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Autore: MargaretMadison    06/06/2015    1 recensioni
Megan Wilde : durante il suo soggiorno estivo a Los Angeles Megan decide di cambiare. Perde quei chili di troppo che aveva, via l’acne e scopre le lenti a contatto. Perché è cambiata? Perché il ragazzo che le piaceva la chiamava portaerei. Lui la vede e se ne innamora. Lei dice di non provare lo stesso. Bugia o verità?
Cloe Lopez: quale parola per definirla meglio se non maschiaccio? Già, Cloe è riuscita a entrare nella squadra maschile di basket della scuola. Nessuno della squadra la supporta e, anche se lei ci mette anima e corpo non viene apprezzata nemmeno dal suo (ex) migliore amico. I due ragazzi inizieranno ad odiarsi. Riusciranno a tornare come prima?
Paige Fox: sta con un ragazzo che ama ma lui la tradisce in continuazione. Quando il mondo le sembra essere crollato addosso incontra un altro ragazzo che la farà innamorare lui ricambia il sentimento e, ad una festa, la bacia. Che succederà tra i due?
Jenna Cooper : secchiona, simpatica, dolce, leale difetti? Uno: l’insicurezza, per questo si crede una sfigata. Innamorata del vicino di casa pensa che lui non l’abbia notata. E se fosse il contrario?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ciao ragazze. Inizio col chiedervi scusa perché sono stata davvero molto irrispettosa nei vostri confronti a non farmi più viva per quasi tre anni quando voi del fandom rushers siete state le prime a seguirmi e insegnarmi tante cose.
Purtroppo sono stati tre anni difficili, pieni di alti e bassi e ho accantonato la scrittura (gravissimo errore) e quando ho ricominciato i BTR non erano più parte della mia vita anche se li conserverò sempre nel mio cuore insieme a voi, che siete state delle lettirici (e alcune anche amiche) stupende. Mi avete fatto ridere, piangere, commuovere e a volte anche sclerare ma penso sia normale, no?
Inoltre Fremenies é stata la prima storia che sono riuscita a completare (rileggendola la strapperei completamente ma avevo dodici anni, capitemi!) ma è stata una bella avventira e grazie per averla vissuta con me.
Tornando alla storia, purtroppo non avrà un finale. Sono arrivata fino al captiolo 12 (o 13, ora non ricordo) e ora che ho ritrovato la storia ho deciso di pubblicare i capitoli mancanti.
Grazie a Dio il mio stile di scrittura è cambiato e migliorato, mi trovate ora nella sezione 5 Seconds of Summer e mi farebbe piacere continuare a sentirvi, magari in un fandom diverso.
Detto ciò vi saluto e vi ringrazio ancora.
Sempre vostra,
Margaret.































7. Ehm… yes and you?
 
 
- Paige
 
 Finalmente è terminato il primo giorno di scuola. Grazie Dio.
- Paige! Paige! – qualcuno mi chiama.
- hey ciao James! Come stai? –
- benissimo, grazie. Pronta per la lezione?- mi dice abbozzando un sorriso. E che sorriso…
- prontissima!!!! –
 
- no James! Se metti rien non c’è bisogno del pas! – gli ricordo leggermente scocciata.
Sono due ora che sto cercando di spiegarli le frasi negative in francese ma lui è proprio cocciuto!
- quindi è je ne sais rien. Giusto ? – chiede
- giusto. Prova a tradurre la frase –
Mi butto sul letto e mi copro gli occhi con il braccio e sbuffo.
- ehm… io non so niente – dice.
- si. Tratto dalla realtà –
Sento dei passi e poi due mani sulla mia pancia. Se non lo sapete io sono ipersensibile, basta un leggero tocco sulla pancia e io inizio a ridere e scalciare come una scema. E difatti è questo che succede. Inizia a farmi il solletico e nella stanza si sente solo la mia risata che, essendo molto contagiosa, inizia a ridere anche lui.
A un certo punto si ferma e inizia a fissarmi.
- che c’è? – chiedo cercando di riprendere fiato.
- niente è che… quando ridi sei bella – fa una pausa - non nel senso che quando sei triste sei brutta è solo che quando ridi ti si illuminano gli occhi e li trovo bellissimi –
Sento le guancie diventare rosse e abbasso lo sguardo.
- grazie…- rispondo debolmente.
Mi capita spesso di ricevere complimenti ma detti da James sono tutto un’altra cosa.
Si alza di scatto a mi porge una mano per aiutarmi ad alzare.
- ti va di andare a fare un giro? Potremmo andare al parco e magari prendere un gelato – propongo
- volentieri –
 
