Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Writer96    07/06/2015    10 recensioni
#1"Ma il Destino, a volte, opera in maniera decisamente divertente e, almeno all'apparenza, incomprensibile, e fu proprio perché tutto questo accadde che James Potter e Lily Evans, dopo sette anni di guerriglie, periodi di reciproco ignorarsi, nuove guerriglie ed una tanto strana quanto profonda amicizia, riuscirono a far vincere a Sirius Black la più improbabile delle scommesse."
Dopo "CLICK- STORIES ABOUT YOU" , una nuova raccolta a tema JamesxLily.
Attraverso varie storie, tra drabble, poesie, flashfic e oneshot, una carrellata di probabili, improbabili, relativi, immaginari primi baci tra James Potter e Lily Evans.
#1 Di come una serie di avvenimenti portò Sirius Black a vincere una scommessa
#2 Quattro cose
#3 Davvero
#4 - #5 In Vino Veritas...
#6 In Cannabis Figuriamocis
#7 Cu...Riose Parole d'Amore
#8 Earth without Art is just Eh
#9 Un litigio
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Come si amano i pazzi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

L'Amore ai tempi del Primo Bacio



 
dedicata ad Alix5
Che mi beta i capitoli, sopporta i miei deliri
e mi da buone ragioni per continuare.



 
#1 Di come una serie di improbabili circostanze fecero vincere una scommessa a Sirius Black




Se alle quattro di mattina del 17 ottobre 1977, un ragno non fosse apparso sul cuscino di Alice Prewett, se Peter Minus non si fosse addormentato in doccia a causa di una bravata di troppo dei Malandrini, se Sirius Black non avesse avuto l'abitudine di usare i calzini di James Potter, se Pat Gallagher non avesse avuto una tresca segreta con Nancy McKinnon, sorella del suo migliore amico, e se Lily Evans non si fosse dimenticata di mettere a lavare il proprio pigiama, forse tutto questo non sarebbe successo

Ma il Destino, a volte, opera in maniera decisamente divertente e, almeno all'apparenza, incomprensibile, e fu proprio perché tutto questo accadde che James Potter e Lily Evans, dopo sette anni di guerriglie, periodi di reciproco ignorarsi, nuove guerriglie ed una tanto strana quanto profonda amicizia, riuscirono a far vincere a Sirius Black la più improbabile delle scommesse.

 


Quando tutto il dormitorio delle ragazze del settimo anno di Grifondoro fu svegliato di soprassalto dall'urlo belluino di Alice Prewett alle quattro del mattino, il primo pensiero comune non fu che quella di venerdì diciassette era una superstizione particolarmente azzeccata, ma che era decisamente troppo presto perché qualcuno avesse tanta energia in corpo per urlare in quel modo.

-Alice!- bofonchiò un'assonnata Mary MacDonald, rigirandosi sotto le coperte e seppellendo la propria faccia sotto di esse. Marlene Astings, dopo aver fatto uno scatto repentino, crollò a peso morto indietro sulle coperte e si addormentò all'istante.

-Alice, di grazia, che cazzo hai da urlare?- esclamò mestamente Lily Evans, gettando le gambe giù dal letto e avvicinandosi al letto dell'amica. Più tardi -terminata tutta quella giornata incredibile- Alice avrebbe riso della capacità di Lily di usare "di grazia" e "cazzo" nella stessa frase, ma in quel momento riuscì solo a piagnucolare la propria risposta.

-Lils, c'era un ragno sulla mia testa, un ragno grosso così!- e spalancò le braccia per descrivere ancor meglio le dimensioni del suddetto ragno.

-Lice, non c'é nessun ragno sulla tua testa...-

-Te lo giuro, c'era, ed era immenso. Per favore, uccidilo tu!- continuò a dire in tono lamentoso, con gli occhi che già si chiudevano per il sonno. Lily annuì e le accarezzò la testa, guardandola riaddormentarsi velocemente.

Stanca, ma non abbastanza per riaddormentarsi, e sveglia, ma non abbastanza per fare qualcosa di utile, decise di scendere in Sala Comune e godersi un po' di silenzio e di solitudine.

