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Autore: L_Lizzy    02/06/2015    1 recensioni
Non era una bella giornata, decisamente.
Tutti gli studenti di Hogwarts potevano dirsi d'accordo su questo punto.
Ma come reagiranno?
-Storia con l'unico scopo di far sorridere-
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Luna Lovegood, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non era una bella giornata, decisamente. 
I raggi del sole quella mattina avevano deciso di non oltrepassare la coltre di nubi che stava nascondendo il castello da oltre una settimana. Gli studenti si erano svegliati indolenziti dai colpi di freddo e svogliati nei confronti di qualsiasi attività che non fosse poltrire nelle proprie sale comuni. Molti avevano provato a tirarsi la scopa sui denti sperando di ottenere un esonero dalle lezioni e in tanti avevano mandato giù una mezza dozzina di pasticche vomitose pregando che Madama Chips avesse esaurito le scorte di antidoto. C'era chi aveva tentato un'indigestione a colazione, chi si era scazzottato con un compagno e chi invece si era nascosto nei bagni di Mirtilla sperando di evitare Gazza. Il guardiano girava per i corridoi brandendo uno scopettone e minacciando i ragazzi, neanche tanto velatamente, se si fossero rifiutati di raggiungere l'aula. E c'era poi mezza Hogwarts che cercava, chi più, chi meno, di darsi alla macchia.
Mi chiamo Ron Weasley e sto scappando dal mio nascondiglio più in fretta che posso. Se non fosse stato per Pix, deciso ad attirare i professori in Sala Grande rompendo tutto il rompibile, avrei passato la giornata sotto alle tavolate rimpinzandomi di plumcake nascosto dalle lunghe tovaglie di Grifondoro. Svolto a destra, a sinistra, a sinistra di nuovo e mi ritrovo a fissare Luna che in fondo al corridoio gira come una trottola senza accorgersi del professor Ruf che le si avvicina.

-Accio scopa!

Con uno sprint le arrivo di fianco animato da una qualche forma di solidarietà tra adolescenti e, poggiati i piedi a terra, la isso sul manico davanti a me per poi ripartire a tutta velocità lanciandomi in un testa a testa con Ruf. Il fantasma non molla, anzi, sfruttando una corrente d'aria entrata da una finestra riesce ad afferrare la coda della scopa facendoci sbandare. Inutile dire che Luna si sta ancora riprendendo dai capogiri e non può lanciare alcun incantesimo (Nda: perché lo avrebbe fatto in altre circostanze… no?) così sono costretto a puntare al soffitto scrollandomelo di dosso. Non so come ma Ruf cambia direzione lasciandoci scappare, forse diretto verso una preda più facile e che non lo faccia sentire troppo vecchio per queste cose. Lancio un ultimo sguardo alla sua figura luminescente prima di voltare l'angolo e andare a finire per terra con un capitombolo. Mi prendo due secondi prima di aprire gli occhi, ancora spalmato con la schiena per terra, e vedere Luna che alza circospetta un mantello rivelando una massa di capelli corvini da cui spuntando due lenti tonde che non potrei non riconoscere.

-Ciao Harry.

-Luna...- la saluta lui prima di notarmi lungo disteso sulla pietra e allungarmi una mano per aiutarmi.

-Oddio Ron ti ho completamente perso fuori dal dormitorio- dice mentre si sistema gli occhiali -So che avevamo detto in Sala Grande ma ho fatto tardi a prendere il mantello pensando potesse servire e quando sono arrivato c'era Pix davanti all'ingresso così me la sono data a gambe!

Ma non c'è tempo da perdere visto l'avanzare di Piton. Gli faccio cenno di fermare il fiume di parole e limitandomi a una pacca sulla spalla prendo entrambi a braccetto per correre al piano di sotto dove facciamo giusto in tempo a fermarci dietro una nicchia per vedere Gazza trascinare per le orecchie due ragazzini del secondo anno. Non volendo andare incontro alla stessa sorte ci guardiamo intorno spaventati.

-Guardate, c'è un esercito di sparatilli di fronte a quella porta.

Incrocio lo sguargo con quello di Harry e ci leggo dentro la stessa domanda che mi sto ponendo io: che diamine era uno sparatillo?! Però Luna ha trovato dove nasconderci. Ci avviciniamo furtivi e Harry prende la maniglia tirandola poi verso di sé.

-Ma che?

-Harry sbrigati che può tornare. HARRY!

-Ron non si apre. Aiutami a tirare.

Ed è quando siamo ormai tutti e tre stretti alla maniglia che la porta esce dai cardini e non finisce con un gran fracasso a terra grazie ad una barriera protettiva. Alziamo lo sguardo e di fronte a noi troviamo due occhi di ghiaccio che preannunciano tempesta.

