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Autore: fay90    03/06/2015    4 recensioni
George è molto annoiato, tanto.
Suo fratello Fred è finito in punizione con la Umbridge e lui lo sta aspettando buono buono in sala comune, quando ecco che arriva Hermione e con lei un idea geniale per divertirsi alle spalle della ragazza e del gemello.
Perché lui è George Weasly ed essere buono non è nel suo DNA.
E' una Fred-Hermione.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, George, Weasley, Hermione, Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Vita - I Gemelli Weasley'
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Uno Scherzetto Innocente


Nella Sala Comune rosso oro c’era un silenzio tombale, questo perché era ora di cena e tutti erano andati in Sala Grande, fatta eccezione per un rosso molto annoiato, meglio conosciuto come George Weasley, il quale era stravaccato su una poltrona davanti al camino.

Purtroppo non aveva nulla da fare, il suo gemello era in punizione con la Umbridge, per via di una cacca bomba “lanciata” nel suo ufficio, ma lui mica l’aveva fatto a posta a lanciarla, gli era scivolata di mano dentro al suo ufficio “casualmente” aperto con lei dentro, era stato un caso, come per caso Fred stava passando di li.

Quell’antipatica professoressa poi, l’aveva punito ingiustamente, erano cose da pazzi, pensò George, così lui aveva deciso di aspettarle il suo gemello tranquillamente in sala comune ma solo perché senza di lui non sapeva con chi complottare e fare scherzi, certo c’era Lee Jordan ma non era la stessa cosa.

La porta della sala si aprì e il rosso si voltò emozionato, sperando che fosse il suo tanto agognato gemello, “ah … sei solo tu!” mormorò deluso, “scusa tanto se sono solo io” gli rispose stizzita Hermione, era entrata per posare i libri per poi andare a cena, dopo una lunga giornata di studio.

Non degnò di un altro sguardo il povero George e salì in camera sua; all’improvviso il rosso si fece concentrato, la sua mente lavorava freneticamente intorno ad un’idea malandrina, perché non divertirsi alle spalle della prefetto perfetto e del mio adorato gemello?
Dopotutto mi ha lasciato da solo qui ad annoiarmi.

E quella fu una lezione che Fred Weasley non dimenticò mai, non lasciare il suo gemello solo ed annoiato, potrebbe creare una catastrofe.

“Ei Herm” disse alla ragazza appena scesa, “dimmi” borbottò, sopportava poco i gemelli Weasley, soprattutto perché ancora non riusciva a riconoscerli, cosa che la faceva impazzire, mentre loro ovviamente, si divertivano un mondo; non aveva detto il nome del gemello proprio per questo motivo.

“Avvicinati” disse facendogli segno con la mano e lei ingenuamente si avvicinò, non pensava certo che dietro quella piccola richiesta ci fosse una piano tanto malefico che avrebbe attentato alla sua salute mentale e a quella dell’ignaro Fred.

“Allora mi vuoi dire cosa …” la ragazza non finì la frase perché il ragazzo l’afferrò per un braccio, la tirò a se, gli scoccò un bacio a fior di labbra, la lasciò seduta sul divano sconvolta e uscì in gran fretta dalla Sala Comune, non voleva che la sua presenza velocizzasse l’elaborazione della grifona, e poi necessitava di suo fratello Fred.

Proprio quest’ultimo lo incontrò fuori dalla Sala, “Fred!” esclamò George, “George!” esclamò sorpreso il gemello, “andiamo a cena” disse il primo afferrando il braccio del fratello e trascinandolo in Sala Grande.
Entrati in tutta fretta nella Sala, quasi scapricollandosi, suscitarono le risate di molti e le occhiatacce di Piton e della Umbridge, si andarono a sedere vicino al loro amico Lee Jordan, è solo questione di minuti, pensò George malignamente, mentre il fratello borbottava maledizioni contro la rospa.

Infatti, pochi minuti dopo Hermione Granger entrò di corsa in Sala Grande e si fermò proprio davanti ai gemelli.
“Chi di voi due ha osato?” ringhiò la riccia, subito George puntò il dito contro Fred, “è stato lui” gridò, il povero ragazzo che non sapeva cosa stava succedendo si beccò uno schiaffo, “e non provarci mai più!” urlò lei, “e il prossimo sabato mi accompagnerai ad Hogosmeade per farti perdonare” disse andandosene per sedersi vicino a Harry e Ron.

Di sicuro lo farà scarpinare tutto il giorno alla ricerca di libri ma Fred l’avrebbe di certo fatta divertire, pensò George fregandosene altamente di quello che il gemello avrebbe dovuto subire a causa del suo innocente scherzetto, intere ore in giro per librerie alla ricerca di libri noiosissimi.

Quella sera nei dormitori maschili di grifondoro qualcuno era ancora sveglio, “George” disse Fred, “si Fred” rispose l’altro con la voce impastata dal sonno, “grazie!”
“prego Fred”.

In fondo George lo sapeva che a Fred piaceva la prefetto perfetto Hermione Granger, e lui avrebbe fatto di tutto per aiutarlo perché in fondo in fondo anche se era una canaglia, era un bravo fratello.
Soprattutto poi, voleva togliersi la soddisfazione di tirare ai due futuri piccioncini qualche tiro mancino.

Dopotutto lui era George Weasley e aveva già preparato una lunga lista di tanti scherzi che poteva fare, e con questa consapevolezza si addormentò felice ignorando Fred e i suoi sproloqui d’amore.

  
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