Fu per questo motivo che, appena lasciato il proprio dormitorio con un libro sotto braccio -"Non si sa mai che io riesca a leggere un paio di pagine"- scese le scale senza curarsi del proprio aspetto e dell'eventuale presenza di qualcun'altra persona nella stanza.

E fu anche per questo che accadde quello che accadde.

 

 

Sirius Black aveva appena finito di ridacchiare sotto voce per lo scherzo appena compiuto -James era un fottuto genio, perché solo un fottuto genio avrebbe potuto pensare di inondare la Sala Grande di Cioccorane e Api Frizzole per ricreare un "Dolcissimo Serraio" e far incazzare allo stesso tempo Remus per aver prosciugato le sue scorte di dolci-  quando si accorse che Peter Minus era da un po' troppo tempo sotto la doccia.

-Ragazzi! Ragazzi! Secondo me Pete si é addormentato in doccia, vado a dare un'occhiata!-

Remus Lupin, ancora furioso con James, stava steso sul proprio letto e tentava di infilare entrambi i piedi in una sola delle gambe del pigiama. James Potter si scusò con Remus senza particolare convinzione per quella che era la ventottesima volta -"Scusami Rem, ma Hogwarts aveva bisogno di uno scherzo del genere, lo sai!"- e annuì distrattamente in direzione del suo migliore amico, sentendo che l'adrenalina gli scorreva ancora nelle vene e gli impediva di provare realmente sonno.

Sirius aprì la porta del bagno e non notò immediatamente la figura di Peter che russava allegramente sotto la doccia, quanto piuttosto l'acqua che, inesorabile, continuava a ricoprire l'intero pavimento e minacciava di inondare anche la camera. Sarebbe anche potuto scoppiare a ridere, se non fosse stato per il fatto che l'acqua era arrivata anche ai suoi piedi e gli aveva infradiciato i calzini.

-PETER!- urlò e il ragazzo si svegliò di soprassalto, sbattendo la testa contro la parete della doccia. James accorse a quel grido e quasi si uccise, scivolando sull'acqua sul pavimento.

-Cosssucced?- biascicò Remus, che si era lanciato a sua volta giù dal letto, sempre con i piedi infilati in una sola gamba, con l'effetto che precipitò a sua volta per terra, imprecando in maniera quasi indecente e minacciando in maniera fantasiosa i suoi migliori amici.

Dieci minuti dopo, il pavimento era stato completamente asciugato, Peter si era trasferito nel letto e si era addormentato di sasso anche lì, senza sentire i rimproveri di Sirius -"Pete, almeno non ti addormentare sullo scarico, la prossima volta!"-, Remus era tornato a dormire ringhiando e stringendo minacciosamente la bacchetta in mano, James fissava il soffitto lanciando una risatina di tanto in tanto e Sirius era accoccolato davanti al baule di James con aria perplessa.

-Prongs, mi si sono bagnati i calzini. Prendo i tuoi.-

-Era una domanda, Pad?-

-No.-

-Bene, mi fa piacere saperlo.-

Sirius iniziò a cercare i calzini nel baule del suo migliore amico e nel farlo notò all'improvviso che c'era qualcosa che non andava. Non avrebbe saputo dire che cosa, esattamente, ma sapeva solo che mancava qualcosa, da dentro il baule di James. Si girò a guardarlo -lui, ignaro, aveva già posato gli occhiali sul comodino e si stava stiracchiando tranquillamente- e all'improvviso arrivò l'illuminazione.

-Ecco, questa é una domanda: dove diavolo é la tua felpa dei Cannoni? In camera di chi l'hai lasciata, Prongs?- disse, con fare allusivo, e James, che stava iniziando a spogliarsi con l'idea di andare a letto, si tirò su di scatto, sporgendosi a sua volta dentro al baule e iniziando a tirare fuori vestiti in maniera frenetica. I pantaloni del pigiama, una camicia, un calzino spaiato, una cravatta bruciata a metà... Ma niente felpa.