-E chi vuoi che siano quei cretini? San Potter e la sua cricca, via di qui altrimenti giuro che mi immolo per la causa e vi porto direttamente dalla McGranitt!- Ma vedendo che non si muovevano aggiunse brandendo la bacchetta a modi clava -Smammate.

I tre iniziarono a ridere vedendo Draco diventare da bianco a verde e successivamente alla tonalità fucsia maialino per poi venir presi per i colletti e trascinati all'interno della stanza che era poco più grande di uno stanzino. In lontananza la gatta di Gazza aveva miagolato e un qualsiasi studente con un minimo di buon senso e di spirito di sopravvivenza sapeva di dover battere in ritirata. 
Luna sigilla la porta, Harry pronuncia un -Nox - spegnendo la luce ed io cerco di entrare in simbiosi con il muro perché quel posto è veramente minuscolo mentre sfilo, con non poca fatica, un'orecchia oblunga dalla tasca.

-Fortuna che sta mattina l'ho presa.- mormoro zittito da Malfoy.

-Carota o stai zitto o ti avadakadavrizzo- e saltando sul posto -Potter tieni le mani a posto, non sono interessato.

-Ma come? Girano certe voci sul tuo orientamento Dracuccio...

Inutile dire che il serpeverde si limitò a togliere stizzito la mano di Harry dal suo fondo schiena e a imprecare a mezza voce fra i denti cercando di evitare gli occhioni da cerbiatto del bambino sopravvissuto. 
Passato il pericolo della gatta, che secondo tutti e quattro se l'era presa fin troppo comoda a puntare la porta per un quarto d'ora prima di decidersi a graziarli, uscirono e in sincrono si avviarono nella direzione opposta a quella presa dal felino. Io con la mano di Luna stretta alla mia per evitare che si fermasse a fissare il nulla e Harry che trotterellava intorno a Draco improvvisamente pieno di energia, importunandolo su quanto potesse essere vicina una loro possibile relazione sentimentale. 
Insomma una situazione che sarebbe parsa insolita ai più. 
L'ennesimo miagolio proveniente da sinistra ci fa fermare all'istante. Tutti e quattro impietriti con lo sguardo fisso sul fondo del corridoio, tutti e quattro impauriti da chi, potrebbe essere la McGranit, o cosa, in questo caso ancora la gattaccia di Gazza, ha appena miagolato.

-Guarda tu Malfoy, non volevi immolarti? Tocca a te. - sussurro io.

-Non dirlo neanche Ron proprio perché è l'ultimo arrivato non dovrebbe farlo.

Ok la fissazione di Harry per il platinato ma difenderlo a spada tratta no, cos'era una damigella in difficoltà? Un organismo senza spina dorsale, ecco cos'era! Tutto ad un tratto era divenuto limpido chi sarebbe stata la donna tra loro.

-Sfregiato stai rischiando l'osso del collo io ti avviso!

-Ei Blaise che ci fai li? - asclama Luna e mentre ci giriamo lei è già ai piedi dell'armatura su cui il moretto è mezzo arrampicato.

-Bla?

-A ecco Zabini è Bla ed io sono solo sfregiato... Quando ti deciderai a chiamarmi Harry?

-Della serie non c'è mai fine al peggio. Non bastava Malfoy come serpeverde vero? Perché Merlino, perché mi vuoi così male?

Ognuno aveva detto la sua e dopo essersi fatti spiegare dal moro la situazione lo fissarono con scetticismo. Nulla di tragico ma Misty, la sua gatta nera, l'aveva seguito di nuovo fuori dal dormitorio e per rincorrere una civetta della posta si era arrampicata talmente in alto che aveva paura a tornare a terra. L'espressione di Draco rispecchiava a pieno quelle degli altri e cercando di non perdere la pazienza ricordò all'amico la magia che girava nelle sue vene da quando era nato e lui come caduto dal pero si schiaffò una mano in fronte. Dopo un incantesimo di levitazione dovettero mettersi a correre di nuovo per paura che Mrs Purr avesse fiutato Misty. Insomma, non un attimo per riprendere fiato! Inutile dire che dieci metri più avanti facemmo l'ennesimo incontro.

-Merlino ti prego, ti prego non farmi questo. Giuro! Non entrerò più nella sezione proibita per cercare le leggende delle sirene ma ti prego fammi tornare a terra!

Un coro di -Hermione? - seguito da un solitario - Mezzosangue? - si alza dal gruppo e dopo averla finalmente notata aggrappata a un corrimano di una rampa di scale che non voleva stare ferma appello per la seconda volta la scopa e cerco di portarla a terra. Magari sano e salvo. Perché diciamocelo Herm perde il senno con l'altezza. È impossibile convincerla a non scalciare o a non stringermi lo stomaco in una morsa ma in qualche modo riusciamo a raggiungere gli altri e a scappare da Ruf che evidentemente sperava di coglierci in difficoltà in gruppo.

-Corri Draco, quell'insolente non potrà mai prenderci se stiamo insieme!

