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Autore: lilac_sky    07/06/2015    3 recensioni
Una ragazza, Thelma, che preferisce scrivere le cose, piuttosto che dirle.
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"He's the sweetest smile,
and the gentlest hands.
I love the ground whereon he stands,
I love my love and well he knows.
I love the ground whereon he goes,
I wish the day, it soon would come,
when he and I could be as one"
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personaggio della mia long "I feel so bohemian with you"
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Thelma ama scrivere.

È un po’ come quando si siede al vecchio pianoforte a parete, nero, lucido, e suona un Notturno di Chopin: le mani volano su e giù per la tastiera, sfiorano e accarezzano le note nere e bianche. Un movimento impercettibile del polso che crea meravigliose melodie: una scarica, che parte dalla punta delle dita e fa vibrare il corpo di quella musica che riesce a risvegliare anche il più profondo dei sentimenti.
Ecco, è esattamente questo, quello che Thelma prova quando scrive: sentire scorrere la punta della penna su una qualunque superficie, fa nascere in lei un senso di benessere e adeguatezza così forte che niente e nessuno sarebbe capace di farle sentire.
Se ne accorge molto bene, quando si siede su una panchina al parco, o sotto l’ombra confortante di un albero, o sugli scalini freddi di un palazzo, o sulla terrazza della fabbrica abbandonata in cima alla collina, o ancora sulla banchina di legno del porto: non sente null’altro al di fuori della penna che lascia parole impresse sui fogli di quel piccolo quadernetto a fiori che le ha regalato Agnes per il compleanno.
Scrive di amori impossibili, Thelma, di posti che le piacerebbe tanto poter visitare, un giorno, di amicizie ritrovate, di ragazzi che, proprio come lei, vorrebbero cambiare qualcosa.
 
È che Thelma vorrebbe tante cose, ma non ha il coraggio né la forza di prendersele. La signora Molly, la proprietaria del bar, glielo dice sempre che se vuole qualcosa, basta desiderare fortemente che quella cosa sia sua, per ottenerla: Thelma scuote la testa con un mezzo sorriso, per poi tornare subito dopo ad osservare sognante il mondo che scorre veloce al di fuori della vetrata vicino alla quale si siede ogni volta che va lì al “The Blackbird”.
Le piace vedere le persone correre, come a voler inseguire le lancette che non si fermano mai dell’orologio del mondo, e che loro continueranno a non raggiungere mai, mentre lei è seduta comodamente al tavolino di un bar qualunque, con una tazza di tè alla cannella accanto e il suo quadernetto davanti, dove intrappola i momenti che tutte quelle persone che corrono lì fuori avranno già dimenticato nel giro di pochi secondi.
 
A Thelma piacciono i colori.

E sì, sicuramente è perché avere due pittori come genitori implica anche questo, ma resta comunque impagabile l’espressione che fa Agnes quando entra nella sua piccola casa. La bionda non smette infatti mai di stupirsi quando si ritrova avvolta dalle mille sfumature e tonalità di blu che si unisce al verde, che si accosta al giallo e dà inizio ad una sequenza di toni caldi che ti abbracciano l’anima e la mente, facendoti dimenticare tutto il resto, anche se solo per un attimo.
E a Thelma piace vivere immersa nei colori. E se li porta sempre addosso, con quelle camicine a tanti piccoli motivi di fiori, con quelle gonne blu o bordeaux intenso, con quelle labbra così rosse che sembrano ciliege, e con quegli occhi così verdi che sembrano due piccoli prati in fiore, con le loro piccole pagliuzze gialle, le striature marroni e i bordi delineati dal blu profondo dell’oceano.
 
Thelma pensa che tutto accada perché “è così che deve andare”: non tanto per una questione di religione, perché alla fine lei neanche ci crede al Dio di cui le parla sempre nonna Ginger, ma perché solo così ogni cosa può trovare il proprio posto nel mondo.
E poi è sempre Agnes, tra le due, quella che si scervella con i suoi mille “perché”.
Thelma si limita ad osservare e far galoppare la fantasia.
Un giorno pensa a quanto sarebbe bello prendere una barca e viaggiare senza meta, un altro vorrebbe fare la musicista di strada come il vecchio Joe e il suo mandolino, un altro ancora vede un ragazzo tedesco che visita la bella città di Galway e pensa a come potrebbe essere una vita da sposata con quello stesso ragazzo e poter conversare tranquillamente in una lingua di cui lei, poi, non ha proprio idea.
 
Poi però le vengono in mente due occhi color marrone cioccolato, due mani grandi dalle dita affusolate, capelli riccioluti, neri come pece, e pelle abbronzata, così diversa dalla sua, chiara.
E pensando a tutte queste cose, sorride di nascosto, perché Calum Hood è quella persona che le fa battere forte il cuore, quando apre le labbra carnose in un sorriso bianchissimo che sembra illuminare tutto quello che sta intorno, o quando, più semplicemente, lo ascolta parlare - perché lui è un gran chiacchierone -, mentre lei si perde nell’osservare tutti quei piccoli particolari che nessun altro riuscirebbe a notare.
È tutto quello che lei prova a lasciare impresso nel suo quaderno, oltre che nella sua mente, perché a parole tutto diventa più bello.
Non le importa che qualcuno lo sappia. Le basta anche solo bearsi in silenzio di quella meraviglia che è di tutti e di nessuno allo stesso tempo: perché Calum ha avuto molte ragazze, sì, ma vuole essere uno spirito libero.
 
Sospira, Thelma, quando Molly le fa sapere che è ora di chiudere il bar e lei è costretta ad andarsene, con i capelli corti al vento.
Ma non è triste. Perché lei continuerà ad osservare le piccole meraviglie del mondo.
 

E perché, tanto, le parole dal suo quaderno non scappano.
 













SALVE!
Mi piace il maiuscolo. E mi piace anche questo carattere. E anche questo colore.

Ook. Eccomi di nuovo qua, con un'altra one-shot che mi è venuta tutta stamattina spinta dal fatto che non avessi niente da fare e anche dal fatto che stessi ascoltando da mezz'ora i Coldplay (che personalmente adoro).
Questa è, diciamo, collegata alla one-shot che ho pubblicato un pochino di tempo fa, perchè il contesto e l'ambientazione sono le stesse e Agnes, l'amica di Thelma, è la protagonista dell'altra storia.
Ci tengo a dire che per scriverla ci ho messo tutto l'impegno che non ho mai messo quest'anno per la scuola, e qui dentro c'è veramente tutto di me. 
Ringrazio tantissimo Bea per avermi dato l'idea di creare un personaggio con le mie caratteristiche, perchè effettivamente non l'avevo mai fatto prima. O forse non lo volevo fare, per paura di non ritrovarmi in quello che avrei scritto.
Quindi, grazie mille Sayaka, per tutte le cose bellissime che mi dici ogni volta <3

E quindi niente, spero vi sia piaciuta questa storia breve, ma che significa davvero tanto per me. 
Mi farebbe moltissimo piacere se vi andasse di lasciare un parere, anche piccolo, che per me significa più di quanto possiate immaginare!
Grazie se qualcuno è arrivato fin qui sotto,

elena <3
  
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