-Certo andiamo allora-
 
Uscirono, e fecero il solito giro sul lungo mare, poi scesero giù in spiaggia, erano già passate due ore, tra chiacchiere, risate, pettegolezzi, notizie dell’ultim’ora, così Sakura propose di andare ad un bar che avevano visto qualche giorno prima, lì, vicino alla spiaggia, aveva sentito che facevano dei cocktail davvero buoni, con il pieno consenso delle altre tre si diressero vero il Seaside, era pieno di ragazzi e ragazze, un locale come si deve, barman di tutto rispetto, i tavolini si affacciavano al mare, e al piano di sotto vi era la discoteca, aperta solo la sera, di certo non si trattavano male, le ragazze.
Come previsto dopo essersi sedute e dopo aver mandato (casualmente) Sana ad ordinare quattro drinks, un ragazzo alto moro, occhi castani, si presentò
-Mark, piacere-
Le ragazze si guardarono, una prima parte del loro piano stava andando a segno, mancava che la vedesse Akito, ma a questo ci pensò Fuka, che aveva prontamente mandato un messaggio a Rei, per non farlo preoccupare dicendo che stavano tranquillamente prendendo da bere al Seaside. Di certo non molti bar si chiamavano così.
 
E dopo una decina di minuti, ecco arrivare i bei ragazzi, Akito si voltò verso il bancone dopo aver visto e salutato le altre, ed ecco qua parte due su quattro completata, Sana però non si era accorta di nulla ovviamente, ma nel momento stesso in cui si volto verso il barman per prendere il drink suo e di Sakura, e dopo aver educatamente salutato Mark, si voltò proprio verso Sakura, per portarle il suo drink, una ragazza stava parlando con Akito che si trovava poco distante dagli altri, una fitta al cuore.
 
-Sakura, tieni-
-Oh grazie Sana, tutto apposto?-
-Si si certo-
-Hai fatto conquiste a quanto pare- non si poteva di certo dire che quello di Fuka fosse un tono normale, ma vista la confusione che c’era era normale alzare di un tono la voce, e queste parole non mancarono dall’essere ascoltate da un alquanto scosso Akito.
 
-Scusate ragazze-
-Dove vai?-
-Ehm… mi sta chiamando Naozumi, e qua non sento nulla, esco fuori-  vero era che Sana era un’attrice ma i suoi amici e soprattutto le sue amiche capivano quando mentiva o almeno il più delle volte, e questa era una di quelle, passò davanti ad Akito che era ancora intento a parlare con una ragazza, ma a quanto pare non era minimamente interessato, visto che seguiva con gli occhi i movimenti di Sana.
-Scusami Clary… giusto? Devo andare-
-Ma…- non fece in tempo a finire la frase che Akito era già uscito fuori dal locale, mossa che nessuno di quelle sei volpi avevano mancato di osservare
 
-Colpito e affondato-
-Siete tremende-
 

 
** 
Questa è la traduzione di Odi et Amo  

Odio e amo
Per quale motivo lo faccia ti chiederai
Non lo so, sento che è così e me ne tormento


Fatemi sapere che ne pensate, confido in voi
Baci :* 
  
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