-Sirius, quello sei tu, non io. Io sono un bravo ragazzo, lo sai. Non so dove sia la mia felpa... Oh merda. Devo averla lasciata in Sala Comune l'altra sera!- esclamò e si diede una manata in fronte, iniziando a sentire una certa sensazione di disagio. Ti prego, Merlino, fa che nessuno l'abbia trovata, fa che nessuno...

-Bene, io vado a dormire. Notte, Prongs!- Sirius ghignò senza farsi vedere -sapere che James sarebbe stato in difficoltà e avrebbe iniziato ad agitarsi come una primadonna era decisamente divertente- e si stese pigramente a letto.

-Ehi, mi vuoi lasciare qui senza aver recuperato la mia felpa? Dopo che l'ho dimenticata in Sala Comune.... Per colpa tua?-

-Sono le quattro di notte, Jim, non credo che nessuno sia in Sala Comune ora. Vai giù e riprenditela.-

-Nessuno deve vedere la mia felpa dei Cannoni, lo sanno tutti che io tifo il Puddlemere. Nessuno. Deve. Vederla. Quella felpa é...-

-Di quando eri bambino, un caro ricordo senza alcun valore ai fini pratici se non il fatto che é utile per dormire, lo sappiamo. Vai giù e riprenditela. Io dormo.-

Le parole di Sirius erano state abbastanza definitive e James capì che non sarebbe comunque riuscito a dormire, quindi, quasi scoraggiato, si diresse alla porta e sospirò. Nessuno doveva vedere la felpa della squadra di Quidditch più scarsa del decennio. Nessuno doveva poterla ricondurre a lui.

Fu per la fretta che James si diresse in Sala Comune con i soli pantaloni del pigiama addosso e non si guardò assolutamente intorno, così da non notare che Lily Evans stava scendendo a sua volta dalle scale, con solo una maglietta troppo grande addosso.

E fu anche per questo che accadde quello che accadde.



 

-Lily! Io ehm...-

-James! Oh Merlino!-

Esclamarono in coro e Lily si affrettò ad allungare la maglietta per coprirsi di più, mentre James si affrettava ad allungare lo sguardo sulle sue gambe senza essere visto.

-Belle gambe, Evans!-

Lily avvampò.

-Oh non rompere. Mi sono scordata di lavare il pigiama e stanotte ho dormito così. Non é... Ehm... Illegale.- disse, cercando di mantenere un certo contegno e lanciandosi su una poltrona per coprirsi con un cuscino. James rise e pensò che in effetti un po' illegale era, perché erano le quattro di notte, lui era carico di adrenalina e lei era dannatamente bella, tutta scompigliata in quel modo, e lui non era esattamente sicuro di riuscire a nasconderle ancore a lungo i propri pensieri.

-No, non lo é...- disse lui, in maniera sarcastica e lei gli fece una linguaccia, guardandolo sedersi accanto a lei.

-E comunque... Uhm... Anche a te manca un pezzo di pigiama!- avvampò nuovamente e pregò che James non si fosse accorto del suo sguardo che aveva indugiato un po' troppo sul suo petto. "Benedetto Quidditch!" Pensò prima di rendersene effettivamente conto.

-Non é illegale aggirarsi a petto nudo. Soprattutto se sei un prestante e bellissimo ragazzo!- esclamò e Lily sbuffò.

-Ma se sei prestante e bellissimo quanto uno Snaso!- ribatté lei. Sapevano entrambi che stava mentendo palesemente e James non poté fare a meno di sorriderle compiaciuto quando incrociarono gli sguardi. Ci fu un istante di silenzio in cui entrambi continuarono a sbirciarsi sottecchi per poi distogliere lo sguardo velocemente e Lily pensò ancora una volta che James Potter era davvero un tipo pieno di risorse e di innegabili pregi.

-Allora, Lily, che ci fai qua sotto alle quattro di notte?-

-Alice ha sognato un ragno, ci ha svegliate tutte con un grido e io non sono riuscita a riprendere sonno. Sono scesa per stare un po' da sola, sai, non mi aspettavo che ci fosse qualcuno in Sala Comune- gli lanciò un' occhiata di rimprovero - E tu? Che ci fai qui?-

James distolse lo sguardo e ridacchiò sommessamente.

