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Autore: MaryFangirl    01/06/2015    7 recensioni
Ian Gallagher e Mickey Milkovich fanno sesso e si innamorano l'uno dell'altro con il passare del tempo. La storia parte dalla prima volta in cui i due consumano il rapporto, nella prima stagione, e continua lungo la serie, permettendosi di interpretare il punto di vista dei protagonisti e di descrivere i momenti che la macchina da presa non ha mai mostrato.
Genere: Angst, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Missing Moments, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta
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Titolo originale: A tale of two boys
Consenso dell'autrice: Basta leggere tra i commenti del primo capitolo della fanfiction.
N.B: I capitoli sono scritti alternando il POV di Ian (capitoli dispari) e quello di Mickey (capitoli pari). Quindi si inizia ovviamente con Ian :)
Mi sono inoltre resa conto che la fanfiction originale confonde un po' i tempi verbali, a volte usa il passato e altre il presente...non voglio commettere le stesse imprecisioni quindi ho deciso di usare soltanto il presente.


 
Ho scopato con Mickey Milkovich. Ancora non riesco a capacitarmene. Chi avrebbe pensato che un aggressivo, delinquente tipo di strada come Mickey fosse gay? Non io. Non in un milione di anni. Ma abbiamo lottato per la pistola che aveva rubato dal Kash 'n' Grab e so che quello che è successo dopo ero io che glielo infilavo dentro.
Ora sto sorridendo stupidamente e non riesco a fermarmi. È stata una seduta di sesso davvero, davvero fottutamente bella. È stato divertente. Ho una vaga voglia di rifarlo. Mi ha sbalordito. Non ho mai fatto una simile esperienza, nemmeno con Kash; specialmente non con Kash.
"Per che cos'è quel sorriso segreto?" chiede Fiona passando le dita fra i miei capelli, pizzicandomi e baciandomi la guancia. Si abbassa su di me oltre la mia spalla visto che sono seduto a fare i compiti. Ho letto la stessa frase sei volte.
"Niente" dico.
Fiona non è stupida. Sa che sto mentendo. Di solito me lo consente, perché sa che di solito le parlo quando sono pronto. Ma oggi è diverso. So che non lascerà cadere il discorso. Se non avessi le farfalle nello stomaco magari potrei smetterla di sorridere e non dovrò mentire a mia sorella e a chiunque. Odio mentire alla mia famiglia.
"Sai che puoi dirmi tutto?" sussurra al mio orecchio dandomi un secondo bacetto sulla guancia. Le sorrido. Lei mi sorride e mi guarda con occhi da cucciola.
"Non è niente, Fiona"
"Okay" mi sfrega le spalle. "Steve ti sta cercando, qualcosa che ha a che fare con i biglietti per la partita dei Bears. Pensavo te li avesse già procurati"
"Lo ha fatto, ma me ne servivano di più. Non mi servono adesso, comunque"
La verità è che volevo portare Kash alla partita. Di solito partecipiamo a cose del genere insieme e finiamo con lo scopare in macchina tutto il tempo. Kash e io non stiamo scopando più. Sua moglie vuole che la metta incinta. Non può toccarmi finché non lo è. Ma non mi importa così tanto.
Faccio una pausa dirigendomi verso le scale quando Karen Jackson entra con Lip. Vorrei essere ovunque tranne che accanto a lei. Suppongo di non poter davvero giudicare Lip sulla sua scelta per le ragazze del ghetto, perché io ho scopato con Mickey Milkovich che qualcuno come Veronica descriverebbe come, 'il più sporco ragazzo bianco d'America' ma io davvero non capisco. Voglio dire, quel ragazzo è un caos, ma chi non lo è qui intorno?
