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Autore: Out_Ofocus    03/06/2015    6 recensioni
Lo si vede sempre succedere nei film, due migliori amici, che piano piano si innamorano l’uno dell’altro. Ma quante volte accade nella vita reale? La maggior parte delle volte, uno non ricambia ciò che prova l’altro, e l’amicizia lentamente ne risente. E’ una cosa che succede più spesso di quante volte lo si veda effettivamente succedere nei libri o nei film.
Tante volte invece si ha la persona giusta proprio davanti agli occhi, ma siamo troppo ciechi per rendercene conto, fino a quando un bel giorno qualcosa cambia e ci ritroviamo a pensare: “Sei qua, ti ho cercato ovunque e tu sei sempre stato qua.”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Colonna Sonora:  Jessie J - Flashlight

Capitolo Diciotto

Otto mesi dopo
 
Calum si svegliò sentendo la vibrazione del telefono, appoggiato sul comodino, e prima ancora che lo afferrasse un tuonò echeggiò nel silenzio della notte, e capì chi fosse il mittente ancora prima di prendere il cellulare. La sveglia sul comodino segnava la due e mezza, e sbadigliando sbloccò il telefono, per leggere il messaggio. Una semplice parola, “Temporale”. Si guardò intorno, la camera era immersa dal buio, e il letto era vuoto, segno che Ellie si doveva essere alzata. Decise così di alzarsi a sua volta, e sbadigliando si diresse in salotto, in dosso solo un paio di boxer neri. Rabbrividì, il pavimento era freddo a contatto con i piedi nudi. Entrò nel piccolo salotto e la vide, rannicchiata sul divano. Sorrise notando che indossava la sua camicia a scacchi nera, era troppo lunga persino per lui, figuriamoci per Ellie.
- Ehi piccola! – si mise a sedere sul divano accanto a lei, accarezzandole una coscia nuda.
- Odio i temporali. – disse stringendosi uno dei cuscini al petto.
- Lo so. – disse nel momento in cui un tuono echeggiò in lontananza, vedendola saltare leggermente sul posto. Si avvicinò, permettendole di sedersi sulle sue gambe. – Potevi svegliarmi. –
- Beh l’ho fatto. – disse stringendosi ancora un po’ di più a lui, appoggiando la testa nell’incavo del suo collo.
- Con un messaggio! – si lasciò scappare una risata, per poi lasciarle un bacio tra i capelli. – Da quanto sei sveglia? – chiese intrecciando la sua mano con quella della ragazza.
- A dirla tutta non ho mai preso sonno, tu sei crollato subito dopo … - gli lasciò un bacio all’angolo della bocca. – Il sesso ti stanca tutte le volte. – rise poi cominciando a giocare con i capelli alla base del collo. – Ma aveva già iniziato a piovere e non sono riuscita a prendere sonno, così sono venuta di qua a studiare un po’ … ma poi ha iniziato a tirare vento e a tuonare e … -
- La prossima volta svegliami di persona ok? –
- Sembravi un cucciolo … - sorrise lei.
- Che dici torniamo a letto? –
- Mi sta fatica. – rise lei guardandolo.
- Pigra. – si alzò, tenendola saldamente tra le braccia e si incamminò in camera, sapeva che se l’avesse spinta a non pensare al temporale, se ne sarebbe dimenticata e si sarebbe addormentata senza grandi problemi. La sentì ridere e la sistemò a letto, ridendo a sua volta. – Sai, ho dormito un paio di ore e penso di poter affrontare un secondo round. – disse maliziosamente, baciandola dolcemente, mordicchiandole il labbro inferiore, sapendo quanto la cosa la facesse impazzire. Ellie non disse niente, si limitò a tirarlo a se, circondandogli il collo con le braccia e sorridendo contro le labbra del ragazzo. Calum lo prese come un sì e, tenendosi in equilibrio con un braccio, in modo da non pesare troppo contro di lei, con la mano libera cominciò a sganciarle i bottoni della camicia.
- Mi rendi il compito facile così. – parlò contro le labbra di Ellie, quando si rese conto che lei non indossava il reggiseno sotto la camicia.
- Basta parlare Hood. – cominciò a mordicchiargli il lobo dell’orecchio. – Passiamo hai fatti, che dici? – disse cominciando a giocare con l’elastico dei boxer di Calum.
 


