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Autore: Dark Smile    03/06/2015    3 recensioni
Questo silenzio è per me.
Aspetta di essere squarciato dalle mie note.
Le mani tremano mentre raggiungo la postazione con il mio abito blu.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo di Dark Smile:
Ciao a tutti :) 
Ultimamente sto vedendo un anime che mi sta prendendo davvero tanto, mi sono rimaste impresse tante scene, perché è davvero bello, ma ho scelto questa.
Spero tanto che questo racconto vi piaccia, che riesca almeno un pò a trasmettere l'emozione intensa di quel momento, spero di trasmettere qualcosa. 
Ringrazio già tutti coloro che entreranno e leggeranno, se vi va lasciate pure il vostro parere, sarò onorata e felicissima di leggerlo :)
Buona lettura :)


 
Riecheggia
 

Questo silenzio è per me.

Aspetta di essere squarciato dalle mie note.

Le mani tremano, mentre raggiungo la postazione con il mio abito blu.

Il mio passo apparentemente sicuro e lento, in realtà è timoroso e incerto.

Il pianoforte è alle mie spalle, mentre mi inchino.

Davanti a me sono tutti impazienti, tutti che confabulano tra loro pronunciando il mio nome... colui che aveva interrotto un'esibizione, una cosa imperdonabile, ma non quanto quello che feci dopo: abbandonai il piano.

Davanti a tutta questa gente penso solo a lei, che mi ha piantato qui in questo guaio, un accompagnatore che suona senza la sua violoncellista?

Ridicolo.

Eppure lo sto per fare.

Mi sto per sedere, per alzare le mani nell'aria e dar inizio alla mia melodia.

Mi sono chiesto finora perché abbia scelto proprio questo pezzo... mi ricorda mia mamma, mi sembra di poter sentire addirittura il suo odore.

Perché proprio questo brano malinconico?

Sono pronto.

Anzi non lo sono affatto, ma non ho scelta: devo iniziare.

Mi sistemo gli occhiali neri e mi faccio coraggio, nonostante la paura già mi divori.

Lentamente il mio dito si posa leggero, producendo la nota iniziale.

Un brivido.

Il suo suono comincia ad allontanarsi e a raggiungere chiunque sia in questa stanza.

Ancora silenzio, nessuno si muove, nessuno parla... respirano piano, come se fossero intimoriti di coprirmi.

Arima.

Lo sai... è la tua punizione... lo sai vero?

Posso ancora vederti.

Sei sulla sedia a rotelle accanto a me, che velenosamente mi sorridi, dicendomi parole agghiaccianti.

E poi in quell'angolo... di quella sera.

Tutto questo è agghiacciante.

Non riesco ad andare avanti... non riesco a dirti addio.

È la tua punizione per avermi rinnegato, lo sai vero?

Quel momento si ripeteva incessantemente nella mia testa, anche ora posso vederlo... posso piangerlo.

Le note... stanno scomparendo! Scompaiono di nuovo!

Non sentire più le note... è la tua punizione... il tuo orecchio non può più sentire la tua musica.

Già è così.

Esse si disintegrano sotto i miei occhi.

Pezzo dopo pezzo, smettono di esistere per me. 

Non sento più nulla.

Sembra di stare nelle profondità del mare, dove niente può raggiungermi, né suono né luce.

Cado sempre più giù... ancora più giù... mi chiedo se toccherò mai il fondo.

Sono solo.

Non c'è nessuno con me.

Ho paura. Ho paura. Ho paura.

Qualcuno mi salvi.

Ho...

Sollevo lo sguardo.

Luce?

Io...lo dovevo fare per lei.

Questo brano mia mamma non l'ha mai suonato così, in maniera grossolana e furiosa... questa melodia era la mia ninnananna.

Lei lo avrebbe...

All'improvviso cambio radicalmente ritmo: dolce e malinconico.

Vidi la luce uscire ad ogni singolo mio movimento.

Io non la devo cercare, perché lei è dentro di me.

Nei miei gesti, nelle mie scelte musicali, nel mio modo di mangiare.

Siamo legati.

Suonando potrò trasmetterle quello che provo.

Un'immagine si presenta inaspettatamente: ero piccolo, sorretto dalle sue dolci braccia sottili, viso a viso.

I suoi capelli castani sfioravano la mia fronte e le mie guance... sorrideva...

Io mi facevo coccolare, mi sentivo protetto.

Quella tenerezza l'avevo dimenticata, ma ora sarebbe stata sempre qui: nel mio cuore.

Riecheggia.

Raggiungila.

Riecheggia.

Ti raggiungerà mamma?

Si, spero proprio di si.

Ora sono libero.

Sayonara.


   
 
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