Ruf accigliato volò verso di loro mentre Harry prendeva la mano di Malfoy, io cercavo di spiegare a Hermione la situazione e Blaise prendeva in giro l'amico canticchiando con i miagolii di Misty in sottofondo.

-Draco e Harry stanno sotto a un pino, si guardano negli occhi e si scambiano un bacino!

Non so come ma quando Luna fa il nome di Dean io me lo ritrovo di fianco, come se lo avesse appena appellato.

-Non posso crederci ragazzi poi dovete raccontarmi che è successo!

Evidentemente si riferiva a come si fossero trovati a far parte di quella truppa male assortita ma non era il momento di riprendere le spiegazioni. Tra il fiatone per la corsa e la paura delle conseguenze del loro comportamento Dean riesce a spiegarci di star fuggendo da Lumacorno che presto si unisce a Ruf dietro di noi. Giunti al limitare delle mura decidiamo di disperderci nel giardino e vorrei tanto scoppiare a ridere quando Harry, ancora a mano di Malfoy, si lamenta di come sia poco romantico tutto ciò, ma il poco fiato che mi rimane mi impedisce di farlo. Harry e Draco si dirigono verso la fontana nei giardini, Blaise, Dean e Luna seguono Misty per il bosco e io e Hermione ci dirigiamo direttamente alle serre dove abbiamo deciso di ritrovarci a pericolo scampato. 
Non dobbiamo aspettare parecchio per riunirci di nuovo insieme. L'unica differenza è che dietro Misty ora si trova quella gnocc- E ehm ehm! Dicevo che dietro a Misty si trova Pansy Parkinson completamente fradicia e tra me ed Hermione spunta la testa di Neville. Due secondi dopo mi trovo affianco a Pansy e mentre le copro le spalle con una coperta (Nda: appellata ovviamente, c'è ancora bisogno di dirlo?) lei racconta al gruppo come sia scivolata nel lago Nero e sia stata a tanto così da farsi mangiare dalla piovra gigante. Con la coda dell'occhio vedo Malfoy mordere Harry che, a quanto pare, deve aver tentato di baciarlo a tradimento. Vedo Neville accucciarsi affianco a Misty e coccolarle il pelo lucido mentre Blaise elogia le sue caratteristiche cercando di... Oddio cercando di far colpo! Non ci pensare Ron. Non ci pensare. Hermione spiega la situazione a Dean a spizzichi e bocconi atterrandolo quando lui scoppia a ridere per l'episodio sulla rampa di scale. Siamo proprio un circo e mentre lo penso mi sale un sorriso sulle labbra perché nel frattempo Pansy mi abbraccia usando come scusante il freddo (Nda: lo hai pensato anche tu proprio adesso: “Sì, per il freddo, certo”). 
Nessuno di noi sa per certo cosa sia successo dopo; al nostro primo risveglio ci trovammo in infermeria con un foro da siringa nel braccio e tutti decisamente più stanchi del normale, come se ci avessero sedato ora che ci ripenso. Al secondo, di risveglio, trovammo la forza di cambiare di letto. Io mi infilai in quello di Pansy, Harry in quello di un ben poco consenziente Malfoy, Zabini in quello di Nev, borbottando qualcosa sul fatto che sul suo Misty fosse più comoda. Hermione, Luna e Dean erano decisamente più svegli di noi sei e mentre mi si richiudevano gli occhi sono sicuro di aver visto sulle lenzuola la preparazione di  quella che a breve si sarebbe considerata la sfida tra i boss del poker magico. 
Al terzo risveglio troviamo gli occhietti della McGranitt a scrutarci irosi e il sorriso di Silente che a mano a mano va ingrandendosi dietro alle spalle della donna; non ho bisogno di girarmi verso gli altri per essere sicuro al cento per cento che anche loro si sono tirati le coperte sulle orecchie sperando di tornare a dormire per non dover affrontare la collera della mia direttrice di casa. Do un bacio a Pansy sulla punta del naso e stringendo di più il braccio sul suo fianco chiudo gli occhi di nuovo sperando di risvegliarmi con quel corpo sdraiato al mio fianco. 
Al diavolo la scuola... Oggi non c'era il sole!

 

 

Angolino autrice:

Salve miei dolci bocconcini di grano tenero! Non ho certo dimenticato questo fandom. Ora sono presissima a scrivere la mia long (o quella che spero sarà una long) originale ma volevo lasciare il mio passaggio anche qui tra voi/noi potteriani.
Questa storia l’ho scritta forse sei mesi fa (?) ma rimanendo sul telefono mi sono dimenticata della sua presenza. Ora ve la propongo, spero vi divertiate come mi sono divertita io nello scriverla!
Sperando di riuscire a strapparvi un sorriso vi abbraccio bei pan bauletti, ci vediamo alla prossima.
L_lizzy

  
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