 
Dopo aver preso i gelati gli faccio fare un giro per il parco e ci fermiamo dentro un gazebo ( http://weheartit.com/entry/17676763 ) e iniziamo a chiacchierare.
- allora: come mai ti sei trasferito qui? – gli chiedo
- mi sono trasferito qui perché hanno offerto un lavoro a mio papà e non se la sentiva di rifiutare –
- ah, ok. Da dove vieni? –
- sei proprio una curiosa eh! Comunque vengo da New York –
- anch’io non sono di queste parti – spiego assaggiando il mio gelato
- ah no? E di dove sei? –
- sono nata in Florida e dopo la separazione dei miei sono venuta qui con mia madre –
Continuiamo a mangiare il nostro gelato in silenzio. Se c’è una cosa che mi ha sempre messo a disagio è proprio questo: il silenzio. Sarà che sono una chiacchierona ma il silenzio non mi fa sentire a mio agio. Sono certa che succede a tutti però.
- sei fidanzata? – mi chiede
- ehm… si. E tu? –
- no. Il tuo è un si deciso o un “si ma non sono sicura dei miei sentimenti verso lui” ? –
- è un si deciso. Io amo Josh è solo che… credo che sia lui quello insicuro. Insomma, mi tradisce in continuazione ma io lo amo troppo e non me la sento di lasciarlo –
Sento che le lacrime mi stanno salendo ma non riesco a trattenerle.
James si avvicina e inizia a sussurrarmi frasi rassicuranti mentre mi accarezza i capelli.
 
Devo dire che ho passato un bel pomeriggio con James e mi sono divertita molto. Sarebbe stato meglio se non toccasse il mio tasto dolente: Josh.
Cerca di fare il buffone per farmi ridere e a volte ci riesce ma, all’improvviso il mio sguardo si ferma su due figure più avanti.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
8. Love story
 
Romeo take me somewhere, we can be alone.
I'll be waiting; all there's left to do is run.
You'll be the prince and I'll be the princess,
It's a love story, baby, just say yes.
Love story- Taylor Swift


 
- Jenna
 
Il resto della giornata è andata una merda. Brittany appena mi ha visto ha iniziato a fare battutine stupide e tutti si sono messi a ridere.
Ora sono in camera mia a pensare a Logan  e a rileggere gli appunti che ho preso in classe.
Che sfiga, Logan è il mio vicino di casa da non so quanto tempo e non mi ha nemmeno degnato di uno sguardo. Mi piace da tre anni e lui non sa nemmeno della mia esistenza,. Ah no, grazie alla figuraccia di oggi sa che esisto.
Dio, lui è così perfetto! Potrei guardarlo per ore senza trovargli un difetto, nemmeno uno piccolo, piccolo.
A distrarmi da tutti questi pensieri è il campanello che qualcuno sta suonando con parecchia insistenza.
Scendo le scale facendo due gradini alla volta e quando apro la porta mi ritrovo Elisabeth Henderson, la madre di quella meraviglia di Logan.
- salve signora Henderson – la saluto
- oh Jenna, speravo proprio di  incontrarti. Ho un problema a lavoro e devo tornare in ufficio. Logan non è in casa. Puoi badare te a Jamie e Molly? –
Jamie e Molly sono le due sorelline di Logan di quattro e due anni.
- ti prego, è una vera emergenza – mi supplica
- si va bene, non si preoccupi-
- oh grazie infinite cara. Tra un po’ dovrebbe arrivare Logan, se hai problemi il mio numero è sul tavolo in cucina. Ecco le chiavi. Scusa ma adesso scappo –
Dopo aver preso le chiavi di casa Henderson chiudo la porta di casa mia e mi dirigo nell’abitazione del mio futuro marito. Si, sogna Jenna.
Appena entrata le bambine di saltano in braccio.
Hanno gii stessi lineamenti del fratello quindi potete immaginare quanto siano belle.
A un tratto il mio sguardo viene catturato da una chitarra.
- di chi è’ – domando indicando lo strumento
- è di papà – spiega Jamie appoggiandosi al braccio del divano.
- la sai suonare? – chiede Molly imitando la sorella
- si ma non sono molto brava… -
- dai, suonaci qualcosa, per favore! – mi incita la bambina più grande
- ehm… - sto per dire di no ma le bimbe mi fanno gli occhi da cucciolo e non posso resisterle.
Prendo la chitarra e mi siedo sul divano vicino alla bambine che fanno degli gridolini di gioia
Inizio a suonare le note di una delle mie canzoni preferite: “Love Story” di Taylor Swift le mie amiche dicono che la mia voce ricorda molto la sua.
 