Ellie cercò di soffocare l’ennesimo sbadiglio, in vano, ricevendo un’occhiataccia da Tessa, seduta davanti a lei al tavolo della biblioteca.
- Avete fatto le ore piccole con Cal? – chiese sorridendo, posando l’evidenziatore sulla pagina del libro.
- Temporale. – si limitò a dire Ellie, tenendo lo sguardo basso sul quaderno, su cui stava ricopiando gli appunti di storia dell’arte. Era un mercoledì mattina e non avendo nessuna delle due lezione si erano date appuntamento in biblioteca per studiare per gli imminenti esami di metà semestre, ma Ellie avrebbe preferito rimanere a letto fra le braccia di Calum.
- E non vi siete dati ad attività … divertenti? – chiese guardandola alzando un sopracciglio.
- Beh diciamo che da quando ci siamo trasferiti nel nuovo appartamento insieme … fare sesso è più facile, non si rischia di essere interrotti da fratelli e sorelle o peggio ancora essere scoperti da qualche genitore. – alzò lo sguardo sorridendo.
- Sai non pensavo che vi sareste trasferiti a vivere insieme dopo così poco. – era la prima volta che Tessa glielo diceva, ma Ellie sapeva che lo aveva pensato in precedenza, lo avevano fatto tutti quando con Calum avevano annunciato di voler andare a vivere insieme.
- Stiamo insieme ufficialmente da otto mesi, ma alla fine è come se lo fossimo stati già da anni. – sorrise stringendosi nelle spalle.
Erano cambiate così tante cose nell’ultimo anno. Avevano tutti finito il liceo. Ed erano andati avanti da lì con le loro vite. Ellie dopo averci pensato per qualche mese aveva deciso di iniziare l’università, incoraggiata dai genitori e da Calum, aveva iniziato a studiare lettere, le sarebbe piaciuto diventare un giorno un’insegnante. Calum aveva invece iniziato a lavorare, dividendosi fra un negozio di musica in centro e un negozio di tatuaggi dove stava anche seguendo un corso per diventare tatuatore. Lavoro che aveva comportato un paio di disegni sulla sua pelle. Tessa dopo aver passato un anno a lavorare, quando aveva visto Ellie decidere di cominciare a studiare aveva deciso di iniziare l’università anche lei e aveva iniziato a studiare giornalismo. Luke e Michael si dividevano fra studio e lavoro. Luke aveva iniziato a dare lezioni private di chitarra ad alcuni bambini, mentre frequentava la facoltà di economia. Michael lavorava come barman, in uno dei locali in centro, tre sere a settimana, mentre studiava grafica. Ashton, invece come Calum, aveva deciso che non era pronto a tornare a studiare e aveva trovato lavoro come personal trainer in una nuova palestra in centro.
Ma il cambiamento, o meglio la novità, che aveva colto tutti di sorpresa era stato il fatto che Ellie e Calum avessero deciso di andare a vivere insieme dopo così poco tempo. La bis-nonna di Calum gli aveva lasciato un piccolo appartamento in centro e i due ragazzi, dopo averne discusso con i genitori di entrambi, avevano deciso di volerci andare a vivere insieme, così dopo averci lavorato e averlo rimesso a nuovo ci si erano trasferiti ufficialmente due settimane prima.
Ellie alzò di nuovo lo sguardo dal libro, quando il suo cellulare vibrò, indicando l’arrivo di un nuovo messaggio. Sorrise nel vedere il mittente. “Guarda un po’ chi era quella stanca poi ieri sera …” allegata c’era una foto di lei addormentata sul petto del ragazzo.
- Ehi belle fanciulle. – Luke si mise a sedere accanto a Tessa, scoccandole un bacio sonoro su una guancia. Ellie li osservò, salutando Luke con un sorriso e un cenno della mano, erano così carini insieme.
Abbassò di nuovo lo sguardo sul telefono, digitando la risposta. “Sei tu che mi hai stancata, Mister Hood. Sono in biblioteca con la coppietta tutta baci e amore, salvami.” Sorrise premendo invio e unendosi alla conversazione di Luke e Tessa.
 

