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Autore: AlessiaOUAT96    02/06/2015    0 recensioni
(prequel di "Una serata indimenticabile. Non è necessario che leggiate la One-shot)
"All’inizio alla signora Stéphanie sembrava di essersi immaginata tutto ma quel pianto non accennava a smettere. Tornò sui suoi passi e, nascosto dietro un bidone della spazzatura, notò qualcosa che si muoveva e strillava. Un neonato, più precisamente una neonata. "
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Rose, Rose, svegliati!-
La bambina mugugnò e si coprì la testa con un cuscino.
La signora Stéphanie le tolse le coperte improvvisamente, costringendo la bambina ad alzarsi.
-Perché dovrei alzarmi? È presto!-
-Perché cara la mia rosellina, tra una settimana è Natale!-

Le si illuminarono gli occhi, dei suoi Natali precedenti ricordava solamente le luci dell’albero di Natale, il cibo, i regali! Ah, i regali, per lei erano il momento più bello di quella festività, come tutti i bambini dopotutto. Scese dal letto, si vestì e si sistemò di corsa, quel giorno sarebbe dovuta uscire con la signora Emma per le compere natalizie, forse con loro sarebbero andati altri bambini.
-Speriamo non nevichi, non voglio trovarmi con l’ombrello pieno di neve!-
-Sai mamma Emma, io invece voglio proprio il contrario… è più divertente con la neve e poi tu ci compri la cioccolata calda!-
-Pensi solo a quello… dai scendiamo a fare colazione che poi andiamo..-

Scese le scale di corsa, voleva arrivare in mensa al più presto possibile dato che non vedeva l’ora di uscire. Fece colazione in fretta e furia guadagnandosi  delle occhiate strane da parte degli altri; di solito era molto calma, uscì dalla mensa e si infilò gli stivaletti ed il cappottino.
-Dove credi di andare così?- disse la signora Emma.
-Io sono pronta, andiamo?-
-Prima mettiti il cappello ed i guanti. Verrà anche un’altra bambina con noi. Si chiama Jasmine ed è un anno più grande di te-
Rose fece spallucce, le importava di più andare a fare compere.

Si accorse che Jasmine era la stessa bambina che aveva visto la sera precedente in mensa. Aveva i capelli castani e gli occhi verdi.
Fuori non nevicava per la gioia della signora Emma, c’era solo un filo d’aria fredda che fece arrossire le guance di Rose.
-Hai le guance dello stesso colore di una rosa! Ecco perché ti chiami Rose!-
-Ehm, grazie Jasmine..-

“Sono bella come una rosa!” pensò Rose sorridendo e saltellando tra la neve del marciapiede. Jasmine si fece contagiare dall’allegria e cominciò anche lei a saltellare, tenendo per mano Rose. Ad un certo punto la bambina dai capelli castani cadde per terra, ma non pianse. Rose e la sig. Emma la aiutarono ad alzarsi. Rose e Jasmine si guardarono negli occhi per poi riprendere la camminata. Nonostante la caduta, entrambe ripresero a saltellare ed a correre tra la neve e quando una delle due stava per cadere, l’altra la sosteneva.

Fecero molte compere tra cibo e addobbi vari tuttavia non comprarono regali, anche se le due bambine si erano incollate alle vetrine di tutti i negozi di giocattoli. Le due signore preferivano uscire senza i bambini per quel tipo di spesa, dovevano tenere in vita Babbo Natale dopotutto.

Ad un certo punto le due si fermarono:-Mamma Emma..!- la guardarono con gli occhi da cucciolo, capaci di sciogliere persino la persona più arrabbiata –Ci compri la cioccolata calda?- dissero indicando una cioccolateria dietro di loro –Per favore!!-
La sig. Emma non poté rifiutare una simile richiesta, le loro espressioni erano dolcissime, acconsentì.
Entrarono nella cioccolateria e si sedettero ad un tavolino dove la cameriera arrivò a prendere le ordinazioni.