“We were both young, when I first saw you.
I close my eyes and the flashback starts-
I'm standing there, on a balcony in summer air.
I see the lights; see the party, the ball gowns.
I see you make your way through the crowd-
You say hello, little did I know...
That you were Romeo, you were throwing pebbles-
And my daddy said "stay away from Juliet"-
And I was crying on the staircase-
begging you, "Please don't go..."
And I said...
Romeo take me somewhere, we can be alone.
I'll be waiting; all there's left to do is run.
You'll be the prince and I'll be the princess,
It's a love story, baby, just say yes.”

 
Nella stanza si sente solo la mia voce e il suono della chitarra.
Finita la prima strofa della canzone le bambine iniziano ad applaudire felici.
Da dietro sento dei fischi. Mi giro e… Oddio Logan!
No, vi prego, ditemi che non mi ha sentito cantare!!
Seconda figura di merda in un girono, brava Jenna, complimenti.






 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
9. Having a great time doesn’t means that now we’re friends
 
- Megan
 
- non sapevo sapessi disegnare così bene –
No, no, no, no, no. NO. Possibile che ce l’ho sembra tra i piedi?
Sento che si sta avvicinando e mi irrigidisco. In sua presenza mi sento debole, vulnerabile, come se tutti i cambiamenti fatti non fossero serviti a niente.
- che vuoi Kendall? – sbotto inacidita
- wow. Mi hai chiamato per cognome, sto facendo progressi quindi – ridacchia
- e io ripeto, che vuoi? –
Si schiarisce la voce e si avvicina a una tela bianca. Prende un pennello che intinge nel barattolo del rosso.
- io penso che a Megan piaccia Kendall – e disegna sulla tela la scritta “M = <3 K”  - ma, ma, anche Kendall prova una certa attrazione per Megan – e disegna “K = J M” – quindi potremmo… come dire, stare insieme? –
Cosa? Ditemi che è un sogno, un brutto sogno perché se è la realtà me ne torno al creatore.
- Kendall, no. Primo tu NON MI PIACI e secondo io non voglio un ragazzo che è solo attratto fisicamente da me, mi dispiace – in realtà non ero dispiaciuta per niente. Oh, ma che dici Megan che tra un po’ gli salti addosso. Bene, ora parlo anche da sola.
- taci donna, lo so che ti piaccio – dice mentre con il pennello mi fa un baffetto sulla guancia.
- dimmi che non l’hai fatto – dico a denti stretti.
- cosa, questo? – e mi fa un’altra striscia di colore ma questa volta sulla fronte.
- tu sei morto – urlo
Prendo un pennello sporco e lo rincorro per tutta l’aula.
Gli sto correndo dietro da un’ora quando scivola su del colore caduto per terra. Mi avvicino a lui ma scivolo anch’io tanto da finire sopra di lui e mi ritrovo con le mie ginocchia che gli cingono i fianchi.
Restiamo un po’ a guardarci negli occhi. È lui il primo a parlare.
- non ti azzardare – dice guardando il pennello zuppo di colore che ho in mano
Mi sfugge un sorrisino diabolico e inizio a sporcarlo in faccia e la maglietta.
Kendall cerca di dimenarsi ma sono talmente presa che vado avanti per un buon tempo.
All’improvviso mi afferra per i polsi e i nostri occhi si incontrano.
Si alza in avanti tanto da far scontrare le nostre fronti. Abbasso lo sguardo e vedo le sue labbra. Alzo gli occhi per rincontrare di nuovo i suoi. Oddio che situazione!
Sento dei crampi nello stomaco e il respiro affievolirsi. Sto forse per morire?
- forse è meglio se ci diamo una sistemata non trovi? – propongo
Annuisce – si, bell’idea –
 
 
Abbiamo dato una ripulita alla classe e siamo stati zitti tutto il tempo. È stato alquanto imbarazzante…
Una volta finito di sistemare Kendall si avvicina a me e mi tende la mano.
- allora? Amici? Non chiedo chissà che, solo la tua amicizia –
- no – rispondo voltandomi e inizio ad incamminarmi verso l’uscita
- ma fino a cinque minuti fa sembrava che fossimo amici! –
Oddio, ma questo con capisce proprio niente manco a disegnarglielo!
Mi riavvicino a lui fino a quando i nostri petti si toccano e i nostri nasi si sfiorano.
- ascoltami bene: passare del bel tempo insieme non significa che siamo amici chiaro? –
Apre la bocca come per ribattere ma la richiude subito.
Bravo bimbo, stai al tuo posto.
 