- Els? – Calum entrò in casa, appoggiando le borse della spesa a terra. Era uscito dal turno al negozio di musica circa un’ora prima e si era fermato al supermercato a comprare la lista di cose che Ellie gli aveva mandato per messaggio quel pomeriggio.
- Sono in cucina. – urlò di rimando la ragazza.
- Ciao. – Calum le sorrise appoggiando le buste sul piccolo tavolo in cucina. – Com’è andata oggi? – chiese scoccandole un bacio su una guancia.
Ellie chiuse momentaneamente gli occhi, sorridendo. – La lezione di oggi pomeriggio bene ed è finita pure prima, quindi sono riuscita a fare il dolce. – indicò il forno, dove una torta al cioccolato stava cuocendo.
- Questo spiega il fantastico profumino. – sorrise lui, iniziando a levare le cose dalle buste.
- Stamattina sono stata in biblioteca con Tessa poi Luke ci ha raggiunte e sono stati appiccicati tutti il tempo, sono davvero innamorati. – sorrise contenta per l’amica. Stavano insieme da quasi dieci mesi e Ellie era contenta che finalmente si fossero trovati. Non aveva mai visto nessuno dei due felici quanto lo erano l’uno con l’altro. – La tua giornata com’è andata? –
- Stamattina sono andato a trovare mamma e ha insistito perché rimanessi a pranzo, sono andato via di casa da due settimane e secondo me cerca di farmi tornare a vivere con loro a ogni occasione che ha. – rise aprendo il frigorifero e mettendo a posto una confezione di yogurt alla fragola. – A lavoro è stata una giornata tranquilla. – si strinse nelle spalle.
- A che ora arrivano i ragazzi? – chiese Ellie guardandolo.
- Verso le otto. –
- Viene anche mio fratello. – sorrise Ellie. – L’ho convinto a venire con la nuova ragazza che frequenta. –
- Com’è che si chiama? –
- Jessica. – Ellie girò di nuovo su se stessa, finendo di rigovernare i piatti nell’acquaio. Suo fratello aveva conosciuto Jessica in università, in uno dei corsi nuovi che frequentava, e ad Ellie ancora faceva strano che il fratello avesse trovato una ragazza che gli piacesse così tanto da starci insieme da quasi due mesi, e la cosa che le dava leggermente noia era che ancora non gliela aveva presentata, così era stata contenta quando quella mattina Joe l’aveva chiamata e le aveva chiesto se era un problema se quella sera avesse portato anche Jessica, e lei ovviamente, contenta di poterla finalmente conoscere, aveva subito detto che non era affatto un problema.
- Ah piccola … -
- Si? – Ellie lo guardò alzando un sopracciglio.
- La prossima volta che nella lista metti anche gli assorbenti … non te li compro. – Calum arrossì, e Ellie si fece scappare una risata vedendolo imbarazzato. – Non ridere. – disse appoggiandoli sul tavolo della cucina. – Sono stato venti minuti nel corridoio lì ad osservare tutte le confezioni, perché ne esistono così tanti? – chiese ancora leggermente rosso in viso.
- E alla cassa, il ragazzo che mi stava servendo mi ha guardato in modo strano. –
- Non penso abbia pensato fossero per te, tranquillo. – sorrise, uscendo dalla cucina e andando verso la camera da letto.
- Puoi comprarteli da sola la prossima volta, per favore? – chiese seguendola.
- Va bene, non te li chiederò più. – si mise a sedere sul letto, sfilandosi i jeans. – Ma tu non chiedermi più di comprare i preservativi. – disse alzandosi e andando verso l’armadio. Calum sorride, osservando il fondoschiena della ragazza, mentre lei camminava.
- E’ successo solo una volta, perché avevi smesso di prendere la pillola. –
- Beh è stato abbastanza umiliante come cosa, le vecchiette al supermercato mi hanno guardata malissimo … - si sfilò anche la maglietta, rimanendo solo con l’intimo. – Vado a farmi una doccia. –
- Posso unirmi? – chiese mordendosi un labbro.
- No, tu va a preparare per dopo, apparecchia. Appena ho fatto vengo a darti una mano. – si avvicinò, abbassandosi in modo da essere all’altezza di Calum, seduto sul letto, e gli scoccò un bacio a fior di labbra per poi andare in bagno e chiudere la porta.
 


