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Autore: Ale_Fedez    04/06/2015    1 recensioni
Il ragazzo dai capelli blu camminava sul sentiero in salita, maledicendosi per essere uscito a quell'ora e per aver ascoltato quei pazzi dei suoi tre migliori amici.
«”Esci verso l’una di notte” dicono loro… Certo, se esci verso l’una di notte a luglio è normale che stai bene!» si disse ad alta voce, scansando un ramo caduto durante il temporale della notte precedente.
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Siate clementi, è la prima che scrivo! xD Mi sono immaginata una situazione (lo ammetto, un po' surreale) in cui è Michael a comporre e scrivere il testo e la musica di Amnesia, spero vi piaccia! :)
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michael Clifford
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Tra milioni di stelle.


Quella sera faceva più freddo del solito, soprattutto nel bosco. Le foglie crepitavano con il vento, creando un’atmosfera inquietante e malinconica contemporaneamente, mentre la luce della luna piena filtrava a malapena tra i fitti rami, riflettendosi sul sentiero di terra duro e gelato dal freddo pungente.

Il ragazzo dai capelli blu camminava sul sentiero in salita, maledicendosi per essere uscito a quell’ora e per aver ascoltato quei pazzi dei suoi tre migliori amici.


«”Esci verso l’una di notte” dicono loro… Certo, se esci verso l’una di notte a luglio è normale che stai bene!»  si disse ad alta voce, scansando un ramo caduto duranteil temporale della notte precedente. «Accidenti a me, perché li ascolto ancora? E se avessero sbagliato ad indicarmi la strada? Dopo tutto sono passati… circa quattro mesi. Mi sto fidando del senso dell’orientamento di quello svitato di Ash!». 

Michael Gordon Clifford. Anni 19, capelli blu tinti milioni di volte, occhi verde smeraldo e, a detta di molti, sorriso da togliere il fiato.
  (Scusate, non ho potuto farne a meno ahahah *nda)


Da quando la sua ragazza l’aveva lasciato, però, non riusciva più a sorridere come una volta. Così i suoi migliori amici gli avevano consigliato un posto dove andare per rilassarsi (a detta di Luke): l’unico problema era che stava camminando per quel sentiero di montagna da almeno un’ora e ancora non vedeva la cima.

«Maledetti! Ci sono andati tutti insieme quest’estate mentre io lavoravo, ma quando me l’hanno consigliato, nonostante sembra un posto magnifico da quello che mi hanno raccontato, guarda caso hanno trovato tutti un impegno… Persino Calum, che di solito sta tutto il giorno sul divano a mangiare patatine!» continuò sbuffando, mentre proteggeva la sua amata chitarra dagli aghi di un pino.  

Grave errore ripensare alla scorsa estate…
Gli tornarono in mente le parole di Ashley: “Scusami Mike, devo partire…  non possiamo più stare insieme…”. Pensò a come l’aveva vista piangere, con il trucco che le colava sul viso… E ripensò a quanto erano felici prima, alla canzone che avevano scritto e cantato insieme: 

“I like the summer rain
I like the sounds you make
We put the world away

We get so disconnected
You are my getaway
You are my favourite place
We put the world away
Yeah we’re so disconnected”


Mentre continuava ad arrancare in salita con la chitarra in spalla, cominciò a vedere più luce in cima, così accelerò il passo. Dopo pochi minuti, sbucò in una grande radura erbosa e ricca di fiori, proprio in cima alla montagna. La luce lunare si rifletteva sui chiari petali e sui fili d’erba, tingendo tutto con una luce argentata che trasmise subito un senso di calma a Michael, ma il vero spettacolo era lo splendido cielo che si stendeva di fronte a lui: poteva vedere tutta la Via Lattea che attraversava la volta celeste da un lato all’altro.

«Wow… Adesso capisco che intendeva Luke» disse fra sé e sé, ammirando le stelle sopra di lui. Si avvicinò ad un masso abbastanza grande e si sedette, impugnando la chitarra e lasciando che tutti i pensieri gli scivolassero via dalla mente. Cominciò a strimpellare qualche nota, quando nacque una melodia dalle corde della sua chitarra. 

«I remember the day you told me you were leaving
I remember the make-up running down your face
And the dreams you left behind you didn’t need them
Like every single wish we ever made
I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things
Like the way it felt to fall asleep next to you
And the memories I never can escape
‘Cause I’m not fine at all»


Le parole erano venute fuori così, come se stessero solo aspettando quelle note, in quel momento, sotto quelle stelle. Era come se fosse tutto scritto, solo che lui non riusciva ancora a vederlo.

Rise di se stesso, finalmente davvero felice dopo tanto tempo, e continuò a cantare e comporre fino al sorgere di uno stupendo, dorato e brillante sole.




Angolo autrice:
Aaaaaahhhh vi prego non uccidetemi xD
Non so se sia carina come storia, e il finale non è venuto proprio come me l’ero immaginato… Ma vaaabè xD
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate… Grazie a tutti! :*

~Alessia. ☆
  
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