 
 
 
Ecco come, più o meno mi immaginavo, Megan e Kendall http://weheartit.com/entry/30478697
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
10. Chocolate Sea?
 
 
- Cloe
 
Mi giro e rigiro nel mio candido letto. Dopo essermi stiracchiata un po’ mi giro verso l’orologio che segna le tre e dieci.
Mi alzo con molta calma e vado verso il mio armadio. Prendo un paio di shorts, una maglietta e un paio di scarpe da ginnastica e poi via verso un campo da basket.
Il tempo non è uno dei migliori ma non fa niente, giocherei a basket anche sotto la grandine. Bhe, forse, forse sotto la grandine è un po’ esagerato…
 
Raggiungo il campo dove mi alleno sempre e inizio a fare dei tiri liberi ma non mi entra nemmeno una palla nel canestro!
- stai sbagliando! – urla una voce mi giro e… Carlos mi sta fissando appoggiato al canestro opposto a quello in cui mi sto allenando
- e che cosa, di grazia, starei sbagliando?? –
- la postura – Carlos si avvicina sempre di più  e si mette dietro di me – piega le ginocchia e le braccia, quando poi sei pronta salta e tira a canestro ok? – sentire il suo fiato sul collo mi ha fatto tremare. Oddio Cloe ma che dici?
Eseguo quello che Carlos mi ha detto: mi piego q una volta pronta salto tirando la palla e, come sospettavo, faccio canestro.
Mi giro e vedo che Carlos si fa sempre più vicino. Che cos’è che avevo detto? Ah si giusto, che non mi innamorerò mai, ne sono ancora sicura?
Perché guardarlo negli occhi mi è così difficile?
Perché quando sono in sua presenza sento caldo?
Perché sentire il suo respiro sulla mia pelle mi fa tremare?
Perché inizio a non connettere più niente?
- senti Cloe – inizia – vorrei continuare il discorso di prima, mi manchi tanto sai? Lo so che mi sto comportando da stronzo con te e mi dispiace ma…- ma.. continua Carlos ti prego, stai dicendo delle cose bellissime, ti supplico, continua – ma… non so perché te le ho dette quelle parole, mi dispiace, vorrei tornare a essere tuo amico, è possibile? –
detto questo mi prende le mani e le intreccia nelle sue. Alzo lo sguardo dalle mie mani ai suoi occhi e mi perdo in quel mare di cioccolato.
Aspetta, mare di cioccolato? Ma da dove viene questa?
- ehm… non saprei Carlos – invece si che lo sai è solo che non ti basta l’etichetta migliore amica, ti stai innamorando di lui, di Carlos Pena, il tuo migliore amico – mi hai fatto del male, molto anche e… credo che ci vorrà del tempo prima di perdonarti del tutto – abbasso lo sguardo anche se vorrei sapere la sua espressione ma ho troppa paura di perdermi nei suoi occhi, Carlos mi sa capire con uno sguardo, potrebbe capire subito che provo qualcosa per lui e poi, chi mi assicura che provo qualcosa per lui?
- comunque potremmo iniziare col salutarci quando ci incontriamo nei corridoi,che te ne pare? –
Sorride, - è più di quello che mi aspettavo –
Scoppio a ridere – addirittura? –
- si, pensavo che mi scacciassi a pedate ne l sedere urlandomi dietro in tutte le lingue del mondo e invece mi hai quasi perdonato, è fantastico! -  e la sua risata si unisce alla mia.
- va bene, adesso però devo andare, ci vediamo Cloe – e detto questo mi lascia un bacio sulla guancia.
Ok, provo qualcosa per lui, sono nella cacca più totale!!
 
