01/06/2015
4 recensioniEssenzialmente è una piccola flash che parla della voglia che ha Gansey di baciare Blue sempre più forte ma che Blue sa che non può accadere, semplice, veloce e pieno di angst.
Nessuno di questi personaggi mi appartiene e non vengo pagata per scrivere questa roba, è solo un hobby che mi riesce male.
Basta non dire ad alta voce la verità, per renderla un illusione
(What was a kiss without a kiss?)
(What was a kiss without a kiss?)
«Mi piacerebbe poterti baciare.» Gansey biascica quelle parole una sera, un sussurro che si mischia al rumore della camaro, i suoi occhi sono fissi sull’asfalto.
Un brivido percorre la schiena di Blue, anche io, lo pensa, non lo ammette ad alta voce ed il perché non lo sa neanche lei, l’affermazione di Gansey rimane sospesa nel vuoto ed entrambi in un accordo silenzioso, decidono di far finta di niente.
Il telefono squilla insistente, la sveglia lampeggia in verde le tre di notte. Blue è sola in casa, per la prima volta forse in tutta la sua vita ma quella telefonata non la turba, i clienti avvolte chiamano alle ore più strane.
«Jane?» La voce di Gansey è stanca ma riconoscibile, anche da Blue che è troppo assonnata anche solo per dire un semplice ciao, ma non ce n’è bisogno che lui aggiunge subito dopo «Mi piacerebbe poterti baciare.» Lunghi respiri rendono il silenzio meno strano ma l’unica cosa che Blue riesce a fare è attaccare e lasciare l’ammissione del ragazzo nel vuoto.
Gansey la manda in confusione, con il suo comportamento diverso da quando sono da soli e quando ci sono gli altri, lui la confonde quando gli dice di volerla baciare anche se sa cosa succederà, non vuole compiere un omicidio.
Blue non dirà mai di voler baciare Gansey, non ammettendolo lui non sarà mai il suo vero amore.
Alla televisione passano un film orribile, il cielo è scuro ed sono solo le nove e Blue ha già sonno. 300 Fox Way è insolitamente vuota, ancora.
Il campanello suona, Blue si alza sistemando il suo maglione sgualcito e va ad aprire senza neanche guardare dallo spioncino chi è.
Gansey l’abbraccia appena la porta si apre, tirandola a se, lei non fa neanche in tempo a dire niente. «Mi piacerebbe poterti baciare.» lo sussurra nell’incavo del collo di lei, Blue trema tra i brividi che il suo respiro provoca a contratto con la sua pelle ma ricambia l’abbraccio, ancor una volta non risponde ma non importa, Gansey sa.
Un brivido percorre la schiena di Blue, anche io, lo pensa, non lo ammette ad alta voce ed il perché non lo sa neanche lei, l’affermazione di Gansey rimane sospesa nel vuoto ed entrambi in un accordo silenzioso, decidono di far finta di niente.
Il telefono squilla insistente, la sveglia lampeggia in verde le tre di notte. Blue è sola in casa, per la prima volta forse in tutta la sua vita ma quella telefonata non la turba, i clienti avvolte chiamano alle ore più strane.
«Jane?» La voce di Gansey è stanca ma riconoscibile, anche da Blue che è troppo assonnata anche solo per dire un semplice ciao, ma non ce n’è bisogno che lui aggiunge subito dopo «Mi piacerebbe poterti baciare.» Lunghi respiri rendono il silenzio meno strano ma l’unica cosa che Blue riesce a fare è attaccare e lasciare l’ammissione del ragazzo nel vuoto.
Gansey la manda in confusione, con il suo comportamento diverso da quando sono da soli e quando ci sono gli altri, lui la confonde quando gli dice di volerla baciare anche se sa cosa succederà, non vuole compiere un omicidio.
Blue non dirà mai di voler baciare Gansey, non ammettendolo lui non sarà mai il suo vero amore.
Alla televisione passano un film orribile, il cielo è scuro ed sono solo le nove e Blue ha già sonno. 300 Fox Way è insolitamente vuota, ancora.
Il campanello suona, Blue si alza sistemando il suo maglione sgualcito e va ad aprire senza neanche guardare dallo spioncino chi è.
Gansey l’abbraccia appena la porta si apre, tirandola a se, lei non fa neanche in tempo a dire niente. «Mi piacerebbe poterti baciare.» lo sussurra nell’incavo del collo di lei, Blue trema tra i brividi che il suo respiro provoca a contratto con la sua pelle ma ricambia l’abbraccio, ancor una volta non risponde ma non importa, Gansey sa.
Author note;
Hello, e se sei arrivato fino a qui benvenuta/o nella lega dei quattro gatti che ha letto i libri di Raven Cycle, ti faccio i miei complimenti.
In parole corte e concise si può dire che la flash si divide in tre paragrafi dove Blue e Gansey sono insieme e lui dice ciò che vuole ma che non può avere ed uno, il penultimo paragrafo dove Blue riflette sul modo in cui Gansey cambia a secondo dei momenti ed sul fatto che anche lei sia innamorata di lui, ma non dicendolo ad alta voce la cosa non diventa reale, da qui il titolo, che è una cosa che mi è venuta di getto mentre mi arrovellavo per un titolo decente.
La flash non ha una collocazione di tempo precisa, la porrei a fine del primo libro probabilmente ed l'unica cosa che potrebbe sembrare singolare e far storcere il naso è il fatto che 300 Fox Way sia vuota, cosa impossibile, ma volevo giustificare il fatto che Gansey potesse sentirsi libero di chiamare Blue al telefono senza destare sospetti.
Il sottotitolo è una citazione da Blue Lily, Lily Blue che è il terzo libro della serie, ed Jane - se qualcuno non lo sapesse - è il modo in cui Gansey chiama Blue a volte, sopratutto quando si tratta di baciarla.
Spero di non essere finita troppo nell'OCC e che la storia vi sia piaciuta, se vi va lasciate una recensione, au revoir.
Hello, e se sei arrivato fino a qui benvenuta/o nella lega dei quattro gatti che ha letto i libri di Raven Cycle, ti faccio i miei complimenti.
In parole corte e concise si può dire che la flash si divide in tre paragrafi dove Blue e Gansey sono insieme e lui dice ciò che vuole ma che non può avere ed uno, il penultimo paragrafo dove Blue riflette sul modo in cui Gansey cambia a secondo dei momenti ed sul fatto che anche lei sia innamorata di lui, ma non dicendolo ad alta voce la cosa non diventa reale, da qui il titolo, che è una cosa che mi è venuta di getto mentre mi arrovellavo per un titolo decente.
La flash non ha una collocazione di tempo precisa, la porrei a fine del primo libro probabilmente ed l'unica cosa che potrebbe sembrare singolare e far storcere il naso è il fatto che 300 Fox Way sia vuota, cosa impossibile, ma volevo giustificare il fatto che Gansey potesse sentirsi libero di chiamare Blue al telefono senza destare sospetti.
Il sottotitolo è una citazione da Blue Lily, Lily Blue che è il terzo libro della serie, ed Jane - se qualcuno non lo sapesse - è il modo in cui Gansey chiama Blue a volte, sopratutto quando si tratta di baciarla.
Spero di non essere finita troppo nell'OCC e che la storia vi sia piaciuta, se vi va lasciate una recensione, au revoir.