Il mio stomaco si capovolge su se stesso quando penso a lui. Appoggio la faccia come prima cosa sul letto e mi tiro le lenzuola sul viso nascondendo il sorriso. Sospiro profondamente e abbraccio il cuscino contro il mio petto. Quasi emetto un urlo a livello di una ragazzina di quattordici anni e mi metto a picchiare contro il letto, ma prima che io lo faccia la porta si apre. Prendo rapidamente una rivista dalla catasta di porno di Carl e fingo di leggerla quando Karen entra.
"La tua stanza è disgustosa. Ciao, stronzo" dice prendendo la rivista porno e arrampicandosi sul letto di Lip.
"Ehi, amico" dice Lip dandomi uno schiaffo scherzoso sulla schiena e arruffandomi i capelli prima di salire sul suo letto per fare solo Dio sa cosa con Karen. Combatto l'urgenza di vomitare nel pensarci. "Oh, comunque, Steve ti sta cercando"
Grazie a Dio.
La uso come una scusa tempestiva per andarmene. Steve è quasi nudo nella stanza di fiona. Mi riporta alla mente quella volta in cui ho visto il mio vicino Kev nudo. Bei tempi. Steve è magro. Il suo culo è più piccolo di quello di Fiona e non ha molti muscoli. Ha un viso carino, ma non molto altro da sbirciare.
"Mi stavi cercando?" chiedo.
"Sì. Ho i tuoi biglietti" me li spinge in mano mentre si infila i jeans, forse i jeans di Fiona. Penso viva qui adesso. Non se ne va mai a casa. Non sono nemmeno sicuro che ne abbia una. "Chi ci porterai?"
Non rispondo, ma sorrido come uno stupido. Voglio chiederlo a Mickey ma sicuramente dirà di no e mi sbatterà la porta in faccia.
"Perché stai sorridendo?"
"Non è vero"
"Questa famiglia è davvero fottutamente strana"
"In realtà, Steve, qui sei tu quello strano" dice Debbie mentre passa.
"Grazie, Debs" esclamo io.
Punto per la mia sorellina. Steve è così normale da essere spaventoso. Voglio dire, se si ritiene normale rubare macchine. Ma Fiona sembra ossessionata da lui. Almeno fanno sesso silenziosamente. Questa è sempre una cosa gradevole.
"Li prendi o no, amico?" chiede Steve.
"Oh, sì, grazie"
Me ne vado.
Mi ritrovo a casa di Mickey, in piedi sotto il portico. Un sorriso è incollato alla mia faccia. So che lui è dentro. Le farfalle nel mio stomaco sono movimentate oggi. Trattengo il respiro mentre busso alla porta. Mickey risponde e mi scannerizza da testa a piedi.
"Che cazzo vuoi?" chiede Mickey.
"Possiamo parlare?"
"Chi cazzo è?" chiede un uomo da dentro la casa. Deve essere Terry, il padre di Mickey. È spaventoso e grosso.
"Gallagher" grida Mickey.
"Fanculo, Frank" dice Terry.
"Non è Frank"
"Digli di andare a fanculo comunque" urla Terry.
Mickey esce dal porticato e chiude la porta dietro di sé. Si accende una sigaretta.
"Ancora non mi hai detto che cazzo vuoi, Gallagher"
"Ho due biglietti per la partita dei Bears di questo weekend e mi chiedevo se ti va di andarci con me" dico in fretta, e non sono sicuro di aver tirato fuori tutte le parole.
"Fanculo" dice Mickey. "Non esiste per un cazzo che farò questa roba. Non esiste, cazzo"
"Potremmo scopare nel bagno e nel parcheggio" dico come incentivo.
"Quale parte di 'fanculo' non hai capito?"
Ricevo il messaggio forte e chiaro quando mi sbatte la porta in faccia e torna dentro. Rimango sotto il portico un secondo in più di quanto probabilmente dovrei prima di andarmene. Passo vicino a Frank lungo la strada. Puzza di merda e birra.
"Ian" dice noncurante.
"Frank" dico io.
"Hai dei soldi?"
"Non per te" dico continuando a camminare.
"Moccioso ingrato" borbotta lui continuando a camminare.

 

  
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