Prologo

Mi guardo allo specchio con una certa aria del tutto seria, senza nessuna voglia di sorridere. Davanti a me vedo riflesso un ragazzino alto, capelli bruni e dagli occhi azzurri. Un viso dai lineamenti magri e un bel naso a patata che avrebbe potuto far ridere qualsiasi altro mio coetaneo nei paraggi. Non ero del tutto a mio agio, tra la gente della mia città, dopo tutto, stavo a Londra.

Anche io ho compiuto undici anni e da tempo, sogno di cambiare la mia vita. Mi chiamo Jason Miller, comunque. Il figlio che nessuna famiglia vorrebbe avere proprio perché diverso. Da poco tempo, mi sono accorto di saper fare cose strane che per la gente, sarebbero da galera. Ora non ho molta voglia di parlarne perché anche voi mi prendereste per pazzo.

Vivo a Londra insieme alla mia famiglia. Mia madre, Elizabeth Malbury è una strega. Non nel senso di carattere, ma nel senso che lei è proprio una strega, nella vita reale. La sua passione sono gli abiti neri; non c'è un giorno che io non l'abbia vista indossare un vestito, di un colore che non sia nero. Sono sicuro che anche al mio battesimo si è vestita tutta di nero e forse, anche al suo matrimonio. Grazie a questa sua ossessione, io, mio padre e mia sorella siamo costretti da sempre, a vestirci tutti di nero.

Mia madre ha trentasei anni e nonostante si vesta di nero, resta comunque una donna affascinante. I suoi capelli sono biondi al naturale lunghi, ma lei preferisce legarli in uno chignon. I suoi occhi sono di un color marrone nocciola, sguardo serio e severo, con un fisico slanciato. Il suo rapporto con mio padre sempra pessimo. Non so niente di loro due, quando erano dei ragazzi della mia età, ma il carattere tremendo di mia madre, mi fa pensare che lei non sia soddisfatta del proprio marito.

Mio padre era tutto al contrario di mia madre, in senso fisico ovviamente, come carattere non era molto diverso da lei. Lui si chiama Rofeust Miller anche lui è un mago, ma ha un pessimo carattere e tratta male tutti noi. Come aspetto è alto di statura, robusto sulla pancia, occhi neri e dei capelli castani. Il suo viso è molto paffutello, ci si potrebbe fare una bella pagnotta di pane con la sua faccia ahahah. Mio padre aveva trentotto anni, un anno in più di mia madre.

Per fortuna, la mia vita non era tutta una merda perché c'era una sola anima che mi dava la forza di andare avanti: Katherine Miller, mia sorella. Lei era l'unica a capirmi o almeno, l'unica che si sforzava a farlo perché capire me è qualcosa di orribile, più, della morte. Lei è proprio bella; sembra la copia di mamma e meno male, perché se assomigliasse a mio padre, non sarebbe uno splendore. Non ho mai visto una femmina più bella di lei, forse solo mia madre. Anche lei, bionda al naturale, fisico slanciato e occhi castani color nocciola. L'unico difetto è che ha anche lei il viso un po' paffuto, ma resta sempre bellissima.

Katherine era più grande di un anno, rispetto a me. L'anno scorso è andata ad Hogwarts per la prima volta e, solo Dio sa come, l'hanno smistata a Serpeverde. Mi domando da sempre, come fosse possibile che un'anima fragile come la sua, fosse finita tra i Serpeverde (ovviamente la sto prendendo in giro) e sopratutto, mi domando dove finirò io. Temo che appena mi vedranno, mi diranno che devo tornare a Londra perché non sono adatto per diventare un mago. Eppure, io ci tengo molto a diventare un mago geniale perché vorrei che un giorno, il mio nome fosse ricordato per tanti secoli avvenire. Ho voglia di diventare un mago importante poi, nel bene o nel male, non importa; basta che ottengo il mio scopo.

Mi piace vedere le reazioni dei Babbani, quando esco di casa con la mia famiglia. Ci guardano tutti come se fossimo usciti da chissà dove, alla ricerca di chissà cosa. Quest'anno, andrò a Hogwarts anche io e non immaginate, la mia felicità. Sono stufo del comportamento di mio padre e andare ad Hogwarts, mi avrebbe aiutato a stare alla larga da lui per molto tempo. Meno male.