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Autore: Taiyou_no_shita    06/06/2015    3 recensioni
Yui, Kenta e Senji, tre ragazzi di Giubilopoli, sono stati migliori amici ai tempi della Scuola per Allenatori. Adesso, ritrovatisi dopo anni in occasione del funerale della madre di Senji, le differenze tra di loro pesano più che mai. Ma l'incontro con i tre Guardiani dei Laghi Uxie, Azelf e Mesprit sconvolgerà le loro personalità e li riporterà insieme ancora una volta, in un'avventura attraverso la regione di Sinnoh.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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V

 
Usciti dal Varco Mineropoli, i tre compagni di viaggio si erano seduti in uno spiazzo erboso appena prima dell'ingresso della città per recuperare le forze e permettere a Yui di familiarizzare un po' con il proprio starter, che si scoprì essere un esemplare maschio e molto giovane. Nonostante ci fosse la Cava a pochi chilometri, quella piana conservava ancora le caratteristiche del Percorso 203: l'erba era verde e tenera, sicuramente grazie all'influenza positiva delle acque del laghetto sulla cui riva si era seduto il gruppo.
Senji non poté trattenersi dal pensare che, in fondo, quello Zubat era piuttosto carino. I dentini acuminati del Pokémon affondarono con gusto nella polpa della Baccamela che Yui gli stava porgendo sul palmo della mano; i due sembravano aver legato piuttosto rapidamente. Kenta continuava a tenere il muso: la cattura da parte di Yui di un Pokémon Veleno/Volante aveva scombinato tutti i suoi piani.
«Molto bene, hai deciso di fare di testa tua, ma ti ci voglio vedere poi a battere i Pokémon Roccia di Pedro con quel pipistrellino!» aveva commentato con sufficienza. Senji, dal canto suo, si era astenuto dal giudicare. Dopo tutto quel tempo passato a esplorare la regione di Sinnoh, come accadeva alla maggior parte degli Allenatori itineranti, anche lui aveva iniziato a considerare i fastidiosi sciami di Zubat che infestavano le grotte più una seccatura che dei potenziali membri da aggiungere al proprio team. Ma se Yui, che - soprattutto in quella nuova versione cazzuta - non era affatto una scema, aveva deciso di iniziare il suo viaggio con uno di loro, non era certo compito suo mettere becco. Tuttavia Kenta non aveva tutti i torti: uno Zubat non era lo starter ideale per affrontare una sfida nella Palestra specializzata nel tipo Roccia di Mineropoli.
Si ricordava ancora di quando era toccato a lui, tre anni prima: Gible, grazie al suo attacco Sabbiotomba, aveva seppellito con facilità della squadra di Pedro, ma il piccolo Pokémon Pipistrello di Yui non avrebbe avuto dalla sua parte alcun attacco Superefficace con cui scalfire Geodude, Onix e Cranidos.
«Ripartiamo?». La voce di Yui lo riscosse dai suoi pensieri. Aveva fatto rientrare il piccolo Zubat nella sfera e si era alzata dal prato in cui avevano consumato una merenda veloce.
«Certo» acconsentì Senji, rimettendosi in piedi a sua volta e sistemandosi lo zaino sulle spalle.
Quando gli altri due si furono alzati, Kenta, che era già in piedi, si informò: «Yui, con quale dei miei due Pokémon vai più d'accordo?».
La ragazza rifletté un attimo prima di rispondere. «Non lo so... Entrambi, direi. Ma conosco Bibarel da più tempo. Perché?».