- Era anche l’ora che ci invitaste a casa vostra. – Michael li guardò, seduto sul divano, sorridendo.
- Beh l’abbiamo voluta rendere presentabile prima di invitarvi ufficialmente. – sorrise Ellie bevendo un sorso di birra dalla bottiglia che aveva in mano, per poi renderla a Calum.
- Vuoi dire … abbiamo prima voluto inaugurarla da soli prima di invitarvi. – sorrise maliziosamente Ashton guardandoli. Ellie arrossì nascondendo la testa contro il petto di Calum, che ridendo la strinse a se.
- Stiamo parlando di mia sorella, possiamo evitare. – disse Joe con la faccia quasi schifata.
- Esatto, parliamo un po’ di voi … - disse Tessa, salvando l’amica, che le sorrise per ringraziarla. – Jessica … -
- Chiamatemi Jessie. – sorrise la ragazza.
- Jessie, dove vi siete conosciuti? –
- In facoltà, si è seduto accanto a me alla seconda lezione del corso di economia … e ha attaccato bottone. –
- Tipico di Joe. – rise Ellie.
Avevano cenato parlando del più e del meno, e dopo cena si erano spostati sul divano, dove Michael, Ashton e Luke erano comodamente seduti, mentre Tessa era seduta a terra, con la schiena appoggiata alle gambe di Luke. Joe e Jessica erano seduti sulla poltrona che Calum aveva tanto insistito a comprare, e Ellie e Calum erano seduti su una delle sedie del tavolo, o meglio Calum vi ci era seduto mentre Ellie era comodamente seduta in collo al ragazzo. Calum le scoccò un bacio sul collo, facendola voltare verso di lui.
- Mike dove l’hai lasciata Rebecca? – chiese Luke guardando l’amico.
- E’ via con i genitori, una cugina si sposava a Merlburne, ed è dovuta andare contro voglia, e io purtroppo non sono potuto andare per via del lavoro. – si strinse nelle spalle, bevendo un sorso di birra. – Ma almeno non sono l’unico da solo stasera. – sorrise guardando Ashton.
- Gabi aveva il turno di notte stasera in ospedale, anzi le dispiace non essere potuta venire. – disse guardando Ellie.
- Oh si ci siamo sentite oggi pomeriggio, le ho detto di non preoccuparsi. – sorrise a sua volta la ragazza. Ashton aveva conosciuto Gabrielle, detta semplicemente Gabi, sei mesi prima ad una festa dove Michael e Luke lo avevano trascinato, con la scusa che volevano fargli dimenticare Ellie, perché sapevano che anche se il ragazzo non lo aveva mai ammesso, il fatto che lei lo avesse praticamente scaricato per Calum gli aveva fatto male. Era lì che aveva conosciuto Gabrielle, una bellissima ragazza, studentessa universitaria al terzo anno di medicina.
Calum sorrise quando sentì Ellie muoversi in cerca di una posizione più comoda. - La cena era ottima. – le sussurrò in un orecchio. I ragazzi parlavano fra di loro in sottofondo, ma per Ellie non c’era altro che Calum. Gli occhi del ragazzo erano carichi di quello che Ellie ormai aveva imparato a riconoscere come un misto di amore e desiderio. Quel modo di guardarla, la faceva sentire sicura, protetta e desiderata, Calum la faceva sentire importante ogni minuti di ogni giorno e lei non poteva chiedere niente di meglio. Tutte le paure che aveva avuto all’inizio, di poter rovinare la loro amicizia, di poter perdere il suo migliore amico, si erano rivelate tutte infondate. Aveva avuto ragione Calum sin dall’inizio, essere innamorata dal proprio migliore amico era la miglior cosa che avesse mai potuto desiderare, e se ne rendeva conto ogni giorno

