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Autore: K u r a m a    03/06/2015    2 recensioni
Ti senti una piccola anima nera in mezzo al nulla, non ti rimane che aspettare e pregare che il sonno chiuda le tue palpebre senza fiatare.
Vorresti che qualcuno ti raccontasse una fiaba come quando eri bambino e il buio e il silenzio ti terrorizzavano da morire.
Perché non riesci a dormire? Non sai darti risposta.
Genere: Generale, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Insomnia
Non sempre la notte culla il sonno; 
Nyx non è mai così buona con i suoi figli dal cuore agitato, dall'animo tormentato.

Piccola stella piena di pensieri,
dove stai andando?
Dove stai scappando?

K u r a m a
Non riesci a dormire nemmeno volendo, chiudi gli occhi ci provi, ma qualcosa ti tiene sveglio.
Saranno i pensieri, saranno le parole, sarà il silenzio o il cuore che batte forte e che ti tiene sveglio.
Ti raggomitoli sotto le coperte, ci provi con tutte le tue forze, ma Morfeo sembra non volerti aprire le sue porte; così sei lì, con gli occhi aperti, a guardare il soffitto nero e a frugare tra i tuoi pensieri.
Ti senti vuoto, senza sentimenti; ti disperi, ma ciò ti fa solo sentire peggio di com’era ieri.
Ti rigiri nel letto, senti che manca qualcosa oppure è l’insonnia che ti gioca un brutto scherzo e ti fa sentire incompleto come un puzzle a cui manca un pezzo.
Hai bisogno di un abbraccio ma non c’è nessuno; guardi l’orologio e sai che a quell’ora non c’è nessuno. Gli angeli dormono e tu come un diavolo stai sveglio e non trovi un motivo a quel tormento.
Tra poche ore ti devi alzare, la scuola ancora ti reclama, più ci pensi e più stai male; è giugno e vorresti solo staccare.
Incroci le braccia dietro il capo, su quel morbido cuscino che tante volte ti ha ospitato e che crescere ti ha visto, come le tuo lacrime ha raccolto.
Proprio non ci riesci a dormire e allora conti le stelle, ma fuori c’è un temporale e tua madre cammina per casa con passo pesante cercando di non disturbare.
Ti senti una piccola anima nera in mezzo al nulla, non ti rimane che aspettare e pregare che il sonno chiuda le tue palpebre senza fiatare.
Vorresti che qualcuno ti raccontasse una fiaba come quando eri bambino e il buio e il silenzio ti terrorizzavano da morire.
Perché non riesci a dormire? Non sai darti risposta. Forse è niente, forse è tanto, forse è perché quella sera con lui non ci hai parlato e dentro ti senti perso, come in un labirinto, mentre scacci via le coperte e ti metti a sedere battendo la testa contro quel muro duro alla ricerca di un modo per poter dormire anche senza di lui accanto.
Strano il potere delle persone, non è vero? Ti entrano dentro, ti toccano l’anima e poi quando silenti sguisciano via ti senti perso, come se avessi appena perso la funivia.
Guardi di nuovo la sveglia, il tempo scorre via, mentre tu sei lì e rimani cristallizzato nella tua catatonia. Le lancette si muovono, le rincorri con gli occhi, cerchi di fermarle, ma esse tiranne continuano a scorrere nel loro infinito e catartico flusso.
Ti senti impotente, una piccola formica sotto le coperte, vestito con una maglietta troppo grande e con le gambe scoperte perché te ne vorresti andare, volare nel cielo e raggiungere il pezzo mancante del tuo cuore che dorme chissà dove e chissà da quanto.
Si dice che se non si riesce a dormire è perché qualcuno ti sta sognando. Forse lui? No, non ci credi a questi sogni da ragazzina che però ti fanno palpitare il cuore come le ali di una leggiadra farfallina.
Si son fatte quasi le tre, è ora di andare, ma tu rimani seduto alla ricerca di un sonno che non vuole arrivare.
Ti mordi il labbro inferiore, ti abbracci le gambe al petto e poi inizi a canticchiare. Nulla sembra funzionare, nemmeno la ninna nanna di tuo padre.
Lo stomaco si contorce, forse hai fame, ma non vuoi alzarti, perché tanto sai che ormai è troppo tardi.
Prendi il cellulare, lo cerchi; lui è già andato a dormire e tu non sai più che fare.
Cerchi una sua foto, la trovi, la contempli mentre sospiri, ma nulla di più. Sei più sveglio di prima e questo non lo trovi normale; possibile che nemmeno le stelle ti possano aiutare?
Ti sembra di impazzire, ti scompigli i capelli, soffochi un grido nel cuscino che lo raccoglie e poi torni a guardare il soffitto, mentre il cellulare ti scivola di mano.
Ti sembra di essere maledetto, ormai non sai più che fare. Ti riprometti di non bere più così tanta caffeina, ma tanto lo sai che la coca cola è la tua vita.
Giochi con le tue dita, con le pieghe delle lenzuola... Nulla funziona, nulla ti fa addormentare. 
Il cielo si fa più chiaro, altre ore stanno passando.
Ti senti a pezzi, ti senti vuoto e più sveglio di prima e poi cadi, senza accorgertene, nella tela di un qualche Dio tiranno che ti fa sognare ciò che di più ti è mancato.
Dormi, dormi ora che puoi, mentre altre anime continuano come diavoli a scontare la loro pena nel buio che ancora non vuole essere infranto.
 
   
 
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