«Dato che sono di tipo Acqua, ti presterò uno di loro per la sfida in Palestra» stabilì.
Senji poté avvertire chiaramente il fastidio di Yui, le cui guance si tinsero di un rosso vivo per l'agitazione. «Non ce n'è bisogno, grazie mille» rispose secca.
«Io penso di sì» ribatté Kenta. Senji non sapeva bene se l'intenzione di Kenta fosse davvero quella di aiutare e quindi stesse facendo tutto ciò in un eccesso di zelo, oppure se la sua offerta fosse dettata semplicemente dal voler guadagnare tempo e sbrigare in fretta la faccenda Medaglie.
«Io penso di no!» si ostinò Yui, che stava iniziando pericolosamente a scaldarsi.
A quel punto entrambi si girarono in contemporanea verso Senji, chiamandolo in causa ancora una volta a risolvere la contesa. Il ragazzo stava proprio iniziando a stancarsi di quel ruolo di paciere del gruppo, che gli era stato affibbiato ad honorem nonostante non gli si addicesse affatto.
«Yui, capisco se non vuoi usare un membro della squadra di Kenta, ma penso che un Pokémon d'Acqua o d'Erba ti sarebbe molto d'aiuto. Zubat non può ragionevolmente farcela» intervenne pacato.
«Sarebbe inutile usare Bibarel o Azumarill, comunque» obiettò lei critica. «Kenta non li ha mai allenati a dovere, sono praticamente Pokémon ammaestrati per comparire in televisione».
Punto sul vivo, Kenta reagì. «È qui che ti sbagli. Ma se è questo che pensi, ti sfido subito» la provocò, aggiustandosi il suo nuovo accessorio, quel pretenzioso paio di occhiali senza lenti, sulla punta del naso. Senji vide Yui sobbalzare, colta alla sprovvista. Di certo quel gesto impulsivo da parte di Kenta aveva sortito su di lei lo stesso effetto che aveva avuto su se stesso: un tuffo indietro nel tempo, agli anni della scuola, quando l'inseparabile coppia formata da Kenta e Bidoof affrontava un avversario diverso a ogni ricreazione. Bambini e bambine, del primo o ultimo anno che fossero, erano tutti uguali agli occhi di Kenta. Come il classico protagonista di un manga shōnen, il ragazzo accettava e lanciava sfide a destra e a manca senza curarsi del livello o fare un minimo di calcolo della probabilità che avesse di uscirne vittorioso. E di solito erano Senji e Yui a metterci le pezze: il primo gli faceva giustizia, vendicando il suo compagno a colpi di Ira di Drago di Gible, e la seconda curava le ferite, rimettendo in sesto Bidoof al tappeto o incerottando Kenta, che nel peggiore dei casi si era beccato un cazzotto sul naso.
E adesso sembrava tornato il Kenta di una volta, con l'unica differenza che l'avversaria stavolta era Yui, contro la quale non aveva mai azzardato puntare una Pokéball.
«Ci sto! Lottiamo!» esclamò Yui, sfoderando di nuovo la Sfera di Zubat, impaziente di farla pagare alla nuova versione di Kenta che le stava facendo girare le scatole da quella mattina.
Quella scena era troppo per Senji, che non poté fare altro che sgranare gli occhi incredulo. Ora poteva capire almeno un po' lo sgomento di Kenta quando aveva perso la memoria il giorno prima e non riconosceva nessuno: quelle persone con cui si era ritrovato in viaggio non erano i suoi amici ritrovati dopo anni, ma persone completamente sconosciute. Quei tre Guardiani dei Laghi ci avevano calcato un po' troppo la mano e la biblioteca di Canalipoli non gli era mai sembrata così lontana.
 