 

THE END


 
*My Space* 

Ciao bella gente! 
Come state? 
Beh che dire siamo ufficialmente alla fine anche di questa storia. 
Mi piange il cuore, ci ho lavorato un sacco a questa e anche se, ammetto che l'idea di base iniziale era diversa,
adoro come si è sviluppata e come vi ha stupite ad ogni capitolo. 
Vorrei ringraziare, @Giuls_C che ad ormai sopporta le mie storie da una vita, legge sempre i capitoli in anteprima e mi da pareri e mi aiuta con le idee. GRAZIE Bellezza. 
Poi vorrei ringraziare voi. Che avete seguito la storia, commentando o in silenzio, grazie davvero, ormai sono anni che scrivo e ad ogni storia mi fate sentire apprezzata, GRAZIE GRAZIE GRAZIE. 

Probabilmente passerà un po' prima che pubblichi qualcosa di nuovo, non tanto perchè non ho idee, anzi ho già iniziato a scrivere una storia nuova, completamente diversa come genere. (Vi lascio qua sotto una piccola anteprima) ma principalmente per il fatto che essendo in vacanza ho un sacco di cose in programma e non sempre avrò la conessione internet e la possibilità quindi di postare. Ma tranquille avrete mie notizie, non sparirò. 

 
Come sempre, a inizio capitolo trovate quella che è indicata come "colonna Sonora" che sono le canzoni che mi ispirano mentre scrivo. 
Poi come sempre a seguire vi lascio come mi sono immaginata i vari personaggi e gli outfits della protagonista. 
Ho aggiunto un secondo link tumblr, visto che ho riniziato ad usare anche il secondo che ho, quindi se vi va seguitemi anche lì. :D



Ellie (Photo), Calum (Photo), Ashton (Photo 
Luke (Photo), Micheal (Photo),  

Joe (Photo), Tessa (Photo), Rebecca (Photo),
Gabi (Photo), Jessica (Photo)


Ellie's outfits (Outfits 1 - Outfits 2)

Ellie's outfits (Outfits 1, Outfits 2)
Appartamento (Photo)
 
ANTEMPRIMA 
 
  "Fu Tyler a parlare per primo. – E’ successo … che ci avete mandato in una cazzo di missione suicida. – 
disse pulendosi il labbro inferiore, spaccato, con il palmo della mano destra. 
– Ci hanno aggredito non appena abbiamo messo piede nell’edificio … come se sapessero che saremmo arrivati. – 
urlò, nervoso. Aveva la maglietta strappata e si vedevano dei tagli, arrossati e ancora sporchi di sangue.
Martin si guardò velocemente intorno, quei cinque ragazzi erano una famiglia ormai per l’uomo, e odiava sapere 
di averli messi inconsciamente in pericolo. – State tutti bene? – chiese preoccupato.
- Ti sembra che stiamo bene? – sputò velenosamente Amelia, osservandola notò i tagli sulla faccia, aveva un 
sopracciglio spaccato, e un sottile rivolo di sangue le colava dall’attaccatura dei capelli.
- Jasper … gli hanno sparato a una gamba. Avevano delle cazzo di pistole Martin. – Tyler stava ancora urlando.  
Poi improvvisamente chiuse gli occhi. – Ma è Emma ad aver bisogno di assistenza. –aggiunse quando vide 
Kellan avvicinarsi con la ragazza incosciente fra le braccia.
- Cosa le è successo? – era stata Gabrielle, apparsa alle spalle del marito, a parlare. Si avvicinò di corsa alla ragazza,
cercandole il polso. – C’è battito … portala dentro Kellan … arrivo in un secondo. – si rivolse al ragazzo che annuì e 
si incamminò a passo veloce all’interno della casa. "

Peace&Love El.

Vi lascio anche tutti i link a cui potete trovarmi:

      
 

 
   
 
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