Seduto nel
suo studio davanti all’ormai vuota bottiglia di Cognac, non
smetteva di
chiedersi come mai stesse soffrendo così tanto.
Il tempio
era caduto sulla testa di Lara tre mesi prima. Da allora Werner aveva
continuato la sua vita, mandando avanti
la VC Industries e i suoi mille studi, ma non appena
l’uomo si fermava
un momento, gli sembrava che dei massi fossero
nuovamente caduti
sulla sua
gamba, privandolo di un sostegno necessario.
Il rapporto
con miss Croft era sempre stato controverso, di difficile comprensione.
Quando
l’aveva conosciuta, Lara aveva solo 16 anni. Da subito Werner
aveva sentito
un’antipatia verso quell’irritante accento inglese
e quell’arroganza di chi,
molto giovane, ha già sofferto troppo[1] e crede dunque di saperla
più lunga degli
adulti, nonostante le treccine.
Ma quella
ragazza lo stupiva continuamente. Intelligente e scaltra, era la sua
allieva
migliore (ma lui evitò sempre di dirglielo, non voleva che
si montasse troppo
la testa). Essere suo mentore era diventata la sua nuova missione di
vita, e si
ritrovava a parlare di lei anche con i suoi amici più
intimi, come se la
giovane Croft vivesse con lui: “come ho spiegato ieri a
Lara…” “ho mostrato
questo manoscritto a Lara ed è stato veramente incredibile,
la sua interpretazione
mi ha fatto riflettere.”
Era
così
brillante che aveva deciso che era pronta per lavorare sul campo.
E
così erano
arrivati ad Angkor Wat, il luogo che ha sconvolto il loro rapporto.
Lì
Lara
l’aveva tradito, e la ferita non si era mai realmente
rimarginata. Come aveva
potuto, quella ragazza, lasciarlo lì, sotto le rovine
dell’Iride[2]?
Werner aveva
provato del sincero affetto per lei, l’aveva accudita, le
aveva insegnato
tutto! Miss Croft doveva la sua grandezza al suo mentore!
Messo in
salvo, fuori da quelle macerie, l’uomo si era sentito come se
Lara avesse
impugnato un revolver e sparato volutamente e sadicamente alla gamba
rimasta
lesa.
Ma non era
forse stato lui ad insegnarle anche questo? Non le aveva forse detto,
il giorno
stesso dell’incidente, che per essere
un’avventuriera avrebbe dovuto imparare
“la follia di vincere, a qualsiasi costo!”?
Lara
rifletteva la figura del suo mentore, come uno specchio. Più
adulta, si era
intrufolata nella VC Industry per
rubargli l’Iride[3].
Senza un minimo di coscienza aveva gabbato gli uomini della sicurezza,
e
guardandola dalle videocamere di sorveglianza mentre riusciva nel suo
intento,
Werner non era riuscito a reprimere una punta di stima verso di lei e
di
immenso orgoglio verso sé stesso, che l’aveva
forgiata così bene da crearne un
inarrestabile mito.
Fuori dalla
Tempio
di Horus crollato in Egitto, Werner si era tolto il cappello. Anche lui
si era
allontanato in tutta fretta per potersi salvare, pensando prima a
sé stesso,
come la giovane Lara anni prima.
Non aveva
forse giudicato troppo duramente la fuga di lei?
Mentre tutto
crollava e Werner la esortava disperatamente ad afferrare la sua mano,
la donna
aveva dubitato della sua buona fede, e ciò aveva firmato la
sua condanna.
Von Croy
ripensava a quello sguardo.
Come erano
arrivati a questo punto?
Lui e lei
erano così uguali. Avrebbero potuto capirsi e sostenersi,
per tutta la vita.
Davanti alla
bottiglia di Cognac, tre mesi dopo la morte di Lara, l’uomo
si ritrovò di
fronte alla nuda verità: Lara Croft era la cosa
più vicina, nella sua vita,
alla figlia che non aveva mai avuto.
“Te lo
ricordi l’Egitto, Werner? MI HAI ABBANDONATA!”[4]
era esplosa all’ennesima richiesta d’aiuto, poche
ore prima, in quello stesso
appartamento.
Erano
passati quattro anni dagli avvenimenti in Egitto, e come fosse
sopravvissuta, e
con quale forza, era mistero anche per lei.
Ora il
cadavere di Von Croy giaceva sul tappeto, sanguinante. Tra la baraonda
di
pensieri, emozioni e domande urlate nella sua testa
–“ chi è stato?”
“come mai
non ha ucciso anche me?”- Lara continuava a rivivere il
momento in cui aveva
detto “MI HAI ABBANDONATA!”.
Abbandonarsi.
Un errore, tra loro due, che continuava a ripetersi.
Ad Angkor
Wat aveva cominciato lei, ma ora? Von Croy se n’era
andato…l’aveva abbandonata
definitivamente.
Il suo
rivale, il suo mentore..non era stato, per lei, anche
un amico? Non aveva tentato di salvarla,
seppur per un momento, in Egitto?
Era stato
lui a riavvicinarsi, dopotutto.
Nonostante
le ferite, nonostante gli scontri, Lara non riusciva ad odiarlo e
capì,
guardando i suoi occhi ormai vuoti, che il grande Werner
Von Croy le stava lanciando il suo
ultimo “guanto di sfida”: “poni fine a
questo casino, uccidi i miei assassini,
e poi vivi, senza di me”.
[1] I genitori di Lara sono entrambi morti
[2] Tempio presente nella prima avventura di “Tomb Raider: The Last Revelation”. E’ la costruzione nella quale rimane intrappolato Von Croy, creduto morto da Lara.
[3] Manufatto presente nel tempio crollato su Von Croy, in Cambogia.
[4] Dialogo di “Tomb Raider: The Angel of Darkness”.