 
Quella Yui era caduta nella sua trappola, abboccando all'amo come un Goldeen vanesio, troppo sicuro delle sue capacità. Quando aveva parlato in quella maniera dei suoi Pokémon, lei aveva in mente il team del vecchio Kenta, dei Pokémon coccoloni ed estremamente obbedienti. Ma lui, il nuovo Kenta, aveva lavorato una notte intera per rovesciare quell'immagine, e adesso avrebbe mostrato a quei due le capacità appena acquisite dalla propria squadra.
Lo Zubat di Yui, inutile come un Magikarp con una Pietrastante, volteggiava già in aria, scandagliando i dintorni con il suo Supersuono per individuare l'avversario, e Yui stessa, già entrata in sintonia con il Pokémon, era concentrata al massimo.
«Vai, Azumarill!» gridò Kenta, liberando il Pokémon Acquaniglio sul terreno. «Azumarill, vai a immergerti in quel laghetto!». Il Pokémon eseguì, trotterellando verso il piccolo stagno vicino al quale si erano accampati prima e tuffandosi a bomba.
Yui, forse agitata per via del fatto che si trattava della sua prima lotta da vera e propria Allenatrice, non aveva ancora dato alcun comando allo Zubat che, non essendosi mosso dalla sua posizione iniziale, non fu colpito dagli schizzi d'acqua come l'altro aveva sperato.
Kenta rimase in paziente attesa finché la ragazza, recuperata la lucidità, non ordinò a Zubat: «Raggiungilo e attacca con Supersuono!».
«Sott'acqua!» disse in fretta Kenta.
Il Pokémon Pipistrello volò fino alla superficie del lago e liberò nell'aria le sue onde nel tentativo di Confondere Azumarill, ma quest'ultimo era già scomparso sotto il pelo dell'acqua. Quando Kenta vide affievolirsi le emissioni di Zubat, esclamò: «Riemergi e usa Bollaraggio!».
«Zubat, individua le bolle con i tuoi ultrasuoni e schivale!» gli suggerì Yui, ma, quando Azumarill ricomparve dalle profondità dello stagno e scagliò un fascio di piccole bolle trasparenti contro il pipistrellino, quello ne fu investito in pieno, subendo danni.
«No, Zubat! Cosa succede?» si disperò Yui.
«Succede che le bolle di Azumarill sono molto efficaci ma estremamente sottili. Il loro peso specifico è così minimo che l'ecolocalizzazione di uno Zubat così giovane è troppo imprecisa per poterle individuare!» spiegò Kenta trionfante.
Yui digrignò i denti. «Adesso tocca a noi attaccare! Zubat, avvicinati e vai con Sanguisuga!».
Kenta dovette ammetterlo: quell'esserino era veramente veloce. Quando si lanciò a tutta velocità contro Azumarill, il coniglio acquatico non fece in tempo ad immergersi nell'acqua che l'altro Pokémon aveva già affondato i dentini nella sua pelle, iniziando a succhiargli via energia vitale. Ma Kenta aveva già pronta la sua contromossa, e ordinò ad Azumarill di difendersi con Ricciolscudo. Improvvisamente, la pelle del Pokémon d'Acqua si indurì sotto i canini di Zubat, e il Pokémon si trovò in difficoltà.
«Non mollare e recupera energie, Zubat!» lo incitò Yui. Dimostrando una tenacità fuori dal comune, lo Zubat resistette; mollò la presa solo per un beve istante, per poi tornare ad affondare le zanne con maggiore violenza nella carne di Azumarill, che si dibatté in preda al dolore.
«Quell'attacco... Era diverso...» notò Yui, piacevolmente sorpresa.
«Credo che abbia appena usato da solo l'attacco Morso» le spiegò Senji, che fino a quel momento aveva assistito all'incontro in silenzioso stupore, ancora scioccato dall'improbabilità della situazione.
«Scrollatelo di dosso, Azumarill: Docciascudo!» esclamò a quel punto Kenta. In realtà, Docciascudo era una mossa difensiva studiata prevalentemente per difendersi dagli attacchi di tipo Fuoco, ma anche in quel momento poteva risultare utile a Kenta e Azumarill: infatti lo scudo acquatico generato dal Pokémon investì Zubat come una cascata e il peso dell'acqua lo fece allontanare un po' stordito.
«Riprenditi, Zubat! Riprova con Morso!».
«Non mi fregherai due volte, Yui... Azumarill, Idrondata!».
Sulla superficie del laghetto si sollevò un'onda di discrete dimensioni che Zubat, poiché in quel momento era lanciato a gran velocità contro il suo avversario, non riuscì a scansare. Venne colpito in pieno e, sconfitto, perse quota, cadendo inerme nel laghetto.
«Zubat!» lo chiamò Yui disperata.
Kenta alzò le spalle. «E la vittoria è mia. Te l'avevo detto, ti stavi sbagliando. Questi non sono più i Pokémon che ricordi...» iniziò a pavoneggiarsi, ma Yui non lo stava a sentire. Non riusciva a staccare gli occhi inorridita dal corpicino del suo Pokémon svenuto che andava a fondo nel lago.
«Ripescalo!» urlò.
«Eh?» cadde dalle nuvole Kenta, che non si era accorto di nulla.
«Ripescalo! Ripescalo! Ripescalo!» cominciò a strillare isterica.
«Che cazz...» disse Senji tra i denti, resosi conto del pericolo. Lo Zubat di Yui era scomparso sotto il pelo dell'acqua non proprio limpida, e ormai era indistinguibile tra le alghe.
Kenta sobbalzò quando finalmente si accorse di quello che stava succedendo. «Azumarill, cerca Zubat!» chiese al proprio Pokémon, che si immerse all'istante. Il ramato si voltò verso Yui, con un'ombra di preoccupazione sul volto; le avrebbe anche chiesto scusa, ma le parole gli morirono in gola e, nonostante non fosse nulla la situazione adatta, arrossì furiosamente a quella vista. La ragazza si era sfilata le scarpe e anche la maglietta, rimanendo con una canottierina molto poco coprente, e sembrava avere tutte l'intenzione di buttarsi nel laghetto per salvare il suo compagno affondato. Ma non ci fu bisogno di intervenire oltre, perché la loro attenzione fu catturata da un Pokémon che era appena uscito dall'acqua melmosa, zampettando verso di loro.
Non si trattava di Azumarill: con il piccolo Zubat privo di sensi al sicuro tra le zampe anteriori, un flessuoso Buizel si fermò ai piedi di Yui.
 
 
 


 
Stavolta ci è voluto più del solito e temo che anche il prossimo capitolo non arriverà prestissimo... È un periodo pieno di impegni :/ Comunque spero che, anche se l'ho scritto di fretta, questo capitolo possa convincervi, specialmente perché c'è la prima lotta della storia! Com'è? Ci vorrebbero più dialoghi? Più descrizioni? Fatemi sapere :)
Dietro consiglio della gentilissima immunopathology, ho deciso di ingrandire il carattere del capitolo! Grazie
a tutti i recensori per il loro supporto :)
 
Taiyou




 
   
 
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