-Io vorrei una cioccolata calda!- esclamò Rose.
-Anche io, solo al gusto di cioccolata bianca, per favore- chiese gentilmente Jasmine.
-Io invece non prendo nulla ma..- guardò le due bambine sorridenti e felici e aggiunse:-Può aggiungere alle ordinazioni i mashmallow?-
-Certamente- rispose la cameriera.
Le due bambine abbracciarono la signora Emma e la riempirono di baci.
Ogni volta che riceveva manifestazioni d’affetto da parte degli orfani, le si riempiva il cuore di gioia e si commuoveva, le veniva quasi da piangere in quel momento; le bimbe se ne accorsero e chiesero:-Perché piangi mamma Emma? Non devi essere triste, ci siamo noi con te!-
-Lo so piccole.. vi voglio tanto bene, queste sono lacrime di felicità-

Quando arrivarono le ordinazioni, le due bambine si fiondarono sulle calde bevande, scottandosi la lingua.
-Ahia! Mi sono bruciata la lingua!- disse Rose.
-Anch’io!- rispose Jasmine.
Finirono la bevanda in poco tempo nonostante fosse bollente. Anche la cameriera si divertì a vederle. La signora Emma pagò e se andarono verso la posta.
-Perché siamo qui?-
-Devo spedire la lista per Babbo Natale-
-È vero! Io ho già detto a mamma Stéphanie cosa vorrei..!- esclamò Jasmine.
-Anch’io l’ho fatto. Speriamo che Babbo Natale ci porti quel che vogliamo! Ehi! Che ne dici se la notte della vigilia lo aspettiamo? Magari ci fa conoscere anche le renne mentre distribuisce i regali!-

Si diedero il cinque ma il loro entusiasmo fu interrotto dalla signora Emma.
-Se lo farete, non si presenterà, tanto meno le sue renne..!-
Le due bambine ci rimasero male ma non si scoraggiarono, a loro dopotutto, importavano i regali. La settimana passò in fretta e non si accorsero che il 25 dicembre era già arrivato.
-Mamma Stéphanie! Mamma Emma! Alzatevi! Dobbiamo aprire i regali!- urlò Rose.

-Mh Rose! Hai tutta la giornata! Torna a dormire!- le due signore avevano passato tutta la notte a sistemare i regali sotto i vari alberi sparsi per l’orfanotrofio, avevano anche dovuto mangiare tutto il latte e biscotti che i bambini avevano lasciato. Dopo tutto quel lavoro, tra mangiare e sistemare facendo attenzione a non svegliare nessuno, erano distrutte.

A quel punto Rose uscì dalla stanza ancora in pigiama e raggiunse Jasmine in uno dei salotti.
Anche lei era in pigiama. Era seduta in ginocchio sotto l’albero addobbato due settimane prima. La stanza era ancora fredda, poiché il camino non era ancora acceso, ma non ci fecero caso. La gioia per il giorno tanto aspettato, non permetteva loro di percepire il freddo.
-Chi apre per prima i propri regali?- chiese Rose curiosa.
-Posso iniziare io?- chiese Jasmine. Rose annuì.

Tutti avevano ricevuto due regali, uno da parte di ogni mamma. Scartò i suoi e divenne improvvisamente felice.
-Era quello che volevo!-
Aveva ricevuto un grande libro da colorare, dato che era la sua passione, ed un set di colori di ogni genere: pastelli, pennarelli, tempere etc. Era al settimo cielo.
-Ora tocca a te!-
Rose ricevette una bambola di pezza dai capelli arancioni e vari vestitini, una in più per la sua collezione. Ricevette anche un peluche a forma di gattino. Quei doni le piacevano veramente tanto.

Quando toccò al pranzo, tutti erano molto contenti e ringraziarono in coro Babbo Natale; per la cena invece ci furono canti natalizi e balli, le due bambine mangiarono sial il panettone che il pandoro, per non parlare dei vari dolci che le procurarono un forte mal di pancia.
Cominciò anche a nevicare, rendendo l’atmosfera magica per un bianco Natale.

Arrivò anche il Capodanno, dove tutti ebbero modo di divertirsi insieme e quando scoccò la mezzanotte, erano tutti fuori in giardino, attorno al gigantesco albero illuminato dalle luci; guardando in cielo la bellezza dei fuochi d’artificio.



n.d.a. anche se non siete in molti mi scuso per il ritardo ma per questa storia sto perdendo l’ispirazione, anche se la trama ce l’ho già in mente da un bel pezzo.  Credo che con il prossimo capitolo finirà la parte dell’infanzia di Rose, il tempo passerà piuttosto in fretta. Anche se credo che aggiornerò molto in ritardo causa perdita ispirazione per continuare vi lascio comunque l’avviso che ho messo anche per le altre storie:

AVVISO A TUTTI I LETTORI: dato che mi rimangono le ultime interrogazioni prima della maturità, non ho idea di quanto tempo passerà prima del prossimo capitolo.. mi scuso in anticipo se l’aggiornamento arriverà in ritardo o perlomeno dopo settimane..

(Mi piacerebbe ricevere qualche recensione)
 
   
 
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