Storie originali > Thriller
Segui la storia  |       
Autore: Morgens    05/06/2015    0 recensioni
Mi chiamo Destiny Justice Morgens. Lo so, il mio nome ha un significato molto forte, racchiudo in me il Destino e la Giustizia, peccato che la mia vita sia l'alterego di questi valori. Per vivere, a Los Angeles, mi occupo di furti a livello internazionale e con il mio stipendio (spesso a cinque zeri) mi lascio andare a lussi sfrenati. Il mio scopo è ritrovare mio fratello dopo 12 anni dalla sua presunta morte..so che Christian è ancora vivo e forse so anche dove si nasconde.
Genere: Slice of life, Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi ritrovo nuovamente alla stessa scrivania di legno scuro e logoro per raccontarvi un altro pezzo della mia storia. Diciamo che partì tutto dopo il mio ventesimo compleanno. Ormai facevo la ladra di professione, avevo portato a termine ogni tipo di furto e tutti i miei "colleghi" si stupivano della mia abilità nel non lasciare mai segni della mia presenza o frammenti di DNA. Tutto, al contrario, per me non aveva nulla di straordinario. La verità era che io ero stata fin da giovane un genio ed ero a conoscenza della mia bravura e delle mie capacità. Pianificavo tutto, ogni singolo secondo e non mi introducevo mai in una banca o in una gioielleria senza prima averne studiato la mappa, la quantità di vie di accesso, il sistema di sicurezza e vigilanza. Creavo piani talmente elaborati e complessi che nessuno avrebbe potuto cogliermi in fallo, mai, qualsiasi azione, reazione, mossa veniva da me preventivata e ne studiavo una controffensiva vincente. A 20 anni seppi di un diamante proveniente dagli Emirati Arabi e diretto a New York per una esposizione al pubblico. Mi sembra inutile precisarlo, rubai anche questo, ma mi lasciai sfuggire un particolare fondamentale: lo raccontai al capo della mia banda e dovetti spartire con lui il ricavato del furto. Con i soldi ottenuti mi comprai una nuova auto e viaggiai per giorni per tornare a Los Angeles e visitare la tomba di mia madre, morta 5 anni prima. Trovai dei fiori freschi, di qualche vecchio amante probabilmente, io comprai una dozzina di rose rosse e le depositai lì, rimanendo in silenzio e osservando il suo nome scritto sulla lapide e la foto. Alexandra Morgens, una femme fatale, che aveva pagato caro il prezzo della lussuria. Pensare a lei mi fece tornare in mente Christian, avrei voluto visitare anche la sua di sepoltura, avere la conferma che lui fosse lì, sotto un cumulo di terra. Ma forse sarebbe stato peggio, un dolore troppo grande, negli anni avevo portato avanti l'idea che lui abitasse ancora su questa terra e la speranza di riconoscere un giorno, in un volto maschile, quello del tenero bambino che avevo stretto nelle notti di inverno quando ancora non sapevo quanto fosse cattiva e ingiusta la vita. Mi portavo sulle spalle il peso di essere l'ultima Morgens, cognome di origine tedesca, l'ultima che lo avrebbe portato e tenuto vivo. Mi rimisi dopo poco in viaggio e tornai a New York per il weekend. Gli altri soci della nostra associazione di delinquenti mi avevano aspettato per una riunione. Mi presentarono dei nuovi soci ed entro le 21 di quella giornata fui libera di recarmi nel mio pub preferito e svagarmi un po'. A quei tempi avevo un flirt innocente con il barista e riuscivo sempre a scucirgli qualche cocktail se poi mi offrivo di ripagarlo in natura, si intendo, ma mi divertivo, mi regalava serate piacevoli e non avevo preoccupazioni. Quella sera, come le altre, dopo che avevo alzato un po' troppo il gomito iniziammo a baciarci nel retro del locale sempre deserto, ma stavolta mi metteva le mani addosso con troppa insistenza e dopo che lo respinsi un paio di volte, tirò fuori un coltellino. Ricordo che portavo delle autoreggenti e da lì estrassi un pugnale. In pochi secondi mi strappò di mano anche quello, ferendomi alla braccia e fui costretta ad estrarre la pistola, col silenziatore inserito e ucciderlo con un colpo secco poco sopra il cuore. Stramazzò a terra e mi allontanai velocente, mi accorsi però che un ombra si era nascosta dietro dei sacchi dell'immondizia e aveva visto. Notai anche che mi stava seguendo e corsi in auto, mentre aprivo la portiera però, la mia mano fu afferrata da quella di uno sconosciuto.

TO BE CONTINUED..
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Thriller / Vai alla pagina dell'autore: Morgens