-Prometti di non dirlo a nessuno... Peter si é addormentato sotto la doccia ed ha allagato la stanza e io sono venuto a recuperare la mia felpa dei Cannoni prima che qualcuno la trovasse e scoprisse che é mia!-

-Ma tu non tifavi il Puddlemere? E i Cannoni non fanno decisamente schifo, quest'anno?-

-Senti, ce l'ho da anni, ci tengo. Ci... Ehm... Dormo.- ammise e Lily scoppiò a ridere, prima di tapparsi la bocca con le mani per non fare rumore.

James deglutì, perché era dannatamente bella in quel momento e lui non poteva proprio guardarla come avrebbe voluto, e in particolare non poteva assolutamente guardarle le gambe nude ripiegate sotto di lei, o la maglietta che le si appoggiava liberamente al petto o... "Merlino, James, di' qualcosa!"

Il ragazzo si guardò intorno con fare vago e quasi sospirò di sollievo quando intravide un lembo arancione spuntare da una delle poltrone vicino al fuoco.

-L'ho trovata, comunque...- disse, schiarendosi la voce, poi si alzò e prese la felpa, nascosta dietro un cuscino. Dannato Sirius che la sera precedente, durante una delle loro serate alcoliche nella Sala Comune vuota, gliel'aveva nascosta da qualche parte. James se lo sarebbe dovuto aspettare -quante volte Sirius l'aveva preso in giro per quella felpa e quante volte l'aveva fatto ubriacare di proposito per fargli uno scherzo?- ma i ricordi della sera precedente erano sfocati e non avrebbe saputo dire perché avesse accettato di andare a dormire con un capo d'abbigliamento di meno.

 

Se si fosse girato in quel momento -e non lo fece, perché stava ancora smaltendo il pensiero di Lily Evans conciata in quel modo davanti a lui in Sala Comune mentre erano da soli- si sarebbe reso conto che Lily doveva avere la sua stessa identica espressione, mentre guardava e non guardava -"Non lo sto fissando davvero, sono solo curiosa di ciò che fa!"- la forma dei muscoli sulla sua schiena nuda.

E probabilmente James sarebbe tornato in camera e si sarebbe fatto una doccia fredda e Lily sarebbe andata a dormire di corsa arrossendo per la vergogna, se non si fosse sentita chiaramente la voce di Pat Gallagher fuori dal ritratto.

Fu per questo che James prese la mano di Lily e la propria felpa e si precipitò fuori dal balcone per evitare di essere trovati in quella situazione imbarazzante.

E fu anche per questo che accadde quello che accadde.

 


 

-Merlino, James, qui fuori si gela!- esclamò Lily, con ancora il cuscino premuto sulle gambe e tremando leggermente.

-Scusa, ma non trovi che sarebbe stato imbarazzante farci trovare lì in... Questo modo?-

-Oh giá...- Lily arrossì e rifletté per un secondo -Senti, James, ma che ci faceva esattamente Gallagher fuori dalla Sala Comune?-

-Nancy McKinnon. Sta con lei da qualche settimana e in maniera non esattamente... Casta, ma non può assolutamente farsi scoprire da Albert. É il suo migliore amico e lo ucciderebbe se scoprisse che se la fa con sua sorella...- spiegò James, facendo ridacchiare entrambi. Lily alzò lo sguardo verso di lui e non volendo batté velocemente i denti per il freddo.

-Credo che tu stia davvero gelando...- e nel dire questo, James le passò un braccio dietro la schiena. Non passò per la mente di nessuno dei due di rientrare nella Sala Comune, dove ardeva un bel fuoco caldo né che James reggeva una felpa nell'altra mano e, anzi, Lily pensò che James era sorprendentemente caldo per essere il 17 ottobre.