 
11. Take a bow
 
- Paige
 
Don’t tell me you’re sorry ’cause you’re not,
Baby when I know you’re only sorry you got caught,
But you put on quite a show (oh),
You really had me goin’,
But now it’s time to go (oh),
Curtain’s finally closin’,
That was quite a show (oh),
Very entertainin’
But it’s over now (but it’s over now),
Go on and Take A Bow, ohh ohh
Take a bow- Rihanna
 
 
Devo dire che ho passato un bel pomeriggio con James e mi sono divertita molto. Sarebbe stato meglio se non toccasse il mio tasto dolente: Josh.
Cerca di fare il buffone per farmi ridere e a volte ci riesce ma, all’improvviso il mio sguardo si ferma su due figure più avanti.
Non ci posso credere, l’ha fatto, di nuovo.
Gli occhi iniziano a riempirsi di lacrime guardando la figura di due persone che si scambiano effusioni.
Una persona qualunque penserà “niente di nuovo” ma per me invece è qualcosa di vecchio, per l’ennesima volta vedo il mio ragazzo con un’altra.
- Josh? – lo richiamo e, come volevasi dimostrare, il ragazzo si gira trovandosi davanti agli occhi la sua ragazza.
- tesoro, mi dispiace, posso spiegarti – inizia di nuovo a scusarsi. Come diceva Rihanna nella sua canzone?
Non dirmi che ti dispiace perché non è vero
Piccolo, quando so che ti dispiace, vieni beccato
Ma tu hai messo su una specie di spettacolo
Mi fai veramente uscire di testa
Ma adesso è il momento di andare via
Il sipario si sta chiudendo
E’ stato uno spettacolo (oh),
Davvero divertente
Ma è finito ora (ma è finito ora)
Va avanti e fai un inchino

Già, lui si scusa solo quando lo becco, mi ha manipolato come se fossi la sua marionetta ma adesso basta, lo devo lasciare.
- sei uno stronzo, tornatene dalla tua troietta e stacci, auguri e figli maschi! – gli sputo in faccia tutta la rabbia che da tanto, o per meglio dire troppo, tempo tenevo dentro di me.
Giro i tacchi e inizio a incamminarmi verso un posto più tranquillo. Trovo una panchina vuota e mi ci siedo e intanto la mia mente viaggia libera mentre guardo due bambini che vano sull’altalena tendendosi per mano. Per dei bambini di cinque o sei anni è tutto più facile, vanno dalla bambina o bambino, si dichiarano e poi, nella maggior parte dei casi, si mettono insieme.
- ti stavo cercando – dice una voce alle mie spalle
- e mi hai trovata – rispondo
- Paige, hai fatto solo bene a lasciarlo, lui non ti merita come ti merita… -e lascia la frase in sospeso. Chi mi merita James? Ti prego dimmelo o potrei impazzire da un momento all’altro.
- ehm... niente, lascia stare. Piuttosto mi hanno detto che si farà un ballo quest’anno, un ballo in maschera, tu ci andrai? –
- si, però prima devo sapere il giorno così vedo se posso dato che devo andare a trovare mia mamma nella mia vecchia casa – spiego
- tua mamma non è venuta con te e tuo padre? –
- eh… no, lei preferiva restare lì con mia nonna che è in ospedale quindi ogni tanto la vado a trovare –
- e quando vai? – chiede abbastanza in fretta – se posso… - aggiunge poi
- un weekend si e uno no. Solitamente i balli li fanno sabato quindi non posso assicurarti nulla. Salterei il viaggio ma mio padre non me lo permetterà, ci ho già provato gli altri anni – dico sbuffando
- non fa niente – dice sorridendo – un po’ ci sono rimasto male, avrei fatto una bellissima figura ad andare al ballo con la ragazza più carina della scuola ma… -
- COSA? – urlo alzandomi dalla panchina – tu mi hai invitato al ballo solo per usarmi come trofeo? Per far vedere a tutti che vieni con me? E poi risparmia la scenata romantica, una seconda volta non ci casco –
Mi allontano correndo da James che mi sta urlando qualcosa ma io, che sono troppo lontana, non riesco a percepire bene.
Forse ho reagito troppo male, però mi sono sentita usata, ancora.
Nel correre inciampo, non ho un gran senso dell’equilibrio in certi casi, e mi si sbuccia un ginocchio.
Cerco di rialzarmi aggrappandomi ai muri delle case affianco a me quando sento la voce di James.
- tutto bene? – mi chiede ma io non rispondo e proseguo fingendo che non esistesse
- senti Paige, mi dispiace per quello che ti ho detto prima, il mio era un complimento fatto male. Insomma, volevo solamente dirti che sei una delle ragazze più belle della scuola ma mi è venuto male –
- scusami tu James, ho reagito male, non volevo è che quello che hai detto era una tipica frase alla Josh quindi mi sono sentita usata un’altra volta…- dico buttandomi tra le sue braccia e lui mi stringe forte.
- chi sarebbero le altre ragazze belle della scuola? – chiedo con un accenno di gelosia e lui scoppia a ridere contagiandomi.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
12. Hello
 