-Sai, credo di aver compreso la natura di tutti gli equivoci di stamattina. Oggi é venerdì diciassette! Ora tutto si spiega! Giorno della sfiga...-

James fece una smorfia triste e pensò che si sentiva tutto fuorché sfortunato, in quel momento.

-Non c'è nulla che possa migliorare questo "giorno della sfiga"?- chiede e si voltò ad osservare Lily.

-Beh possiamo guardare l'alba. Quella sì che é bella...-

La luce delle lanterne e il primo chiarore del mattino si mescolavano sui capelli di Lily e sul suo volto, non facendo che evidenziarne le linee adorabili e quasi perfette, e James non era mai stato più consapevole del corpo della ragazza, stretto a lui, come in quel momento.

-Mai quanto te, Lily.-

 

Le labbra della ragazza si schiusero leggermente e prima che uno solo dei due potesse pensare razionalmente, James si era già mosso verso di lei.

Fu un bacio di una dolcezza quasi imbarazzante, così intenso e intimo -Lily sentiva la pelle nuda del ragazzo sotto la propria mano e James stava ben attento a non far scendere le proprie dita sotto il tessuto che copriva la schiena della ragazza- che nessuno dei due avrebbe saputo realmente descriverlo.

 

L'alba arrivò qualche tempo dopo, trovandoli ancora stretti e intenti ad esprimere non verbalmente quanto fino a quel momento avevano taciuto. Quando finalmente James si allontanò abbastanza da farla respirare, si limitò a voltarsi ripetutamente prima verso il sole che stava spuntando e poi verso di lei.

Disse due cose, subito dopo. La prima fu la cosa più dolce che Lily avesse mai sentito, la seconda probabilmente la più imbarazzante in assoluto.

-Sai, sei decisamente più bella tu.- e poi, qualche secondo dopo -Oh merda, Lils. Quanto sarebbe imbarazzante se ci fosse Sirius che ci fissa dalla finestra?-



 

Fu così che Sirius Black vinse la scommessa con Remus Lupin sul fatto che James e Lily si sarebbero messi insieme prima della fine di Ottobre.

Remus Lupin avrebbe poi ribattuto che Sirius aveva parlato di "mettersi insieme" e non "baciarsi" -ma James e Lily si misero insieme ufficialmente il 20 ottobre 1977, quindi Sirius avrebbe vinto comunque- e che comunque lui e James avevano finito la sua scorta di Cioccorane, quindi lui non avrebbe dovuto pagare proprio nulla. Sirius avrebbe proposto una nuova scommessa e l'avrebbe vinta di nuovo e Remus si sarebbe appellato a James e a Lily per chiedere loro di non fare cose troppo prevedibili, se non volevano essere responsabili del suo crollo economico.

 

Ma questa é un'altra storia






Writ's Corner
Ed eccoci qui, dopo secoli e secoli.
Riparto con una nuova long, un progetto ambizioso, lo ammetto. Forse troppo, forse no, si vedrà come andranno le cose.
Di certo non potevo far finire Click e rimanere del tutto orfana, quindi ho pensato di dare il via a questa raccolta.
Saranno 50, tra OS, drabble, flashfic, poesie di ogni genere, di ogni -ci si prova- tipologia di narrazione, che descriveranno ipotetici, possibili, improbabili, immaginari, desiderati primi baci tra i personaggi che ormai sono tutto il mio piccolo cuoricino.
Per chi mi conosce, beh... l'ultimo capitolo di Click verrà messo in rete a breve, quindi non ho voluto lasciare neanche voi orfani di qualcosa.
Per chi non mi conosce... BENVENUTI! Spero che apprezzerete e in un certo senso deciderete di seguire le mie storie.
Vi lascio un paio di link, nel caso voleste informarvi su di me:

Cilck- Stories About You

E James Potter, questo, purtroppo, lo sa

Preferirei Uscire con la Piovra Gigante, Potter ---- Questa è la mia pagina Facebook, dove pubblicherò notizie sugli aggiornamenti, anticipazioni, brevi note a casaccio e deliri vari. Per chi mi volesse contattare, cercatemi su Facebook come Writ Efp

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Writer96