Hello!
Is it me you're looking for?
I can see it in your eyes
I can see it in your smile
You're all I've ever wanted
And my arms are open wide
Because you know just what to say
And you know just what to do
And I want to tell you so much
I love you
Hello – Lionel Richie
 
- Jenna
 
Lentamente Logan si avvicina a me e il mio cuore perde uno o due battiti.
- hey, ma lo sai che sei proprio brava? –
Oddio, muoio.
- g-grazie – balbetto
- cavolo ragazza sei… incredibile, no di più! Sembravi la Swift in persona – le mie guancie da rosa diventano rose, poi blu, verdi, a pois insomma, mi sento in imbarazzo, Logan ti prego, se non vuoi vedermi andare in escandescenza smettila di parlare e copriti la faccia con un sacchetto della spesa! E adesso tu, Jenna cara, affrettati a rispondere o farai di nuovo la figura dell’incapace
- grazie, studio canto, pianoforte e chitarra da quando avevo sei anni, diciamo che me la cavo ma fino ad adesso non avevo mai cantato davanti a qualcuno al di fuori della mia famiglia e delle mie amiche…-
- bhe, sappi che fai male, sei proprio brava – dice mentre mi sorride.
Cala un imbarazzatissimo silenzio finché lui non riprende la parola.
- vieni con me – dice prendendomi per mano, per poco non vado in iperventilazione, e mi porta in una stanza che sembrerebbe la soffitta.
La stanza è piena di scatoloni e in un angolo sono stati messi dei letti gonfiabili, si, è proprio la soffitta.
Con lo sguardo seguo Logan che è andato verso un mobile coperto da un lenzuolo bianco che leva svelando un pianoforte.
Lo guardo confuso.
- ti andrebbe di suonare per me? – chiede
“Certo Logan, è da un anno che non aspetto altro e adesso che posso andrei avanti in eterno” mi dico ma mi limito ad annuire e mi siedo su una seggiola davanti al piano.
Penso un po’ alla canzone da fare e poi mi viene in mente la canzone che esprime alla perfezione i miei sentimenti verso di lui: “Hello” (http://www.youtube.com/watch?v=QyElCzBLXsE )
I've been alone with you
Inside my mind
And in my dreams I've kissed your lips
A thousand times
I sometimes see you
Passing outside my door
Hello!
Is it me you're looking for?
Con mia grande sorpresa si unisce anche lui e canta con me e devo dire che ha proprio una bellla voce.

I can see it in your eyes
I can see it in your smile
You're all I've ever wanted
And my arms are open wide
Because you know just what to say
And you know just what to do
And I want to tell you so much
I love you



I long to see the sunlight in your hair
And tell you time and time again
How much I care
Sometimes I feel my heart will overflow
Hello!
I've just got to let you know
Because I wonder where you are
And I wonder what you do
Are you somewhere feeling lonely?
Or is someone loving you?
Tell me how to win your heart
For I haven't got a clue
But let start by saying
I love you
Hello!
Is it me you're looking for?
Because I wonder where you are
And I wonder what you do
Are you somewhere feeling lonely?
Or is someone loving you?
Tell me how to win your heart
For I haven't got a clue
But let start by saying I love you
Hello!
Is it me you're looking for?
Because I wonder where you are
And I wonder what you do
Are you somewhere feeling lonely?
Or is someone loving you?
Tell me how to win your heart
For I haven't got a clue
But let start by saying
 
I love you
 
 
 
Finiamo la canzone e cala nuovamente il silenzio.
- anche tu sei molo bravo – dico o, per meglio dire, sussurro
- grazie – risponde solo e i miei occhi incontrano i suoi.
Devo dire qualcosa? Perché ogni due secondi cala il silenzio?
- forse è meglio se andiamo giù, le bambine non hanno fatto merenda e io… devo andare – dico alzandomi di scatto dalla sedia.
Lui rimane impassibile e non dice niente.
Raggiungo la sala e saluto le due bambine con un freddo “ciao” e corro a casa.
Jenna, prendi le distanze da lui.

 

  
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